[doctor68]

Quando con la mia vecchia analogica Canon EOS 1000fn mi capitava di fare qualche bella foto a 1600 ASA una volta fatta una copia ingrandita, ecco lì la tipica fastidiosissima grana. Adesso con la mia 350d (che possiedo da solo un mesetto) con poca luminosità, sono costretto parimenti ad aumentare la velocità ISO. Ho, però, l’impressione che la sgranatura del digitale, ovviamente a parità di ISO, sia meno marcata rispetto a quella dell’analogico. E’ solo la mia impressione ?

[danylo83]

Ma parli di confronti fatti con le due stampe a mano oppure visualizzandole sul pc??? il discorso è ben diverso, e in più dipende anche dalla carta e dalla pellicola che utilizzavi, comunque la 350D a 1600 si fà sentire 😉

[jack64bit]

Originariamente inviato da doctor68: Quando con la mia vecchia analogica Canon EOS 1000fn mi capitava di fare qualche bella foto a 1600 ASA una volta fatta una copia ingrandita, ecco lì la tipica fastidiosissima grana. Adesso con la mia 350d (che possiedo da solo un mesetto) con poca luminosità, sono costretto parimenti ad aumentare la velocità ISO. Ho, però, l’impressione che la sgranatura del digitale, ovviamente a parità di ISO, sia meno marcata rispetto a quella dell’analogico. E’ solo la mia impressione ?

Secondo me, sono due tipi di “sgranatura” diversi. Uno è quello tipico della pellicola dovuta all’emulsione della stessa…E’ um po’ come guardare un quadro dei “puntinisti”, quel movimento pittorico sviluppatisi in francia alla fine dell’ottocento… Nel digitale, alle alte iso, c’è una granularità dovuta al rumore digitale e cioè quella grana di puntini colorati che, nelle sezioni di foto più scure, fanno perdere i dettagli dell’immagine. Non so se è peggio la vecchia grana della pellicola o la grana digitale…forse la seconda perchè varia anche i colori di un’immagine… Con la mia 30D fortunatamente anche a 1600 Iso non ci sono apprezzabili peggioramenti dell’immagine. A 800 Iso è veramente eccezionale! Con un programma come PShop Cs2 ho “tirato” ingrandimenti fino a 75×50 con una qualità molto più buona che se lo avessi fatto da una pellicola tradizionale (parlando della 24×36 ovviamente). Ciao

[longdream]

Credo che allo stato attuale la tecnologia fotografica digitale abbia fatto dei passi qualitativi enormi surclassando (entro certi limiti e criteri) l’analogico. Ma non voglio aprire una “polemica” di ordine tecnico, piuttosto mi piace evidenziare che una differenza tra analogico e digitale la vedo più di ordine strettamente estetico: un’immagine derivata da un procedimento tradizionale è “fisicamente” diversa da una digitale: non dico sia peggiore o migliorema sicuramente diversa. La resa della grana nella stampa da analogico (che è scomparsa nel digitale, salvo ricomparire come “disturbo”) è diversa come è diversa la resa dei colori: come la differenza che c’è sempre stata tra stampe su carta e diapositive e che c’è tra cinema e video. Alla fine credo che non sia tanto un problema di mero tecnicismo ma una questione di gusto personale. Scusate, ho divagato ma vedendo la fotografia come arte ed estensione delle proprie espressività (una foto nasce sempre prima nella testa di chi la realizza) mi piace abbandonarmi a semplici filosofie che spesso sono lontane dai tecnicismi nudi e crudi. Grazie. [zzz]

[jack64bit]

Infatti anche io intendevo che la differenza è sull’aspetto estetico. Personalmente preferisco la grana della pellicola tradizionale alla grana elettronica che ti falsa anche i colori in qualche caso. Con l’esempio dei puntinisti volevo dire proprio questo: un conto è che tu fai un dipindo usando dei piccoli puntini ma del colore finale, un conto è utilizzare puntini di colore differente… Alla fine potresti avere anche dei risultati gradevoli ma mai realmente vicini alla realtà. Ciao [lo]

[Autore]

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