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Gennaio 19, 2008 alle 12:28 pm #1319127firebladePartecipante
Ho voluto confrontare tra loro i 3 ultragrandangolari canon di fascia L per valutare la rispettiva resa. Gli obiettivi in questione sono: EF14/2.8L (prima versione prodotto dal dicembre 1991 attualmente non più prodotto) EF14/2.8L II (versione attuale) EF16-35/2.8L II (versione attuale) La scena che ho fotografato presenta un forte contrasto, ricchezza di dettaglio, la presenza del sole in alto a sinistra (per valutare il flare). L’aberrazione cromatica è estremamente contenuta per tutti gli obiettivi. Tutti e tre gli obiettivi presentano flare: il 14I ne ha una quantità inaccettabile, il 14II si difende molto meglio, il 16-35II lo presenta sotto forma di bagliore diffuso che crea calo di nitidezza (osservare l’angolo opposto al sole, in basso a destra). Ovviamente il flare in controluce su obiettivi del genere è quasi scontato, tuttavia è interessante osservare che nel caso del 14II sia stato compiuto un notevole passo avanti per attenuarlo. Come prevedibile il comportamento peggiore lo ha il 14I: assenza di dettaglio a tutta apertura, bordi impastati, flare inaccettabile. Il nuovo progetto ottico favorisce gli ultimi nati, 14II e 16-35II in quanto a dettaglio e pulizia degli angoli sono entrambi notevoli a tutti i diaframmi. In conclusione quindi se proprio non servono quei due millimetri in meno, il 16-35II rimane un’ottima scelta, superato dal 14II il quale però si posiziona su tutt’altra fascia di prezzo. Ecco ora le foto (gli elementi orizzontali delle antenne si vedono 😉 ) Per ciascun obiettivo ho scattato 5 foto ai diaframmi 2.8, 4, 5.6, 8, 11 che sono di impiego comune. La fotocamera è stata posizionata su cavalletto e lo scatto eseguito con preventivo alzo specchio e autoscatto per evitare micromosso. L’esposizione non è stata bloccata tra scatto e scatto, qeusto spiega le lievi differenze tra una foto e l’altra. Le foto sono state ottenute per conversione diretta del jpg dal raw con ridimensionamento direttamente in DPP. Nessun’altra elaborazione. Su richiesta posso fornire i raw originali. EF14/2.8L – 2.8 [IMG]public/imgsforum/2009/11/14_I_2.8_1D3_9298.JPG[/IMG] EF14/2.8L – 4 [IMG]public/imgsforum/2009/11/14_I_4.0_1D3_9299.JPG[/IMG] EF14/2.8L – 5.6 [IMG]public/imgsforum/2009/11/14_I_5.6_1D3_9300.JPG[/IMG] EF14/2.8L – 8 [IMG]public/imgsforum/2009/11/14_I_8.0_1D3_9301.JPG[/IMG] EF14/2.8L – 11 [IMG]public/imgsforum/2009/11/14_I_11_1D3_9302.JPG[/IMG] EF14/2.8L II – 2.8 [IMG]public/imgsforum/2009/11/14_II_2.8_1D3_9303.JPG[/IMG] EF14/2.8L II – 4 [IMG]public/imgsforum/2009/11/14_II_4.0_1D3_9304.JPG[/IMG] EF14/2.8L II – 5.6 [IMG]public/imgsforum/2009/11/14_II_5.6_1D3_9305.JPG[/IMG] EF14/2.8L II – 8 [IMG]public/imgsforum/2009/11/14_II_8.0_1D3_9306.JPG[/IMG] EF14/2.8L II – 11 [IMG]public/imgsforum/2009/11/14_II_11_1D3_9307.JPG[/IMG] EF16-35/2.8L II – 2.8 [IMG]public/imgsforum/2009/11/16-35_II_2.8_1D3_9308.JPG[/IMG] EF16-35/2.8L II – 4 [IMG]public/imgsforum/2009/11/16-35_II_4.0_1D3_9309.JPG[/IMG] EF16-35/2.8L II – 5.6 [IMG]public/imgsforum/2009/11/16-35_II_5.6_1D3_9310.JPG[/IMG] EF16-35/2.8L II – 8 [IMG]public/imgsforum/2009/11/16-35_II_8.0_1D3_9311.JPG[/IMG] EF16-35/2.8L II – 11 [IMG]public/imgsforum/2009/11/16-35_II_11_1D3_9312.JPG[/IMG] [lo]
