Falco di palude femmina. Bene ha fatto Gloster a mettere una foto “chiarificatrice” ma permettimi un piccolo suggerimento. Nel riconoscere a distanza gli uccelli (e non solo) ci si dovrebbe basare più sulla silhouette (ed il relativo atteggiamento) che sui colori, i quali possono variare tra gli individui o più facilmente essere falsati da come incide la luce sull’esemplare osservato. Dalle tue foto è evidente che non può trattarsi di un vero falcone come gheppio o pellegrino. Le ali soprattutto ci aiutano sostanzialmente nel discrimine (forma e posizione in volo), quando non già la testa e la coda rispetto le proporzioni corporee. Se si è interessati a questo genere di foto è bene farsi una certa cultura di base da birdwatcher, ovvero discernere i rapaci diurni in gruppi macroscopici proprio grazie alle loro sagome in volo, laterali e frontali. Tipicamente sono: i veri falchi, le albanelle (a cui appartiene il falco di palude) e le aquile. Sono classificazioni sui generis ma che già ti permettono di restringere, e molto, il campo in cui cercare la tua “preda”. Spero di essere stato d’aiuto per un prossimo e più fruttuoso risultato. Ciao, Paolo [lo]