Home » Topic » Reportage » Scanno dopo gli scatti di Henri Cartier Bresson.

Scanno dopo gli scatti di Henri Cartier Bresson.

  • Questo topic ha 12 risposte, 6 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 9 anni, 10 mesi fa da Anonimo.
Stai visualizzando 13 post - dal 1 a 13 (di 13 totali)
  • Autore
    Post
  • #1823303
    Messapico
    Partecipante

    Devo andare a Scanno, dissi, dopo aver visto estasiato all’Ara Pacis la mostra del Maestro Bresson, per raccogliere anch’io immagini memorabili, quindi, approfittando della splendida giornata della Befana, armato di tutto punto e partendo all’alba da Roma, mi avviai nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo per vedere con gli occhi del Maestro quel che il sensore della mia 7D avrebbe dovuto impressionare.
    Faceva molto freddo ma avevo previsto anche questo, nello zaino avevo tutto quello che mi serviva per far impazzire la mia Canon, e man mano che mi avvicinavo, la neve ai bordi della strada si faceva sempre più alta, fantastico pensavo, un paese ovattato dalla neve sarebbe stato ancor più suggestivo, d’altronde, questo piccolo centro montano è stato decantato da mille riviste prestigiose e premiato come uno dei più bei borghi conservati d’Italia.
    Saranno state le 9 quando ho parcheggiato sulla piccola piazzetta, alcuni anziani, incuriositi dalla attrezzatura si avvicinarono chiedendomi se fossi della RAI o di un giornale, gli risposi che ero un semplice appassionato di fotografia e che ero lì per rivivere i momenti trascorsi da Henri Cartier Bresson durante il suo pellegrinaggio per l’Italia a caccia di scorci da fotografare.
    Mi guardarono ignorando quello che gli avessi appena detto, ripetendo se fossi lì per la RAI o per una testata giornalistica al fine di documentare lo stato di abbandono cui versava il Comune di SCANNO, sorrisi senza darci peso, pensando alle solite lamentele dei “vecchi” ed entrai nell’unico Bar aperto per un caffè.
    Il barista, servendomi, scrutò il mio grosso zaino con appeso il cavalletto e abbassando gli occhi sulla tazzina ancora fumante, si scusò, dicendomi che sarebbe bastata una Polaroid per quel che avrei dovuto fare.
    Uscì quasi di fretta, ringraziandolo per il consiglio quasi divertito e iniziai fuori dal Bar a guardarmi intorno, fu a quel punto che iniziai con gli occhi a mettere a fuoco le loro frasi, cominciai a cercare gli scorci, le stradine, i palazzi, i portici, le scale, il selciato, i volti degli anziani o dei bambini tutto quello che le foto di Bresson avevano impressionato in un bianco e nero, facendo sembrare Scanno un paese incantevole e dai mille colori arroccato sui monti selvaggi d’Abruzzo.
    Un paese che negli anni avrebbe dovuto conservare l’aspetto culturale e folkloristico, preservando le sue centenarie e solide tradizioni montane, i suoi borghi, la sua architettura così come è scritto su riviste turistiche o lette su siti dedicati ancora oggi.
    Quello zaino, carico di buoni propositi, iniziò a diventare pesante quasi fastidioso e la mia Canon aveva ancora il tappo sull’obiettivo, il mio sguardo non riusciva a scorgere neanche un anfratto da immortalare per poi goderselo comodamente al calduccio di casa o postarlo per far morire di invidia gli amici.
    Cavi penzolanti, fili di telefono, cassette elettriche e telefoniche, tabelle e insegne di ogni tipo facevano bella mostra sulle facciate di storici edifici, formando un intreccio interminabile da palazzo a palazzo, una volta opulenti ed ora caduti in un assurdo degrado.
    Ogni pur piccola norma per la tutela del piccolo centro storico era stata ignorata, strade dissestate o coperte di pezzature di nero asfalto sostituivano le bianche e lucide “chianche”, come gli arredi urbani che nulla avevano a che fare con lo stato dei luoghi di un tempo, dai cornicioni alle grondaie, dalle cappe di cemento dei camini ai portoncini e finestre in anticorodal, dai rivestimenti più svariati delle facciate con intonaci mal messi, alle centinaia di tralicci di antenne e paraboliche a volte cadenti ed arrugginiti.
    Abitazioni un tempo tipiche, hanno lasciato il posto a negozi di ogni tipo e dalle più svariate vetrine con luminose insegne, trattorie e ristoranti dai sapori non proprio abruzzesi hanno preso il posto di androni storici o caratteristiche alcove.
    Avevo davanti un triste esempio di un piano regolatore inosservato, di una legge di conservazione dei beni culturali gettato nella spazzatura, di una urbanistica mirata sul consumo turistico, misero e sgradevole, dove il fine era concentrato su costruzioni ricettive in luoghi dove un tempo vi erano boschi e pascoli. Il tutto approfittando e sfruttando la celebrità che vecchie foto di un famoso fotografo avevano immortalato decine di anni prima, portando Scanno ad essere appuntato come “Il Paese dei Fotografi” per la sua cruda bellezza.
    Lasciandomi alle spalle un cartello con su scritto “Piste da neve”, tornai indietro dirigendomi verso la Chiesa principale e infreddolito vi entrai, era appena iniziata la funzione religiosa e poche anziane donne erano sedute davanti con il copricapo di pizzo nero. Una di loro mi vide e scorse anche lei quel grande zaino, il cavalletto, la mia Canon ancora spenta e con il grosso tappo in bella vista, mi fece cenno di avvicinarmi e sedermi accanto a lei.
    fu la sua domanda – fu la mia risposta, ed in silenzio iniziammo a pregare…

