- Questo topic ha 35 risposte, 10 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 13 anni, 11 mesi fa da fireblade.
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Dicembre 20, 2010 alle 8:34 pm #1619761albo49Partecipante
Fireblade: a differenza di altri argomenti, concordo in pieno con la tua analisi tecnica e trovo la stroncatura giusta e, spero, stimolante per l’autore. Scout76: Quando ci si accorge che non c’è qualità la cosa migliore è il cestino. Tentare di dare qualità ad una foto tecnicamente sbagliata è lo stesso che tentare di spremere succo da un limone rinsecchito. Se pubblichi una foto quasi sempre ritieni che questa meriti di essere condivisa, valutata, criticata. Se fai una brutta foto-cartolina provi emozione per il ricordo non certo per la foto, la stessa emozione che provi guardando una bella cartolina acquistata nella stessa occasione.
Dicembre 20, 2010 alle 9:42 pm #1619770scout76PartecipanteCaro “albo49” io intendevo solo sottolineare il modo un pò rude non la sostanza. E mi spiace ma riconfermo quanto detto in merito alla cartolina, non riesce ad emozionarmi quanto la mia foto. Ma è una mia idea e non riesco a cambiarla…..è un’ emozione. [lo]
Dicembre 21, 2010 alle 12:27 am #1619801fabio1976PartecipanteRingrazio Fabrizio_Shake e fra65 per le loro elaborazioni ma soprattutto per avermi spiegato cosa hanno fatto. Quello che a me interessava sapere era come organizzare il flusso di lavoro in post per ottenere un buon b/n. Non ho cestinato questo scatto perchè non vedevo quella distorsione come un peccato mortale e ritenevo il punto di ripresa interessante o per lo meno diverso dal solito. Questo è un mio parere soggettivo ma se tecnicamente è sbagliato ringrazio chi me l’ha fatto notare, anche se il commento di fireblade tende più a demoralizzarmi che a stimolarmi. Sono pienamente d’accordo con il discorso di scout76 e 72Lippolo. Le cartoline per i parenti le compro sempre ma pur di avere il ricordo di un momento scatto anche con il cellulare Fortunatamente ho altre foto scattate dal rifugio Locatelli e da altri punti con focali e prospettive più normali.
Dicembre 21, 2010 alle 1:33 am #1619831dirosa82PartecipanteCiao Fabio, non voglio prendere le parti di Sandro, ma anche se rude nel modo non deve demoralizzarti. Onestamente la sua spiegazione sulla tua foto mi ha “aperto” gli occhi. Non è facile commentare una foto, perchè chi scatta, ha un rapporto intimo con la sua creatura, quindi difficilmente riesce a vedere quei dettagli che un soggetto estraneo riesce a cogliere a volo. Spesso quando leggo Sandro, penso…cacchio potevi scrivere in maniera più delicata…poi ci ripenso e dico…vabbè meglio schietto e sincero che un bravo o una faccina giusto per commentare. Per precisare mi ritengo il primo a non essere in grado di commentare le mie o le foto degli altri. A presto, ciao Raffaele [can]
Dicembre 21, 2010 alle 2:03 am #1619843firebladePartecipanteHo riletto il mio messaggio 10 volte. Non mi sembra né offensivo, né eccessivo. E’ solo quello che penso. Certo, avrei potuto “imbellettarlo”. Ma il mio carattere mi porta a rifiutare fronzoli, mascara e buonismo. Se una cosa è da buttare la butto, senza tante storie. Chi mi conosce bene sa che per me il rispetto è importantissimo. Ed è per rispetto nei tuoi confronti che ti dico: questa foto è da gettare, contiene troppi errori. Se poi vogliamo declassarla a “fotoricordo” allora va tutto bene. Ma ci sono persone che si sono spaccate la schiena per portare banchi ottici sulle dolomiti ed offrirci capolavori di fotografie. E’ anche per loro rispetto che quando vedo trafile di commenti “bella, splendida, magnifica” e mi rendo conto che sono privi di valore, scatta la molla che mi fa intervenire. Perché quello è il ballo del gambero: un passo avanti e due indietro.
