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sulla peculiarità del mondo Zeiss ho pubblicato tempo fa questo articolo che cerca di interpretare il fenomeno aziendale attraverso i due principali prodotti, Contax e Contarex, e le motivazioni umane che stanno alla base della grandezza e dei limiti della Zeiss Ikon. [Url]http://www.nadir.it/ob-fot/CONTAX_CONTAREX/contax_contarex.htm[/url] buona lettura Pierpaolo [IMG]public/imgsforum/2013/6/Ghisetti_007.jpg[/IMG]

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Un articolo molto interessante che riesce in breve a far capire cosa si muoveva attorno al marchio Zeiss Ikon. Anche io da appassionato del marchio e della sua storia sono rimasto a volte basito per le scelte tecniche che commerciali come ad esempio tra il periodo pre bellico ( 2* guerra mondiale ) con la sovrapposizione di modelli di apparecchiature folding e box in particolare tanto da entrare in concorrenza tra di loro. Sicuramente con l’avvento della Contarex la Ikon aveva davvero creato la macchina perfetta ma purtroppo non venne capita a dovere e lo strapotere commerciale della cugina Leica ne decreto’ la fine. Per capire di cosa si tratta bisogna avere la fortuna di provare queste apparecchiature per capire.

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ricordo che in ogni caso la sovrapposizione dei modelli all’interno della Zeiss Ikon è stata spesso dovuta alle continue acquisizioni di altri marchi con i tempi necessari per snellire il catalogo. Inoltre vi erano sempre delle notevoli ‘fissazioni’ come gli apparati stereo, quasi inutili in sistemi come la Contaflex dopoguerra, in ben 3 versioni! Contrariamente a quello che comunemente si crede comunque le acquisizioni servivano come cavallo di Troia: la Goerz ha portato in eredità Richter, massimo esperto di ottiche per aerefotogrammetria, che ha disegnato il famoso Topogon e tutta una nuova serie di ottiche che hanno spalancano nuovi orizzonti alla visione fotografica. Per non parlare dell’acquisizione della Ernemann, che ha portato in eredità macchine bellissime ma tecnicamente mediocri, ma che ha permesso di acquisire L.Bertele, uno dei massimi creatori di ogni tempo di ottiche rivoluzionarie, come l’Ernostar, il Biogon 21 e 38 per Hassy e il Sonnar da 300/4 nel 1938! Vera fantascienza! Pertanto è sempre facile criticare ‘a posteriori’, ma occorre conoscere sempre bene le vere motivazione di base e ricordarsi che la Fondazione Zeiss NON è un’impresa commerciale come le altre. Pierpaolo

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la macchina perfetta ma purtroppo non venne capita a dovere …

Secondo me fu proprio perchè non poteva essere fraintesa l’assoluta qualità, capita, dunque inesorabilmente fuori gioco… .. è un piacere leggere Pierpaolo G. anche qua, conosco bene quell’articolo e non solo. La bellezza della Fotografia storica, deve molto alla Zeiss sotto tutte le sue forme, ciò è appunto prova che non è stata un mero episodio commerciale ma riferimento culturale… [leg] La Contarex la inseguo da tanto, non è facile oggi, a volte mi è sfuggita per un soffio, è come un’attesa che scorre nel tempo e accresce il pathos della fotografia con un ingrediente di valore in più…

[gloster1974]

Diciamo che la parte progettuale e quella commerciale marketing non viaggiavano esattamente sulla stessa lunghezza d’onda 😀 Io ho avuto la fortuna di usare una Contarex super II cromata con lo stemma del marchio rettangolare ( una rarita’ per chi ne conosce la storia ) ma devo essere sincero non mi sono mai trovato benissimo.

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visto l’interesse sull’argomento ripropongo un ulteriore mio articolo che, prendendo spunto dal primo, prende in esame l’eredità del design Contax, con materiale iconografico completamente rinnovato e macchine poco conosciute Pierpaolo [Url]http://www.marcocavina.com/articoli_fotografici/Pierpaolo_Ghisetti/22/00_pag.htm[/url]

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aggiundo una delle macchine chiaramente derivate dal design Contax oltre le note Kiev e Nikon Pierpaolo

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Yashica

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Originariamente inviato da contarex: Pierpaolo

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[gloster1974]

Il fatto che così tante marche si siano liberamente ispirati alla contax la dice lunga.

[Autore]

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