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Ulisse e il tecno-fotografo

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  • #1579188
    emmeti71
    Partecipante

    a volte, leggendo qui e su altri lidi, mi viene in mente Joyce… Bloom torna a casa, riempie di acqua un recipiente (purtroppo non sono riuscito a trovare questo pezzo…) lo pone sulla stufa e accende il fuoco:

    Quale fenomeno concomitante ebbe luogo nel recipiente del liquido sotto l’azione del fuoco? Il fenomeno dell’ebollizione. Ventilata da una costante correnti ascensionale tra la cucina e la gola del camino, l’ignizione fu comunicata dalle fascine di materiale precombustibile alle masse poliedriche di carbone bituminoso, contenenti in forma minerale compressa i materiali decidui, (oliati e fossilizzati delle foreste primeve che avevano a loro volta derivato la loro esistenza vegetativa dal sole, fonte primaria di calore (radiante), trasmesso attraverso l’onnipossente etere luminifero e diatermano. Il calore (condotto), modo di vibrazione sviluppato da questa combustione, fu costantemente e progressivamente trasmesso dalla fonte calorifera al liquido contenuto nel recipiente, venendo irradiato attraverso la scura superficie disuguale e opaca del metallo ferro, in parte riflesso, in parte assorbito, in parte trasmesso, elevando gradualmente la temperatura dell’acqua dal punto normale al punto di ebollizione, aumento di temperatura esprimibile come risultato di un consumo di 72 unità termiche necessarie per portare una libbra d’acqua da 50° a 212° Fahrenheit. Come si manifestò il verificarsi di quest’aumento di temperatura? Con un duplice getto falciforme di vapore acqueo da sotto il coperchio del bollitore da ambo i lati simultaneamente. A quale uso personale poteva Bloom adibire l’acqua in tal modo bollita? Farsi la barba.

    #1579194
    fireblade
    Partecipante

    In effetti hai ragione. Leggendo alcune discussioni in auge ultimamente non so se ridere, piangere, sbadigliare o ignorarle. Di fatto l’ultima scelta mi pare la più consona allo spirito del sito, tanto i pesci morti si arenano a riva e nel giro di poco tempo spariscono; l’importante è starne alla larga durante il processo di decomposizione, spesso il puzzo è insopportabile.

    #1579201
    Itzer
    Partecipante

    Non ho ben capito a quale tipo di utenti o discussioni siano rivolte le frecciatine di “emmeti71” ed i pianti o sbadigli di “fireblade”. Non credo, “esaurito”, che intendessero chi, per inesperienza o insipienza, possa aver scritto qualche fesseria. Dico bene?

    #1579203
    marco66
    Partecipante

    concordo con esaurito: non mi sento per nulla un fotografo, ho molto da imparare, però alcune cose diciamo che le ho capite (si spera) e messe da parte. purtroppo la fase iniziale(non credo sia finita e chissa quando lo sara’) anche per me e’ stata piu’ una guerra con aspetti che’ comincio a tralasciare ma che comunque e’ giusto conoscere. E’ che ci vorebbe qualcuno che ti guidi (per fortuna c’e il forum) nel labirinto specialmente nel momento in cui uno si fossilizza su aspetti che poi si rivelano non fondamentali. in pratica se prevale il lato oscuro ( hardware) avremo sicuramente un fotografo in meno. comunque grazie a fire ho acquistato su ebay due libri di feininger nuova tecnica fotografica e il libro della fotografia.

