- Questo topic ha 79 risposte, 28 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 13 anni, 9 mesi fa da Anonimo.
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Marzo 16, 2011 alle 11:01 pm #1636067nanonPartecipante
🙂 Ho capito. Per è arte anche quando guardo fare i tortellini 🙂 🙂 🙂
Marzo 16, 2011 alle 11:13 pm #1636068Lotus111PartecipanteOriginariamente inviato da nanon: Per è arte anche quando guardo fare i tortellini 🙂 🙂 🙂
Su questo hai vinto tu: il tortellino è arte! 🙂 [lo] [lo]
Marzo 16, 2011 alle 11:19 pm #1636069scaramikPartecipanteOriginariamente inviato da nanon: Ho capito. Per è arte anche quando guardo fare i tortellini.
e perche’ no !! comunque io ritengo che non esistono arti maggiori o arti minori, bensi’ artisti maggiori e artisti minori : un murales d’autore puo’ valere dal punto di vista artistico piu’ di una brutta scultura! edit : la foto di HCB la trovo magnifica.
Marzo 17, 2011 alle 12:27 am #1636078PACOETEOPartecipanteSe fossi stato io a scattare questa foto sarebbe stata solo fortuna. Foto comunque bellissima, ma solo fortuna. Ma questo e’ lo scatto di “genio”. Di colui per cui e’ norma quello che per noi e’ casualita’ o indicibili difficolta’. Per questo i criteri comuni di valutazione che usiamo per le nostre foto non possono essere utilizzati adesso. Avrebbe potuto scegliere tra un primo piano, o tutto a fuco o tanto altro… ma ovviamente tutto quello che e’ stato inquadrato e’ esattamente quello che voleva inquadrare per poter trasmettere l’emozione che proviamo osservando la foto. Forse sacrificando un piede o forse il piede non inquadrato aveva qualche cosa che avrebbe disturbato… non importa!
Marzo 17, 2011 alle 12:40 am #1636079Fabrizio_ShakePartecipanteOriginariamente inviato da scaramik: e perche’ no !! comunque io ritengo che non esistono arti maggiori o arti minori, bensi’ artisti maggiori e artisti minori : un murales d’autore puo’ valere dal punto di vista artistico piu’ di una brutta scultura! edit : la foto di HCB la trovo magnifica.
Io invece preferisco scindere in Opere che al momento mi piacciono,ed altre che al momento…non riescoa comprendere. Io sono tra coloro che guarda i tecnicismi dove devono essere guardati: in una foto di avifauna,il colore fedele deve essere perfettamente fedele,perche’ si tratta di fotografia didascalica. Nella fotografia architettonica,mi interessa poco dare l’idea di un grattacielo che crolla,mi interessa che il grattacielo sia rappresentato per cio’ che e’. Nella fotografia street,nella fotografia in strada,e non solo street,negli scatti rubati,secondo me i tecnicismi contano ma fino ad un certo punto. Il momento colto ha piu importanza,esattamente come questo momento in altri generi ha meno importanza.L’errore che tutti noi commettiamo a mio parere e’ unire tra loro tutti i generi fotografici,il secondo errore e’ creare questi generi diversi. Sul secondo punto e’ probabilmente necessario per quetione di documentazione,ma sul primo…Secondo me ogni genere e’ a se stante.Ogni tipologia di pittura ha le sue regole,i suoi artisti,i suoi generi che si mischiano tra loro.E cio che e’ comprensibile e motivato per un quadro impressionista puo essere un catrastrofico errore in un quadro realista.Nella fotografia secondo me e’ la stessa cosa,bisogna capire in quale ”circostanza” ci troviamo .Bresson e’ uno dei fotografi che apprezzo di