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Giugno 27, 2009 alle 10:25 pm #1484631agomartiPartecipante
Ho avuto risposta e l’arcano, mica tanto poi, è stato risolto. La questione si è rivelata di fatto, inesistente. Ovvero: l’articolo si riferiva al fatto che è possibile che qualche modello di fotocamera abbia il sensore non perfettamente allineato all’equivalente piano di messa a fuoco della pellicola. Ma a questo punto il digitale non c’entra niente. Così come ti può capitare la fotocamera digitale fallata, può accaderti di beccare una fotocamera analogica fallata o un’ottica, o tutte e due. Insomma, nel ringraziare chi mi ha risposto, ho scritto che a questo punto la questione non è rilevante, tant’è che può riguardare articoli di prodotti fotografici e non, e quindi l’autore poteva anche non dire niente. Va bene che il digitale permette degli ingrandimenti molto più spinti a costo zero e quindi se si dovesse presentare l’inconveniente con il digitale sarebbe più evidente, ma capite anche voi che non si può fare di un caso molto particolare una regola generale. Grazie a tutti. Buona serata.
Giugno 18, 2009 alle 12:54 pm #1481245agomartiPartecipanteVi riporto testualmente l’articolo che sono riuscito a trovare in pdf: “Laltra questione sconosciuta dai fotografi che scattano con la pellicola è rappresentata dai problemi di messa a fuoco derivanti dallaccoppiata obiettivo/reflex digitale. Molte ottiche AF progettate per le reflex a pellicola possono essere innestate su quelle digitali ma spesso osservando le immagini scattate abbiamo la cattiva sorpresa e diciamo: Ma io non avevo messo a fuoco lì!. Il difetto è fastidioso e può manifestarsi in due modi conosciuti come front focus e back focus. Nel primo caso la messa a fuoco viene effettuata prima del soggetto, nel secondo caso al di là del soggetto. Anche in questo caso un menu dedicato consente di effettuare la taratura di fino della messa a fuoco automatica in un intervallo di +/-20 step, memorizzando la regolazione fino ad un numero consistente di obiettivi”. Buona giornata.
Giugno 17, 2009 alle 7:10 pm #1480976agomartiPartecipanteTerrò in considerazione la possibile influenza degli sponsor sui pareri delle riviste di fotografia. Intanto sto aspettando una risposta proprio dal sito della rivista in questione. Grazie ancora. Ciao.
Giugno 17, 2009 alle 3:34 pm #1480854agomartiPartecipanteIn verità sono stato io ad usare l’espressione “formato digitale”, per sintetizzare al massimo (però se ci pensi è quello strausato e non capisco perchè non facciano il formato pieno anche sulle reflex semiprofessionali). Personalmente penso che il formato APS, che conosco bene fin dagli albori con la pellicola, sia stata solo una trovata commerciale con scarsi vantaggi, anzi… La dimostrazione è stata il suo fallimento sul nascere. Ritengo che lo scopo sia stato quello di automatizzare il più possibile il processo di stampa delle stampatrici automatiche, inserendo nel rullino la banda magnetica, con evidenti potenziali contenimenti in termini di costo per i laboratori. Dal punto di vista del fotografo invece non è cambiato nulla, anzi il risultato più evidente è stata la diminuzione della superficie impressionabile sulla pellicola, con conseguente perdita di definizione. Se poi passiamo al digitale, le case produttrici, ma ti ricordo che si tratta sempre del mio parere personale e in quanto tale assolutamente opinabile, non hanno il verso: esiste l’APS-C e l’APS-H, e il formato APS in generale differisce, in termini di misure, tra le varie case produttrici. Ho posto la domanda in quanto l’affermazione iniziale proviene da una rivista del settore che, sempre a mio parere, ha fatto la storia della fotografia in Italia. Quindi, o improvvisamente si sono bevuti il cervello, e dubito, oppure qualcosa di vero c’è. Comunque giusta la tua osservazione sulle condizioni critiche in cui si trovano ad operare a volte le ottiche autofocus. Però ti faccio notare che questo valeva anche ai tempi delle pellicole. Da quanto ho capito io si tratterebbe di altra questione. Speriamo che qualche illuminato ci possa illuminare. Ciao.
Gennaio 30, 2009 alle 3:03 pm #1431509agomartiPartecipantealuks, mi hai dato una gran dritta. Non lo sapevo. Adesso vedo. Grazie mille.
Gennaio 30, 2009 alle 3:01 pm #1431507agomartiPartecipanteNo Fabio, era un polarizzatore circolare Hoya pro 1d 72 mm che di per se ha già la montatura slim e non un B+W, su cui iniziamente mi ero orientato, ma poi ho rinunciato per il costo. E l’ho visto bene, dato il prezzo. Comunque quando sarà lo prendo su internet. I 10 di spedizione vengono ampiamente compensati dal prezzo più basso.
