[Luca Lupi]

Il mio intervento iniziale (“gambe tagliate e inquadratura storta”) era teso a rilevare proprio questo: Quanto spesso ci soffermiamo solo su aspetti tecnici che sono decisamente di secondo piano? Io per primo troppo spesso. Mi è piaciuta molto la menzione di Enrico del “senso di presenza” proprio di quest’immagine. Se ci fossimo trovati a passare per quella via di Parigi in quel momento, credo che questo sarebbe esattamente quello che avremmo visto, ed è questo che dà vita a quest’immagine. Non è che tutto quello che vediamo intorno a noi lo vediamo dritto e nella sua interezza in fondo…

[acrobat]

‘Errore’? inorridito dalla prima pagina, quì si respira aria denuclearizzata… Se c’è un errore in questa fotografia è in quel preciso istante in cui ognuno di noi avrebbe potuto ragionarci su; se scattare ora o dopo… Tenere presente che fu scattata molto probabilmente con una telemetro

[Linus]

Siamo schiavi dei miti, in troppe cose della nostra vita.

[Anonimo]

Originariamente inviato da EnricoX: Capisco la tua perplessità, Brando, ma credo che la prima ragione di uno scatto sia di comunicare emozione, sensazioni, di entrarti nel cuore e nella testa, e questo le immagini di CB lo fanno, oggettivamente.

Sì, indubbiamente è così, ma… non so… forse adesso ancora non sono in grado di capire la volutezza di questo “errore”: magari mi ci vorranno, giorni, mesi, anni o forse non la capirò mai. Avrei potuto capire se avesse voluto tagliare una parte delle gambe (tipo non inquadrare dalle ginocchia in giù), ma dal momento che inquadri un piede, perché non mostrare per intero tutto? Lo so che alcune risposte può averle solo lui, certo è che mi lascia perplesso e stranito.

Originariamente inviato da nanon: Bisogna imparare a mettere per poi saper togliere….. Se un’immagine ti comunica, non deve per forza esser il risultato di soli tecnicismi ….

Forse il problema è proprio quello: è l’imparare che il saper togliere togliere può essere un valore aggiunto, ma in questo caso mi accorgo di non essere ancora in grado di capirlo/apprezzarlo e distinguerlo da un semplice errore… :s

[Itzer]

Originariamente inviato da EnricoX: … questa voluta imprecisione…

Ecco, ben lontano dall’idea di discutere i meriti ed il genio di Cartier Bresason, questo è il punto: ciò che per un Artista è voluta imprecisione, per noi diventa un errore marchiano. Com’è giusto che sia. D’altra parte, i “misteri” dell’arte, in particolare quella contemporanea, a volte sono davvero inspiegabili: se penso, solo per esempio, a certi “monocromi” di artisti idolatrati o alla “merda d’artista” di Piero Manzoni… L’idea! dirà qualcuno. Si, va bene, ma in questa foto io non ci vedo neppure quella. Ma io son solo Itzer, e fotografo i pettirossi…

[Anonimo]

Originariamente inviato da acrobat: Tenere presente che fu scattata molto probabilmente con una telemetro

Fosse così, capirei maggiormente tale inquadratura, invece di farmi venire 2000 dubbi ed altrettante domande. Che poi, intendiamoci, i dubbi possono spronare le persone a migliorarsi, quindi ben vengano. 🙂

[Lotus111]

Originariamente inviato da Linus: Siamo schiavi dei miti, in troppe cose della nostra vita.

Concordo, davvero. Sembra proprio che quel piccolo acronimo, HCB, basti per rendere qualsiasi foto un capolavoro. Secondo la mia personalissima opinione, che per gli altri non varrà nulla, questa è una foto mediocre, come almeno metà della produzione di Bresson (avrei voluto usare il termine “porcheria”, ma… Ops.. L’ho detto!). Del resto è sicuro che il buon Henri non sia mio amico, ed è ancor più sicuro che non si offenderà per le mie parole 🙂 [lo] [lo]

[marco66]

dunque non so come esprimermi perche farlo in merito ad una foto scattata da CB , beh diciamo che [ver] ma secondo me la foto non poteva che essere scattata cosi provate a scaricarla togliere la parte superiore della parte neccessaria a far comparire la parte inferiore del ragazzo per me la foto muore [lo]

[fireblade]

State valutando una foto da un francobollo web….che errore. Andate ad una mostra, osservate le stampe, e poi ne riparliamo. La droga della visione a monitor e dei crop 100% dà assuefazione, poi risulta veramente difficile disintossicarsi.

