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Marzo 18, 2010 alle 8:20 pm #1559897rumblebeatPartecipante
due domande agli esperti “oscurantisti” 1) L’altro giorno il mio barbiere, uno dei pochi fotoamatori in Italia ancora non convertito al digitale, mi ha raccontato che lui per anni ha sviluppato i negativi B&W come suggeritogli una volta da un fotoreporter di un quotidiano che andava sempre di corsa. nella tank sviluppo per carta in diluizione appunto da carta; agitazione trenta secondi, fermo per altri trenta, altra agitazione da trenta, risciacquo e fissaggio. il mio barbiere giura che vengono benissimo. possibile? 2) parlando di b&w normale e di cromogenico da c41, mi ha raccontato di avere sviluppato una volta nel rivelatore per bianco e nero, a mo’ di esperiemento, un rullo di dia a colori, esposte, che aveva trovato per strada. a suo dire è venuto fuori un ottimo negativo, l’unica difficoltà è stata togliere “manualmente” uno strato che immagino fossero gli strati dei sali degli altri colori mom sviluppati. possibile?
Marzo 18, 2010 alle 10:17 pm #1559919CarlinoGPartecipanteLa prima affermazione è verosimile, ci sono sviluppi “universali” che vanno bene per pellicola e carta. Per quanto riguarda lo sviluppo di DIA con i chimici del BN non ho ancora provato ma ci sono alcuni siti e grippi su Flicr di partigiani dell’analogico che ne parlano anche bene… comunque vendono anche kit di sviluppo in casa per E-6 con la tank del BN ma si deve essere piu rigorosi con le temperature dell’acqua.
Marzo 19, 2010 alle 12:52 am #1559971rumblebeatPartecipanteche la pellicola possa essere sviluppata col rivelatore da carte non mi stupisce, ma volevo sapere se questa modalità e un tempo cos’ breve produca risultati buoni. c’ha mai provato nessuno?? mi confermi dunque che il rivelatore per B&W in qualche modo funziona anche per le dia. addirittura ci sono guerriglieri analogici che lo fanno abitualmente? qualcuno mi spieghi perché uno dovrebbe sprecare una pellicola da dia per ottenere un bianco e nero…
Marzo 19, 2010 alle 12:31 pm #1560057CarlinoGPartecipanteCredo che un tempo così breve e lo sviluppo alla concentrazione carta possano produrre solo un negativo con molta grana e bassissima acutanza. Per un fotoreporter che non ha particolari esigenze artistiche ma solo la necessità di portare la stampa in redazione potrebbe andare bene, perchè non provi? E’ la stessa domanda che si pone chi sviluppa le dia come bn.
Marzo 19, 2010 alle 12:41 pm #1560062firebladePartecipanteOriginariamente inviato da CarlinoG: Credo che un tempo così breve e lo sviluppo alla concentrazione carta possano produrre solo un negativo con molta grana e bassissima acutanza. Per un fotoreporter che non ha particolari esigenze artistiche ma solo la necessità di portare la stampa in redazione potrebbe andare bene, perchè non provi? E’ la stessa domanda che si pone chi sviluppa le dia come bn.
Concordo, sicuramente otterrai anche un contrasto molto basso. Sto lottando in questi giorni con l’esigenza di ottenere delle diapositive BN partendo da un negativo BN già a suo tempo sviluppato (non posso rifotografare il soggetto quindi l’uso della agfa scala è fuori discussione) Ho provato rifotografando le negative con un’altra negativa BN ma ottengo una densità accettabile con un contrasto inaccettabile a causa del velo del film. I kit di inversione non si trovano più. Ora, appena mi arrivano, proverò la stampa a contatto con pellicola ortocromatica in lastre e sviluppo con rodinal 1+100. Vedremo 🙂
Marzo 19, 2010 alle 1:04 pm #1560072andriaPartecipanterumblebeat
1) L’altro giorno il mio barbiere, uno dei pochi fotoamatori in Italia ancora non convertito al digitale, mi ha raccontato che lui per anni ha sviluppato i negativi B&W come suggeritogli una volta da un fotoreporter di un quotidiano che andava sempre di corsa. nella tank sviluppo per carta in diluizione appunto da carta; agitazione trenta secondi, fermo per altri trenta, altra agitazione da trenta, risciacquo e fissaggio. il mio barbiere giura che vengono benissimo. possibile?
