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Gennaio 30, 2009 alle 3:04 pm #1431510mcgiglioPartecipante
Salve a tutti., mi farebbe piacere ricevere da voi 2 tipi di consigli riguardo questa foto che ho scattato la settimana scorsa. Il primo consiglio dovrebbe essere sulla fase di scatto, il secondo sulla post-produzione. Premetto che purtroppo ho scattato questa foto in condizioni non proprio ideali: la temperatura era vicino allo 0°, pioveva (anche se non si direbbe), avevo le mani praticamente ischemiche essendo privo di guanti, i miei in macchina che avevano fretta di ritornare a casa. In pratica ho scattato senza neanche guardare le impostazioni. La foto è stata scattata in raw, e prima di proporla a voi ho solo corretto il bilanciamento del bianco per eliminare una fastidiosa dominante blu; poi penserò ad aumentare anche un po il contrasto con le curve. Quello che non mi va di questa foto, come molti avranno notato, è la sovraesposizione nella parte alta della foto che penso sia la causa di quellazzurrino che circonda i rami. Da qui due domande: 1)Era inevitabile (a costo ovviamente di non postare la mia posizione e cambiare quindi inquadratura e composizione) ? 2)Avete qualche consiglio per correggere tale effetto in post-produzione? Voi lo lascereste o è un errore grossolano? Grazie a tutti.
Gennaio 30, 2009 alle 3:12 pm #1431513AlexCapPartecipantel’unica cosa che avrei fatto al tuo posto in questa situazione,è di scattare una foto sottoesposta,esposta insomma più per il cielo,e poi recuperare la zona sotto in post-produzione,con due livelli esposti diversamente,presi dal raw.
Gennaio 30, 2009 alle 3:15 pm #1431514firebladePartecipanteE’ una foto con un forte contrasto, cioè un cielo luminoso con le montagne in ombra. Nessuna fotocamera di questo mondo sarebbe in grado di restituire quello che hanno visto i tuoi occhi, che posseggono una dinamica notevolmente superiore. In questi casi si deve scegliere se sacrificare le luci a scapito delle ombre o viceversa, oppure se effettuare un bracketing su diversi livelli di esposizione per poi ottenere una artificiosa doppia esposizione dello scatto. L’alone azzurrino intorno ai rami è una aberrazione dell’obiettivo, ed è tipica delle situazioni di controluce; affligge anche obiettivi costosi e blasonati. [lo]
Gennaio 30, 2009 alle 3:36 pm #1431520firebladePartecipantePer quanto riguarda la postproduzione, puoi agire sui livelli di luminosità delle luci e delle ombre, per ottenere un effetto moderato di schiarimento che non sia decisamente artificioso come una doppia esposizione: [IMG]public/imgsforum/2009/1/canon2.jpg[/IMG] Tieni presente che una foto paesaggistica di grande effetto non si fa al pc se le condizioni di scatto erano tali da suggerire di non scattare la foto. La foto paesaggistica richiede una profonda conoscenza del luogo, per poter scegliere le condizioni di luce adeguata che portino ad uno scatto efficace, senza dover impazzire a posteriori per aggiustare una foto che andrebbe cestinata. Ovvio che non sempre si è nelle condizioni di poterlo fare, ma in questi casi non parliamo di fotografia, ma di foto ricordo, ed è tutt’altro argomento 😉
Gennaio 30, 2009 alle 4:47 pm #1431548mcgiglioPartecipanteGrazie mille fireblade! Come al solito sei sempre gentilissimo! Lo so che questa foto andrebbe cestinata, ma cerco di salvarla, in quanto un pezzo raro: Quello che si vede nella foto è un lago che esiste solo per pochissimi giorni l’anno, si forma al disgelo sommergendo una verdissima prateria e non capitava da diverso tempo che raggiungesse simili dimensioni, data la scarsità delle nevicate degli ultimi anni; in praticava ne avevo solo sentito parlare da altri. Inoltre è stata scattata da una strada che normalmente proprio nel periodo del disgelo è chiusa per il rischio di slavine (infatti nn so proprio come sia capitato che quest’anno l’abbia trovata aperta): altrimenti può essere fotografato solo da molto lontano, con altre inquadrature e comunque con altri obiettivi che io non ho. Poi quella luce, che addirittura me l’ha fatta sovraesporre :-), è stata l’unica vista in una settimana circa di soggiorno, con giorni bui e pieni di nebbia. Oggi quel lago già non esiste più, chissà quando si riformerà e lo si potrà un’altra volta ammirare da vicino e fotografarlo. E’ per tutte questi motivi che cerco di salvarla, so bene quale deve essere l’impegno per una foto di paesaggio ben riuscita e poi non amo tanto la post-produzione!
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