Stampa in casa

  • Questo topic ha 5 risposte, 5 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 12 anni fa da albo49.
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  • #1739094
    OldCanon
    Partecipante

    Ciao ragazzi, mi affaccio in questo periodo allo sviluppo/stampa in casa delle pellicole..ho cercato varie informazioni del caso e ho scoperto che lavorare in B/N è enormemente più semplice che a colori. Non ho molto spazio in casa, riuscirei a malapena a creare il buio assoluto in una stanza (lavorerei di notte in caso :D), volevo sapere se è possibile far sviluppare in laboratorio (che costa 2€) e stampare in casa…pensavo anche al fatto che stampare in laboratorio costa molti soldi, volevo cercare anche di risparmiare! è conveniente stampare in casa? è così difficile a colori? dove posso trovare delle guide su come stampare (non sviluppare) a colori in casa? Grazie delle info 🙂

    #1739106
    chiccohcp90
    Partecipante

    A colori lascia perdere che non vale la pena ed è molto più complicato, in bianco e nero iniziare è una sciocchezza, basta avere gli attrezzi giusti: sviluppo e fissaggio e tank per lo sviluppo del rullino, per la stampa ingranditore, bacinelle, rivelatore, carta fotografica e fissaggio

    #1739145
    OldCanon
    Partecipante

    Capisco, io pensavo di sviluppare in laboratorio e fare in casa esclusivamente la stampa, è un’idea stupida? Lo facevo sia per creare da me la foto dal fotogramma alla stampa, sia per risparmiare dei soldi che non nascono sugli alberi 😀 Comunque intendi che a colori è molto più complicato lo sviluppo o la stampa?

    #1739148
    Franco
    Partecipante

    a colori è piu’ complicato sia lo sviluppo che la stampa, almeno all’inizio è preferibile fare esperienza 8e confidenza) con il BN. Se però non hai grandi esigenze e non sviluppi molti negativi, puoi anche sviluppare in laboratorio, però……. sarà che in passato lavoravo con medio formato e dorsi dedicati per determinati sviluppi, ma trovo che lo sviluppo del negativo sia una componente fondamentale della filiera di stampa. Il risultato di una stampa è in buona parte la conseguenza di un corretto sviluppo del negativo. Considera che la qualità dello sviluppo in proprio è generalmente superiore (quando viene fatta nel modo corretto) ad esempio si evita l’utilizzo di chimici esauriti (mentre in laboratorio in genere li sfruttano fino alla fine) si fanno lavaggi piu’ accurati e passaggi terminali con detergenti ed eliminatori di tiosolfato che consentono al negativo una maggior durata nel tempo…… senza parlare dei vantaggi di usare i bagni chimici adatti al negativo utilizzato e alle foto contenute in questo negativo, alle caratteristiche di esposizione (eventuale tiraggio dello sviluppo), ad eventuali effetti oppure particolari esigenze, come ad esempio il bagno di acutanza, lo sviluppo finegranulare, ecc….

    #1739155
    marco66
    Partecipante

    Io ho iniziato da da meno di un anno e quindi ho pochissima esperienza. Ma anche secondo me se decidi di stampare , sarebbe un peccato far sviluppare ad altri. Controllando la filiera dallo scatto alla stampa riesci a determinare meglio i risultati . Se trovi lo spazio per la stampa hai anche quello per lo sviluppo,operazione che nella parte manuale e’facile. [lo]

    #1739211
    albo49
    Partecipante

    Per il bianco e nero puoi iniziare tranquillamente dalla sola stampa facendo sviluppare i negativi, ti consiglio di utilizzare pellicole che hanno buona diffusione e con sensibilità standard impostando la macchina al valore iso effettivo senza sovra o sottoesporre. Successivamente potrai dedicarti allo sviluppo del negativo che, se ben eseguito, ti può dare maggior qualità generale soprattutto quando modifichi in ripresa la sensibilità della pellicola. Anche se la procedura è semplice, lo sviluppo della pellicola deve essere fatto con attenzione maniacale sia nelle fasi di sviluppo che nell’asciugatura da fare in un luogo privo di polvere, lontano dal passaggio e da correnti d’aria. Lo sviluppo e la stampa a colori è molto più delicata, richiede temperature alte (38 gradi) e costanti, devi lavorare al buio assoluto o con lampade dedicate che al lato pratico risultano inutili. i procedimenti di sviluppo e stampa sono complessi anche con drums amatoriali, l’ingranditore dovrebbe avere una testa per il filtraggio dei colori anche se si può fare in sintesi additiva con le gelatine RGB poste sotto l’obiettivo dell’ingranditore. Alla fine di tutto dovrai dotarti di uno scanner per negativi di buona qualità per pubblicare sul web, trasformando in digitale il tuo lavoro analogico, sei certo che ne valga la pena ?

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