Gennaio 19, 2008 alle 1:24 pm #1319130gloster1974PartecipanteDevo dire che da questa prova il 16-35 ne esce davvero a testa alta se consideriamo che la sfida e’ con due fissi ( e che fissi ). Giustamente il 14mm versione II ha una nitidezza indiscutibile ma nel rapporto prezzo/versatilita/prestazioni lo zoom sbaraglia i concorrenti 😉 Ottima prova Fire , se prima ero interessato a questa lente ora ho la certezza che si tratta di un ottimo acquisto per il mio uso 😀 [lo]
Gennaio 21, 2008 alle 6:08 am #1319552FrancoPartecipanteInteressante comparazione Fire, il nuovo 14mm lavora bene anche a tutta apertura, ha una resa e un contrasto molto elevato se teniamo conto della focale e della condizione di ripresa. E’ un vero Must per il paesaggista, e nondimeno il 16-35, anche se in queste condizioni di luce il contrasto si perde (come avviene anche nel 17-40) (o) [lo]
Gennaio 21, 2008 alle 12:49 pm #1319570doctorcasperPartecipanteGran bel lavoro Fire (direi come al solito (o)), una sola domanda: non è che per caso c’è dello sporco nell’angolo in alto a sinistra del fotogramma? (?)
Gennaio 21, 2008 alle 2:24 pm #1319582firebladePartecipanteOriginariamente inviato da doctorcasper: Gran bel lavoro Fire (direi come al solito (o)), una sola domanda: non è che per caso c’è dello sporco nell’angolo in alto a sinistra del fotogramma? (?)
Si. 😉
Gennaio 22, 2008 alle 11:45 pm #1320002squinzaPartecipanteCiao Fire. Domanda veloce, sono foto fatte su APS-H o su FF? E poi un paio di considerazioni: il 16-35 costa meno e va meglio del 14 fisso MKI senza alcun dubbio, la prima foto a f/2.8 è veramente penosa. Tra l’MK2 e lo zoom non saprei, non mi sento di giudicare da scatti ridimensionati, tuttavia non avrei dubbi nella scelta, visto la (ben) maggior flessibilità dello zoom e il minor costo – e ad occhio il lato wide è il peggiore del 16-35. Del resto, già guardando gli MTF una idea ce la facciamo: 14 MK1 PS ottimo lavoro, è sempre una noia fare questi test!
Gennaio 23, 2008 alle 12:59 am #1320018firebladePartecipanteOriginariamente inviato da squinza: Ciao Fire. Domanda veloce, sono foto fatte su APS-H o su FF? E poi un paio di considerazioni: il 16-35 costa meno e va meglio del 14 fisso MKI senza alcun dubbio, la prima foto a f/2.8 è veramente penosa. Tra l’MK2 e lo zoom non saprei, non mi sento di giudicare da scatti ridimensionati, tuttavia non avrei dubbi nella scelta, visto la (ben) maggior flessibilità dello zoom e il minor costo – e ad occhio il lato wide è il peggiore del 16-35. Del resto, già guardando gli MTF una idea ce la facciamo: PS ottimo lavoro, è sempre una noia fare questi test!