piu’,e il motivo che mi fa apprezzare tale fotografo e’ proprio la mancanza di alcuni tecnicismi puri nei suoi scatti votata pero’ al raccoglimento di un ”qualcosa” che altrimenti probabilmente sarebbe difficile includere.questo in questo genere fotografico.E’ chiaro che lo stessot aglio in una foto di avifauna mi farebbe storgere il naso,un po come tagliare a meta’ una porta di una chiesa in una architettonica.Detto questo,sono pienamente d’accordo con chi dice che alle volte gli artisti famosi sono intoccabili,e possono produrre qualunque cosa che questa passera ‘ per capolavoro incredibile,quando la stessa cosa magari pubblicata da Tizio sarebbe passata inosservata. Ed e’ proprio qui che vorrei fare una precisazione: secondo me , l’artista ha semplicemente maggiore visibilita’. E quindi se io pubblicassi una foto simile,passerebbe inosservata perche’ nessuno mi conosce come fotografo e nessuno sa del mio stile,ecc ecc.L’artista invece,nel pubblicarla,ha gli occhi puntati su di se e gia una schiera di sostenitori devoti,che sono a mio parere da eliminare. Ha poi la schiera degli accaniti: anch’essi da non considerare.E poi ci sara’ una parte che giudichera’ la foto,non la mano di chi l’ha scattata e queste seocndo me sono le persone migliori con le quali discutere. Per questo motivo semplicemente la fortuna del famoso e’ proprio quella di godere di visinbilita’ a noi negata.Non dimentichiamoci che sono comunque persone,e come tali hanno momenti bui e altri di luce.Anche la loro ispirazione va e viene,per questo motivo alcune foto sono meglio riuscite ed altre peggio riuscite….PER ME. per un altro la situazione puo essere contraria. Io non amo troppo Per Elisa,preferisco il chiaro di luna….la mia morosa adora per elisa,ma detesta il chiaro di luna. PER FORTUNA l’arte non e’ matematica fine a se stessa,e quindi,si basa sul principio di soggettivita’. La parte oggettiva e’ la tecnica,se e’ ben fatta ma solo rispetto ai canoni presenti in quel momento,spesso i canoni del passato.Perche ‘ oggi la regola e’ di non tagliare i piedi,tra 150 anni ci chiameranno primitivi perche’ noi inserivamo i piedi e per loro sara’ un errore farlo… [fis]
Marzo 17, 2011 alle 12:57 am #1636083marco66PartecipanteFabrizio condivido quello che hai detto ma anche HCB era uno sconosciuto lui come tanti altri che poi sono stati definiti maestri della fotografia. quindi potenzialmente ognuno di noi un domani potra esserlo. ma deve lasciare tracce pari alle loro. forse oggi i tempi sono cambiati ed e’ piu’ difficile, forse
Marzo 17, 2011 alle 1:27 am #1636088malto_di_granoPartecipantenon pensavo che avrei scatenato tutto questo 🙂 Personalmente mi piace e trovo che l’errore compositivo sia parte della foto stessa. L’inquadratura sbilenca, la profondità di campo ridotta, il piede tagliato trasmettono un senso di movimento, di scena viva, in divenire. E mi son chiesto subito chi sarà ora,se c’è ancora, quel bambino che “esce” da una foto di un passato remoto con un dinamismo che la fa scorrere. Per inciso, non avrei pensato diversamente se fosse stata fatta da chiunque altro oggi come ieri proprio perchè per me non c’è errore, ma la violazione di una regola che concorre ad ambientare lo scatto. E comunque ammetto che possa essere considerata una schifezza: personalmente trovo quella dei contadini sul trattore una foto assolutamente inespressiva.