Dicembre 21, 2010 alle 2:20 am #1619847fabio1976PartecipanteCiao fireblade, ci tengo a precisare che non mi sono offeso. Ci mancherebbe… Mi sono solo un pò demoralizzato dopo aver letto il commento un pò brusco (fa parte del mio carattere). Comunque ho preso atto degli errori e come ho scritto ti ringrazio di avermeli fatti notare.
Dicembre 21, 2010 alle 2:21 am #1619848firebladePartecipanteOriginariamente inviato da fabio1976: Ciao fireblade, ci tengo a precisare che non mi sono offeso. Ci mancherebbe… Mi sono solo un pò demoralizzato dopo aver letto il commento un pò brusco (fa parte del mio carattere). Comunque ho preso atto degli errori e come ho scritto ti ringrazio di avermeli fatti notare.
Ti capisco e mi dispiace. Ma sono sicuro che sei un tipo in gamba, e la prossima volta dentro a quel mirino osserverai anche altre piccole cosucce, oltre la magneficenza del paesaggio che vorrai riproporci. 😉
Dicembre 21, 2010 alle 2:34 am #1619851acrobatPartecipanteMa ci sono persone che si sono spaccate la schiena per portare banchi ottici sulle dolomiti ed offrirci capolavori di fotografie. E’ anche per loro rispetto che quando vedo trafile di commenti “bella, splendida, magnifica” e mi rendo conto che sono privi di valore, che scatta la molla che mi fa intervenire.
(!) Giusto, mi è venuto in mente il nostro grande Vittorio Sella, scorrazzare con bauli di materiali sui ghiacciai! Un’artista poco considerato in ptria e osannato altrove… Di questi tempi è bene parlare del sudore cacciato dai nostri precursori, perchè i giovani non sanno…! Riguardo la foto in questione, penso che se in ripresa si fosse escluso la figura umana e il cartello, così da includere anche una maggiore porzione di cielo che sembra interessante, si avrebbe otenuto un risultato meno sfacciatamente distorto(pur enfatizzando..). La versione ritoccata mi pare eccessivamente contrastata, l’erba pare china…
Dicembre 21, 2010 alle 2:58 am #1619854FrancoPartecipanteOriginariamente inviato da acrobat: (!) Giusto, mi è venuto in mente il nostro grande Vittorio Sella, scorrazzare con bauli di materiali sui ghiacciai! Un’artista poco considerato in ptria e osannato altrove… Di questi tempi è bene parlare del sudore cacciato dai nostri precursori, perchè i giovani non sanno…!
eh si, chi si diletta in alpinismo lo conosce bene…… ancora oggi si studia la cartografia sulle sue foto all’epoca però esistevano solo quelle attrezzature, pesanti ma in grado di fornire eccellenti risultati oggi però pochi ingaggiano portantini e muli per salire nei sentieri con quintali di attrezzature…….. e non penso che si manchi di rispetto nei confronti di Sella o Adams se le nostre foto sono prospetticamente inaccettabili per i canoni tecnici……. non esageriamo [dan]
Dicembre 21, 2010 alle 3:02 am #1619855FrancoPartecipantedobbiamo considerare che il gusto personale inserito in un commento è plausibile se non troppo drastico, la foto ha un’evidente deformazione prospettica, non ci vuole una scienza per vederlo, anche un bambino può vedere il difetto, da qui ad affermare che è da cestinare passa un abisso, certo si poteva far meglio, fare una decina di scatti e fonderli per ottenere una panoramica tecnicamente ineccepibile, salire sul monte opposto e usufruire di un angolo prospettico diverso, utilizzare una focale normale, un decentrabile, un banco ottico, ecc….. però non possiamo sapere le necessità di chi ha scattato, non possiamo sapere se la foto merita il cestino.
