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Se i grandi fotografi postassero sui forum

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    Post
  • #1822689
    Luppolo
    Partecipante

    Gran donna la Modotti…

    #1822690
    Franco
    Partecipante

    [quote=”Lippolo” post=648659]Spiego il mio serissimo dubbio: con un nome, McCurry
    Fotografo incredibilmente sovrastimato… Con un nome scintillante…[/quote]

    Si, è una battuta molto ricorrente in ambito fotoamatoriale, in realtà noi tutti, anche McCurry, dovremo fare i conti con la storia, e questa per il momento ha dato molti favori a McCurry.

    Ecco, la ragazza afgana con gli occhi chiari, se guardi ci sono migliaia di copie più o meno fedeli dell’eredità lasciata da McCurry, di recente sono stato ad una grande esposizione d’arte dove esponevano migliaia (contando anche le collettive) di fotografi emergenti c’erano diverse foto (anche dipinti) simili alla ragazza afgana, con gli stessi criteri di accostamento dei colori tra occhi e sfondo e velo e sfondo, lo stesso sguardo, posizione. Di queste foto sono certo che pochi addetti del settore, nonostante l’indiscutibile fascino emanato, avranno scommesso 10 euro sul loro successo.
    Tutti noi dobbiamo fare i conti con le foto di McCurry, A.Adams, Bresson, Kertész………. insomma, con la storia.

    #1822691
    Luppolo
    Partecipante

    McCurry sulla stessa riga degli altri mi provoca un fastidioso brivido…

    #1822692
    Luca Lupi
    Partecipante

    [quote=”fra65″ post=648668][quote=”Lippolo” post=648659]Spiego il mio serissimo dubbio: con un nome, McCurry
    Fotografo incredibilmente sovrastimato… Con un nome scintillante…[/quote]

    Si, è una battuta molto ricorrente in ambito fotoamatoriale, in realtà noi tutti, anche McCurry, dovremo fare i conti con la storia, e questa per il momento ha dato molti favori a McCurry.[/quote]

    Curiosa la denotazione quasi dispregiativa (“battuta”, “fotoamatoriale”).. era solo un esempio ma credo calzante… ci sarebbe da approfondire i motivi per cui la storia ha concesso determinati favori..
    Se prendessimo la “storia” in modo acritico e svalutando qualsiasi cosa che sia “già vista” non varrebbe la pena neanche di impugnare una macchina fotografica…
    Per fortuna alla faccia della “storia” e del “già visto” c’è ancora chi si diverte a “copiare”…

    #1822693
    Franco
    Partecipante

    [quote=”Lookaloopy” post=648661]Eh ma Franco, c’è ben poco al giorno d’oggi di cui non si possa dire che sia già stato fatto..[/quote]

    Ogni cosa ha un percorso, una fase iniziale, un’evoluzione, un’appiattimento, un’involuzione….
    Anche la storia ha un percorso, e solo quello che resta viene premiato….
    Quello che passa viene dimenticato e poi ripreso in fasi successive, la storia ha un’evoluzione ciclica formata da tanti balzi in avanti e l’abilità del fotografo e capire la sua epoca ed essere attuale anticipando il futuro, nella consapevolezza del passato.

    #1822694
    Franco
    Partecipante

    [quote=”Lookaloopy” post=648670][quote=”fra65″ post=648668][quote=”Lippolo” post=648659]Spiego il mio serissimo dubbio: con un nome, McCurry
    Fotografo incredibilmente sovrastimato… Con un nome scintillante…[/quote]

    Si, è una battuta molto ricorrente in ambito fotoamatoriale, in realtà noi tutti, anche McCurry, dovremo fare i conti con la storia, e questa per il momento ha dato molti favori a McCurry.[/quote]

    Curiosa la denotazione quasi dispregiativa (“battuta”, “fotoamatoriale”).. era solo un esempio ma credo calzante… ci sarebbe da approfondire i motivi per cui la storia ha concesso determinati favori..
    Se prendessimo la “storia” in modo acritico e svalutando qualsiasi cosa che sia “già vista” non varrebbe la pena neanche di impugnare una macchina fotografica…
    Per fortuna alla faccia della “storia” e del “già visto” c’è ancora chi si diverte a “copiare”…[/quote]

    ma no, è una tua fantasia, non incominciamo ad usare toni polemici, quello che volevo dire e che la battuta sul fatto che McCurry è sovrastimato l’ho sentita tante volte nei circoli, ma in realtà anche McCurry dovrà fare i conti con la storia, per ora gli è stata favorevole, ma se è un “bluff” come molti affermano, sarà impietosa anche con lui….

