In questi casi il cavalletto è d’obbligo, tempi troppo brevi (come 1/6″) sulla prima foto non catturano la luce ambientale pur tenue, che contribuirebbe a schiarire le ombre. A questo punto puoi lavorare con diaframmi chiusi senza paura di sottoesporre, ma è d’obbligo l’alzo specchio preventivo per evitare il micromosso unito allo scatto ritardato oppure effettuato con telecomando a filo. Il problema nasce sulle luci, che sarebbero inevitabilmente bruciate, e questo è inevitabile, ma puo’ essere controllato cercando una inquadratura che eviti la ripresa diretta dei punti luce, nello specifico la forte luce sulla volta dell’arco centrale, ripresa d’angolo o da un punto più elevato avrebbe potuto rimanere nascosta e quindi non bruciare la foto. [lo]
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