- Questo topic ha 29 risposte, 16 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 10 anni, 8 mesi fa da Alessandro Giraldi.
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Novembre 9, 2010 alle 4:16 pm #1611855SteveGarveyPartecipante
Vi segnalo due articoli proposti in italiano: del fotografo americano Jake Garn che critica la regola “dei terzi” proponendo “Sezione e Aurea” e triangoli come valide alternative creative. http://www.cultorweb.com/Comp/C.html
Novembre 12, 2010 alle 1:19 pm #1612509longdreamPartecipanteCiao Steve, benvenuto nel forum: ti ringrazio per le tue segnalazioni che saranno certamente utili. Ho modificato il tuo messaggio rendendo attivi i link ai siti segnalati. A presto.
Novembre 12, 2010 alle 1:27 pm #1612512SteveGarveyPartecipanteGrazie ! Se interessano ho altre traduzioni di articoli di noti fotografi americani, e canadesi, con relative immagini, relativi a questi argomenti Un saluto Steve
Novembre 12, 2010 alle 1:30 pm #1612514firebladePartecipanteGrazie per la segnalazione. Metto in evidenza la discussione perché è molto interessante.
Novembre 12, 2010 alle 2:53 pm #1612541FrancoPartecipanteBenvenuto grazie degli interessanti link, sull’argomento “regola dei terzi”, è evidente che questa regola (come tutte le altre) debba essere intesa non come una “legge” ne tantomeno una regola da seguire in modo matematico, dev’essere innanzi tutto “funzionale” rispetto il soggetto, in altre parole in fase di composizione del soggetto possiamo anche seguire la regola ma sarà poi il soggetto stesso a dettare le sue regole, a noi il compito di interpretarle. Quando si parla di sezione aurea come regola della natura, mi chiedo sempre, ma è nato prima l’uovo o la gallina? è nato prima il soggetto o l’oggetto, la regola o la sua manifestazione naturale? a questi quesiti posso chiedere aiuto solo alla fede. Credo che la regola aurea sia in molti casi applicata perché rientra nella visione delle cose, in altre parole non applichiamo la regola dei terzi perché legge della natura, ma perché ABITUATI a vederla nelle manifestazioni (naturali o meno) di tutti i giorni, perché facilita la lettura, comunica e veicola meglio il messaggio che il fotografo vuole trasmettere Ma non tutti hanno la capacità di vedere la sezione aurea quindi applichiamo la famosa regola dei terzi. la sezione aurea è una misura che fà parte di un computo metrico di cui si tiene conto in molte forme d’arte e ovviamente anche in fotografia. Adottando la sezione aurea i punti di interesse vengono spostati di poco, se facciamo caso, il punto dove termina la chiocciola è molto vicino ad uno dei punti del reticolo dei terzi, invece del rapporto 2/3 si applica quello di 3/5. Però la regola dei terzi è di facile applicazione, si comprende facilmente, quindi viene recepita meglio dal fotografo che non vuole addentrarsi nel tecnico . dove avevo letto che il bello delle regole e trasgredirle? l’ho letto proprio nell’articolo di Garn! allora perché complicarle? forse perché complicandole saremo ancora più’ invogliati a trasgredirle? .. il ragionamento non torna .. come una chiocciola che si avvita senza fine, i nostri occhi non riescono a vedere oltre. Se guardiamo le foto inserite nell’articolo di Garn, togliendo la chiocciola (uno dei tanti simboli che riportano la sequenza della sezione aurea) possiamo notare che rispettano quasi fedelmente la regola dei terzi, a volte in modo preciso . sarà un caso che la regola dei terzi e la sezione aurea risultano sovrapposte nella stessa immagine? chissà perché qualcuno, folgorato dalla conoscenza dell’esistenza delle sezione aurea, non riflette su questa coincidenza potrebbe scoprire di averla sempre