Grazie per l’apprezzamento, sono state fatte su aps-h
Gennaio 25, 2008 alle 1:50 am #1320533TechnoPhilPartecipanteottimo lavoro fire…come sempre! (o)
Marzo 2, 2008 alle 9:48 am #1328425bepocPartecipanteHo ripetuto sul 16-35mm f/2.8II le prove sui lampioni fatte con il 400mm, con le medesime modalita`(forum_forum.asp?forum=3§ion=3&post=117068&page=2” perche` naturalmente aumentando il contrasto prima o poi esce come su tutte le ottiche. Non ho fatto la prova al centro, ma mi aspetto sia buona. Per ora l’unico difetto evidente che trovo sono i ghost.
Marzo 2, 2008 alle 1:21 pm #1328427lidiapoePartecipanteMolto molto interessante, mi riprometto di aggiungere qualche prova col 10 22 [fis]
Marzo 22, 2008 alle 5:34 am #1333622bepocPartecipanteFaccio un Update al tema del thread: Comparazione tra zoom supergrandangolari. Mi sono fatto prestare il EF-S 10-22mm f/3.5-4.5(+20D) per confrontarlo con il EF 16-35mm f/2.8. I due obiettivi sono praticamente uguali sia come FOV sia come meccanismo di zoom. Sapevo gia` che il 10-22 era migliore del 16-35 per quanto riguarda i Flare. Ero pero` curioso di vedere se la minor luminosita` ed il minore campo coperto, che comportano minori vincoli progettuali, rendevano il 10-22 visibilmente migliore del 16-35 anche come nitidezza. La maggiore asimmetria(la minor BFD non compensa interamente il fattore x1.6) rema contro e` vero, ma dovrebbe essere minoritaria. Per prima cosa ho effettuato uno Star Test con i soliti lampioni lontani. I 9 punti, rappresentati nell’assemblaggio panoramico fatto con IrfanView, sono: Il centro del fotogramma. I 4 angoli. Il centro dei quattro lati. La prova e` completamente dilettantistica, nel senso che e` fatta con scarsa accuratezza. Il principale errore e` la messa a fuoco. Faccio piuttosto fatica a mettere a fuoco in modo sufficientemente preciso con bassa luminosita` ed ottiche supergrandangolari. Con il 10-22 e 20D ancora di piu` che con il 16-35 e 5D. L’imprecisione di messa a fuoco peggiora tutto e rende impossibile valutare l’aberrazione sferica assiale. Il secondo errore e` quello della luminosita`. Ho cercato di usare lampioni di luminosita` simile per avere la medesima area nelle aberrazioni, ma non sempre ci sono riuscito. I colori diversi significano: “Lampioni diversi”. Sono comunque sempre stati scelti, tra quelli presenti nella zona interessata, affinche` la luminosita` del pixel massimo fosse abbastanza vicina alla saturazione del sensore per avere la massima estensione dell’area impressionata. Le immagini riprese con i due obiettivi, ad esempio, rappresentano sempre lampioni diversi (10-22 Montevecchia, 16-35 Valcava). Purtroppo le prime foto(quelle col 10-22) erano fatte, a mezzanotte, da un prato buio, per evitare immissioni di luce dal mirino(lo specchio e` semitrasparente), adiacente al muro di una villa signorile. Date le numerose rapine in villa alcuni(non molti) cittadini coscienziosi quando vedono un individuo zampettare al buio vicino ad un muro di cinta telefonano ai tutori dell’ordine. I militi dell’arma sono molto comprensivi, ma ho pensato che se vengono chiamati piu` volte perche` il medesimo cogli…one continua a zampettare a mezzanotte nel medesimo posto comincino umanamente ad irritarsi. Ho opportunamente cambiato posizione. Nel secondo punto ci sono numerosi alberi interposti e ruotando la macchina sull’attacco del corpo, a causa della prospettiva, ogni tanto mi fanno scomparire la luce e devo spostarmi. N.B. I tagli che si possono vedere esaminando i livelli vicino al nero(specialmente nel 10-22) sono dei lampioni adiacenti che ho eliminato con IrfanView. Il 16-35 e` montato su una 5D (35.8×23.9mm, 4368×2912 pixel di 8.2um) ed il 10-22 su una 20D (22.5×15.0mm, 3504×2336 pixel di 6.4um). Essendo diverse sia la dimensione del sensore che quella dei pixel la comparazione puo` essere fatta in molti modi. Vediamo i principali: 1) Crop con il medesimo numero di pixel. E` la piu` asettica. Il crop di un’area pari a 62×44 pixel ha una dimensione che consente una buona visualizzazione. 