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Sviluppo DIA in casa – Kit DIA3 Ornano

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  • #1567218
    CarlinoG
    Partecipante

    Tranquillo, ho preso nota di tempi e temperature… Tieni conto che tutto il processo (dal riempira la vasca a risistemare tutto) è durato 1h e 45min. Non so te ma io con tre bimbetti farei prima a percorrere 40km andata e ritorno…

    #1567311
    anto83
    Partecipante

    CarlinoG aspettiamo le tue scansioni. Ma quanto è bello scrivere sul forum nella sezione analogica….niente discorsi da 2 vecchie lire sui pixel!!!!! [sbv]

    #1567483
    CarlinoG
    Partecipante

    Come promesso eccovi una relazione, il piu dettagliata possibile, della mia prima esperienza di sviluppo diapositiva in casa con il Kit DIA3 della Ornano. Alcune premesse sono dovute e mi dovrò anche dilungare, sia la prova a vuoto che lo sviluppo non sono stati esenti da intoppi e imprevisti. Primo fra tutti nella prova a vuoto mi è caduto il temometro digitale nell’acqua, fortunatamente avevo al polso il mio fido G-Shock ed ho utilizzato il termometro dell’orologio come riferimento (anche se meno immediato nella risposta). In secondo luogo, poco prima dell’inizio dello sviluppo, è saltata fuori una discordanza fra il liquido occorrente nella tank e quello disponibile, mi sono accorto e ricordato che occorrono 650ml per riempire la tank con due spire ma il kit DIA3 ne fornisce 600ml. Avrei potuto riempire la tank e misurarne il livello ma era gia carica… a questo punto le soluzioni erano due: diluire con acqua il kit fino alla quantità richiesta o versarlo tale e quale. Ho scartato subito la prima ipotesi (avrei sicuramente alterato in qualche modo la composizione dei chimici e compromesso il risultato) così, con una contenitore trasparente di diametro simile a quello della tank, ho misurato la differenza di livello fra 600ml e 650ml che è risultata minore di un centimetro. Questo mi ha tranquillizzato poichè, con la quantità richiesta dalla tank, di sicuro avrei abbondantemente sommerso entrambe le spire e con un livello di poco inferiore avrei rischiato semplicemente, nella peggiore delle ipotesi, di non sviluppare la striscia forata. Degli altri imprevisti ve ne parlerò strada facendo. Procedo col racconto dello svolgimento dell’intero processo di sviluppo. Materiali utilizzati: 1 bacinella 67x43cm 1 tank di plastica per sviluppare 2 pellicole 135 2 bottiglietta di plastica da 1 litro (1° sviluppo e stabilizzante) 2 bottiglie di plastica da 1,5 litri (2° sviluppo e sbianca/fissagio) 3 bottiglie di plastica da 2 litri (piene di acqua per i lavaggi intermedi) 1 brocca di plastica da 1 litro (per svuotare e riversare i liquidi) 1 cronometro 1 termometro Acqua calda per riempire la bacinella Le bottiglie dovrebbero essere del tipo a soffietto per comprimerle in modo da eliminare l’aria all’interno, io ho utilizzato le comuni bottiglie diplastica facilmente reperibili in casa schiacciate il piu possibile, opportunamente contrassegnate e riposte fuori dalla portata dei bambini. Svolgimento: Temperatura ambiente 21° Temperatura iniziale dei liquidi 20° Ho inziato riempendo la tank con acqua in modo da riscaldare le pellicole onde evitare lo sbalzo termico al momento di versare dentro il primo sviluppo. Ho posizionato la tank e le bottiglie con i chimici (tranne lo stabilizzante) impiedi e tappate all’interno della bacinella vuota, ho messo anche due bottiglie da due litri coricate con l’acqua per i lavaggi intermedi( sempre per evitare sbalzi di temperatura) e ho riempito la bacinella con acqua gia calda dal rubinetto fino a un livello tale da evitare la deriva delle bottiglie. Una volta raggiunto il livello desiderato dell’acqua della bacinella la temperatura misurata è di 49°, a questo punto bisogna attendere il bilanciamento termico con i liquidi all’interno delle bottiglie sperando di raggiungerlo a 38° (temperatura consigliata ma non tassativa). In generale il tempo impiegato è soggetto a diverse variabili quali sono la temperatura ambiente, la temperatura dei liquidi e la temperatura e quantità dell’acqua della bacinella. Per monitorare l’incremento termico ho inserito la sonda del termometro all’interno del foro d’ingresso dell’acqua nella tank (!) che misurava gia 24° raggiungendo la temperatura stabilita dopo circa 30 minunti. Adesso puo avere inizio lo sviluppo. Svuoto la tank contenente acqua che, giustamente, esce di colore viola e, per scrupolo, prima di versarci dentro lo sviluppo ne misuro la temperatura che trovo a 43°!!! Non me l’aspettavo ma era prevedibile, nella tank vi sono anche le spire con le pellicole che hanno rallentato il riscaldamento. Riporto la temperatura a 38° immergendo la bottiglia col 1° sviluppo in un pentolino con acqua a temperatura ambiante e a questo punto faccio partire il cronometro versando lo sviluppo nella tank impiegando 25″ (i tempi indicati in tabella comprendono anche il riempimento e lo svuotamento) e la rimetto a mollo. Lascio trascorrere 30″ e poi agito ruotando le spire per 5″ ogni 30″ (esattamente 5″ di agitazione e 25″ di attesa) monitorando ostantemente la temperatura che si è stabilizzata a 37°. A 6’30” comincio a svuotare la tank nella brocca calcolando che sarei arrivato ai 6’45” indicati nella tabella alla relativa temperatua. Riempio immediatamente la tank con l’acqua (38,5°) di una della due bottiglie immerse nella bacinella e agito per 1′, svuoto e ripeto l’operazione per effettuare il secondo lavaggio. Prima di versare il secondo sviluppo rimetto a posto il primo e sciacquo la brocca. Come per il primo passagio faccio ripartire il cronometro e inizio a versare il liquido impiegando ancora 25″, procedo con agitazioni di 5″ ogni 30″ e controllo la temperatura che si ferma a 37,5°. Con questa temperatura la durata indicata in tabella è di 7’9″, a 6’50” inizio a svuotare e proseguo come prima con altri due risciaqui e rimetto a posto il secondo sviluppo risciacquando la brocca. Il bagno di sbianca/fissaggio non richiede una temperatura precisa ma semplicemente l’agitazione come per i due passaggi precedenti per un totale di 12′. Dopo avere risciacquato quattro volte ho versato dentro lo stabilizzante agitando per 1′. Finalmente il processo è terminato, non mi rimane che rimettere tutto a posto e tirare fuori le pellicole dalla tank. Rispetto alle pellicole BN si puo verdere immediatamente il prodotto finito, e l’emozione è stata un po piu forte… I film si presentavano morbidi e delicatissimi con una evidente velatura che andava scomparendo durante l’asciugatura. Li ho appesi in camera oscura attaccandoli a una cruccia per gonne e quattro mollette ciascuna sotto per tenderle. Ho gia intelaiato tutti i fotogrammi ma non ho ancora avuto tempo per proiettarli. Per le scansioni dovrete attendere un po’ in quanto non ho lo scanner ma le duplico con la digitale e un duplicatore autocostruito. Questa è la mia personale esperianza di cui sono soddisfatto e che ripeterò di sicuro. Non credo che convenga economicamente e non posso neanche giudicare tecnicamente se i risultati siano piu o meno validi rispetto a uno sviluppo in laboratorio ma resta la soddisfazione di averlo fatto da me. Sono felice di condividere con voi questa passione e spero che qualcuno possa trarne spunto per provarci, la sperimentazione fa parte di noi esseri umani. Buone foto Gianfranco

