- Questo topic ha 12 risposte, 6 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 13 anni, 5 mesi fa da marco66.
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Giugno 1, 2011 alle 2:34 am #1650100GionnyPartecipante
Sottopongo una curiosità/dubbio agli esperti. Ho ritirato delle stampe fatte su carta fotografica (no ink-jet, no sublimazione) e per curiosità questa sera le ho affiancate al monitor del computer sulle quali le avevo preparate. Il risultato è che sembrano più “calde” del monitor. La calibrazione del monitor è eseguita con colorimetro elettronico (modello senza sensore ambientale, solo il rilevatore dei colori dello schermo) impostando la gamma a 2.2 (valore che il fotografo mi ha confermato essere quello usato dal laboratorio) e la temperatura di partenza a 6.500K (valore indicato dal produttore del colorimetro e consigliato anche nei link indicati nella sezione “Photoediting”). Il risultato più evidente è che il monitor appare sensibilmente più caldo rispetto alle impostazioni di fabbrica. Nonostante questo le stampe appaiono più calde. La prima conclusione è che se non avessi calibrato il monitor, avrei ottenuto stampe completamente “gialle”. In seguito, il primo dubbio che mi è venuto in mente è che la calibrazione non sia abbastanza calda, ma poi mi è venuto in mente anche che la carta viene verificata con luce a 5.000K (valore più alto delle lampadine a incandescenza che ho in casa che dovrebbero attestarsi intorno ai 3.000-3.200K) e questo potrebbe fare apparire le stampe più gialline di quanto sono in realtà, soprattutto se affiancate ad un monitor con illuminazione totalmente differente. Qual’è la conclusione più logica? Devo ricontrollare le stampe con luce naturale? Devo rivedere la calibrazione del monitor? Devo farmi spiegare come sono impostati i macchinari della stamperia per compensarla in fase di “post-lavorazione”? Grazie a chiunque si interessi della questione.
Giugno 1, 2011 alle 3:12 am #1650113gloster1974PartecipanteLe foto stampate si guardano sempre e solo alla luce del sole o sotto lampada a tonalità 5600 gradi kelvin. Altro fattore indispensabile o utilizzi tu il profilo colore usato dal tuo laboratorio oppure senti da loro se accettano il tuo di profilo , scelta migliore se loro accettano.
Giugno 1, 2011 alle 3:18 am #1650116GionnyPartecipanteIo per il monitor utilizzo l’impostazione creata dal colorimetro, ma quando esporto lo faccio in sRGB standard, in modo che il colore che io vedo a schermo mi venga convertito in un file standard, non in un file compensato per il mio monitor. Spero che sia il modo giusto. Comunque devo ricontrollare le stampe di giorno alla luce del sole circa a mezzogiorno giusto?
Giugno 1, 2011 alle 3:24 am #1650120GionnyPartecipanteUn’altra curiosità, di tipo “accademico” diciamo. Dal file RAW è possibile ottenere file più o meno compressi con colori sRGB, ma è anche possibile ottenere file con colori AdobeRGB o è necessario cambiare l’impostazione direttamente in macchina?
Giugno 1, 2011 alle 12:27 pm #1650147firebladePartecipanteIntanto hai mischiato capra e cavoli. Hai calibrato il monitor, ma della luce che incide sulla stampa affiancata al monitor cosa sai dire? Che temperatura cromatica ha? Tutto il resto viene dopo. Non ha senso osservare la stampa sotto una lampada ad incandescenza, oppure una fluorescente a risparmio energetico, è ovvio che avrai delle dominanti. La stampa va osservata in luce diurna, visto che hai calibrato il monitor a 6500°K (che è ancora più fredda della luce diurna).