2) Crop con la medesima dimensione in mm sul sensore. Fornisce una migliore rappresentazione dell’obiettivo eliminando il formato del sensore. Per fare questo si puo` eseguire un crop di 62×44 pixel su 20D, e di 50×35 pixel su 5D, corrispondenti a 0.41×0.28mm sul sensore. 3) Crop con la medesima dimensione in mm sulla stampa finale. Fornisce una migliore rappresentazione del risultato finale delle fotografie. Per fare questo si puo` eseguire un crop di 62×44 pixel su 20D, e di 78×55 pixel su 5D, corrispondenti a 5.4×3.7mm su stampa A4(297x210mm). Le foto che seguono sono secondo la rappresentazione 3). [IMG]public/imgsforum/2010/2/Tele.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2010/2/Wide.jpg[/IMG] I due obiettivi sembrano molto simili. Le immagini sembrano contenere la medesima quantita` di coma(presente in ogni supergrandangolare che si rispetti) ed astigmatismo. La maggiore puntiformita` del 16-35 e` data sostanzialmente dal minore ingrandimento che comporta il maggior formato del sensore. L’immagine centrale sensibilmente maggiore del 10-22 penso sia dovuta ad un fuoco non accurato da parte mia. Il peggioramento dei due obiettivi rispetto ai grafici MTF calcolati forniti da Canon sembra piccolo(a differenza del 70-200 f/2.8 IS). Ho poi fatto alcune fotografie al una stampa della mira ISO 12233 70cm x 100cm sia con il 10-22 sia con il 16-35 in quanto non ho trovato il 10-22 su the-digital-picture.com. Anche questa prova e` tutt’altro che accurata. E` infatti afflitta da (almeno)questi problemi. 1) La prova e` stata fatta utilizzando la messa a fuoco automatica. La nitidezza soffre quindi anche dell’imprecisione dell’Autofocus di Camera + Obiettivo. 2) La planarita` sensore/mira non e` sufficientemente accurata come richiesto. 3) La distanza di messa a fuoco e` molto piccola. Non dimentichiamo che gli obiettivi sono corretti per Infinito. 4) La colonna del cavalletto e` alzata di circa 20cm ed in queste condizioni vibra alquanto anche se con il telecomando probabilmente NO. Balza immediatamente all’occhio l’enorme distorsione del 16-35 @ 16mm e distanza di messa a fuoco 44cm. [IMG]public/imgsforum/2010/2/Distorsione.jpg[/IMG] Fotografando pero` quel cubo di mattoni che e` la chiesa di Sartirana dalla piu` ragionevole distanza di un metro e mezzo la deviazione dalla retta si riduce a 22 pixel sul lato lungo. Se per distorsione percentuale si intende il rapporto tra semilato corto e deviazione abbiamo l’1.4%. Nota: La Zeiss, che era piu` seria, sui suoi grandangolari luminosi dava una distanza minima di 1m. [IMG]public/imgsforum/2010/2/Muro.jpg[/IMG] Per ora della ISO 12233 allego solo un crop di 395×279 pixel della parte centrale. Piu` avanti(nel tempo) alleghero` quelli degli angoli. [IMG]public/imgsforum/2010/2/Iso_Tele.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2010/2/Iso_Wide.jpg[/IMG] La risoluzione al centro del 10-22 e` un po` inferiore a quella del 16-35. La maggior dimensione dei lampioni vista in precedenza forse non era dovuta, o non solamente, ad un fuoco non accurato. P.S. Viste le aspettative(con susseguenti delusioni) che ogni tanto appaiono sul Forum verso gli obiettivi della serie L magari qualcuno trova strano che io mi aspettassi prestazioni migliori da un obiettivo che costa 700 euro rispetto ad uno da 1500. Be!!! La luminosita` ed il campo coperto(lato sensore) si pagano!!! E non solamente in euro, ma anche in prestazioni. Sono rarissimi gli obiettivi luminosi, o per formati maggiori, che hanno prestazioni migliori delle loro controparti piu` chiuse o per formati piu` piccoli. P.S.(2 la vendetta) E` interessante osservare, ingrandendo l’immagine Raw della ISO 12233, il fenomeno della falsa nitidezza. Le 9 linee dopo una prima confusione ridiventano nitide, ma sono piu’ solo 5 e poi solo 3.