    #1579207
    nixray
    Partecipante

    Originariamente inviato da esaurito: secondo me si… ma non è per male, sia chiaro, è che discorsi sulla nitidezza così come sui megapixel, sono all’opposto della fotografia. E’ difficile rendersene conto così come è difficile vivere la fotografia basandosi su questi limiti. Ho dovuto spendere soldi e tempo per rendermi conto che un wc fotografato con la mia ex 400d con 18-55 piuttosto che con la 5dmkII e qualche serie L sempre un wc è, più o meno nitido, a 8 come a 21mpx sempre un wc è… e un wc di suo ha un fascino e un appeal maggiore rispetto ad un test mtf…

    [ist] [ist] [ist] [ist] [ist] Scusa, ma dopo tutte queste foto fatte ai WC, perchè non ce ne posti qualcuna?? Bepoc alla fine ha avuto il coraggio di farlo [mat] [mat] [mat] [mat]

    #1579211
    nanon
    Partecipante

    Originariamente inviato da esaurito: secondo me si… ma non è per male, sia chiaro, è che discorsi sulla nitidezza così come sui megapixel, sono all’opposto della fotografia. E’ difficile rendersene conto così come è difficile vivere la fotografia basandosi su questi limiti. Ho dovuto spendere soldi e tempo per rendermi conto che un wc fotografato con la mia ex 400d con 18-55 piuttosto che con la 5dmkII e qualche serie L sempre un wc è, più o meno nitido, a 8 come a 21mpx sempre un wc è… e un wc di suo ha un fascino e un appeal maggiore rispetto ad un test mtf…

    Giusto!!! Ma tu, hai speso soldi sulla spinta emotiva, o perchè avevi bisogno di una determinata cosa? E qui molti non lo sanno….. Nel senso, per cercare di fotografare in un certo modo, o determinate cose, non puoi farme a meno. Forse eri per la prima ipotesi, ma alla fine hai capito. Te lo dice uno che non sa neanche quanti picsel 😀 ha la sua macchina fotografica e su post di queste cose non scrivo mai e non li leggo, ma in questo vediamo come finisce…. 🙂

    #1579214
    fireblade
    Partecipante

    Originariamente inviato da esaurito: ma vuoi mettere la soddisfazione di sfornare foto fantastiche con un relitto al posto di fare foto anonime con una bestia al collo??

    Sto valutando di cambiare il motto in firma [pen]

    #1579215
    EnricoX
    Partecipante

    A mio modesto parere, esiste un punto di equilibrio indispensabile tra tecnica, tecnologia, ispirazione e risultati fotografici, e non si può definirlo a priori. E’ innegabile che nella ricerca fotografica che porta ciascun fotografo a perseguire una sua voce e ad esprimere il suo modo di vedere la scelta dell’attrezzatura fotografica sia un elemento fondamentale. Quindi, c’è modo e modo di farsi la barba 😉

    #1579217
    marco66
    Partecipante

    fondamentalmente credo che sia lo spirito con cui uno approda al mondo (lo voglio chiamare cosi’) tecno-fotografico moderno chi ci arriva assorbendo sensazioni che danno le immagini (mostre, esposizioni. libri. osservando il mondo che ci circonda) e chi ci arriva andando nei tecno-store e leggendo riviste sul genere. (io devo dire sono piu’ uno di questi ma sto cambiando rotta credo) il secondo genere ha bisogno di piu’ di essere aiutato nel capire che la macchina non e’ o che la tavolozza del pittore.

    #1579218
    emmeti71
    Partecipante

    Originariamente inviato da Itzer: Non ho ben capito a quale tipo di utenti o discussioni siano rivolte le frecciatine di “emmeti71” ed i pianti o sbadigli di “fireblade”. Non credo, “esaurito”, che intendessero chi, per inesperienza o insipienza, possa aver scritto qualche fesseria. Dico bene?

    Dici bene si… sono il primo a sostenere che “nessuno nasce imparato”, per fortuna!!!! Le fesserie le scriviamo tutti, ci mancherebbe!