    Un abbraccio a tutti, Messapico.

    Scannooggi.jpg

    #1823326
    Luppolo
    Partecipante

    Non mi ritrovo nella descrizione che fai di Scanno…
    La trovo fuorviante. Scanno non poteva certo essere esattamente quella immortalata tanti anni fa, ma arrivare a dire di tornare a casa, deluso, senza scatti…
    Conosco bene Scanno, ci vado in villeggiatura da un sacco di anni.
    Non mi ritrovo nemmeno nella descrizione dimessa dei suoi abitanti, ritratti come dei fenomeni da baraccone che non hanno mai visto una reflex…

    #1823341
    Anonimo
    Ospite

    Ciao messapico, sinceramente, nemmeno io condivido punto di vista e descrizione di un luogo a me molto caro. Ti sei mosso sulle orme di Bresson? Forse era meglio seguire quelle di giacomelli…. Un signore mentre passeggiavo per i vicoli mi vide con la macchina e, stupendosi, mi chiese: “ma quella, è una 6×4,5?!”

    #1823343
    reynolds
    Partecipante

    Anch’io conosco Scanno molto bene, vicoli e vicoletti compresi.
    Le foto di Bresson risalgono all’anno 1951, le case del paese, il modo di vestire dei personaggi ivi ritratti da Bresson, Giacomelli, Scianna, Berengo Gardin,etc. non possono più essere quelli di 65 anni fa, per forza di cose.
    Sono nato in quel periodo e quand’ero piccolo, nei tre mesi estivi di vacanze scolastiche non vedevo più di tre-quattro automobili.
    Il traffico a Scanno, come in mezza Italia allora, era inesistente, i segnali stradali non esistevano, le luminose e gigantesche insegne delle attività commerciali allora non esistevano.
    La pastorizia era una delle attività principali, le mucche in centro al paese fotografate da Bresson era uno spettacolo ancora esistente fino a pochi decenni fa.
    Messapico, prova a tornarci in Giugno – Luglio (non in Agosto, perchè la presenza turistica è elevatissima) e potrai fare ottimi scatti.

    #1823348
    Anonimo
    Ospite

    [quote=”reynolds” post=649226]…. il modo di vestire dei personaggi ivi ritratti da Bresson, Giacomelli, Scianna, Berengo Gardin,etc. non possono più essere quelli di 65 anni fa, per forza di cose.
    [/quote]

    eppure, alle volte…

    scanno.jpg

    P.s. è del 2014, io 65 anni fa non c’ero 😀 [lo]

    #1823354
    reynolds
    Partecipante

    [quote=”78gibo” post=649230][quote=”reynolds” post=649226]…. il modo di vestire dei personaggi ivi ritratti da Bresson, Giacomelli, Scianna, Berengo Gardin,etc. non possono più essere quelli di 65 anni fa, per forza di cose.
    [/quote]

    eppure, alle volte…

    P.s. è del 2014, io 65 anni fa non c’ero 😀 [lo][/quote]

    Ahah Gibo, però la carrozzina, la macchina ed il grembiule della vecchietta (forse) non c’erano allora….

