Non le avevo viste; per la scelta del colore, che spesso in questa città finisce per stereotiparla più di quanto già non si faccia, le belle luminosità dalle note calde prima dell’inbrunire sono un’ottima risorsa. Per contro, a Venezia, trovo che il grandangolo non sia poi così adatto, come invece verrebbe da pensare per ovvi motivi dimensionali, infatti da ‘camminatore’ e discreto conoscitore – per amore personale – in tutte le foto in cui si è scelto la focale più ampia, il risultato non incontra ciò che ho visto e conosco; questo a prescindere dall’aspetto prettamente tecnico fotografico legato ad aspetti della distorsione(che comunque qui sono contenuti), mi riferisco piuttosto alla percezione visiva della città , la dilatazione infatti, con quel senso di lontananza e ampiezza forzata, da una parte potrà apparire scenografica e comprensibilmente gradita, ma dall’altra – in questo caso la mia testimonianza – cioè dell’osservatore diretto, no. Questa, vuole essere non una critica negativa, quanto una nota a contributo di una possibile visione a cui ambire, credo in generale, non solo a Venezia che non è affatto un ‘museo a cielo aperto’, come del resto le foto non convenzionali riportano, ma una città -evento storico, il passato è presente, è vero, non è morto… Vive! ..ed fortemente impressionante se la si ama. [lo]