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Novembre 13, 2014 alle 12:01 am #1817894marco66Partecipante
Le pellicole funzionano tutte bene (parlando di ilford e kodak)
hanno solo un carattere diverso che dipende dall’esposizione e dal tipo e durata dello sviluppo.
Scannerizando ci sono meno problemi di corretta esposizione visto che arrivano a misurare densita di almeno 2.5
Mi piace molto il ritratto del ragazzo vicino alla giostra. [lo]Novembre 13, 2014 alle 12:29 am #1817895valeriobryPartecipantePer funzionare intendo ai fini della scansione. Prima di approdare alla ilford indicata, ho provato altre pellicole con esiti scadenti. Questa kodak mi sembra che si scansioni molto bene.
Novembre 13, 2014 alle 1:14 am #1817896marco66Partecipantelo scanner legge solo la densita’ quindi non e’ un problema di pellicola ma solo di esposizione e sviluppo e quindi dei contrasti
fra le varie zone.Dovrei vedere i negativi per farmi un’idea [lo]
Novembre 13, 2014 alle 1:31 am #1817899valeriobryPartecipante[quote=”marco66″ post=644522]lo scanner legge solo la densita’ quindi non e’ un problema di pellicola ma solo di esposizione e sviluppo e quindi dei contrasti
fra le varie zone.
Dovrei vedere i negativi per farmi un’idea [lo][/quote]In teoria sì, in pratica no. Ho scattato con differenti pellicole in scenari molto simili ed esposizioni analoghe con risultati notevolmente diversi. Può dipendere da tipologia di granuli, da caratteristiche del materiale sensibile e del supporto. Non so, ma qualcosa cambia il risultato, ed anche in modo assai vistoso. Aggiungo che, anche per scansionare al meglio le ilford, spesso devo scegliere sullo scanner un profilo pellicola diverso da ilford, magari kodak. Misteri, ma reali.
Novembre 13, 2014 alle 2:53 am #1817905marco66PartecipanteEsporre con le pellicole bianconero e’ apparantemente semplice cioe’ comunque esce qualcosa ( che ‘ tendenzialmente e’ sottoesposto se segui l’esposimetro.)
Per esporre bene bisognerebbe sempre valutare i contrasti presenti sulla scena facendo almeno un paio di misure spot una per le luci e una per le ombre per valutare in primis se ci stiamo dentro con i 6-7 stop (con lo scanner probabilmente ne stanno anche 12)
Se la misura delle ombre piu’ profonde ti da 1/15 e sulle alte luci 1/2000 che sono 7 stop probabilmente un esposimetro matrix ti da una lettura di 1/250 che dara’ sicuramente un negativo sottoesposto .nelle ombre.
la scelta probabilmente giusta e’ 1/100 .(le ombre devono ricevere luce per avere qualche dettaglio)
E vero che ogni pellicola e diversa da un’altra ma in teoria e’ possibile avere per una stessa zona pari densita
in ognuna di esse e quindi passandole allo scanner ottenere piu’ o meno (ma senza grandi differenze) gli stessi risultati.
(parliamo di densita’ non di resa visiva)
Le pellicole B&W sono come la creta ,bisogna lavorarci su per ottenere l’anfora 🙂 [lo]Novembre 13, 2014 alle 12:33 pm #1817913AnonimoOspite[quote=”valeriobry” post=644525][quote=”marco66″ post=644522]lo scanner legge solo la densita’ quindi non e’ un problema di pellicola ma solo di esposizione e sviluppo e quindi dei contrasti
fra le varie zone.
Dovrei vedere i negativi per farmi un’idea [lo][/quote]In teoria sì, in pratica no. Ho scattato con differenti pellicole in scenari molto simili ed esposizioni analoghe con risultati notevolmente diversi. Può dipendere da tipologia di granuli, da caratteristiche del materiale sensibile e del supporto. Non so, ma qualcosa cambia il risultato, ed anche in modo assai vistoso. Aggiungo che, anche per scansionare al meglio le ilford, spesso devo scegliere sullo scanner un profilo pellicola diverso da ilford, magari kodak. Misteri, ma reali.[/quote]
Marco come al solito ha spiegato al meglio, per mettere ulteriore carne al fuoco e correggere le tue affermazioni mi sento di chiederti un paio di cose Valerio:
Differenti pellicole in scenari simili e esposizioni analoghe… in base a cosa puoi affermare questo? Puoi descrivere i risultati “scadenti”? cioè cosa per te è al di sotto delle aspettative? Come hai esposto le pellicole? Sicuramente le pellicole hanno caratteristiche diverse, ma da una scansione è davvero impossibile valutare differenze, dammi una scansione di un negativo ben esposto e ti tiro fuori tutto e il contrario di tutto.
