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Gennaio 23, 2009 alle 2:54 am #142913473giorgettoPartecipante
ciao a tutti… ho portato a casa l’esposimetro sekonic 758d… sembra molto bello e tutto quanto… ho avuto semre esposimetri che utilizzavo per la pellicola e dopo che il mio “vecchio” spot si è rotto ne sentivo la mancanza… ora il fatto è che ho fatto alcune prove di esposizione con la 5d e l’impressione è che vi sia una staratura tra la macchina e l’esposimetro esterno… nel senso che si ottengono dati “realistici” e di buona esposizione impostando sulla macchina i valori che indica il sekonic MA al posto che interpretare la lettura esposimetrica del sekonic per 1000 iso di sensibilità si imposta la sensibilità della macchina a 640 (due stop di differenza). ho letto che vi possono essere (che vi sono) differenze nella sensibilità dei vari sensori e che quindi andrebbe impostato sull’esposimetro esterno il profilo della macchina per compensare appunto la differenza tra i dati ottenuti con misurazione effettuata e quelli necessari per ottenere una corretta esposizioen reale… qualcuno ha provato a farlo con questo tipo di modello? sembra un’operazione molto macchinosa (e sinceramente il libretto di istruzioni non mi sembra il massimo).. help!… per inciso l’uso per la pellicola credo sia preponderante rispetto a quello che sarà per il digitale, ma già che si siamo… [lo]
Gennaio 23, 2009 alle 3:12 am #142913873giorgettoPartecipanteai moderatori… scusate… mi rendo conto solo ora di aver postato nella sezione sbagliata… se potete provvedere a spostare… grazie mille e perdonate… la stanchezza gioca brutti scherzi… [sba]
Gennaio 23, 2009 alle 1:12 pm #1429207thewizardofwizPartecipantecaro amico, sei bonariamente in errore, e forse ti manca qualche notizia teNnica sul digitale 🙂 da 1000ISO a 640ISO sono soltanto 2/3 di diaframma o se preferisci 2/3 di EV o se preferisci-bis 2/3 di stop ipotizzando perfetta la taratura dell’esposimetro, i riferimenti per il digitale sono -seppur di pochissimo- diversi dalla pellicola inoltre le sensibilità impostate sulla fotocamera possono differire -seppur di pochissimo- da quella reale 2/3 di stop di scarto è un valore molto contenuto, per il quale ogni utente potrà decidere di applicare -o meno- una determinata correzione. nota bene che questo NON significa che il valore della fotocamera (o dell’esposimetro) sia errato: talvolta è una correzione intenzionalmente applicata in determinate modalità di funzionamento Fabio/che il grigiomedio nel digitale NON E’ il livello 128 😉
Gennaio 23, 2009 alle 1:29 pm #142921373giorgettoPartecipantehai ragione… la fretta mi ha fatto scrivere 2 top ma è chiaro l’errore… è solo che facendo le prove di scatto la tolleranza del digitale, specie sulla bruciatura dei bianchi, non è il massimo, anche con solo quella variazione… è poi vero che lo scatto iun digitale puoi vederlo subito ed eventualmente rifarlo, ma avendo uno strumento così mi piacerebbe riuscire a tarare correttamente la sua misurazioen su quella della camera… sto incominciando a capirci qualcosa di più… tipo che vi è un cartoncino per le prove di scatto che, guarda caso, non è inserito nella confezione… a quanto ho capito, concettualmente non è chissà che… numerosi scatti mantenendo l’apertura dell’obiettivo utilizzato a 2 stop di chiusura rispetto alla massima apertura rilevata, misurazione esposimetrica attraverso la camera e l’esposimetro esterno e poi rilevazione del grigio medio sui vari fotogrammi presi a forcella (+ – 7 ev) per valutare quale sia lo scarto effettivo tra i due apparecchi… possibilmente da effettuare con tutti gli iso… macchinoso e lungo ma non dovrebbe essere mlto di più… il problema che non ho ancora risolto è come si effettua l’inserimento dei dati da trasferire sull’esposimetro… ma come ripeto la chiarezza dei mannuali non è eccelsa… se qualcuno ha provato ad effettuare tale taratura sarei molto grato se potesse darmi delle dritte.. bye…
Gennaio 23, 2009 alle 2:33 pm #1429240thewizardofwizPartecipanterisparmiati tante complicazioni 🙂 : – lo scarto ASSOLUTO dell’esposimetro sarà del tutto trascurabile lungo tutto il range di lettura (presumo EV 0-22), così come quello della fotocamera (appena più ristretto), a naso posso dirti che siamo sotto 1/5 di stop – con una prova semplicissima puoi raffrontare eventuali discrepanze fra i due esposimetri (vedi sotto) – non capisco perchè parli di fare la lettura con l’ottica diaframmata di 2 stop (1) e “attraverso la camera”: voglio ben sperare che non andrai a misurare la luminosità del mirino!!! :O (1) così introduci un’ulteriore variabile: la linearità del diaframma (=differenza fra diaframma impostato e luminosità reale dell’ottica, valore solitamente molto contenuto ma NON costante alle varie aprture) la prova è molto semplice prendi il solito muro bianco, senza ombre, ben sfuocato nella ripresa e fai una serie di misurazioni con la fotocamera e l’esposimetro esterno, in luce riflessa. annota le eventuali differenze di esposizione, che potrai impostare “a manina” come correzione reciproca fra i due sistemi. se invece ti interessa conoscere la taratura di un esposimetro, non è cosa che si possa fare “a occhio”, anche se è possibile ritararlo con una serie di prove: è un pochino palloso (si può scrivere palloso? 🙂 ) ma io l’ho fatto con il mio Minolta IV F per la tolleranza sulla bruciatura dei bianchi ne parliamo in un’altra occasione, anche per non mischiare argomenti e idee 🙂 saluti a 98 (indovina cosa) Fabio
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