[Elisa]

[IMG]http://i64.tinypic.com/17wjy9.jpg[/IMG]

Mi rendo conto che tenicamente non è una buona foto, e immagino che molti di voi l’avrebbero cestinata a priori. Effettivamente anche io volevo cestinarla.. poi ci ho ragionato su, l’ho guardata bene, ed è proprio le foto come queste che mi piacciono più di quelle tecnicamente impeccabili. Nella velocità dell’azione ho fermato lo sguardo di questa bimba, l’essenza di tutta la foto.

[Luppolo]

La foto è sfocata, troppo centrale, forse anche mossa e sottoesposta.
Capisco la tensione, spesso più che lecita, a non inneggiare alla perfezione tecnica, però francamente non riesco ad essere colpito da questo tuo scatto.
Al “de gustibus” secondo me c’è un limite.

[Massimo]

se il viso della bimba fosse stato uno o due stop più chiaro avrebbe avuto ben altro impatto, anche se poi il lato chiaro sarebbe stato molto sovraesposto. Mi ricorda quel famoso scatto di Robert Capa, quello del soldato che cade colpito a morte (che poi si rivelò una cosa montata!!) 🙂

[Luppolo]

La foto “del Miliziano” di Capa ha sempre suscitato diatribe (vera o costruita) e addirittura c’è chi dice che non sia nemmeno di Capa.
A parte i dubbi sulla paternità e sulla veridicità della famosa foto del reporter di guerra, trovo abbastanza ardito avvicinare le due foto.
Posso capire delle imperfezioni tecniche dovute all’uso di mezzi manuali in condizioni estreme, ma qui non siamo certo in questa situazione.

[marco66]

In realta’ lo sguardo della bambina e cio’ che colpisce in questa foto e il fatto che sia a malapena decifrabile lo rende anche un po’ misterioso ed enigmatico.
Sono combattuto fra quanto scritto ,e il fatto che questa foto non rispetti la piu’ banale regola tecnica , e storta ,poco nitida, il soggetto e’ tagliato e non rispetta alcuna regola geometrica o compositiva,…….. che strana la fotografia . [lo]

[Massimo]

[quote=”Luppolo” post=667589]La foto “del Miliziano” di Capa ha sempre suscitato diatribe (vera o costruita) e addirittura c’è chi dice che non sia nemmeno di Capa.
A parte i dubbi sulla paternità e sulla veridicità della famosa foto del reporter di guerra, trovo abbastanza ardito avvicinare le due foto.
Posso capire delle imperfezioni tecniche dovute all’uso di mezzi manuali in condizioni estreme, ma qui non siamo certo in questa situazione.[/quote]
non vi è dubbio che tempi e mezzi rendano “ardito” il confronto, ma è proprio perchè non amo le regole che poi, sotto sotto, certe foto non mi spaventano e mi portano a condividere il pensiero di Krishna quando, riflettendo, ha deciso che quella era la “sua foto”.
Ma il bello della fotografia è proprio questo, guardare ogni scatto con sensazioni e occhi diversi….

[Luppolo]

Cadere nel relativismo assoluto del soggettivo non è un problema, per me.
A patto che non si prenda il non amare le “regole” (che in fondo non sono regole a guardar bene) come pretesto per accettare e valorizzare tutto ciò che viene prodotto.
Non basta non rispettare le fantomatiche “regole” per creare qualcosa di convincente.
Sui gusti personali non discuto.

[Massimo]

[quote=”Luppolo” post=667593]Cadere nel relativismo assoluto del soggettivo non è un problema, per me.
A patto che non si prenda il non amare le “regole” (che in fondo non sono regole a guardar bene) come pretesto per accettare e valorizzare tutto ciò che viene prodotto.
Non basta non rispettare le fantomatiche “regole” per creare qualcosa di convincente.
Sui gusti personali non discuto.[/quote]
e ci mancherebbe, certo che se mi metto a fare orizzonti storti non divento un Bresson ne un Picasso se domani faccio quadri cubisti, le famose regole andrebbero trasgredite solo dopo aver completato il percorso, passami l’esempio, impressionista.
Quello scatto mi ha dato quella lettura, ma sono certo che Krishna sa fare foto assolutamente nitide, non mosse e con l’orizzonte perfettamente dritto….
Bah, l’ora è quella che è ed è per questo che forse scrivo cretinate…..
Un abbraccio.

[Luppolo]

Ma no, quali cretinate, ci mancherebbe.
Lo scambio di opinioni, ancorché discordanti, è la linfa di un forum.

[Gennaro Castaldo]

Ciao Krishna!

La foto mi piace, hai fatto bene a non cestinarla. Ti propongo questa modifica, ho raddrizzato la foto, ho aumentato i mezzi toni, la luminosità, e poi ho aggiunto un tocco di giallo che secondo me potrebbe piacerti.

Eccola qui:

Ciao [lo]

[Luppolo]

Canonista, è bene chiedere il permesso all’autore prima di modificare una foto, seppur animato da buone intenzioni.

[marco66]

E’ una cosa che avevo fatto anche io proprio con un taglio quadro ,ma poi mi sono accorto che se si accetta va lasciata cosi’ come sta’ con tutte le sue imperfezioni affinche dia proprio la sensazione che sia uno scatto rubato ,quasi casuale.
Inoltre limitare lo spazio attorno al soggetto ,specialmente davanti non mi convinceva. [lo]

[Massimo]

[quote=”marco66″ post=667606]Inoltre limitare lo spazio attorno al soggetto ,specialmente davanti non mi convinceva. [lo][/quote]
…perchè voluto o no è proprio quello spazio davanti che da l’effetto della casualità.
L’unica eventuale modifica da fare, come avevo già scritto, riguardava lo sguardo, anche in funzione del titolo dato dall’Autrice.

[Gennaro Castaldo]

Grazie Luppolo per l’informazione, non mi sarei mai permesso, non sapevo che in questo contesto particolare non si poteva fare, tanto è vero che ho preso spunto pensando alle modifiche che il caro Marco fa spesso alle mie fotografie e che a me fa molto piacere perché mi aiutano a crescere. Per quanto mi riguarda potete modificare le mie foto.

Chiedo scusa

Ciao

[anna]

Una fotografia può avere un suo valore anche se non tecnicamente perfetta e senza seguire quelle fantomatiche regole che non sono regole di cui tutti parlano ma che nessuno osa nominare.
Quel valore si può tradurre in un documento storico (come nel caso di Capa), un valore affettivo o pseudoartistico (discorso generico non riferito all’autrice di questo scatto).
Lo sguardo rubato in questa fotografia non c’è, perché gli occhi, specchio dell’anima così vengono definiti, non si vedono e la percezione finale è di uno scatto mosso, sbilanciato e tecnicamente “sbagliato” che non riesce trasmettere niente altro che un passaggio, davanti a un obiettivo, di una bambina.
L’essenza non c’è perché ciò che era destinato ad esserlo è nascosto da un’ombra.

[Autore]

Post