Marzo 25, 2008 alle 3:59 pm #1334186bepocPartecipanteCome promesso allego la risoluzione ai bordi. Dalla foto a piena pagina della ISO 12233 la risoluzione non puo` essere ricavata perche` entrambe le ottiche presentano una risoluzione molto maggiore delle 25 linee/mm sulla carta. Si potrebbe ricavare il valore MTF, ma questo deve essere ricavato(forse) dal RAW originale perche` il JPG convertito presenta forti elaborazioni. Ho rifotografato la ISO 12233 ad una distanza doppia(solo 16mm) per raddoppiare la risoluzione e l’ho posta all’estreme dell’angolo alto a sinistra. I numeri vanno percio` interpretati cosi: 6 = 33 linee/mm 7 = 39 linee/mm 8 = 44 linee/mm 9 = 50 linee/mm La fotocamera e` inclinata, cosi le righe che vanno verso il basso/destra sono quelle sagittali mentre quelle che vanno verso il basso/sinistra sono le tangenziali. Allego il risultato a f/2.8 ed f/8 includendo l’immagine RAW come viene visualizzata sul monitor da DPP. Cosi` ci si puo’ rendere conto dell’elaborazione eseguita dal RAW converter di DPP. E, cosa penso importante, anche del fatto che i risultati che si ottengono non dipendono solo da Obiettivo + Fotocamera + accuratezza della prova, ma anche dai programmi usati. Gli unici Test veramente affidabili di un obiettivo sono quelli fatti proiettando una mira ed esaminando l’immagine aeriale con un microscopio. Gli altri sono sufficientemente precisi per un Fotoamatore normale, ma non per quei pignoli che ritengono di un altro pianeta(quale?) un obiettivo che presenta un MTF = 85% rispetto ad uno all’82%. [IMG]public/imgsforum/2008/16mm_Comp.jpg[/IMG] Ingrandendo le immagini convertite da DPP si riescono a distinguere abbastanza bene: f/2.8 Tangenziale = 44 linee/mm f/2.8 Sagittale ._= 50 linee/mm f/8.0 Tangenziale = 50 linee/mm f/8.0 Sagittale ._= 60 linee/mm Ricordiamo che la 5D ha 122 pixel/mm che considerando un bianco ed un nero sono 61 coppie/mm Ad f/8 la risoluzione(sagittale) dell’obiettivo e` pari a quella della 5D anche sugli angoli. La mia analogica e` una Olimpus OM1 percio` la prova su pellicola(120 linee/mm possibili) non posso farla nonostante possieda un microscopio. Si nota l’aberrazione cromatica trasversale che, come e` giusto, e` indipendente dal diaframma. Vediamo cosa succede all’aberrazione cromatica trasversale con i software Canon. Le foto(crop di 390 pixel come prima) rappresentano l’estremo angolo(superiore sinistro) a 16mm per avere la massima aberrazione cromatica. [IMG]public/imgsforum/2008/16mm_Croma.jpg[/IMG] Le foto Jpg diretto da 5D e convertito da DPP sono praticamente uguali e presentano una notevole riduzione dell’aberrazione cromatica trasversale. Applicando la Chromatic Noise Reduction(High) l’aberrazione cromatica si riduce ancora, cosa da attendersi visto che e` larga circa 1 pixel. Come personale conclusione finale trovo che il 16-35(su 5D) sia sufficientemente definito anche ai bordi ed anche a f/2.8. Gli unici difetti molto evidenti sono la distorsione a 16mm e distanza di messa a fuoco inferiore al metro ed i flare. Il 10-22(su 20D) e` un po` leggermente, molto leggermente, meno definito, ma presenta una distorsione a 10mm(e breve distanza) ed una sensibilita` ai Flare molto piu` piccole. L’aberrazione cromatica trasversale e` buona e quella assiale non la ho notata. Naturalmente, se fotografo un cielo con il sole ed un primo piano in ombra esponendo per il primo piano, diventera` molto marcata, ma vorrei vedere il contrario.