    #1823355
    Anonimo
    Ospite

    [quote=”reynolds” post=649236][quote=”78gibo” post=649230][quote=”reynolds” post=649226]…. il modo di vestire dei personaggi ivi ritratti da Bresson, Giacomelli, Scianna, Berengo Gardin,etc. non possono più essere quelli di 65 anni fa, per forza di cose.
    [/quote]

    eppure, alle volte…

    P.s. è del 2014, io 65 anni fa non c’ero 😀 [lo][/quote]

    Ahah Gibo, però la carrozzina, la macchina ed il grembiule della vecchietta (forse) non c’erano allora….[/quote]

    Il vestito dell’anziana signora è quello tradizionale! Tutto il resto invece chiaramente non c’era, e pazienza 😀 [lo]

    #1823359
    Messapico
    Partecipante

    Purtroppo, io non posso che confermare quello che ho detto e la mia foto postata è la prova palese di quello che ho riscontrato, è pur vero, che aspettando magari la vecchina del paese che esce per fare la spesa o recarsi a Scanno durante qualche manifestazione religiosa o folkloristica, ci si può imbattere in soggetti o situazioni più consoni con il luogo e i ricordi dell’epoca, specie se fotografati in primo piano ed in bianco e nero. Ma il mio intervento era mirato sulla attuale e male conservazione degli stati dei luoghi, in contrasto con quanto si legge dalle guide turistiche e che ha fatto meritare Scanno il titolo di Borgo più conservato d’Italia e che invece, purtroppo, non mi pare sia stato fatto più nulla per continuare che meritasse tale appellativo.
    Questo stato di abbandono, l’ho hanno confermato gli stessi anziani abitanti, che non erano meravigliati dalla mia Canon, cosa che io non ho mai scritto, ma pensando che fossi un giornalista, mi invitavano a fotografare tale grave situazione per farla conoscere a tutti.
    Quanto detto, l’ho rappresentato al Sindaco di Scanno con una mail, allegando alcune foto, il Sindaco in persona mi ha risposto, confermando tale preoccupante degrado, già rappresentatogli dall’illustre GIACOMELLI anni prima, promettendomi che le cose cambieranno e che ci saranno norme edilizie e di tutela più rigide da parte dell’Ufficio Tecnico.
    Quanto prima posterò la mia mail e la risposta del Signor Sindaco, con questo non voglio infrangere le aspettative di alcuno ne tanto meno fare cattiva propaganda, anzi, questo mio intervento è visto con gli occhi di un cittadino altresì fotografo, che non si aspetta certo di vedere Scanno come Henri Cartier Bresson l’ha fotografata più di mezzo secolo fa, ma rivuole che Scanno torni ad essere tra i migliori e ben conservati Borghi d’Italia.
    Un abbraccio a tutti, Messapico.

    #1823360
    Mullahomark86
    Partecipante

    [quote=”Messapico” post=649188]…il mio sguardo non riusciva a scorgere neanche un anfratto da immortalare per poi goderselo comodamente al calduccio di casa o postarlo per far morire di invidia gli amici.
    Cavi penzolanti, fili di telefono, cassette elettriche e telefoniche, tabelle e insegne di ogni tipo…….strade dissestate o coperte di pezzature di nero asfalto……dai cornicioni alle grondaie, dalle cappe di cemento dei camini ai portoncini e finestre in anticorodal, dai rivestimenti più svariati delle facciate con intonaci mal messi, alle centinaia di tralicci di antenne e paraboliche a volte cadenti ed arrugginiti.[/quote]

    Solo da questa descrizione mi è venuta una gran voglia di andarci a fare delle foto! Poco importa se non è più il paese che hanno visitato quei grandi della fotografia.
    Intendiamoci, la salvaguardia di questi borghi è sacrosanta e va perpetrata secondo tutti i crismi, legali e di buon senso.
    Ma lo sguardo, per fortuna, può e deve diventare estremamente “ignorante” e dimenticarsi per un attimo, quello della foto, di queste cose [lo]