adottata. guardate l’ultima foto della modella sulla neve: [IMG]public/imgsforum/2010/11/lilian-24-100.jpg[/IMG] l’orizzonte è sul secondo terzo e la posizione della modella su uno dei due terzi verticali, quello destro ovviamente. Anche la seconda foto è un ottimo esempio di applicazione della regola dei terzi: [IMG]public/imgsforum/2010/11/img_8273-100.jpg[/IMG] Invece se guardiamo la terza foto: [IMG]public/imgsforum/2010/11/kaila355-100.jpg[/IMG] che a parer mio rispetta perfettamente le misure sella sezione aurea, e abbastanza bene anche la regola dei terzi (le due mani si trovano vicine alle due “quinte”, d’apertura e chiusura dei 4 punti d’intersezione della griglia dei terzi, per essere esatti la mano destra e un pò scentrata) se fate caso, anche capovolgendo la chiocciola il risultato non cambia .. ah, a proposito la regola dei terzi non ha un verso, una posizione. Invece la sezione aurea è più’ fantasiosa, può essere girata a piacimento, capovolta .. ritorno alla battuta: è nato prima l’uovo o la gallina? potremmo dire, è nata prima la regola o la foto? dico questo perché in molte foto, troppe, è più’ facile trovare un’applicazione alla sezione aurea dopo lo scatto, che prima almeno per i comuni mortali . 😉
Novembre 12, 2010 alle 3:50 pm #1612572chinaskiPartecipantePenso poco a queste regole quando compongo, ma poi, a risultato ottenuto, molte si rifanno ad esse
Giustissimo…. come ogni cosa bisogna impararle perfettamente entrambe poi sarà il nostro inconscio o decidere quale usare a seconda dell immagine da catturare . [lo]
Dicembre 16, 2010 alle 1:46 pm #1618903SteveGarveyPartecipanteVisto che questo tipo di discussione suscita interessa vi propongo un intervento di Trey Ratcliff, il mago dell’HDR, che propone una serie personale di consigli. Secondo me meritano un’occhiata, non fosse altro che per valutare le immagini a corredo del testo: http://www.cultorweb.com/10/F.html
Giugno 2, 2011 alle 11:28 pm #1650563filipposPartecipanteLa regola dei terzi è una semplificazione della sezione aurea. La sezione aurea di per se non può essere precisa, perché si basa su un rapporto sulla radice quadrata di 5, quindi fa un numero imperfetto e infinito. La sezione aurea non è applicabile in modo rigoroso perché non si capisce su che base la si possa applicare: i rettangoli fotografici non sempre sono aurei, a patto che non si ritaglino, ma questo non cambia nulla, perché come sarà poi possibile applicare rapporti precisi almeno a 5 cifre (1,68 permettete è troppo approssimativo!!!) in modo da aver qualcosa di accettabile? Le figure geometriche poi, quasi mai hanno angoli aurei. I punti prospettici non sempre sono così precisi e definiti da poter essere considerati al vertice di un qualsiasi tipo di nautilus. Se il rapporto aureo è impreciso e inapplicabile se non in modo piuttosto labile, a che serve la regola dei terzi? A dare uno schemino di scemo ai corsi base di fotografia. Le fotografie sono belle, quando si avvicinano a canoni aurei, ma non è opportuno, o almeno è inopportuno andar a cercare punti linee e punti prospettici troppo precisi: la natura cresce secondo schemi aurei, è provato, ma non mi sembra troppo precisa, anche se la trovo ugualmente bella e sensata. Lo stesso vale per la fotografia. Un’immagine deve essere bella e sensata. Ritengo che ci si debba appoggiare alla sezione aurea. Aiuta. Ma non deve essere visto come un’incastro preciso come quello di un cassetto dentro un mobile, piuttosto come un morbido cuscino dove appoggiare i nostri pensieri e le nostre visioni fotografiche. Se la natura cresce per schemi aurei, anche la nostra fotografia non potrà altro che fare altrettanto, prima o poi.