    #1822695
    Mullahomark86
    Partecipante

    Oggi più che mai, secondo me, è auspicabile, se non assolutamente necessario, approdare a un rapporto con l’arte, e quindi anche con la fotografia, assolutamente libero e sincero, diciamo pure “ingenuo”.
    Le foto proposte da Max sono di autori, chi più chi meno, che appartengono alla storia della fotografia, e questo è indubbio. Ma a me la foto di Lachappelle, per esempio, mi fa letteralmente accapponare la pelle, giusto per rimanere fini. E se avessi la possibilità di dirglielo di persona, lo farei. Come direi tranquillamente a Leonardo che la sua Gioconda non me l’appenderei mai in casa, perchè non mi piace. Nè chiamerei Michelangelo per farmi dipingere le pareti di casa (un caro amico ritiene abbia imbrattato la povera cappella sistina 🙂 ).
    Tutti noi dobbiamo essere assolutamente liberi nel rapportarci con qualsiasi tipo di opera, indipendentemente da chi l’ha prodotta.
    Allo stesso tempo però, accanto al gusto e all’indole personale di ciascuno di noi, va affiancato, se necessario, uno studio, una voglia di approfondire e di cercare di capire alcuni meccanismi, con l’effetto di rimanere o convintissimi delle proprie idee o magari di insidiare qualche dubbio e qualche piccola crepa che può generare aperture inaspettate.
    Infine, l’inquadramento di un’opera all’interno di uno scenario socio-culturale e storico può non servire sempre, ma a volte è fondamentale per determinarne il valore.
    Fermo restando, che un’opera d’arte, quando è tale, è qualcosa che va al di là del tempo e della storia.

    Molto bello il testo della Modotti, condivisible in più punti, meno in altri. Soprattutto sulla questione dell’oggettività. Ma del resto quello era il periodo eroico della fotografia.

    #1822696
    anna
    Partecipante

    [quote=”Mullahomark86″ post=648673]
    Molto bello il testo della Modotti, condivisible in più punti, meno in altri. Soprattutto sulla questione dell’oggettività. Ma del resto quello era il periodo eroico della fotografia.[/quote]

    Marco, hai mai pensato che anche questo potrebbe rivelarsi un altro periodo eroico della fotografia?
    Perchè non occuparsi un po’ di più di quello che accade oggi, piuttosto che al valore di una fotografia di HCB che, lo dico pubblicamente, continua a non piacermi?
    Chi di noi ha la possibilità di comprare una fotografia, faccio un nome a caso di un fotografo vivo italiano che amo moltissimo, di Mimmo Jodice?
    Chi di noi ha la facoltà di stimare economicamente un’opera? Con noi intendo noi “comuni mortali”.
    Godiamocele se ci piacciono, ignoriamole se non ci dicono nulla, senza tante polemiche, sensi di colpa e vergogna.
    Va bene dare un peso “storico” a quelle immagini ma è anche giusto guardare avanti. Una fotografia che oggi noi consideriamo “inutile” forse un giorno verrà rivalutata per quello che è: un documento di questa epoca.
    Bresson, Capa, Chappell, Adams, Modotti, Taro, Bourke-White, Weston e tanti tanti altri hanno fatto la storia della fotografia, ora spetta a noi, con le vecchie e nuove tecnologie fare la nostra storia fotografica.
    Spetta a noi dare alla fotografia una “nuova” collocazione e spetta a noi capire il ruolo che sta assumendo nella vita quotidiana di ogni persona.
    La storia è importante e ci dovrebbe insegnare a non commettere gli stessi errori, e la storia fotografica non potrà mai avere una evoluzione seria se piuttosto che crearne una nuova e più bella ci si fossilizza nel passato e si inventano brutturie definendole “arte fotografica”.
    Trovo inutile anche fare commenti da forum su immagini che oggi come oggi hanno un valore di documento storico e/o artistico.
    Ci si può fare una risata ma dopo un po’ ci si stanca.

