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Aprile 24, 2010 alle 1:09 pm #1569042niktosiPartecipante
Ho visto che tante riviste di foto naturalistiche usano per fare le foto agli animali, i cosidetti cannochiali da osservazione cioe’ dei potenti zoom 30-60 x con un ottima qualita di lenti, con adattore e reflex o compatta attaccata… Volevo sapere perchè qui su questo forum non ne ho trovato traccia..forse perche’ sono inferiori ad un teleobiettivo, forse perche’ sono migliori di un tele ..e allora addio mercato (un cannocchiale cosi costa dai 2000 a 3000 euro e si ha un elevato range di focale). Forse perche’ con l’adattore per le macchine fotografiche si ha dele distorsioni di immagini? insomma perchè ?.
Aprile 24, 2010 alle 1:29 pm #1569045reynoldsPartecipanteA mio personale parere le immagini ottenute con teleobiettivi fotografici sono superiori qualitativamente a quelle ottenute con la tecnologia Digiscoping. Non bisogna valutare le foto delle riviste, perchè sono a bassa risoluzione, per fare il confronto si dovrebbero analizzare i files RAW. Chiaramente, se si usa un cannocchiale tipo Leica, Howa, Swarowski da 3.000 Euro, il confronto va fatto con ottiche della serie L, per esempio il Canon 300 mm f 2.8 oppure il 500 f 4. Resta comunque la assoluta impossibilità con i Digiscoping di fotografare oggetti in volo o comunque in movimento, per evidenti problemi di puntamento, cosa fattibile solo con obiettivi fotografici. Ecco comunque un link che ti può interessare: forum_forum.asp?forum=3§ion=3&post=249634&page=last#385204
Aprile 24, 2010 alle 5:31 pm #1569086alcarinPartecipantesi aggiungono a tutto ciò che ha detto reynolds tutti i problemi della fotografia a lunghissime focali: – necessità di un treppiede stabilissimo (e quindi molto, ma molto pesante) – calo di nitidezza dovuto alla distanza notevolissima dei soggetti (il raggio di luce deve attraversare molti “strati di aria” e arriva al sensore con poca “forza”, vengono foto intrinsecamente poco nitide e poco contrastate) Aggiungi a ciò una discreta scomodità del telescopio in sè. Tutte queste “magagne” rendono l’uso dei telescopi in fotografia non certo impossibile, ma molto limitato ad un certo genere di soggetti : semi-immobili, con luoghi di transito e/o passaggio ben conosciuti, estremamente lontani. Classici esempi: stambecchi, camosci, avifauna in oasi naturalistiche. Piuttosto impensabile utilizzare invece questo sistema nelal caccia fotografica propriamente detta. O almeno, tutto si può fare, ma i problemi rendono l’impresa alquanto improba. Ferme restando tutte le caratteristiche dette da reynolds (im primis il problema relativo alla semi-impossibilità di fotografare elementi in movimento). ciao!
Aprile 26, 2010 alle 3:56 pm #1569422niktosiPartecipanteGrazie ad entrambi per le delucidazioni…adesso mi sono fatto un idea piu’chiara.
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