Marzo 17, 2011 alle 3:03 am #1636111Fabrizio_ShakePartecipantee perche’ no !! comunque io ritengo che non esistono arti maggiori o arti minori, bensi’ artisti maggiori e artisti minori : un murales d’autore puo’ valere dal punto di vista artistico piu’ di una brutta scultura! edit : la foto di HCB la trovo magnifica. Io invece preferisco scindere in Opere che al momento mi piacciono,ed altre che al momento…non riescoa comprendere. Io sono tra coloro che guarda i tecnicismi dove devono essere guardati: in una foto di avifauna,il colore fedele deve essere perfettamente fedele,perche’ si tratta di fotografia didascalica. Nella fotografia architettonica,mi interessa poco dare l’idea di un grattacielo che crolla,mi interessa che il grattacielo sia rappresentato per cio’ che e’. Nella fotografia street,nella fotografia in strada,e non solo street,negli scatti rubati,secondo me i tecnicismi contano ma fino ad un certo punto. Il momento colto ha piu importanza,esattamente come questo momento in altri generi ha meno importanza.L’errore che tutti noi commettiamo a mio parere e’ unire tra loro tutti i generi fotografici,il secondo errore e’ creare questi generi diversi. Sul secondo punto e’ probabilmente necessario per quetione di documentazione,ma sul primo…Secondo me ogni genere e’ a se stante.Ogni tipologia di pittura ha le sue regole,i suoi artisti,i suoi generi che si mischiano tra loro.E cio che e’ comprensibile e motivato per un quadro impressionista puo essere un catrastrofico errore in un quadro realista.Nella fotografia secondo me e’ la stessa cosa,bisogna capire in quale ”circostanza” ci troviamo .Bresson e’ uno dei fotografi che apprezzo di piu’,e il motivo che mi fa apprezzare tale fotografo e’ proprio la mancanza di alcuni tecnicismi puri nei suoi scatti votata pero’ al raccoglimento di un ”qualcosa” che altrimenti probabilmente sarebbe difficile includere.questo in questo genere fotografico.E’ chiaro che lo stessot aglio in una foto di avifauna mi farebbe storgere il naso,un po come tagliare a meta’ una porta di una chiesa in una architettonica.Detto questo,sono pienamente d’accordo con chi dice che alle volte gli artisti famosi sono intoccabili,e possono produrre qualunque cosa che questa passera ‘ per capolavoro incredibile,quando la stessa cosa magari pubblicata da Tizio sarebbe passata inosservata. Ed e’ proprio qui che vorrei fare una precisazione: secondo me , l’artista ha semplicemente maggiore visibilita’. E quindi se io pubblicassi una foto simile,passerebbe inosservata perche’ nessuno mi conosce come fotografo e nessuno sa del mio stile,ecc ecc.L’artista invece,nel pubblicarla,ha gli occhi puntati su di se e gia una schiera di sostenitori devoti,che sono a mio parere da eliminare. Ha poi la schiera degli accaniti: anch’essi da non considerare.E poi ci sara’ una parte che giudichera’ la foto,non la mano di chi l’ha scattata e queste seocndo me sono le persone migliori con le quali discutere. Per questo motivo semplicemente la fortuna del famoso e’ proprio quella di godere di visinbilita’ a noi negata.Non dimentichiamoci che sono comunque persone,e come tali hanno momenti bui e altri di luce.Anche la loro ispirazione va e viene,per questo motivo alcune foto sono meglio riuscite ed altre peggio riuscite….PER ME. per un altro la situazione puo essere contraria. Io non amo troppo Per Elisa,preferisco il chiaro di luna….la mia morosa adora per elisa,ma detesta il chiaro di luna. PER FORTUNA l’arte non e’ matematica fine a se stessa,e quindi,si basa sul principio di soggettivita’. La parte oggettiva e’ la tecnica,se e’ ben fatta ma solo rispetto ai canoni presenti in quel momento,spesso i canoni del passato.Perche ‘ oggi la regola e’ di non tagliare i piedi,tra 150 anni ci chiameranno primitivi perche’ noi inserivamo i piedi e per loro sara’ un errore farlo… [fis]
Marzo 17, 2011 alle 3:07 am #1636112acrobatPartecipanteOriginariamente inviato da McBrandon: Sì, indubbiamente è così, ma… non so… forse adesso ancora non sono in grado di capire la volutezza di questo “errore”: magari mi ci vorranno, giorni, mesi, anni o forse non la capirò mai. Avrei potuto capire se avesse voluto tagliare una parte delle gambe (tipo non inquadrare dalle ginocchia in giù), ma dal momento che inquadri un piede, perché non mostrare per intero tutto? Lo so che alcune risposte può averle solo lui, certo è che mi lascia perplesso e stranito. [quote]Originariamente inviato da nanon: Bisogna imparare a mettere per poi saper togliere….. Se un’immagine ti comunica, non deve per forza esser il risultato di soli tecnicismi ….