Giugno 3, 2011 alle 2:54 am #1650584GianMauroPartecipanteper filippo: Affermazione di carattere matematico assolutamente non corrette
Giugno 3, 2011 alle 4:46 am #1650589filipposPartecipanteSì è vero, non è il rapporto aureo a essere sulla base della radice di 5, ma il numero aureo stesso a essere su quella base, per quanto riportato da Wiki. Ma se la memoria non mi inganna e mi ricordo qualcosina di matematica studiata 20 anni fa, se il numero aureo è dato da una formula con la radice di 5, e i rapporti aurei sono il frutto di un’equazione di distanze, in qualche maniera si ricavano gli stessi rapporti con la radice di 5. Ma forse la memoria mi inganna e posso essere smentito, ma nella mia preziosissima enciclopedia universale curcio, cartacea del 1970 e rotti, c’è questa formulina… Poi, sinceramente, se matematicamente ho detto una cosa inesatta, me ne frega poco. L’importante sono altre cose.
Giugno 3, 2011 alle 5:39 am #1650590bepocPartecipanteLa questione può essere risolta da una semplicissima prova in doppio cieco. Si prendono dieci terne di rettangoli variamente smazzati. In ogni terna abbiamo un rettangolo con il rapporto tra i lati pari a 1,617. Uno pari a 1,6180339887498948482045868343656… uno pari a 1,619 Se vengono identificati, come più gradevoli tutti i 10 rettangoli aurei la cosa è risolta. Il rapporto aureo e` importantissimo in fotografia. Se no, … Beh la discussione sul sesso degli angeli va avanti da 2000 anni … Può andare avanti anche quella sulla sezione aurea in fotografia. Per chiarimenti il rapporto aureo detto in antichità rapporto tra medio ed estremo è il seguente: Abbiamo un segmento: [IMG]public/imgsforum/2011/6/aa.jpg[/IMG] Se AC/AB = AB/BC il rapporto è il rapporto aureo e lo troviamo anche nel rapporto tra un lato e le diagonali del pentagono. La formula è R = (1 + Radice di 5) / 2)
Giugno 5, 2011 alle 5:02 am #1650899GianMauroPartecipanteper filippos: “Poi, sinceramente, se matematicamente ho detto una cosa inesatta, me ne frega poco. L’importante sono altre cose.” appunto, l’importante è non ostentare cultura matematica, si può fare brutta figura e si finisce con il parlare della 3°,4° e addirittura 5° cifra decimale. Concludo scrivendo, che non è corretto uscirsene con una frase del genere
Giugno 5, 2011 alle 3:39 pm #1650944filipposPartecipanteper GianMauro Probabilmente io sono sempre stato estremamente pignolo nella matematica, tanto che se consideravo un numero imperfetto, non mi piaceva parlare a meno di 5 cifre. Tuttavia adesso non sono un matematico e mi limito a trarre delle conclusioni pratiche e non matematiche. In fotografia la sezione aurea ritengo che non sia applicabile in modo strettamente rigoroso, proprio perché fotografia. Gli argomenti sono tanti, uno su tutti: come fai a vedere gli angoli le proporzioni e tutto il resto dal mirino di una reflex? Come fare a calcolarli e effettuare un’inquadratura rigorosamente corretta? Io non ci riesco. In ogni modo sono interessato a capire dove le mie considerazioni matematiche sono sbagliate: la matematica ho smesso di studiarla troppo presto, in proporzione a quanto mi piace, ma quando c’è un’argomento elementare da capire sono sempre interessato.