Dicembre 21, 2010 alle 3:14 am #1619857acrobatPartecipanteoggi però pochi ingaggiano portantini e muli per salire nei sentieri con quintali di attrezzature…….. e non penso che si manchi di rispetto nei confronti di Sella o Adams se le nostre foto sono prospetticamente inaccettabili per i canoni tecnici……. non esageriamo
:im se al Cai fossero meno ‘sveltini di passo’ mi riprodurrei come feci su i monti della Laga, 7 ore con lo 055pro, Contax e affini… Ma feci una foto, credo 🙂 No non si mancherà di rispetto di certo, ma l’occasione fa l’uomo nostalgico… Sono daccordo sul diritto di cestino, ma in questo caso mi è parsa una caratterizzazione del discorso, e non una dimostrazione di forza. [bir]
Dicembre 21, 2010 alle 3:17 am #1619858fabio1976PartecipanteGrazie Acrobat per la considerazione. L’avevo pensato di ritagliarla e a dir la verità, riguardando gli scatti l’avevo anche fatta una versione a colori ritagliata così… Ma a questo punto preferirei archiviare questa e provare a convertire in b/n un’altra foto delle tre cime. Ne ho fatte alcune due giorni dopo questo scatto, con il tempo più sereno, anche qui la luce non sarà delle migliori perchè ho scattato in pieno pomeriggio d’estate ma almeno come prospettiva dovrebbe essere migliore avendo scattato dalla parte opposta ma più distante. Ringrazio del passaggio anche Raffaele (Dirosa82). Sulla tua citazione: “Per precisare mi ritengo il primo a non essere in grado di commentare le mie o le foto degli altri.” posso solo dirti che ti capisco e mi metto sul tuo stesso piano. ciao: Fabio
Dicembre 21, 2010 alle 3:30 am #1619859acrobatPartecipanteFigurati Fabio,
L’avevo pensato di ritagliarla e a dir la verità, riguardando gli scatti l’avevo anche fatta una versione a colori ritagliata così…
Questo tuo passo mi fa ricollegare ‘forse’ al sunto dell’intervento di Sandro, il quale ci fa notare l’importanza dell’inquadratura la forma e le proporzioni, in fase di ripresa, per evitare di dover intervenire con taglia e cuci successivamente! Sia chiaro tutto e lecito, nei limiti del buon gusto, ma se non ci si sforza, e si scatta senza quell’attenzione prima, e non dopo, non si forma lo sguardo… 😉
Dicembre 21, 2010 alle 5:43 am #1619866FrancoPartecipanteuna foto viene cestinata non perché scattata con una fotocamera economica e qualitativamente scarsa, non perché priva di gradienti tecnici superbi (un obbiettivo ultragrandangolare distorce sempre ai lati, è stato un acquisto sbagliato?), non perché inferiore rispetto la foto di un grande maestro, non perché domani faremo una foto migliore con il fine di cestinare gli album vecchi. Una foto viene cestinata quando è INUTILE, come tutte le cose che finiscono nel cestino. Ma possiamo affermare a priori che una foto è inutile? La foto nel suo complesso non mi dispiace affatto, la luce e l’elevata distorsione prospettica penalizzano la qualità descrittiva dell’immagine, ma nel complesso la presenza dei turisti è gradevole, diversa dalle tante cartoline. in un giudizio raramente mi spingo ad imporre una mia visione (al limite la propongo), ma nelle righe che seguono lo farò e mi scuso anticipatamente con l’autore: io al tuo posto non mi sarei messo ad un livello più’ alto rispetto i turisti (utile ad evitare una distorsione ancora più’ spinta), forse mi sarei sdraiato a terra e avrei ripreso i turisti grandi quanto le cime con una testa ancora piu’ grossa, quasi a rivaleggiare con le montagne….. e vero! proprio per rispetto ti dico: và cestinata perché della fotocartolina gli manca solo lo spazio per il francobollo! Nelle condizioni in cui eri (luogo,mezzi), non avresti MAI potuto soddisfare le esigenze del critico piu’ severo. segui il tuo istinto .. le regole servono per creare adepti .. esci dagli schemi dell’eccellenza a tutti i costi . in un contesto normale non mi sognerei mai di scrivere quello che ho scritto, e l’ho fatto con molta fatica, ma era per dimostrare che quando si dice “TUTTO” si può anche dire il CONTRARIO DI “TUTTO”, quindi attenzione alle affermazioni onnicomprensive che non lasciano spazio al dialogo nel percorso interiore che ognuno di noi segue…. una foto non và mai cestinata a priori, anche se brutta!! ne conseguirebbe un mulinello perverso da cui non ne usciremo piu’….. attrezzature, tecnica e ricerca senza fine………. ma è quello che stiamo realmente cercando???