    #1568332
    CarlinoG
    Partecipante

    Allora? troppo lunga la relazione o vi è passata l’euforia? Comunque le pellicole erano una Velvia 50 e una Provia 100F entrambe scadute ma conservate in frigo. Finalmente sono riuscito a proiettarle (sono ancora piu belle) e fotografarle ma credo vengano meglio col duplicatore.

    #1568702
    CarlinoG
    Partecipante

    Va bene, ecco le foto: inizio con le prime tre elvia 50 [IMG]public/imgsforum/2010/4/IMG_39671.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2010/4/IMG_39661.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2010/4/IMG_39621.jpg[/IMG] e le tre Provia 100F [IMG]public/imgsforum/2010/4/IMG_3947_r1.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2010/4/IMG_3952_r2.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2010/4/IMG_3958_r1.jpg[/IMG] A breve qualcos’altro…

    #1568717
    fireblade
    Partecipante

    Sapendo quanto è difficile scansionare la velvia in modo efficace, direi che hai ottenuto un ottimo risultato, mi piacciono la terza e la quinta. Il resoconto è ottimo e ben dettagliato, ma per due euro mi faccio sviluppare la striscia e poi me le intelaio io ( i telalietti che danno i laboratori sono odiosi). Appena avremo la nuova sezione “chimica” sposterò queste discussioni. 😉

    #1568722
    Parker_Charlie
    Partecipante

    Sandro i telai che usi quali sono ? Sono molto diversi da quelli che usano in laboratorio ? Interessante il kit per sviluppare le diapositive cmq ci vuole un ambiente climatizzato per lo sviluppo.