Gennaio 28, 2009 alle 3:58 pm #1430854agomartiPartecipanteTi ringrazio per il consiglio, ma sono da valutare. Ho chiesto in un negozio e mi hanno sparato la cifra di 168,00 (cenosessantotto) euro… Su internet il prezzo oscilla tra i 75 e i 90 euro. Ciao. Buona giornata.
Gennaio 23, 2009 alle 8:11 pm #1429359agomartiPartecipanteA questo punto mi viene da pensare che l’articolo che ho letto e da cui ho tratto spunto per la domanda iniziale si riferissealla messa a fuoco manuale. Non mi sembrava, da qui la mia domanda. Comunque l’importante è che non vi siano dei problemi tra compatibilita: reflex digitali e obiettivi 35 mm. Grazie mille ancora per i vostri consigi. Buona serata.
Gennaio 23, 2009 alle 4:31 pm #1429266agomartiPartecipanteGrazie mille longdream, ma non si tratta di nessuna delle due ipotesi. Sono stato poco chiaro… Per tradizionale intendevo gli obiettivi non digiali. Mi vien da pensare che la persona che aveva scritto l’articoo sul problema della messa a fuoco non fosse poi così tanto ferrato sull’argomento. Anche perchè ogni tanto leggo delle riviste di fotografia e francamente non ho mai sentito parlare della cosa e da gente che ne sa a pacchi… Gli obiettivi che ho sono tutti a focale fissa Canon EF. Buona giornata.
Gennaio 15, 2009 alle 1:20 pm #1426375agomartiPartecipanteSi, la musica mi accompagna da sempre. Mi servirà per comporre pezzi per orchestra. Windows si è dimostrato alquanto deludente, per usare un’spressione elegante: si impalla sempre. Gli amministratori del sito si chiederanno cosa c’entra la musica con la fotografia. E’ sempre arte… E’ sempre arte. Comunque il Sigma 24 mm f 1,8 mi serve per fare delle foto in interni. E dato che è stato ottimizzato per lavorare a tutta apertura, allora direi che va benone. Per gli usi normali, in condizioni di luminosità normale, ho già il Canon 20 mm.
Gennaio 14, 2009 alle 10:32 pm #1426167agomartiPartecipanteSe posso dare un consiglio, io ho preso le ottiche in funzione di una futura reflex abbordabile formato 24×36.
Gennaio 14, 2009 alle 6:53 pm #1426083agomartiPartecipanteGrazie mille, cubase. A proposito di Cubase… a febbraio compro Logic. Ciao.
Gennaio 14, 2009 alle 2:10 pm #1425956agomartiPartecipanteIo ho il 100 mm f 2 e il 100 mm f 2,8 macro. Sono entrambe eccezionali. Per i ritratti non ti conviene prendere il macro: sarebbe un pò troppo contrastato. Lascerei stare il sot focus. Una volta che fai la spesa falla bene. Non conosco l’85 mm. Il 100 mm f 2 va benissimo e a tutta apertura ha uno sfocato bellissimo che risulta di grande effetto quando fotografi degli oggetti staccandoli dallo sfondo.
Gennaio 13, 2009 alle 1:31 pm #1425534agomartiPartecipanteConcordo: il filtro UV può farsi sentire. Quando mi approcciai alla fotografia con la mia mitica Praktica BX 20S, seguendo i consigli di alcune riviste del settore comprai due zoom tuttofare e un filtro UV per proteggere la lente frontale. Con il tempo ho constatato che gl obiettivi a focale fissa sono nettamente superiori (quando vedi le foto ti appahi della spesa in più fatta a suo tempo) e che il filtro UV causava un, seppure impercettibile, decadimento dell’immagine. E poi scusate, ma tutta sta protezione per quale motivo? Io capisco i reporter che vanno in mezzo alla foresta amazzonica (e poi ho letto degli articoli che alcuni non lo usano neanche). Ma se si usano tutte le accortezze del caso non succede niente. Un articolo eclatante che lessi era il rifacimento dello strato aniriflessi sulla lente frontale di un 400 mm, credo, Nikon con colorazione mimetica e costruzione meccanica ad hoc che aveva dei graffi allucinanti. Stiamo parlando di un tizio che si rotolava nel fango per fotografare in codizioni estreme. Il risultato fu un obiettivo nuovo. Quindi a meno che non fai l’Indiana Jones io escluderei l’UV.
Gennaio 13, 2009 alle 1:01 pm #1425520agomartiPartecipanteIo ho il Canon 100 mm f 2,8 USM macro. Lo trovo eccezionale. Utilissima la lunghezza focale che permette di mantenere una certa distanza dal soggetto al punto tale che (quando l’ho provato non credevo ai miei occhi) impostando la minima distanza di messa a fuoco si lavora bene anche con il flash incorporato della 350D senza avere l’ombra dell’obiettivo. Ovviamente per soggetti con superficie lucida va meno bene. Non sono informato sui macro con il flash anulare incorporato. Da quello che ne so costano una barca di soldi. Fossi in te prenderei in 100 mm e ci monterei un flash universale che sia dedicato TTL (Metz, Sigma, ecc…). Secondo me otterresti un ottimo rapporto qualità/prezzo.
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