- Questo topic ha 112 risposte, 12 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 13 anni, 1 mese fa da gergio.
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Settembre 30, 2011 alle 3:19 pm #1669225anto83Partecipante
ma restando in tema sviluppo hp5, a nessuno piace l’xtol della kodak? A 1600 iso ho davvero poca grana e bisogna considerare che non ho mai usato il rivelatore in stock. Adesso sono con il telefonino ma appena torno a casa inserisco alcuni scatti.
Settembre 30, 2011 alle 3:22 pm #1669226gergioPartecipanteMolto interessante: in questo modo, data la minore densita’ dell’aria, il liquido e’ 100% isolato dall’aria! Visto che questo gas e’ infiammabile, posso usarlo con tutti i prodotti fotografici o ce ne e’ qualcuno con cui non va usato… non vorrei andare a fuoco 🙂 Ci posso conservare anche gli sviluppi per pellicola o quelli mi conviene usarli da “nuovi” Grazie
Settembre 30, 2011 alle 3:27 pm #1669227firebladePartecipanteOriginariamente inviato da gergio: Molto interessante: in questo modo, data la minore densita’ dell’aria, il liquido e’ 100% isolato dall’aria! Visto che questo gas e’ infiammabile, posso usarlo con tutti i prodotti fotografici o ce ne e’ qualcuno con cui non va usato… non vorrei andare a fuoco 🙂 Ci posso conservare anche gli sviluppi per pellicola o quelli mi conviene usarli da “nuovi” Grazie
Normalmente non si usano comburenti in camera oscura, a meno che non usi perossidi fortemente concentrati, anche se le ossidazioni violente si fanno con miscele di permanganato/bicromato ed acido solforico o bisolfato di sodio. Ma per l’uso comune puoi stare tranquillo. Tutti i prodotti normalmente si ossidano a contatto con l’aria, sia quelli per colore sia quelli per bianco e nero. Quindi va bene per tutto; ovviamente non ha senso usarlo per i preparati usa e getta.
Settembre 30, 2011 alle 5:09 pm #1669245porcospino99PartecipanteIo xtol non l’ho mai provato, in effetti ha una formula differente dal d76, magari assomiglia (come risultato) al microphen, ma credo che le formule siano differenti. per quanto riguarda l’aria pure io odio l’idea di biglie e soffietti vari (o visto che vanno di moda i softpack) ed uso da sempre il gas accendini, ho comprato, ma non
Settembre 30, 2011 alle 5:12 pm #1669246firebladePartecipante18 sterline per 400 millilitri. Troppo! Il gas per accendini costa un 1,6 euro per 90 millilitri.
Ottobre 1, 2011 alle 2:03 pm #1669361gergioPartecipanteOriginariamente inviato da fireblade: Prova la tetenal work (politenata) per cominciare va benissimo
Con che gradazione mi consigli di cominciare? E’ il caso di attrezzarmi con i filtri per le carte a contrasto variabile? Grazie
Ottobre 1, 2011 alle 2:25 pm #1669363firebladePartecipanteOriginariamente inviato da gergio: Con che gradazione mi consigli di cominciare?
Con una versatile multigrado, tanto la qualit
Ottobre 2, 2011 alle 2:44 am #1669440gergioPartecipanteAncora un altro passettino per capire cosa mi comprare… Dovendo munirmi dei filtri per il contrasto variabile, ho visto che ci sono quelli della Ilford: immagino che tali filtri vadano bene anche per altre marche di carta? Poi devo capire come sono fatte e si chiamano le carte; leggendo su internet ho trovato che esistono due famiglie di carte, FB (Fiber Based, sarebbe la baritata, cioe’ di “carta”??) e RC (Resin Coated, che immagino sia la politenata, cioe’ in materiale plastico?): questa sigla indica il solo supporto? Entrambi i tipi, poi, esistono nella versione lucida e Matt: giusto? Le mie domande forse sono stupide, ma ci sono tanti tipi di carta, con sigle che variano da marca a marca, che mi fanno confondere!!! Grazie [can]
Ottobre 2, 2011 alle 4:21 am #1669458gloster1974PartecipanteCaspita il topic sta diventando una miniera di informazioni 🙂
Ottobre 2, 2011 alle 5:02 am #1669460firebladePartecipanteOriginariamente inviato da gergio: Ancora un altro passettino per capire cosa mi comprare… Dovendo munirmi dei filtri per il contrasto variabile, ho visto che ci sono quelli della Ilford: immagino che tali filtri vadano bene anche per altre marche di carta?
Si.
Poi devo capire come sono fatte e si chiamano le carte; leggendo su internet ho trovato che esistono due famiglie di carte, FB (Fiber Based, sarebbe la baritata, cioe’ di “carta”??) e RC (Resin Coated, che immagino sia la politenata, cioe’ in materiale plastico?): questa sigla indica il solo supporto? [/Cit] FB = carta baritata RC = carta politenata Altro non serve sapere al momento. [quote] Entrambi i tipi, poi, esistono nella versione lucida e Matt: giusto?