Giugno 1, 2011 alle 2:49 pm #1650170GionnyPartecipanteCome ho spiegato, il monitor, lo ho impostato a 6.500K perché così mi dice il produttore del colorimetro e anche tutti i link che tu hai indicato nel topic in cima alla sezione. Poi in realtà si tratta solo della base di partenza, perché prima lo schermo è quasi azzurro, dopo la calibrazione è nettamente più giallino. Inoltre rende curioso anche me il fatto che il monitor vada a 6.500 mente la carta la verificano con luci a 5.000K, ma tutte le fonti che ho trovato mi indicano questo. Comunque ricontrollerò le stampe più tardi in condizioni migliori. PS: Come si fa/che strumento si usa per capire la temperatura della luce proveniente da una qualsiasi fonte luminosa?
Giugno 1, 2011 alle 3:41 pm #1650180gloster1974PartecipanteServe un colorimetro , strumento digitale costoso o analogico abbastanza economico ma da verificare se ben tarato.
Giugno 1, 2011 alle 3:47 pm #1650184GionnyPartecipanteImmagino che non abbia nulla a che vedere con quello che si usa per il monitor, giusto?
Giugno 1, 2011 alle 3:51 pm #1650187firebladePartecipanteIl principio è lo stesso, ma il termocolorimetro fotografico è un oggetto più complesso perché non presuppone il pc per l’elaborazione dei dati. EDIT: Questo è a due canali, misura solo rosso e blu: http://cgi.ebay.it/Minolta-COLOR-METER-/380338903489?pt=DE_Elektronik_Computer_Foto_Camcorder_Foto_Camcorderzubeh%C3%B6r_PM&hash=item588df719c1 Poi esistono anche digitali e costano enormemente di più.
Giugno 1, 2011 alle 4:07 pm #1650195GionnyPartecipanteVedi che a essere curiosi, le cose si imparano! Me li segno per il futuro, grazie. Tornando in topic, ho ricontrollato le stampe alla luce proveniente dalla finestra. I colori sono a posto (quindi la calibrazione dovrebbe essere a posto) e in generale appaiono un po’ meno gialle (soprattutto i grigi), ma ho notato che sono un po’ più scure (o sature?) di quelle visualizzate sul monitor, questo potrebbe accentuare delle lievi dominanti? Se si, posso compensare il problema con la compensazione gamma in fase di esportazione? (mi creo un preset apposito per l’esportazione per stampa che me “sbiadisce” un pochino senza influenzare il file già salvato). PS: se gli stumenti analogici costano un po’ meno sono contento, ho anch’io una netta preferenza per le cosa più “fisiche” e se posso trovare modo di risparmiare mi fa solo bene.
Giugno 5, 2011 alle 9:41 pm #1650993AlexCapPartecipanteI due laboratori che mi stampano le foto,mi hanno inviato il profilo colore loro… a casa non ho il monitor calibrato e vabbè,la differenza ci sta… ma in studio ho tutto calibrato. Diciamo che 2 volte su 3,se uso colori “strani” le stampe gliele rispedisco indietro.. ad esempio nei seppia, nei viraggi tipo cross processing… i colori sono proprio diversi. più fotografo… più odio il digitale e le sue sfumature. Nelle stampe normali non mi lamento,il loro profilo colore è la scelta migliore, il mio non lo accettano.
Giugno 5, 2011 alle 11:07 pm #1651007nixrayPartecipanteOriginariamente inviato da Gionny: … … ma ho notato che sono un po’ più scure (o sature?) di quelle visualizzate sul monitor, . …
Ho pure io lo spyder. Empiricamente ho capito che mi faceva tarare il monitor in maniera troppo luminosa. Adesso, quando devo aggiustare le foto, metto la stanza al buio, ed abbasso la luminosità del monitor al minimo. Poi al penultimo photoshow, sono andato al stand della datacolor chiedendo se secondo loro può essere giusto fare così, malgrado nella procedura di taratura non dica di fare ciò… …e mi hanno risposto che a seconda del tipo di monitor può essere di si!! 🙂
Giugno 5, 2011 alle 11:10 pm #1651008marco66Partecipanteimmagino che le avrai provate tutte ma hai controllato sei i colori che non corrispondono sono all’interno del gamut della stampante usata. bisognerebbe conoscere la conformazione dello spazio colore della stampante usata e confrontarlo con quello del video. [lo]
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