Forse il problema è proprio quello: è l’imparare che il saper togliere togliere può essere un valore aggiunto, ma in questo caso mi accorgo di non essere ancora in grado di capirlo/apprezzarlo e distinguerlo da un semplice errore… :s [/quote] ma in questo caso mi accorgo di non essere ancora in grado di capirlo/apprezzarlo e distinguerlo da un semplice errore… Errore – un’attribuzione che sembrerebbe perseguitarti.. errore, colpa, giudizio… con quali strumenti sei in grado di determinarne l’esistenza? Se sono quelli dei manuali sei stato dirottato dalle regole, le quali servono si nell’arte ma come riferimento topografico, prova a scalare una montagna da un punto a un’altro in linea retta. 😉
Marzo 17, 2011 alle 3:35 am #1636114acrobatPartecipanteOriginariamente inviato da Fabrizio_Shake: […] Ed e’ proprio qui che vorrei fare una precisazione: secondo me , l’artista ha semplicemente maggiore visibilita’. E quindi se io pubblicassi una foto simile,passerebbe inosservata perche’ nessuno mi conosce come fotografo e nessuno sa del mio stile,ecc ecc.L’artista invece,nel pubblicarla,ha gli occhi puntati su di se e gia una schiera di sostenitori devoti,che sono a mio parere da eliminare. Ha poi la schiera degli accaniti: anch’essi da non considerare.E poi ci sara’ una parte che giudichera’ la foto,non la mano di chi l’ha scattata e queste seocndo me sono le persone migliori con le quali discutere. Per questo motivo semplicemente la fortuna del famoso e’ proprio quella di godere di visinbilita’ a noi negata.Non dimentichiamoci che sono comunque persone,e come tali hanno momenti bui e altri di luce.Anche la loro ispirazione va e viene,per questo motivo alcune foto sono meglio riuscite ed altre peggio riuscite….PER ME. per un altro la situazione puo essere contraria. Io non amo troppo Per Elisa,preferisco il chiaro di luna….la mia morosa adora per elisa,ma detesta il chiaro di luna. […]
Bresson non amava farsi fotografare.. [leg] Si – potrebbe passare inosservata – bisogna contestualizzare; la foto in quastione fa parte di un lavoro sui francesi e il loro modo di vivere. Bresson è stato forse il più grande ritrattista sociale, egli non girava con zaino e armamenti digitali, non aveva schede di memoria HD e monitor da cui scandagliare sequenze filmiche in cerca di uno scatto, da ridurre a web… Allora si faceva da uno a tre scatti per ragioni contingenti, spesso si doveva sintetizzare un reportage in un rullo! Inizialmente questa immagine gli piaceva moltissimo, in seguito poi alle incessanti richieste di riproduzione; sopratutto dall’america(a loro gradita per quell’essenza di francesità.. ), cambiò atteggiamento e si rifiutava di firmarle…
Marzo 17, 2011 alle 4:05 am #1636116CarloPartecipanteSapete perchè la fotografia oggetto del post mi piace ?? …perchè non so dire il perchè ! Spiegazione: La guardo, la studio, vedo che non risponde a quelli che sono considerati i canoni di composizione di una foto ‘corretta’, però mi piace. La trovo emozionante e non so dire il perchè. Che bella cosa è la Fotografia ! Carlo
