Mah, voglio dire la mia: l’unico modo che ho di identificare la pericolosità del sentiero è dato dalla figura a destra. Senza la donna sulla destra il titolo, a mio avviso, non è altrettanto efficace, non mi riesce di “isolare” il percorso “pericoloso” della bambina. Per cui (sempre secondo il mio modo di interpretare) la prima versione è la più idonea. Nella scena ogni figura sembra percorrere una traiettoria sicura eccetto la piccola, posizionata alla perfezione su una diversa conformazione del mattonato, perfettamente al centro della scena. A mio avviso questo è il punto di forza dell’immagine. Saluti. Riccardo.