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Aprile 8, 2015 alle 1:34 am #1830143Mullahomark86Partecipante
Dedicata ad Anna
Aprile 8, 2015 alle 2:01 pm #1830165AnonimoOspiteMi sfugge il senso della composizione: non riesco a capire il motivo dell’ inserimento della lampada e di quella scatola bianca a fianco (rilevatore antincendio?) e dell’inserimento del muro con quelle macchie esteticamente non proprio gradevoli.
Non dubito che la composizione sia studiata e voluta, ma mi lascia un po’ perplesso. [scr] [pen]Aprile 8, 2015 alle 5:15 pm #1830188corsa46Partecipanteuna foto con dedica ha sempre più un valore affettivo che qualitativo [lo]
Aprile 8, 2015 alle 7:32 pm #1830198ItzerPartecipanteAl di là della dedica, io credo che questo sia soprattutto un omaggio ad una vera artista ed una donna avanti con i tempi
Aprile 9, 2015 alle 12:14 pm #1830272Mullahomark86PartecipanteGrazie a tutti per il passaggio.
@McBrandon
Capisco ciò che vuoi dire con il tuo intervento, cercherò di spiegare un po’ meglio come la vedo io.
In generale, e per questo caso in particolare, non mi interessa l’estetizzazione del soggetto, che può essere raggiunta in diversi modi. Qui avrei potuto scegliere di eliminare la lampada o le macchie di umidità o il parapetto, per esempio. Magari inquadrando esclusivamente la foto che ritrae Tina Modotti, dandogli il maggior risalto possibile.
Non l’ho fatto perchè così si perderebbe totalmente l’indicazione sul luogo, in favore di un “abbellimento” secondo me superfluo e artificioso. Mi interessava l’interazione di quella magnifica fotografia con lo spazio circostante, che per motivi di spazio ho potuto solo in parte accennare, con quella lampada, quelle pareti scrostate e quelle macchie di umidità.Ho pensato e realizzato tutto questo molto velocemente (anche per evitare che gli irascibili custodi si fiondassero a fracassarmi la macchina 🙂 ) e non ero nemmeno sicuro della riuscita.
In effetti, un forte limite c’è e cioè che probabilmente il negativo risulterà difficilmente stampabile.
Ma almeno il dio del digitale mi ha permesso lo stesso di fare questa dedica (ad Anna e alla Modotti stessa), che in fondo è il vero e unico scopo della foto. [lo]Aprile 9, 2015 alle 12:31 pm #1830281AnonimoOspite[quote=”Mullahomark86″ post=654980]
Mi interessava l’interazione di quella magnifica fotografia con lo spazio circostante, che per motivi di spazio ho potuto solo in parte accennare, con quella lampada, quelle pareti scrostate e quelle macchie di umidità.
[/quote]
Ah, adesso comprendo. Il mio intervento era perché non riuscivo a capire la scelta di quell’inquadratura.
All’inizo avevo pensato anche che centrasse qualcosa la diagonale del corrimano, ma poi l’ho esclusa come ipotesi.Al di là della dedica e dell’omaggio, ho pensato subito che ci doveva essere dell’altro, altrimenti avresti potuto adottare altre inquadrature invece, secondo me l’avevi fatto per un qualche motivo che mi sfuggiva, ma non capivo quale.
Grazie del chiarimento.Aprile 9, 2015 alle 12:36 pm #1830284Mullahomark86Partecipante[quote=”McBrandon” post=654988]Grazie del chiarimento.[/quote]
Grazie a te [lo]
Aprile 9, 2015 alle 1:53 pm #1830293annaPartecipanteMarco sono commossa, non mi aspettavo una dedica tanto bella.
Ti ringrazio di cuore riportando la poesia che Pablo Neruda le ha dedicato.[i]Tina Modotti, sorella, tu non dormi, no, non dormi:
forse il tuo cuore sente crescere la rosa
di ieri, l’ultima rosa di ieri, la nuova rosa.
Riposa dolcemente, sorella.La nuova rosa è tua, tua è la nuova terra:
ti sei messa un nuovo vestito di seme profondo
e il tuo soave silenzio si colma di radici.
Non dormirai invano, sorella.Puro è il tuo dolce nome, pura è la tua fragile vita:
d’ape, ombra, fuoco, neve, silenzio, spuma;
d’acciaio, linea, polline, si costruì la tua ferrea,
esile struttura.Lo sciacallo sul tuo prezioso corpo addormentato
protende la penna e l’anima insanguinate
come se tu potessi, sorella, levarti
sorridendo al di sopra del fango.Nella mia patria ti porto perché non ti sfiorino
nella mia patria di neve perché alla tua purezza
non giunga l’assassino, né lo sciacallo, né il venduto:
laggiù starai in pace.Lo senti quel passo, un passo pieno di passi, qualcosa
di grandioso che viene dalla steppa, dal Don, dal freddo?
Lo senti quel passo fiero di soldato nella neve?
Sorella, sono i tuoi passi.E passeranno un giorno sulla tua piccola tomba
prima che le rose di ieri appassiscano;
passeranno per vedere quelli di un giorno, domani,
dove stia ardendo il tuo silenzio.Un mondo marcia verso dove tu andavi, sorella.
Ogni giorno cantano i canti delle tue labbra
sulle labbra del popolo glorioso che tu amavi.
Col tuo cuore valoroso.Nei vecchi focolari della tua patria, sulle strade
polverose, una parola passa di bocca in bocca
qualcosa riaccende la fiamma delle tue adorate genti,
qualcosa si sveglia e comincia a cantare.Sono i tuoi, sorella: quelli che oggi pronunciano il nome tuo
noi che da ogni luogo delle acque e della terra,
col tuo nome altri nomi taciamo e pronunciamo.
Perché il fuoco non muore.
[/i]Aprile 10, 2015 alle 12:14 am #1830362dMikiPartecipante[quote=”Mullahomark86″ post=654980]
…In generale, e per questo caso in particolare, non mi interessa l’estetizzazione del soggetto, che può essere raggiunta in diversi modi. Qui avrei potuto scegliere di eliminare la lampada o le macchie di umidità o il parapetto, per esempio. Magari inquadrando esclusivamente la foto che ritrae Tina Modotti, dandogli il maggior risalto possibile.
Non l’ho fatto perchè così si perderebbe totalmente l’indicazione sul luogo, in favore di un “abbellimento” secondo me superfluo e artificioso. Mi interessava l’interazione di quella magnifica fotografia con lo spazio circostante, che per motivi di spazio ho potuto solo in parte accennare, con quella lampada, quelle pareti scrostate e quelle macchie di umidità.Ho pensato e realizzato tutto questo molto velocemente (anche per evitare che gli irascibili custodi si fiondassero a fracassarmi la macchina 🙂 ) e non ero nemmeno sicuro della riuscita.
In effetti, un forte limite c’è e cioè che probabilmente il negativo risulterà difficilmente stampabile.
Ma almeno il dio del digitale mi ha permesso lo stesso di fare questa dedica (ad Anna e alla Modotti stessa), che in fondo è il vero e unico scopo della foto. [lo][/quote]E’ certamente vero che una bella foto (e questa lo è) non dovrebbe avere bisogno di tante spiegazioni per comunicare bene, ma con una spiegazione come questa comunica ancora meglio.
Aprile 10, 2015 alle 12:37 am #1830363Mullahomark86PartecipanteGrazie Anna, la poesia di Neruda è splendida. Dmiki, grazie anche a te [lo]
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