    #1579219
    batinblack
    Partecipante

    Sto diventando noioso a forza di ripeterlo ma rimango sempre più convinto che prima di spendere soldi, senza naturalmente fare i conti in tasca a nessuno, sarebbe prima opportuno scattare, scattare, scattare. Ripeto ognuno di noi dei propri soldi ne fa ciò che vuole, ma non aspettiamoci miglioramenti solo perchè si è acquistato un mezzo costoso. A meno che non si fa come quelle persone che si sciolgono alla vista del nuovo modello di questo e di quello perchè allora viene meno lo scopo per cui lo si utilizza e diventa solamente l’acquisto, come dice Beppe Grillo di un “Bene di consumo emozionale”. Ricordiamoci sempre che è l’occhio che inquadra sia con una ammiraglia che con una scatoletta. bat

    #1579232
    porcospino99
    Partecipante

    [quote]Originariamente inviato da EnricoX: A mio modesto parere, esiste un punto di equilibrio indispensabile tra tecnica, tecnologia, ispirazione e risultati fotografici, e non si può definirlo a priori. Sono in perfetto accordo con questa affermazione, ed aggiungo che questo equilibrio non è e non deve essere immutabile, ci sono continui cambiamenti che non possono essere ignorati, la tecnia apporta benefici che vantaggi di vario genere che quanto meno si debbono conoscere e comprendere un minimo, è vero che sulla tecnia fotografica è già stato scritto di tutto e di più e pure io leggo volentieri libri anni 70 che trovo attuali e fruibili, ma innovazioni e nuovi stili vanno “ascoltati” tutto questo per poter scegliere meglio. Poi ovviamente qualcuno si “perderà” dietro test nididezza e altri si “perderanno” sull’emozione che può trasmettere una foto composta con criterio ma “scarsa” tecnicamente, sta ad ognuno sccegliere su cosa concentrare le proprie energie. Persanlmente penso un fotografo che consideri la fotografia un’arte sul test nitidezza non dovrebbe perderci più tempo di un caffè!

    #1579235
    bepoc
    Partecipante

    Da: batinblack Sto diventando noioso a forza di ripeterlo ma rimango sempre più convinto che prima di spendere soldi, senza naturalmente fare i conti in tasca a nessuno, sarebbe prima opportuno scattare, scattare, scattare.

    Lo ritengo necessario, ma non sufficiente. Secondo me ci vuole un’aggiunta: 1) Scattare. 2) Esaminare con senso critico cosa si e` ottenuto. — Guardare cosa hanno ottenuto gli altri. — Chiedersi cosa si poteva fare di diverso (non necessariamente meglio). 3) Ripartire dal punto 1).

    #1579239
    EnricoX
    Partecipante

    Originariamente inviato da esaurito: per molti la lista è:

    [mat] [mat] [mat] troppo simpatica la lista!!! E (purtroppo) molto vera… 😉

    #1579242
    bepoc
    Partecipante

    Da: nanon Te lo dice uno che non sa neanche quanti picsel ha la sua macchina fotografica

    Devo ammettere, anche se mi dispiace, che e` vero. Appena presa lo sapevo. Poi i pixel hanno continuato ad aumentare, aumentare, aumentare, … Ed ad un certo punto ho dimenticato quanti ne` aveva la mia. Senza guardare il manuale posso solo dire che per me sono sufficienti. Ritengo pero` che questo aumento sia positivo. Non nel senso di migliore in assoluto come normalmente viene attribuito sul Forum. Di assoluto non c’e` nulla. Permette pero` una maggiore flessibilita`. Si puo scegliere tra: 1) Avere, dove serve, una risoluzione piu` alta dei vecchi sensori quando la luce e` buona. 2) Ritornare, tramite filtraggio, a risoluzione e rumove dei vecchi sensori quando la luce e` cattiva. 3) Ridurre gli artefatti in caso di pesanti elaborazioni(richiede: “[i]cum granus salis” naturalmente). In conclusione, grazie all’elaborazione digitale dei segnali, la considero positiva per via della maggior flessibilita` d’impiego. Naturalmente non cosi` positiva da indurmi a cambiare macchina.

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