L’interpretazione è semplice: Sull’asse Y c’è il valore di contrasto; da notare che il max è 1 (anche detto 100%MTF), ovvero quando il bordo delle coppie di righe bianche&nere di un dato valore lp/mm fotografate (es: 17 lp/mm significa 17 coppie di linee bianche&nere alternate in un millimetro) è perfettamente “netto” come l’orginale senza passare mai per toni di grigio (valore teorico a cui nessun obiettivo può arrivare). Sull’asse X è riportato il raggio del cono d’immagine che si forma sul sensore (la metà della diagonale del full frame che è, appunto, 22mm). Le linee rosse e verdi sono sagittali e rispettivamente per 10 lp/mm e 20 lp/mm, quelle tratteggiate sono meridiane. Poiché nn esiste uno standard MTF ognuno effettua i test un po’ come vuole e la Sigma è fin troppo benevola… una prova di ciò è che generalmente i test x 35mm si effettuano fino a 40 lp/mm mentre qui si fermano a 30. Alla luce di ciò si evince che alla minima lunghezza focale il 28mm decade già da 10mm dal centro, mentre il 70 arriva a 15. A 300mm nn c’è + paragone con la versione APO. Per quanto riguarda il rapp. macro, il valore indica la capacità d’ingrandimento. Un rapp. 1:1 significa che ciò che fotografi avrà le stesse dimensioni sul sensore (es. un ape di 10mm sarà 10mm sul sensore); un rapp. 1:3 sarà, dunque, un terzo delle dimensioni reali. il 70-300 è “più macro” del 28-300 (datemi la licenza 🙂 ) Spero d’esser stato utile (e chiaro). Nessuna ignoranza da perdonare! 😀 Ciao [lo]