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Gennaio 1, 2009 alle 4:25 pm #1421114reynoldsPartecipante
So che sono pochissimi che ancora la utilizzano, ma recentemente mi è tornata la voglia, la resa della diapositiva è impareggiabile, anche se comporta una certa spesa e qualche problema. Ho scattato recentemente qualche rullino con la mia EOS 1 V-HS, ma ho notato una sottoesposizione in fase di proiezione piuttosto marcata, diciamo tra 2/3 ed 1 valore di diaframma. Quando, più di 10 anni fa, mi sviluppavo la Velvia da solo, le foto erano perfette, ma ora, non avendo più voglia di maneggiare thanks e liquidi tossici, mi sono affidato ad una laboratorio della mia città. E qui sta il problema, secondo me lo sviluppo non è stato perfetto. Ho verificato l’esposimetro della mia EOS 1 V-HS, confrontandolo con la mia EOS1 Ds digitale, e risulta perfetto. Quindi i casi sono due: 1) Parecchi professionisti espongono la Velvia a 32 ISO invece dei 50 nominali, sovraesponendo così di 2/3 di diaframma, cosa che non ho fatto, ma che farò prossimamente. 2) Il laboratorio da me scelto, potrebbe non essere tarato perfettamente, a mio avviso la durata del primo bagno (rivelatore) è stata troppo esigua. Se qualcuno avesse informazioni oppure prove personali a riguardo, ringrazio anticipatamente per la risposta.
Gennaio 1, 2009 alle 9:17 pm #1421160thewizardofwizPartecipanteuna sola, ma importantissima osservazione OK per sovraesporre LEGGERMENTE la Velvia 50 (1) ma parliamo di sovraesposizione rispetto al valore _perfetto_ da calcolarsi in luce incidente su cartoncino grigio 18% (o per chi è in grado, in TTL+compensazione manuale) non rispetto ad una generica lettura possibile in TTL da una generica reflex tutto questo non è poco, eh…. per valutare la bontà dello sviluppo occorrerebbero almeno tre scatti su soggetto noto a diverse esposizioni, già ad occhio -allenato!- è relativamente facile un giudizio molto prossimo a quello strumentale (1) la Velvia ha un indice di esposizione più BASSO di 50ISO ed una grande latitudine di posa (= è un concetto leggermente diverso da dinamica luminosa registrabile per il digitale) unita ad una altissima Dmax ed una bassa Dmin, curva di contrasto medioalta (assimilabile al gamma) con queste caratteristiche, una leggerissima sovraesposizione porta ad un miglioramento visivo globale, oltre ad una certa apertura delle ombre al contrario, i colori saturano tanto rapidamente da incupire l’immagine, e le ombre perdono velocemente leggibilità diventando quasi nero-impenetrabile non è un difetto ma una caratteristica forse un po’ estrema, il K25 non era da meno eppure RIMANE la migliore pellicola BN in grado di riprodurre i colori più belli (il K25 è una diapositiva a colori, ma pellicola in BN è scritto intenzionalmente e non è un errore 🙂 ) saluti con alta Dmax Fabio
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