    Edit: ci si stanca anche a leggere lunghi trattati filosofici con poche verità assolute incomprensibili, in un forum dove l’aria dovrebbe essere respirata da tutti senza dover ogni volta aprire un dizionario.

    #1822697
    Luca Lupi
    Partecipante

    [quote=”anbe40″ post=648674][quote=”Mullahomark86″ post=648673]
    Molto bello il testo della Modotti, condivisible in più punti, meno in altri. Soprattutto sulla questione dell’oggettività. Ma del resto quello era il periodo eroico della fotografia.[/quote]

    Edit: ci si stanca anche a leggere lunghi trattati filosofici con poche verità assolute incomprensibili, in un forum dove l’aria dovrebbe essere respirata da tutti senza dover ogni volta aprire un dizionario.[/quote]

    Condivido anche il resto del tuo commento, ma questa parte in particolare [all]
    La questione dei commenti da forum invece poteva essere solo uno spunto di riflessione..
    Anche perché su “alcune immagini” che appartengono davvero al patrimonio culturale è effettivamente fuori luogo la discussione in un contesto come questo, ma a volte assurgono a livello di ‘intoccabili’ anche certi autori o generi, o cerchie, che non hanno nulla a che fare con gli autori che hanno fatto la storia della fotografia con le foto che abbiamo visto…

    #1822700
    Anonimo
    Ospite

    [quote=”Mullahomark86″ post=648673]Oggi più che mai, secondo me, è auspicabile, se non assolutamente necessario, approdare a un rapporto con l’arte, e quindi anche con la fotografia, assolutamente libero e sincero, diciamo pure “ingenuo”.
    [/quote]

    mi pare che tu sia stato più che accontentato in questo tuo auspicio.. 🙂 [lo]

    #1822703
    anna
    Partecipante

    [quote=”Lookaloopy” post=648675]La questione dei commenti da forum invece poteva essere solo uno spunto di riflessione..
    [/quote]
    Sicuramente è uno spunto di riflessione e la discussione che si è creata la trovo interessante.
    Ho espresso un pensiero legato all’articolo di Tina Modotti che condivido totalmente.
    Scritto nel 1929 e molto attuale secondo me, come tante cose scritte in passato che dovrebbero far riflettere anche sul fatto che gli argomenti non sono poi tanto così cambiati a distanza di decenni.
    Pensiero ovvio il mio, me ne rendo conto.

    #1822706
    fotoit
    Partecipante

    [quote=”anbe40″ post=648674]

    Marco, hai mai pensato che anche questo potrebbe rivelarsi un altro periodo eroico della fotografia?
    Perchè non occuparsi un po’ di più di quello che accade oggi, piuttosto che al valore di una fotografia di HCB che, lo dico pubblicamente, continua a non piacermi?
    Chi di noi ha la possibilità di comprare una fotografia, faccio un nome a caso di un fotografo vivo italiano che amo moltissimo, di Mimmo Jodice?
    Chi di noi ha la facoltà di stimare economicamente un’opera? Con noi intendo noi “comuni mortali”.
    Godiamocele se ci piacciono, ignoriamole se non ci dicono nulla, senza tante polemiche, sensi di colpa e vergogna.
    Va bene dare un peso “storico” a quelle immagini ma è anche giusto guardare avanti. Una fotografia che oggi noi consideriamo “inutile” forse un giorno verrà rivalutata per quello che è: un documento di questa epoca.
    Bresson, Capa, Chappell, Adams, Modotti, Taro, Bourke-White, Weston e tanti tanti altri hanno fatto la storia della fotografia, ora spetta a noi, con le vecchie e nuove tecnologie fare la nostra storia fotografica.
    Spetta a noi dare alla fotografia una “nuova” collocazione e spetta a noi capire il ruolo che sta assumendo nella vita quotidiana di ogni persona.
    La storia è importante e ci dovrebbe insegnare a non commettere gli stessi errori, e la storia fotografica non potrà mai avere una evoluzione seria se piuttosto che crearne una nuova e più bella ci si fossilizza nel passato e si inventano brutturie definendole “arte fotografica”.
    Trovo inutile anche fare commenti da forum su immagini che oggi come oggi hanno un valore di documento storico e/o artistico.
    Ci si può fare una risata ma dopo un po’ ci si stanca.