A suo tempo avevo provato a sviluppare con questo metodo e i risultati erano buoni. Purtroppo non mi ritrovo più gli appunti per il procedimento esatto. In ogni caso puoi fare delle prove con pochi cm di pellicola. Per avere una rapidità di sviluppo puoi giocare oltre che con i liquidi di sviluppo anche con la temperatura. Facendo attenzione alla retinatura (temperature troppo elevate) In quel periodo, parlo più di 18 anni fa, avevo messo a punto un procedimento di stampa che utilizzava l’acqua di mare per fare i lavaggi. L’acqua potabile scarseggiava e se volevo stampare mi dovevo arrangiare
Marzo 19, 2010 alle 4:27 pm #1560155rumblebeatPartecipanteapprofitto per un’altra domanda: stufo di aumentare i tempi dell’ID11 Ilford (il rullino successivo il 10% in più, al 10° lo sviluppo è abbastanza sfruttato e serve circa un quarto d’ora!) avevo cercato il Rodinal Agfa che è già pronto all’uso (niente polveri da sciogliere) e basta diluirlo e poi si butta (tra l’altro così è più facile prepararlo a 20° piuttosto che scaldare o raffreddare la botiglia a soffietto). ma il mio “spacciatore” mi dice che l’Agfa non esiste più. mi ha proposto l’Ilfosol Ilford. Lo conoscete? E’ analogo all’ID11 che mi sembrava un ottimo rivelatore? Mi ha proposto anche uno della Tetenal, dicendo però che è un po’ più complicato da usare. Cosa prendo?
Marzo 19, 2010 alle 5:06 pm #1560167andriaPartecipanteIl rivelatore lo dovresti scegliere in base al risultato che vuoi ottenere e al tipo di pellicola che utilizzi. Ti posto una tabella con i rivelatori della Ilford con le combinazioni per la resa cercata. In più i tempi di sviluppo col variare della temperatura. Ricordati che lo sviluppo ottimale si ottiene entro un certo intervallo di temperatura. Se vai oltre i limiti potresti avere degli effetti imprevisti (anche se prevedibili) sulla pellicola. Un’altra cosa, si può aumentare la durata del rivelatore aggiungendo allo sviluppo vecchio della soluzione fresca. Le tabelle di seguito sono un po’ datate, ma ho visto che alcuni rivelatori e pellicole sono ancora in commercio. Tabelle: Fronte [IMG]public/imgsforum/2010/3/Scan10001.JPG[/IMG] retro [IMG]public/imgsforum/2010/3/Senza_titolo-1.jpg[/IMG]
Marzo 19, 2010 alle 6:13 pm #1560183rumblebeatPartecipanteio di solito uso pellicole Ilford, PanF, Fp4 e Hp5. L’Ilfosol è previsto, da tabela, per tutte e tre. Quindi vado tranquillo come quando usavo l’Id11, no? Forse non è adatto a tirare la Hp5 a 800/1.600…
Marzo 19, 2010 alle 7:52 pm #1560210CarlinoGPartecipanteDi ilfosol ce n’è due: il 3 e l’S (mi pare che io abbia il secondo) lo si puo diluire 1+9 o 1+14 e ci ho sviluppo Agfa APX400@400 Kodak Tmax400@400 e Tri-X400@400 Fuji Neopan400@400 e @1600(tempi lunghissimi) Ilford HP5+400@400@800@1600 tutte con discreti risultati (almeno per me…) ecco una tabella con tutto quello che ci puoi sviluppare e i relativi tempi: http://www.digitaltruth.com/devchart.php
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