- Questo topic ha 49 risposte, 24 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 10 anni, 5 mesi fa da albo49.
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Settembre 14, 2012 alle 11:15 pm #1731209mabriolaPartecipante
La mia impressione e’ differente, ovviamente:-)
Settembre 15, 2012 alle 12:41 am #1731215acrobatPartecipantema e’ tanto importante giudicare questa fotografia dal titolo? Sconcertante Succede molto spesso, la risposta potrebbe essere: ‘Non capisco il linguaggio fotografico, o, non so proporre nulla di simile con la mia fotografia, perciò ti attacco sul tuo punto debole, l’attribuzione(titolo) che ne prponi tu. Come se una bella poesia può essere mal giudicata in base al titolo, che a volte non è così esplicitamente correlato al testo. Se ‘nessuno giudica in base al titolo’, lo fa comunque implicitamente, la mancanza di strumenti critici, quindi una capacità di esporre un concetto può portare all’attacco… ..come del resto il proverbiale l’accanirsi sui ‘bianchi bruciati’; sfido chiunque voglia includere una porzione di mare in controluce inondata dalla fortissima luce di un sole, che mi par di capire ancora basso, e proporre una immagine equilibrata senza cantrasti … … Ovvio che che è una scelta. Inoltre non capisco gli interventi smaccatamente giudicatori, che lasciano intendere quasi un ” hai sbagliato – perchè a me questo e questo non va giù…” Come se uno non è libero di proporre una visione in piena libertà, solo perchè vengono applicati criteri di giudizio basati su nozionismo e “ozionismo da manualetto” … Bah! Basta non intervenire, o semplicemente comunicare con garbo le proprie perplessità, che non dovrebbero mai implicitamente mettere in discussione l’operato dell’autore che resta insindacabile, a mio parere(tranne in quei casi in cui si tratta di principianti, che esplicitamente informano i loro limiti ecc..). Altrimenti non vi è più ragione di condividere le proprie fotografie. Tornando alla foto, io non volevo intervenire, perchè non avevo molto da dire al riguardo infatti, in sè è una fotgrafia che si presta a libera interpretazione, quindi, in ciò ha il suo valore, tecnicamente, la trovo non difficilmente riproducibile, questo per dire che se ne son viste milioni di simili, ma ciò non è un disvalore. Visto che ormai ci sono… Una mia interpretazione riguardo il rtitolo, potrebbe vertere su una analogia fra due traguardi, uno sportivo e vago, l’altro esistenziale legato alla fisicità e la soggettività femminile(o più semplicemente, infantile)… [leg]
Settembre 15, 2012 alle 1:31 am #1731222Luca LupiPartecipanteIo personalmente non ho espresso alcun giudizio, ma solo l’incapacità di porre in relazione il titolo – e se questo é stato dato un motivo ci sarà, non vedo perché si debba ignorare – con la fotografia postata, e resto in attesa della chiave di lettura da parte dell’autore.
Settembre 15, 2012 alle 3:01 am #1731237GianMauroPartecipanteNon per fare polemica, lo sapete a me non piace, ma indipendentemente dalla coerenza della foto con il titolo c’è un motivo oggettivo per il quale stiamo qui a parlare della parola traguardo? Il titolo e la foto, come ha giustamente precisato Claudio, sono espressioni insindacabili dell’autore. Credo ci sia poco da discutere se non la foto stessa Chiaramente opinione personale Ciao
Settembre 15, 2012 alle 3:10 am #1731239maxdimaPartecipanteOriginariamente inviato da mabriola: La mia impressione e’ differente, ovviamente:-)
anche la mia dopo aver letto tutto il topic 🙂
Settembre 15, 2012 alle 9:45 pm #1731318mabriolaPartecipanteOriginariamente inviato da acrobat: ma e’ tanto importante giudicare questa fotografia dal titolo? Sconcertante Succede molto spesso, la risposta potrebbe essere: ‘Non capisco il linguaggio fotografico, o, non so proporre nulla di simile con la mia fotografia, perciò ti attacco sul tuo punto debole, l’attribuzione(titolo) che ne prponi tu. Come se una bella poesia può essere mal giudicata in base al titolo, che a volte non è così esplicitamente correlato al testo. Se ‘nessuno giudica in base al titolo’, lo fa comunque implicitamente, la mancanza di strumenti critici, quindi una capacità di esporre un concetto può portare all’attacco… ..come del resto il proverbiale l’accanirsi sui ‘bianchi bruciati’; sfido chiunque voglia includere una porzione di