Marzo 17, 2011 alle 6:14 am #1636123ziopatrizioPartecipanteCiao, non picchiatemi, provo ad avventurarmi in qualche commento dal basso della mia ignoranza. Dunque, apro la foto e vedo uno dei tanti esempi di street-photography, poi guardo meglio e mi accorgo che la scenetta non e’ attuale ma inquadrata in tempi decisamente andati. Da qui il primo stupore: chi ha scattato la foto faceva street probabilmente che la si chiamasse espressamente in quel modo. Non è che l’ha inventato lui ? In seguito, in seconda battuta vedo che il bambino ha i piedi tagliati, leggo un po’ di vostri commenti e vado su wikipedia dove scopro che il fotografo in questione spesso scattava con una leica con un 50mm fisso. Provo ad immedesimarmi nel fotografo e in effetti dovendo scegliere se tagliare in basso o in alto, non avrei avuto dubbi. Invece, andare indietro di qualche passo ? Probabilmente se lo avesse fatto avrebbe perso “l’attimo”… Detto questo, se qualcuno non me lo avesse detto espressamente, soltanto guardando la foto non sarei mai stato in grado di capirne il vero valore. Una piccola parentesi di autoreferenzialità e di disclaimer… Ad un concorso fotografico, intitolato “il silenzio”, organizzato dal CRAL presso l’ente per il quale lavoro sono stato premiato perche i giudici hanno sostenuto che la mia foto e’ stata in grado di “cogliere l’attimo”. Onestamente, lo dico senza falsa modestia, quando ho visto le foto degli altri concorrenti ho trovato ingiusto che avessero fatto vincere proprio la mia, ma quando ho chiesto lumi, i giudici mi hanno ribadito che la loro interpretazione della fotografia era essenzialmente legata alla capacità di cogliere l’attimo. Cosa che a parer mio la foto di Bresson fa egregiamente. Ciao, — Patrizio
Marzo 17, 2011 alle 7:43 am #1636130FrancoPartecipanteDi HCB non mi piacciono tutti gli scatti, alcuni li ho dimenticati volentieri, ma questo no, decisamente .. in questa foto non ci sono idee, le idee preannunciano qualcosa di composto, previsto. Invece nella foto oggetto di discussione c’è semplicemente l’intuizione di chi ha scattato, per HCB quello era l’unico modo per comunicare ciò che aveva visto, vissuto, in quel brevissimo attimo ha composto e scattato, ha semplicemente scattato. Quando guardate una foto di questo livello, non giudicate con l’occhio del tecnico, ma lasciatevi trasportare, non usate l’intelletto per giudicare .. NON C’E’ NULLA DA GIUDICARE Lo dico a chi è critico nei confronti di quest’immagine: questa foto non è sublime è semplicemente bella! sublime è l’immagine che esalta l’intelletto, bello è ciò che emoziona . se questo non avviene, pensate all’accaduto come ad un’incidente fortuito
Marzo 17, 2011 alle 10:01 pm #1636263acrobatPartecipanteOriginariamente inviato da ziopatrizio: Ciao, non picchiatemi, provo ad avventurarmi in qualche commento dal basso della mia ignoranza. Dunque, apro la foto e vedo uno dei tanti esempi di street-photography, poi guardo meglio e mi accorgo che la scenetta non e’ attuale ma inquadrata in tempi decisamente andati. Da qui il primo stupore: chi ha scattato la foto faceva street probabilmente che la si chiamasse espressamente in quel modo. Non è che l’ha inventato lui ? In seguito, in seconda battuta vedo che il bambino ha i piedi tagliati, leggo un po’ di vostri commenti e vado su wikipedia dove scopro che il fotografo in questione spesso scattava con una leica con un 50mm fisso. Provo ad immedesimarmi nel fotografo e in effetti dovendo scegliere se tagliare in basso o in alto, non avrei avuto dubbi. Invece, andare indietro di qualche passo ? Probabilmente se lo avesse fatto avrebbe perso “l’attimo”… Detto questo, se qualcuno non me lo avesse detto espressamente, soltanto guardando la foto non sarei mai stato in grado di capirne il vero valore. Una piccola parentesi di autoreferenzialità e di disclaimer… Ad un concorso fotografico, intitolato “il silenzio”, organizzato dal CRAL presso l’ente per il quale lavoro sono stato premiato perche i giudici hanno sostenuto che la mia foto e’ stata in grado di “cogliere l’attimo”. Onestamente, lo dico senza falsa modestia, quando ho visto le foto degli altri concorrenti ho trovato ingiusto che avessero fatto vincere proprio la mia, ma quando ho chiesto lumi, i giudici mi hanno ribadito che la loro interpretazione della fotografia era essenzialmente legata alla capacità di cogliere l’attimo. Cosa che a parer mio la foto di Bresson fa egregiamente. […] Ciao, — Patrizio