Giugno 5, 2011 alle 6:38 pm #1650967galadPartecipanteOriginariamente inviato da filippos: un numero imperfetto
Parli dei numeri reali? non credo che esistano i numeri imperfetti, al massimo i numeri razionali o irrazionali…
Giugno 5, 2011 alle 10:12 pm #1650996GianMauroPartecipantePer filippos: dato che sei interessato a capire da dove sbagli, partiamo da quanto scrivi: perché si basa su un rapporto sulla radice quadrata di 5, quindi fa un numero imperfetto e infinito. la radice quadrata di 5 (uno dei tanti modi matematici di descrivere la spirale aurea) non è un n° impreciso ne infinito, ma bensì irrazionale. Non so, è come dire che p greco (non riesco ad inserire il simbolo) non permette di calcolare l’area del cerchio perchè è impreciso. Il fatto che in questi casi (ed in innumerevoli altri) il numero di cifre dopo la virgola sia pari ad infinito non vuol dire che sia impreciso, la logica matematica lo ha non ha caso, definito irrazionale. Sono sicuro che anche su wikipedia trovi le definizioni accettabili di n° razionale ed irrazionale, quindi le tralascio poi scrivi: ..perché come sarà poi possibile applicare rapporti precisi almeno a 5 cifre (1,68 permettete è troppo approssimativo!!!) in modo da aver qualcosa di accettabile? intanto, il rapporto aureo è 1,62 (.. e non 1,68) e poi per capire, basta leggere con attenzione post di bepoc. Infatti, nella sua precisa ironia, ti prende tre terne di rettangoli. Una appena più piccola del rapporto aureo, un’altra terna con un’incertezza nientemeno che sulla 31° cifra decimale, ed infine una terna appena un po’ più grande. Alla domanda: Sei in grado di discriminare i rettangoli? Tu risponderesti: Si, sicuramente! (anche io) Solo che, devi prendere il calibro (lo farei anch’io in buona approssimazione) continui a scrivere: Se il rapporto aureo è impreciso e inapplicabile se non in modo piuttosto labile, a che serve la regola dei terzi? A dare uno schemino di scemo ai corsi base di fotografia. Per quello che riguarda la regola dei terzi le cose non cambiano, dato che dobbiamo parlare di rapporti e cioè di dividere il lato della foto in tre parti uguali. Infatti, ponendo ad 1 il lato e dividendolo per tre (regola dei terzi) cioè 1:3 (cioè 1/3) otteniamo che il segmento misurerebbe 0,33..3 cioè un numero periodico, ma dal tuo punto di vista, potrebbe essere definito come dire…. impreciso? Si, chiaramente sbagliando. A proposito 1/3 non è un numero irrazionale perchè a differenza di quest’ultimi può essere scritto come rapporto di n° interi (cioè le frazioni) ma per entrare ancora nello specifico prendiamo p. es. una foto 13×18, ed ipotizziamo di voler calcolare le dimensioni dei segmenti aurei in base allo schema di bepoc abbiamo: AC=AB+BC con AC=18 cm AB/BC= 1,62 (in buona approssimazione) ricaviamo AB=1,62*BC lo sostituiamo nella prima: 18=1,62*BC+ BC ; 18=BC*(1,62+1); 18=2,62*BC ossia: BC=18/2,62= 6,92 cm quindi AB=18-6,92=11,08 cm considerando il piccolo formato la sezione aurea la considererei a 11,1 cm cioè, considerando che eventualmente prenderesti un normale righello per misurare la sezione aurea, ti rendi sicuramente conto da solo quanto insignificante sia l’approssimazione (nessuno guarda con il calibro la foto per vedere dove si trova la verticale della sezione aurea) e per formati anche 2-3 o 4 volte più grandi le cose non cambiano di molto Così solo per chiarire: Il rapporto della sezione aurea pari a 1,6 ed è il rapporto tra due n° consecutivi della sequenza dei n° di Fibonaci: 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21,….Fn cioè Fn:= Fn-1 + Fn-2 con n>1. Il rapporto Fn-1 / Fn-2 tende ad 1,6.. man mano che la sequenza cresce quindi in parte è vero si approssima ad 1,6 solo perchè per i nostri scopi è sufficiente; inoltre, indicando la radice quadrata con sqr [sqr(5)-1]/2= 0.618… (che esattamente l’inverso 1,6..) che è un numero irrazionale e non imperfetto che tu citavi (…male) Con buona pace della grammatica questo è tutto. Resto a disposizione per eventuali chiarimenti Per quello che riguarda le regole se ne è già discusso abbastanza
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