mare in controluce inondata dalla fortissima luce di un sole, che mi par di capire ancora basso, e proporre una immagine equilibrata senza cantrasti … … Ovvio che che è una scelta. Inoltre non capisco gli interventi smaccatamente giudicatori, che lasciano intendere quasi un ” hai sbagliato – perchè a me questo e questo non va giù…” Come se uno non è libero di proporre una visione in piena libertà, solo perchè vengono applicati criteri di giudizio basati su nozionismo e “ozionismo da manualetto” … Bah! Basta non intervenire, o semplicemente comunicare con garbo le proprie perplessità, che non dovrebbero mai implicitamente mettere in discussione l’operato dell’autore che resta insindacabile, a mio parere(tranne in quei casi in cui si tratta di principianti, che esplicitamente informano i loro limiti ecc..). Altrimenti non vi è più ragione di condividere le proprie fotografie. Tornando alla foto, io non volevo intervenire, perchè non avevo molto da dire al riguardo infatti, in sè è una fotgrafia che si presta a libera interpretazione, quindi, in ciò ha il suo valore, tecnicamente, la trovo non difficilmente riproducibile, questo per dire che se ne son viste milioni di simili, ma ciò non è un disvalore. Visto che ormai ci sono… Una mia interpretazione riguardo il rtitolo, potrebbe vertere su una analogia fra due traguardi, uno sportivo e vago, l’altro esistenziale legato alla fisicità e la soggettività femminile(o più semplicemente, infantile)… [leg]
Claudio è importante essere in grado o perlomeno tentare di leggere una fotografia al di là del titolo. E’ fondamentale, il titolo troppo spesso condiziona la lettura. Per questo, per esempio, nella partecipazione ad importanti concorsi per l’ottenimento di qualifiche professionali di alto livello la prima cosa specificata è la sola numerazione della fotografia/e e della loro sequenza di lettura, per esempio nel caso di reportage, i titoli sono assolutamente banditi. Altro discorso è la storia come tu dici dei “bianchi bruciati”, del contrasto etc., personalmente ritengo importante valutare una fotografia nella sua totalità oltre che dal solo contenuto/messaggio emozionale. Sono aspetti basilari che si apprendono nei più elementari master di fotografia, in Contrasto, per esempio, ci vanno giù pesante su questi aspetti, se poi abbiamo la voglia e la capacità di opporre valide ed esaustive argomentazioni…be ciascuno è libero di accomodarsi liberamente, è un forum non una scuola…
Settembre 16, 2012 alle 4:09 am #1731386corsa46Partecipantee io sono duro e ribadisco la mia semplice domanda iniziale, questa volta andando meno di “corsa” (o) : perchè traguardo? forum_forum.asp?forum=14§ion=52&post=528536
Settembre 16, 2012 alle 4:30 am #1731391germano67PartecipanteHo letto tutto il topic e mi sono chiesto quando Albo fosse intervento…mi aspettavo di vederlo spuntare all’improvviso… e invece no. Arriverà a dirimere le varie questio…. Io, da pivello e quindi guidato più da sentimento che da conoscenza, posso dire che i suoi BN sono sempre molto incisivi e non passano inosservati. Io rimango sempre ammirato e con la classica domanda: “sarei capace io?” e puntualmente mi rispondo di no. Detto questo interpreto il titolo come una “mira” per entrambi i soggetti: ambedue hanno il loro traguardo e probabilmente lo raggiungeranno. Mi congratulo con Albo e ringrazio tutti i partecipanti per il loro contributo… si impara anche così… Un saluto a tutti. Germano [lo]
Settembre 16, 2012 alle 1:59 pm #1731416ItzerPartecipanteOriginariamente inviato da mabriola: …ma e’ tanto importante giudicare questa fotografia dal titolo?
Giudicare una foto dal titolo direi di no, però è innegabile, o perlomeno è mia convinzione, che nella fotografia “concettuale” – e questa mi pare lo sia – il titolo debba essere parte integrante dell’opera. In ogni caso, oltre al titolo, quello che non capisco è perchè l’Autore si faccia tanto… desiderare.
Settembre 16, 2012 alle 3:00 pm #1731426Luca LupiPartecipanteOriginariamente inviato da Itzer: Giudicare una foto dal titolo direi di no, però è innegabile, o perlomeno è mia convinzione, che nella fotografia “concettuale” – e questa mi pare lo sia – il titolo debba essere parte integrante dell’opera. In ogni caso, oltre al titolo, quello che non capisco è perchè l’Autore si faccia tanto… desiderare.