    #1568725
    reynolds
    Partecipante

    Sandro, interessa anche a me sapere che telaietti usi. Personalmente uso i GEPE da 2 mm di spessore, ma è molto difficile reperirli, anche se ho una scorta di qualche centinaio di pezzi, rimanenza di vent’anni fa.

    #1568731
    CarlinoG
    Partecipante

    Originariamente inviato da fireblade: Sapendo quanto è difficile scansionare la velvia in modo efficace, direi che hai ottenuto un ottimo risultato, mi piacciono la terza e la quinta.

    Ottimo come risultato è un po’ azzardato anche se queste sono quelle venute meno peggio… in alcune è evidente anche l’aberrazione cromatica di cui soffre la mia S5!!!

    Il resoconto è ottimo e ben dettagliato, ma per due euro mi faccio sviluppare la striscia e poi me le intelaio io ( i telalietti che danno i laboratori sono odiosi).

    Grazie ho cercato di esprimermi nel modo piu preciso e chiaro possibile. Ribadisco che è piu conveniente farle sviluppare in laboratorio ma ormai almeno altre quattro o sei pellicole le dovrò processare, magari anche due negative.

    Appena avremo la nuova sezione “chimica” sposterò queste discussioni. 😉

    perfetto!!!

    #1568737
    fireblade
    Partecipante

    Uso i telaietti della Gepe da 3 mm, si trovano online facilmente, quelli dei laboratori sono più sottili e si imbarcano. Si possono comprare direttamente dalla Gepe: http://www.gepe.com/website/index.asp?pageID=274

    #1568934
    CarlinoG
    Partecipante

    Aggiungo altre 4 foto, due controluce e due ritratti: Velvia50 [IMG]public/imgsforum/2010/4/IMG_3959.jpg[/IMG] Doriana [IMG]public/imgsforum/2010/4/IMG_3976.jpg[/IMG] Provia 100F [IMG]public/imgsforum/2010/4/IMG_3940_r.jpg[/IMG] Micaela [IMG]public/imgsforum/2010/4/IMG_3980_r.jpg[/IMG]

    #1569028
    nixray
    Partecipante

    Complimenti per il resoconto (o) (o) (o) Bravo per avere avuto la pazienza e la dedizione di portare a termine il compito [app] [app] [app] Mi hai fatto tornare indietro nel tempo di più di venti anni :~( :~( :~(

    #1569076
    tecnico73
    Partecipante

    con la dia non vado molto d’accordo uso la pellicola dia per fare il cross processing, con ottimi risultati e sono molto soddisfatto dei risultati che ottengo

    #1569102
    CarlinoG
    Partecipante

    In realtà la mia prima Dia è stata una Sensia100 scaduta sviluppata in C-41 dal minilab, nel mio flicr ho qualche foto. In totale ho sviluppato due Sensia tre Provia100F e un Kodak400, con questo kit ho intenzione di svilupparci anche un paio di negativi per provare l’altro tipo di cross processing

    #1575341
    latinorosario
    Partecipante

    Originariamente inviato da reynolds: Il problema è che ci vuole l’acquario…. Io usavo questo semplicissimo metodo: Partendo dal presupposto che i bagni vanno conservati in bottiglie a soffietto (marroni con il tappo rosso, facilmente ancora reperibili), si immergono sul gas in cucina in una pentola d’acqua, a temperatura di circa 40-45°. Si immerge la bottiglia con il primo bagno (rivelatore) nella pentola, si apre il tappo, e con il termometro immerso nella bottiglia, si aspetta qualche minuto, fino a raggiungere la temperatura del liquido di 40 °C circa. Al raggiungimento, si vuota il liquido nella tank di sviluppo, e si controlla subito la temperatura immergendo il termometro nell’apertura superiore della tank, alzando o abbassando il gas della pentola per cercare di mantenere costante la temperatura dei 39°C. Un errore di un grado in più o in meno, non pregiudica il lavoro.

    Salve, riprendo il post per porti una semplice domanda sul kit in questione. Le istruzioni parlano del lavaggio tra uno sviluppo e l’altro, ma il lavaggio deve essere eseguito sempre a temperatura di +- 39° o può essere fatto atemperatura ambiente? Grazie per l’eventuale risposta.

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