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Novembre 28, 2010 alle 8:04 pm #1615637firebladePartecipante
Come molti sapranno, uno dei fattori critici durante la scelta dello sviluppo pellicola è il contrasto nel negativo. Succede spesso che in caso di negativi fortemente contrastati si debbano sacrificare le luci, oppure le ombre, oppure ancora abbassare il livello generale di contrasto ottenendo toni smorti. In ogni caso ciascuna di queste scelte è irreversibile, e se effettuata con poca perizia può compromettere definitivamente il negativo. Occorre quindi un accurato ragionamento prima di iniziare lo sviluppo, in base a cosa ci si prefigge di ottenere. Esistono degli sviluppi in due fasi che hanno la caratteristica di sviluppare separatamente le luci e le ombre, mantenendo così quanto più contrasto possibile senza dover scegliere se chiudere le ombre o bruciare le luci, o addirittura dover intervenire successivamente con rinforzi od indebolimenti del negativo, che sono pratiche d’emergenza che raramente riescono a risolvere il problema. Ho provato quindi lo sviluppo EMOFIN, prodotto dalla Tetenal; si tratta di un prodotto in polvere da sciogliere in acqua per formare un litro di ciascuna soluzione (fase 1 e fase 2). Con i due litri di prodotto si sviluppano 15 rullini da 36 pose; considerando che la confezione di polvere costa 13 euro, lo sviluppo di ciascun rullo viene a costare 86 centesimi, ben più di altri sviluppi in polvere (come il microphen). E’ possibile usare tempi di sviluppo differenziati per ottenere un gamma di contrasto tra 0,55 e 0.70. I risultati sono impressionanti, e giustificano ampiamente la spesa, che paragonata al costo dello sviluppo in laboratorio (dai 3 ai 7 euro) rende l’operazione estremamente conveniente, anche considerando la qualità media dei laboratori attuali. La prova l’ho effettuata con pellicola Neopan 1600, anche per verificare le doti finegranulanti di questo sviluppo. In alcune delle foto che vi mostrerò, in particolare nella prima, vi è un contrasto di 7 diaframmi (misurato con esposimetro spot prima di scattare), cosa che rende queste foto difficili da fare anche con pellicola (col digitale non se ne parla nemmeno). Vi prego di notare, nei limiti della scansione, l’incredibile livello di dettaglio nelle ombre più profonde e l’assenza assoluta di luci bruciate. Ho usato una fotocamera EF su cui ho montato il 300/4L FD. 1. In questa foto il contrasto tra il punto più luminoso del cielo, in alto a sinistra, e la parte annerita del comignolo, dove appaiono ancora dettagli, ammonta a 7 diaframmi. [IMG]public/imgsforum/2010/11/IMG008_900.jpg[/IMG] 2. [IMG]public/imgsforum/2010/11/IMG009_9001.jpg[/IMG] 3. [IMG]public/imgsforum/2010/11/IMG010_900.jpg[/IMG] 4. [IMG]public/imgsforum/2010/11/IMG011_900.jpg[/IMG] 5. [IMG]public/imgsforum/2010/11/IMG012_9001.jpg[/IMG] Stamperò queste foto nei prossimi giorni, e le unirò a quelle relative alla pellicola ADOX CMS, per portarle con me a titolo dimostrativo nei prossimi raduni.
Novembre 28, 2010 alle 8:20 pm #1615640tecnico73Partecipanteil risultato è ottimo ma sul sito digitaltruth ho trovato i tempi sulle sviluppo ma da quello che leggo, questo sviluppo non dà la possibilità di sfruttare a pieno le caratteristiche di tiraggio che hanno la tmax 3200 o la ilford delta 3200, mi sbaglio?? http://www.digitaltruth.com/devchart.php?Film=Delta+3200&Developer=Emofin&mdc=Search
Novembre 28, 2010 alle 8:48 pm #1615644firebladePartecipanteI tempi di quel sito sono puramente indicativi e non tengono conto del gamma di contrasto. Meglio utilizzare la documentazione allegata. Per la delta 3200 la densità consigliata è 0.55, con tempi di 5′ per il primo bagno e di 10′ per il secondo bagno. La densità 0.70 non è consigliata. Per la Tmax 3200 invece si possono avere sia gamma 0.55 che 0.70, con tempi rispettivamente di 4+8 e 5,5+11 minuti. EDIT: Sia la delta 3200 che la Tmax3200 possono essere tirate sino a 12800 asa, ma è consigliata la rotazione costante in sviluppatrice, oppure agitazione ogni 3 secondi.
Novembre 29, 2010 alle 5:43 pm #1615777firebladePartecipanteOriginariamente inviato da esaurito: Sembrano però negativi molto carichi.
Ho volutamente cercato forte contrasto ed esposto per le ombre, per valutare la resa del dettaglio, pensando di perdere le luci. Invece lo sviluppo in due fasi le ha salvate. Veramente notevole.
Dicembre 4, 2010 alle 9:27 pm #1616635tecnico73Partecipantei risultati dello sviluppo in due fasi e veramente ottimo, le foto parlano da sole, girando in rete ho trovato un file pdf dove viene spiegato come dividere a metà il microphen per usarlo in due fasi separate dello sviluppo per ottenere gli stupefacenti risultati di fire
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