Condivido pienamente. ovviamente Alvaro è libero di intervenire quando e come lo ritenga, ma nel frattempo è del tutto inutile far mostra di scandalizzarsi solo perché si sono espresse delle riserve o la propria curiosità circa il titolo della foto.
Settembre 16, 2012 alle 3:13 pm #1731429albo49PartecipanteEccomi, chiedo scusa per il ritardo, ma ultimamente non frequento molto il sito. Intanto ringrazio tutti per esservi soffermati e per i graditi commenti. Provo a rispondere alle domande relative al titolo e ad altri appunti espressi da chi ha commentato la foto. Il titolo, che almeno nelle foto singole ritengo indispensabile, può descrivere la scena, può essere provocatorio o criptico, a volte titolo basandomi sulle intenzioni dei soggetti ripresi. Traguardo: perchè il surfista stava chiassosamente gareggiando per gioco e la bimba doveva entrare in acqua, ma per paura stentava: entrambi avevano un obiettivo da raggiungere. E’ una scansione da DIA e non ricordo i dati tecnici (raramente guardo gli exif delle foto), so per certo di aver scattato con un 24mm. Con le diapositive sottoesponevo sempre raddoppiando la sensibilità ISO. Il sole non era molto alto e una leggera foschia mi obbligava ad un diaframma non troppo chiuso. L’ombra della bambina si estendeva di almeno 4 metri sfumando sopra numerosi elementi di disturbo. In ogni caso non era, per me, necessaria alla scena che avevo in mente di realizzare. Provate ad immaginare la composizione con tutta l’ombra anche senza elementi di disturbo. Per quello che mi riguarda il controluce ha poche alternative soprattutto se i soggetti sono solo figuranti. Credo che, nell’epoca alla quale appartengo, non esistano foto originali. Sicuramente ogni foto vista è riproducibile se ci si trova nello stesso posto alla stessa ora con gli stessi soggetti, la stessa attrezzatura e la stessa capacità. Rendere pubbliche le proprie opere implica accettare tutti i giudizi espressi, a maggior ragione se provengono dal mondo virtuale. Sono molto selettivo e per rispetto cerco sempre di postare foto che soddisfano i miei parametri di qualità. Per quello che mi riguarda non esistono opere belle o brutte, il lavoro di un autore piace o non piace, dipende dai gusti, dall’esperienza, dalla capacità e dalla cultura di ogni individuo, ma spesso quello che ci distingue è la creatività.
Settembre 16, 2012 alle 3:45 pm #1731432dinifraPartecipanteAlbo, in questo tuo post ci sono alcuni punti che andrebbero sottoscritti tipo: “non guardo mai gli EXIF”, sulla originalità delle foto ai nostri tempi e sul controluce. Ciao e grazie delle spiegazioni. Francesco
Settembre 16, 2012 alle 4:01 pm #1731436Luca LupiPartecipanteGrazie per le spiegazioni Alvaro. Il verbo traguardare insomma c’entrava come i cavoli a merenda. Ho sempre pensato che sia meglio ammettere i propri limiti chiedendo spiegazioni su ciò che non si capisce piuttosto che nasconderli dietro presunte migliori consapevolezze. I miei complimenti vanno ad Alvaro soprattutto per la sua sobrietà, un esempio per tutti noi.
Settembre 16, 2012 alle 5:42 pm #1731443davide68PartecipanteUno di quei casi in cui veramente si puo’ , dopo aver guardato la foto, intervenire con un mi piace o non mi piace senza “infastidire” l’autore anzi, e che da quel che vedo e’ piu’ interessato a trasmettere qualcosa che non ai tecnicismi fanatici. Bravo Albo, credo che tu di tecnica qualcosa ne sai piu’ di tanti qua dentro e che hai superato questo livello a volte limitante e castrante passando a qualcosa di piu’.
Settembre 17, 2012 alle 8:24 pm #1731637corsa46PartecipanteOriginariamente inviato da Albo49: Traguardo: perchè il surfista stava chiassosamente gareggiando per gioco e la bimba doveva entrare in acqua, ma per paura stentava: entrambi avevano un obiettivo da raggiungere.
😀 ringrazio pubblicamente qui sul post Albo per la risposta più che esauriente ! Sono felice di leggere che la pensiamo allo stesso modo per quanto riguarda l’importanza di un titolo. Ti rinnovo i miei complimenti per il tuo modo di “scattare” e spero che continuerai a condividere con noi le tue opere. [can]
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