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Novembre 7, 2014 alle 3:45 pm #1817531bexioPartecipante
Ciao Filippo,
ho ingrandito la foto, l’ho osservata in ogni suo elemento, soggetto e sfondo, mi sono soffermato un po’…
nello scatto da te proposto mi sembra di percepire che il sacerdote stia dando un’occhiata al suo smartphone/cellulare, una scena di per se che rispecchia il quotidiano di molti e dunque di poco interesse( non mi pare si stia reggendo il gomito per rimanere in posizione di riflessione, la situazione da te ripresa non penso si possa definire come momento di raccoglimento in preghiera).
Gli abiti religiosi e la presenza del crocifisso possono “nutrire” lo spazio di riflessione di chi osserva con molteplici interpretazioni, nel mio caso non vedo una scena illuminante, non mi colpisce né incuriosisce con particolarità; se è vero che stava utilizzando un cellulare, elemento di modernità ormai comune, vorrei ragionare sul dare una collocazione storica a questa foto: oggi non colgo la contrapposizione del sacerdote “moderno” per l’uso del cellulare con il Cristo in croce, simbolo antico e di tradizione religiosa. Quindi penso che nella sua essenza oggi questo scatto rimane comunicativamente debole, poteva forse essere di forte impatto alcuni anni addietro quando un sacerdote con smartphone per molti era interpretabile negativamente. Ovviamente il mio ragionamento è nato e dipeso solo dalla mia personale lettura della scena che non so se sia corretta: “sacerdote con smartphone + crocifisso sullo sfondo” …..potrei sbagliarmi…e vedere invece un “sacerdote in pausa riflessiva + crocifisso sullo sfondo”…..una buona foto.
Un saluto,
Riccardo.Novembre 7, 2014 alle 3:57 pm #1817533LuppoloPartecipanteLettura interessante Bexio, ma devo dirti che non ha il cellulare in mano… È solo un momento di stanchezza alla fine di una giornata faticosa. Io non voglio suggerire alcuna interpretazione, ognuno ha e ha avuto modo di trovare la sua. La scena ritratta non ha nulla di particolare, ma non credo che sia importante questo…
Paolo, grazie del commento.
Hai perfettamente ragione, non ho sfondato alcuna porta, anzi ero lì su esplicito invito di uno dei soggetti.Novembre 7, 2014 alle 3:58 pm #1817534tigercrisPartecipanteRagazzi veramente grazie. Grazie perché sempre più mi rendo conto di avere una passione non banale. Grazie perché mi fate apprezzare le foto da più punti di vista. Grazie a chi trova significati filosofici in uno scatto che non ne ha o a chi è in grado di comprendere la creazione dell’universo da una foto di una goccia d’acqua. Torno allo scatto di Filippo. Quello che sostiene una parte di voi e cioè l’opportunità di fotografare qualcosa oppure no è un mio grande problema. Sono sempre angosciato da questo dubbio. Quello che scrive Paolo è sacrosanto ma è più facile da dire che da fare. Detto questo, le foto fatte da me in occasione di incontri o pellegrinaggi in chiese o luoghi di culto, sono sempre servite come TESTIMONIANZA per chi non c’era. Qui dove per altro non siamo in chiesa, troviamo uno scatto che probabilmente il Don stampera’ è si attaccherà in sala… è si ricorderà di quella giornata. Per me nulla di più.
Novembre 7, 2014 alle 4:04 pm #1817535bexioPartecipantegrazie Filippo della tua spiegazione, la mia lettura sbagliata dello scatto mi ha fatto “volare” altrove…forse troppa birra ieri sera! permettimi una domanda:
affermi che questo scatto “non ha nulla di particolare”, però se lo hai postato è perchè avrà suscitato in te qualcosa che ti ha colpito… ecco, posso chiederti come hai interpretato tu la scena?Novembre 7, 2014 alle 4:21 pm #1817537LuppoloPartecipantePosso dirti che appena ho visto Padre Giovanni in quella posa ho fatto una corsa in mezzo alle poltroncine per avere una inquadratura centrale. Nel mentre dello scatto ragionavo come la scena avrebbe avuto tante interpretazioni… Tante quante le sensibilità diverse di chi l’avrebbe guardata. La mia personale conta poco, vanno tutte bene
Novembre 7, 2014 alle 6:09 pm #1817543LorisPartecipantela foto congela un momento a volte racconta una storia, come in questo caso, non volgare, non intrusiva e non lede ne la persona inquadrata nel alcuna fede …. è solo una foto.
fate un esperimento e ricercate le immagini che hanno vinto il premio pulitzer negli anni e poi discutiamo cosa sia giusto fotografare o menoNovembre 7, 2014 alle 8:48 pm #1817555ItzerPartecipanteSu cosa sia più o meno lecito fotografare è questione chiaramente soggettiva, derivante, ripeto, da convinzioni e/o sensibilità sulle quali non entro nel merito, anche perché non ci metteremmo mai d’accordo.
Per il resto, sarebbe bastato che Filippo, subito dopo il mio primo intervento (poteva farlo perché era online), avesse spiegato che quello non era uno scatto rubato, bensì concordato, io ne avrei preso ben volentieri atto e, ritirandomi in buon ordine, la cosa si sarebbe esaurita sul nascere.
Invitarci – era sin troppo chiaro il riferimento alle uniche due voci dissidenti – a ragionare prima di scrivere, è risposta, caro Filippo, inaccettabile che non fa altro che alimentare certe convinzioni sul clima di scarsa tolleranza che regna qui dentro.
Tra l’altro, ho pure la presunzione di non dover accettare simili consigli da chicchessia.
E qui la finisco.Novembre 7, 2014 alle 9:20 pm #1817557LuppoloPartecipanteNon è propriamente uno scatto concordato, non l’avrei messo in “street”…
Si tratta di uno scatto dovuto ad una serie di fortunate coincidenze: un Cristo diverso dall’iconografia classica (ancora vivo), la scelta da parte del sacerdote di una sedia alla destra del Crocefisso ed alla giusta distanza (ce n’erano altre 7 disponibili), la sua improvvisa stanchezza, il fatto che io avessi stranamente uno zoom invece di un fisso (non c’è crop nella foto).
Dovevo solo cercare di non perdere l’attimo… carpe diem… e di portare a casa uno scatto come l’avevo da subito immaginato.
Era concordata, anzi… era richiesta e gradita la mia presenza, perché Padre Giovanni è un caro amico.Novembre 7, 2014 alle 10:30 pm #1817563albo49Partecipante[quote=”Itzer” post=644133]La mia sensibilità non mi consentirebbe MAI una foto simile: questo non è “ampliare gli orizzonti fotografici”, è ficcare il naso nell’intimità delle persone.[/quote]
Dovrebbe essere lo stesso anche per l’intimità degli animaliNovembre 7, 2014 alle 11:14 pm #1817569AnonimoOspite[quote=”Albo49″ post=644231]
Dovrebbe essere lo stesso anche per l’intimità degli animali[/quote]grazie per questo prezioso suggerimento …. [app]
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