Qualche marca fa anche versioni semimatt, e carte con grammatura differente.
Ottobre 2, 2011 alle 12:02 pm #1669466gergioPartecipanteGrazie Fireblade, come sempre gentilissimo. Quindi riassumendo, una carta ha SEMPRE una delle seguenti 3 caratteristiche: SUPPORTO – Baritato, ovvero in carta, ovvero FB (Fiber Based) – Politenato, ovvero in materiale plastico, ovvero RC (Resin Coated) Quella baritata ha i neri piu’ profondi, ma e’ piu’ difficile da trattare SUPERFICIE – Lucida – Matt – Varianti delle due (semimatt, perla, etc.) CONTRASTO – 00 bassissimo contrasto – 0 basso contrasto – 1 – 2 contrasto medio – 3 – 4 alto contrasto – 5 altissimo contrasto – Contrasto variabile, si sceglie il contrasto tramite dei filtri da inserire davanti alla luce dell’ingranditore Adesso capisco perche’ mi hai consigliato di partire dalla politenata, perche’ e’ piu’ facile da trattare: non c’e’ bisogno del marginatore, ha tempi di risciaquo molto piu’ brevi e non rischio di rovinare la carta maneggiandola bagnata.
Ottobre 2, 2011 alle 12:28 pm #1669468firebladePartecipanteOriginariamente inviato da gergio: Grazie Fireblade, come sempre gentilissimo. Quindi riassumendo, una carta ha SEMPRE una delle seguenti 3 caratteristiche: SUPPORTO – Baritato, ovvero in carta, ovvero FB (Fiber Based) – Politenato, ovvero in materiale plastico, ovvero RC (Resin Coated) Quella baritata ha i neri piu’ profondi, ma e’ piu’ difficile da trattare SUPERFICIE – Lucida – Matt – Varianti delle due (semimatt, perla, etc.) CONTRASTO – 00 bassissimo contrasto – 0 basso contrasto – 1 – 2 contrasto medio – 3 – 4 alto contrasto – 5 altissimo contrasto – Contrasto variabile, si sceglie il contrasto tramite dei filtri da inserire davanti alla luce dell’ingranditore Adesso capisco perche’ mi hai consigliato di partire dalla politenata, perche’ e’ piu’ facile da trattare: non c’e’ bisogno del marginatore, ha tempi di risciaquo molto piu’ brevi e non rischio di rovinare la carta maneggiandola bagnata.
Esatto. Tieni presente che la carta baritata
Ottobre 2, 2011 alle 12:51 pm #1669471gergioPartecipanteOriginariamente inviato da fireblade: … alla faccia degli inchiostri inkjet.
Non sai quanto ti capisco: ho passato tutto il mese di agosto a studiare la gestine digitale del colore, capendo alla fine che i colori vengono comunque “reinventati” in fase di stampa se non si vuole perdere il gamut completo di stampa (il che e’ quasi sempre, a meno di non avere colori poco saturi, cioe’ quasi mai). Poi stando fuori casa in vacanza non ho potuto fare il refresh degli ugelli della mia stampante inkjet, e dato il calore eccessivo della casa insieme ad una umidita’ molto bassa, si sono otturati gli ugelli della testina: risultata? smontaggio della stampante, 3 o 4 cartucce buttate via per la pulizia, mano e braccio colorato di magenta per una intera giornata, problema non risolto (mi stampa solo il nero, ho messo del nastro isolante sui sensori del magenta e basta…)!!! Poi finalmente mi sono ritrovato a comprare una compatta digitale, regalo per il matrimonio di mio fratello, in un negozio che vendeva ancora le pellicole… e ho preso la FP4, tanto avevo il desiderio di passare al full frame, perche’ usare per forza una DSLR? Poi mi sono detto, ci faccio qualche foto al matrimonio, sono riotrnato al negozio e ho preso la HP5. Ora ho ripescato gli attrezzi per la camera oscura, ripulito l’ingranditore pienissimo di polvere, recuperato le vaschette, montato un impianto elettrico “volante” per le luci in camera oscura, mi manca solo la scelta della carta, ma la cosa e’ moooolto piu’ rilassante rispetto alla inkjet. Ritornando alla carta (sto facendo tabelle da due giorni per raccapezzarmi), vorrei prendere una politenata (RC) con contrasto variabile semimatt, ma tra la Tetenal e la Ilford trovo solo (tra le non lucide) la Multigrade MG IV RC 44M Perla Multigrade MG IV RC 25M Satinata La perla non ho capito qual’e’, credo che faccia al mio caso la satinata? Della Tetenal, marca che mi hai consigliato, non ci sono prodotti su WesternPhoto, o mi sbaglio? Grazie
Ottobre 2, 2011 alle 1:18 pm #1669473panteganaPartecipanteCiao, se pu
Ottobre 2, 2011 alle 1:22 pm #1669475firebladePartecipanteInfatti, la stampa digitale in casa di qualit
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