Marzo 31, 2008 alle 4:43 pm #1335609achampPartecipanteVoglio un serie L, almeno uno *_*
Aprile 10, 2008 alle 2:54 pm #1338630thewizardofwizPartecipante…azz!! ho trovato un altro fuoriditesta che fa i test quasiMTF in casa, complimenti!!! [bir] Fabio/che si è consumato gli occhi a contare le linee sulle mire ottiche
Aprile 15, 2008 alle 8:24 am #1340036perseus68PartecipanteOriginariamente inviato da fireblade: Ho voluto confrontare tra loro i 3 ultragrandangolari canon di fascia L per valutare la rispettiva resa. Gli obiettivi in questione sono: EF14/2.8L (prima versione prodotto dal dicembre 1991 attualmente non più prodotto) EF14/2.8L II (versione attuale) EF16-35/2.8L II (versione attuale) La scena che ho fotografato presenta un forte contrasto, ricchezza di dettaglio, la presenza del sole in alto a sinistra (per valutare il flare). L’aberrazione cromatica è estremamente contenuta per tutti gli obiettivi. Tutti e tre gli obiettivi presentano flare: il 14I ne ha una quantità inaccettabile, il 14II si difende molto meglio, il 16-35II lo presenta sotto forma di bagliore diffuso che crea calo di nitidezza (osservare l’angolo opposto al sole, in basso a destra). Ovviamente il flare in controluce su obiettivi del genere è quasi scontato, tuttavia è interessante osservare che nel caso del 14II sia stato compiuto un notevole passo avanti per attenuarlo. Come prevedibile il comportamento peggiore lo ha il 14I: assenza di dettaglio a tutta apertura, bordi impastati, flare inaccettabile. Il nuovo progetto ottico favorisce gli ultimi nati, 14II e 16-35II in quanto a dettaglio e pulizia degli angoli sono entrambi notevoli a tutti i diaframmi. In conclusione quindi se proprio non servono quei due millimetri in meno, il 16-35II rimane un’ottima scelta, superato dal 14II il quale però si posiziona su tutt’altra fascia di prezzo. Ecco ora le foto (gli elementi orizzontali delle antenne si vedono 😉 ) Per ciascun obiettivo ho scattato 5 foto ai diaframmi 2.8, 4, 5.6, 8, 11 che sono di impiego comune. La fotocamera è stata posizionata su cavalletto e lo scatto eseguito con preventivo alzo specchio e autoscatto per evitare micromosso. L’esposizione non è stata bloccata tra scatto e scatto, qeusto spiega le lievi differenze tra una foto e l’altra. Le foto sono state ottenute per conversione diretta del jpg dal raw con ridimensionamento direttamente in DPP. Nessun’altra elaborazione. Su richiesta posso fornire i raw originali. [lo]
Hai fatto un grossdo lavoro, complimenti. Pero’ postando tutto il frame non ci vede molta differenza. Avrei preferito un Crop 100% del cenntro e del bordo. Lo so che e’ un lavoraccio farli ma il test prende tutta un’altra piega. 😀
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