[Anonimo]

Mmmm, piano piano che escono gli interessanti contributi di tutti, mi accorgo di riuscire a percepire aspetti che prima non vedevo, forse perché concentrato troppo su quel taglio. E se invece fosse un errore voluto nel senso che, non potendo fare diveramente (magari per via di un obiettivo a focale fissa e per non compromettere una certa inquadratura), avesse preferito sacrificare la parte sotto, per non scarfificare la parte sopra (come ho fatto giustamente notare Marco66)? [pen] Certo che questa discussione si sta facendo interessante e stimolante. (o)

[EnricoX]

Originariamente inviato da McBrandon: Forse il problema è proprio quello: è l’imparare che il saper togliere togliere può essere un valore aggiunto, ma in questo caso mi accorgo di non essere ancora in grado di capirlo/apprezzarlo e distinguerlo da un semplice errore… :s

Già porsi il problema è un ottimo inizio. Sono ormai anni che osservo il lavoro di CB e il mio giudizio sul suo lavoro è mutato così come sono mutato io, questa è la forza del lavoro di un grande artista, saper metter in crisi e far crescere. Limitarsi a una fredda valutazione tecnica davanti ad una immagine sia un limite, bisogna saper passare oltre e cogliere la poesia di uno scatto, viverlo, respirarlo… Non ti sembra di camminare per le strade di Parigi e improvvisamente imbatterti in questo irridente e simpatico monello, carico di tutta questa sublime umanità, osservando lo scatto?

[EnricoX]

Originariamente inviato da Lookaloopy: Se ci fossimo trovati a passare per quella via di Parigi in quel momento, credo che questo sarebbe esattamente quello che avremmo visto, ed è questo che dà vita a quest’immagine.

Perfetto! E’ la vita che anima lo scatto, ed è per questo che è un capolavoro!

[EnricoX]

Originariamente inviato da Itzer: ciò che per un Artista è voluta imprecisione, per noi diventa un errore marchiano.

Questo aspetto della poetica dell’immagine di CB, ovvero l’errore, l’immagine storta, il taglio non corretto, è stata uno dei temi che mi ha più fatto riflettere in questi ultimi due anni. Quando parlavo di una voluta imprecisione non mi riferisco al “colpo di genio” di un singolo scatto, ma ad una poetica complessa che pervade tutto il lavoro di CB, tutt’altro che facilmente rilevabile. La mia riflessione sulla voluta incompiutezza parte dall’aver scoperto, approfondendo lo studio della sua figura e della sua opera, che era un surrealista. Ecco, tutto di Cartier Bresson avrei detto tranne che questo, l’ho sempre visto come un fotografo “realista”, un grande fotogiornalista, ma ho quindi per una vita sempre sbagliato. Non sono certamente in grado di spiegare o capire perfettamente i motivi che spinsero un così grande artista ad usare questo tipo di linguaggio, ma certamente hanno a che fare con una sua poetica della visione, della rappresentazione della realtà, estremamente originale ed affascinante, a mio avviso. [lo]

[EnricoX]

Originariamente inviato da Lotus111: “porcheria”

Cioè, secondo te quello scatto è una “porcheria”?

[Lotus111]

Originariamente inviato da fireblade: State valutando una foto da un francobollo web….che errore. Andate ad una mostra, osservate le stampe, e poi ne riparliamo. La droga della visione a monitor e dei crop 100% dà assuefazione, poi risulta veramente difficile disintossicarsi.

In effetti se ingrandissi questa foto a tutto schermo otterrei un’immagine più grande di quella venduta a 12.750 Dollari. Non penso quindi che vedendo l’originale il mio giudizio risulterebbe meno tranciante… [lo] [lo]

[Autore]

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