Ciao, e chiamala ignoranza… 🙂 Gradevole intervento. Infatti molto spesso i giovani che osservano una grande fotografia, cadono facilmente nella trappola del ‘senno/digitale di poi’, senza contestualizzare il suo tempo storico e i limiti fisici, come tu invece hai saputo fare. Come si può immaginare un Bresson ‘maestro dell’attimo’ mentre abbassa la mira per includere il piedino tagliando la testa della donna in fondo… follia! 😀 Come dar torto alla giuria… complimenti per il premio. [lo]
Marzo 23, 2011 alle 2:33 am #1637319AnonimoOspiteOriginariamente inviato da acrobat: ma in questo caso mi accorgo di non essere ancora in grado di capirlo/apprezzarlo e distinguerlo da un semplice errore… Errore – un’attribuzione che sembrerebbe perseguitarti.. errore, colpa, giudizio… con quali strumenti sei in grado di determinarne l’esistenza? Se sono quelli dei manuali sei stato dirottato dalle regole, le quali servono si nell’arte ma come riferimento topografico, prova a scalare una montagna da un punto a un’altro in linea retta. 😉
Mmmm… qui temo si rischi di andare un po’ sul filosofico (tant’è che non sono sicuro di aver capito il discorso). 🙂 Spero di non ripetermi e di non dire cose ovvie… L’errore, in quanto possibilità, credo sia sempre presente nella vita di una persona e, grazie ad esso, possiamo migliorare noi stessi e la nostra vita se siamo capaci di comprenderlo e di comprendere le cause scatenanti, per evitare in futuro il suo ripetersi: il cosidetto “imparare dai propri errori”. Non sempre riusciamo a fare tutto bene subito: talvolta facciamo tutto male oppure lo facciamo “benino”, ma con dei difetti, i quali in futuro posso stimolarci a migliorare una determinata azione od una determinata situazione. Con quali strumenti sono in grado di determinare l’esistenza degli errori? Sinceramente non lo so… non credo esista un modo sicuro ed efficiente per scovarli e capirli, sopratutto quando ci sono in ballo anche elementi inerenti l’estetica ed il gusto personale come nella fotografia: si procede a tentoni imparando dall’esperienza, dai consigli degli altri, attraverso ragionamenti razionali e, talvolta, ci si affida anche un pochino al proprio istinto. I libri all’inizio (ed anche dopo) sono sicuramente molto utili, ma ovviamente non si impara solo da quelli: ci vogliono anche l’esperienza, il confronto ed il dubbio. Parafrasando una famosa frase, io dico “Dubito, ergo sum”: il fatto di dubitare di aver fatto le cose per bene, lo spingersi a cercare l’errore (eh sì, uso forse un po’ troppo questa parola 😉 [bir] ) significa, almeno per me, tendere al miglioramento. P.S. Ovviamente non sono uno maniaco che sta a cercare gli errori dappertutto, ma possono stimolarti ad osservare in maniera diversa la realtà e portare ad una evoluzione in senso positivo. E dopo questo discorso logorroico mi sa che mi merito due tacche di banning per essere andato troppo fuori tema. [fru] 😀 😀
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