    Edit: ci si stanca anche a leggere lunghi trattati filosofici con poche verità assolute incomprensibili, in un forum dove l’aria dovrebbe essere respirata da tutti senza dover ogni volta aprire un dizionario.[/quote]

    Condivido in tutto il tuo discorso, la storia è storia e da cui doppiamo saper trarre le cose buone ma solo per fare la nostra storia e saper adattare la nostra storia alla nostra vita attuale. alla nostra cultura odierna che non è certo la solita di molti anni or sono, quindi è d’obbligo adeguarsi al nostro tempo.

    #1822707
    Franco
    Partecipante

    [quote=”Mullahomark86″ post=648673]
    l’inquadramento di un’opera all’interno di uno scenario socio-culturale e storico può non servire sempre, ma a volte è fondamentale per determinarne il valore.
    Fermo restando, che un’opera d’arte, quando è tale, è qualcosa che va al di là del tempo e della storia.

    Molto bello il testo della Modotti, condivisible in più punti, meno in altri. Soprattutto sulla questione dell’oggettività. Ma del resto quello era il periodo eroico della fotografia.[/quote]

    Un’opera d’arte va oltre il tempo e la storia, proprio in considerazione del -tempo e della storia-.

    Ad onor di cronaca il discorso di Tina Modotti è il “manifesto” del suo modo di percepire la fotografia. Anche in questo caso per capire cosa voleva dire la Modotti, è necessario contestualizzare il testo e rapportarsi con la storia, la cultura, la tecnica e le idee dell’epoca in cui ha vissuto.
    Poi ovviamente, in termini utilitaristici possiamo farne l’uso che riteniamo più opportuno..

    In quegli anni la fotografia pittorialista era fiorente e molti fotografi usavano la fotografia dando ad essa una sembianza pittorica, grazie al lavoro creativo in camera oscura, ma anche in ripresa, adottando specifiche tecniche e stilemi compositivi presi in prestito dalla pittura, non solo antica.
    La Modotti aveva idee opposte, in lei prevaleva una ricerca di -realismo sociale- e le sue foto, sebbene posate, avevano la freschezza delle foto di reportage, quindi si rifaceva alle avanguardie che all’epoca in Francia spopolavano.
    La sua fotografia era rivolta alla fotografia d’arte (vendeva nel mercato dell’arte) ed era ovviamente consapevole di questo, la sua visione era molto avanti e annunciava insieme a Weston quella che divenne poi la visione moderna della fotografia, fù una persona che sapeva guardare avanti e in questo suo manifesto è chiaro l’intento critico rivolto a coloro che all’epoca svilivano i -contenuti sociali- (contemporanei, i contenuti che appartengono al contesto in cui la foto nasce) dell’opera d’arte attribuendo ad essi dei valori assoluti e legati alla tradizione, tipici dei pittorialisti.

    #1822708
    Luca Lupi
    Partecipante

    Ok, ma mi resta un interrogativo: E quindi?

    #1822709
    Massimo
    Partecipante

    Aggiungo una domanda……….. e se i grandi del passato iniziassero il loro percorso oggi? riuscirebbero a distinguersi o rimarrebbero invischiati nel gruppone?
    Anche perchè all’epoca la fotografia, visti i costi, era riservata a pochi……. oggi, invece, una reflex non si nega a nessuno……

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