La tipologia dei granuli ad esempio non la vedi tramite scansione. è vero che c’è differenza tra tabulari e tradizionali, ma si vede solo stampata coi chimici. Per il resto, ovviamente è più facile ottenere nitidezza da una 100 ASA piuttosto che da una 400. Alcune pellicole hanno una miglior modulazione delle alte luci di altre, altre dei toni scuri(e questo dipende dalle curve caratteristiche), ma sicuramente tutte funzionano bene anche scansionate(anzi è più facile ottenere un buon file che una buona stampoa chimica).
Io uso spesso Ilford e ho il tuo stesso scanner, mai avuti problemi di risultati “scadenti” in scansione(a parte alcuni peli pelucchi), semmai in stampa.. E se ho avuto problemi non dipendevano dalla pellicola o dallo scanner, ma da me e da come avevo esposto.
In genere quel che diceva Marco è il cuore del problema, sottoesposizione e contrasto eccessivo.Per questo ieri Gianmauro dicevo di evitare di tirare la pellicola, anche se la trix sopporta bene strapazzamenti i risultati migliori li avrai esponendola alla sensibilità effettiva e sviluppando meno di quanto non indichi il bugiardino. Se tu la esponi a 800, la stai sottoesponendo di un paio di stop, visto che la sensibilità effettiva non è 400 ASA bensì varia tra i 200 e i 320 in funzione del rivelatore.. . Che poi sovrasviluppando riporti le luci alle giuste densità è un fatto, però quello che manca nelle ombre non lo crei dal nulla…
Poi in linea generale, va valutato caso per caso, ho provato a esporla a 1600 e avere buoni risultati e cattivi a 400… dipende sempre e soltanto dal contrasto della scena e relativa scelta di esposizione.Novembre 13, 2014 alle 4:00 pm #1817925albo49PartecipantePerdonami GianMauro, la tua introduzione mi porta a pensare che le foto sono solo delle prove tecniche sulle quali non richiedi un giudizio sull’immagine, ma sul procedimento. Tenendo conto che non mi piace commentare da quel punto di vista, mi esprimo solo sulle immagini. Tra tutte solo la prima rientra nel tuo standard qualitativo.
Novembre 13, 2014 alle 5:11 pm #1817930GianMauroPartecipanteGrazie Avaro,
Si sono degli esercizi…. Sto tentando di capire come utilizzare questi nuovi strumenti. Però entrami i tipi di commenti mi interessano….per questo ho apprezzato il tuoNovembre 13, 2014 alle 5:18 pm #1817931GianMauroPartecipanteOvviamente ringrazio tutti quelli che sono intervenuti e che spero interverranno… per le importanti informazioni sulla pellicola
Grazie
P.S. Un grazie particolare va a Simone che sopporta le mie continue domande
Novembre 13, 2014 alle 7:17 pm #1817940MassimoPartecipanteGiudicare delle foto fatte a pellicola su un forum penso sia la cosa peggiore che uno possa fare………………. l’unico risultato che si ottiene è quello di unire i difetti di entrambe le tecniche………… discorso ben diverso sarebbe se potessimo valutare gli scatti su carta……….
Novembre 13, 2014 alle 8:54 pm #1817944valeriobryPartecipanteAl prossimo raduno, chi vuole può portare una cartelletta di sue stampe…
Novembre 14, 2014 alle 1:21 pm #1817974marco66PartecipanteSe si e’ interessati al B&W analogico vale la pena dare un’occhita a qualche articolo sulla sensitometria tipo questo
http://www.nadir.it/tecnica/CURVE_CARATTERISTICHE/ , in rete si trova molto altro ancora.Sicuramente non sono argomenti piacevoli ed immediati ma e’ l’unico modo per capire come una pellicola B&W reagisce alla luce
soprattutto se si cerca di avere un po’di controllo sui risultati .
In realta poi fra la teoria e la pratica come al solito c’e una bella differenza ma almeno si riesce a capire di piu’ su eventuali errori
e in quale punto della filiera stanno. [lo] -
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