Dicembre 21, 2010 alle 12:12 pm #1619874firebladePartecipanteFranco, non sono affatto d’accordo. Lo scopo del mio intervento è stato quello di rimarcare che Fabio ha fatto un’uso sbagliato di quella focale. Se ha proposto quella foto significa che non è in grado di notare le fughe prospettiche, la preponderanza del primo piano, le deformazioni ai bordi, le linee cadenti che rovesciano all’indietro il soggetto, l’alterazione dei rapporti tra primo piano e sfondo, mentre invece si preoccupava di chiedere quanto fosse valida la conversione in bianco e nero, nel plauso generale. E’ vero, noi possiamo decidere di infrangere ogni regola, non sono certo qui per fare il maestrino con la bacchetta in mano. Ma per infrangerle bisogna conoscerle benissimo. Quindi nella fattispecie Fabio deve sapere cosa comporta usare una focale corta con l’asse di ripresa inclinato, perché è evidente che non lo sa. E se nessuno per eccesso di tolleranza o buonismo glielo fa notare, continuerà a pensare che vada tutto bene, visto che riceve solo stringati complimenti, probabilmente dovuti più al ricordo della bellezza delle tre cime, che alla foto in sé. E’ chiaro che si è trovato in quel luogo, forse avrà avuto anche poco tempo, ha puntato, ha scattato. Ci sono dei limiti in tutto quello che facciamo e conoscerli è un bene, non un male. Ovvio che se fosse salito in quota ed avesse usato un moderato teleobiettivo (o avesse realizzato una panoramica) avrebbe avuto un risultato più coerente. Saperlo in anticipo forse gli avrebbe evitato la frustrazione, perché avrebbe potuto decidere di non fare lo scatto pianificando l’intervento in tempi migliori, con migliore conoscenza della tecnica per ottenere un risultato valido. Ma non sempre si può. Per fare le foto panoramiche delle dolomiti che ho pubblicato nella sezione reportage, ho pianificato l’operazione per due anni, e sono stato fortunato perché ho avuto il bel tempo dalla mia parte, altrimenti sarebbe passato un altro anno ancora, e Dio solo sa che sofferenza ho patito per trasportare l’attrezzatura sul lagazuoi con i miei problemi alla schiena. Ed aggiungo, in risposta a chi sostiene che è meglio fare una brutta foto piuttosto che comprare una cartolina: le cartoline sono utili, permettono di capire come fare le foto in luogo che non si conosce. Ma se si preferisce riempire l’hard disk di immagini sghembe…beh allora non dico più nulla. Ci vuole tempo per formarsi uno spirito critico ed uno stile fotografico, ma innegabilmente si deve passare prima per la gavetta e l’apprendimento della tecnica. Che non viene profusa dall’alto deus ex machina solo perché abbiamo aperto il portafogli per comprare una serie L. Hai ragione, la foto non è da cestinare, è da mettere nel raccoglitore degli errori, con note a margine che ricordino perché la foto è stata scartata, in questo modo sarà più utile. E, come ho già scritto più volte, si tratta di mie opinioni, forse espresse in modo sanguigno, ma questo è il mio carattere, non mi piacciono le leccate, dico quel che penso, specialmente quando noto con disappunto che errori gravi vengono fatti passare come estro creativo. L’estro si può formare e modellare, ma gli errori bisogna saperli individuare, anche per poter decidere di farli diventare parte integrante della nostra espressione fotografica, altrimenti sarà solo un frutto del caso, come quasi tutto ciò che oggi siamo costretti a sopportare. Non è certo col il mio intervento che ho “spezzato” il percorso formativo di Fabio, credo invece di avergli dato qualche spunto in più, rispetto al solito “bella”, “carina” ecc. E se si è demoralizzato vuol dire che ho colto nel segno, sono sicuro che la cosa gli rimarrà impressa e lo spingerà a riflettere di più.
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