    #1823363
    Anonimo
    Ospite

    Io non volevo certo mettere in dubbio le tue parole Messapico, forse in occasione della mia visita il borgo era stato tirato a lucido, non so. Certo, un po’ è lasciato andare, tuttavia ho visto ben di peggio. Mio zio ha una casa proprio nel centro storico, tenuta benissimo.
    Per quanto concerne la possibilità di scattare, non posso che quotare Mullah, io ho trovato invece l’ambiente molto stimolante, tanto da aver fatto parecchi scatti..

    can.jpg

    #1823374
    albo49
    Partecipante

    La tua bellissima introduzione mi fa pensare ad un preambolo di un libro noir con tanti di omicidio-suicidio.
    La tua delusione è comprensibile se vista con gli occhi di chi, pieno di aspettative, si ritrova deluso per non aver potuto ammirare dal vivo le copie dei miti. Ma cosa ti aspettavi ?
    Non consco il luogo, ma se dovessi andare a fare foto non cercherei minimamente di riprodurre il passato, anzi, lo stimolo dovrebbe proprio essere quello di documentare il presente e di farlo alla mia maniera con la mia sensibilità e il mio gusto, non certo basandomi su immagini di un tempo che fu. L’assassino del tuo libro non è la mancanza di qualità del luogo, ma la tua convinzione di ritrovarlo intonso come nelle cartoline o nelle pubblicità, è una pugnalata mortale se la percepisci come tale, ma alla finire il libro dovrà svelare un colpevole.

    #1823383
    Messapico
    Partecipante

    [quote=”78gibo” post=649244]Io non volevo certo mettere in dubbio le tue parole Messapico, forse in occasione della mia visita il borgo era stato tirato a lucido, non so. Certo, un po’ è lasciato andare, tuttavia ho visto ben di peggio. Mio zio ha una casa proprio nel centro storico, tenuta benissimo.
    Per quanto concerne la possibilità di scattare, non posso che quotare Mullah, io ho trovato invece l’ambiente molto stimolante, tanto da aver fatto parecchi scatti..

    [/quote]

    Bravo 78gibo, hai detto tutto nel >…certo, un po’ è lasciato andare, tuttavia ho visto ben di peggio…< ripeto, senza retorica, il mio intervento non è per scoraggiare qualcuno come me, appassionato fotografo, ad andare a visitare Scanno che resterà sempre il "Paese dei Fotografi". Ma è proprio in quanto fotografi, che noi vediamo con un’ottica diversa e ci colpisce di più il bello dal brutto o il buono dal cattivo, è per questo, che mi si stringe il cuore pensare che questi posti possano nel tempo essere distrutti da una errata gestione del territorio, qualunque essa sia. Allora, chi meglio di noi, può muovere delle critiche costruttive nei riguardi di quel che vede e riuscire a mettere in luce eventuali anomalie o degradi? La tutela del territorio e dei nostri piccoli o grandi borghi, i loro tesori e opere d’arte, i monumenti o le strade antiche, racchiuse spesso nei centri storici pur piccoli come Scanno, devono continuare ad esistere affinché anche noi come i grandi maestri della fotografia e gli illustri viaggiatori, possano tramandare ai figli ed ai figli dei nostri figli le nostre immagini. Non tanto della vecchietta che forse non ci sarà più ma di un luogo ancora bello, ben tenuto e pulito, dove anche loro un domani potranno vedere, magari attraverso un obiettivo e provare le stesse sensazioni che solo un fotografo può avvertire. Un abbraccio, Messapico.

    #1823420
    Anonimo
    Ospite

    Capisco cosa vuoi dire, e condivido, quello che non ho condiviso finora è stata la descrizione del Borgo come abandonato a se stesso ,fatiscente, ecc. Se ho detto “un po’ è lasciato andare” è molto diverso dalla tua introduzione… ma comunque passiamo oltre.
    In tema di “Borghi più belli d’Italia” definizione tanto abusata in questi ultimi anni, mi permetto di segnalarvi, a chi fosse in zona o ci volesse passare dei giorni di vacanza, Montemarcello, prov. La Spezia, questo assolutamente ben tenuto per quanto piccino.. Posto davvero ricco di fascino, con la sua discesa a mare di 1000 infiniti gradini… Ciao!

Stai visualizzando 13 post - dal 1 a 13 (di 13 totali)
  • Devi essere connesso per rispondere a questo topic.

People Who Like Thisx

Loading...

People Who viewed ThisX