[andria]

L’unica foto che veramente mi piace, è quella della pietà delle Tre Marie. Hai scelto un inquadratura che trasmette tutto il dolore presente. Le altre non accompagnate da didascalie o commento mi sembrano solo esercizi tecnici, non sempre ben riusciti.

[andria]

Un’altra immagine della stessa giornata. In primo piano il giudice di gara

[andria]

Uppino

[andria]

Forse può essere utile questo vecchio post forum_forum.asp?forum=6&section=14&post=166136 Io lo uso, lo trovo abbastanza stabile. Ovviamente occhio, l’attacco è molto leggero. Ma basta un po’ di accortezza e non si corrono rischi.

[andria]

Finalmente una macro “vecchio stile”. Mi piace molto.

[andria]

La gatta è veramente bella. Ma al foto mi sembra un po’ pasticciata: colori troppo saturi, ombre chiuse, bianchi bruciati… Insomma forse rivedrei la postproduzione. L’inquadratura va bene, anche se un paio di mm sopra l’orecchio dx non ci starebbero male. =^^=

[andria]

[quote][i]La questione delle ottiche fisse è interessante ma non la capisco del tutto. Se mi muovo io fisicamente c’è un vantaggio al livello compositivo?[i][quote] Non è una questione di vantaggio o svantaggio nella composizione, ma di conoscere le differenze utilizzando diverse lunghezze focali, e sfruttare queste conoscenze per comporre l’immagine voluta. Io continuo a suggerirti uno zoom da 18-55 scelto tra quelli più economici (es. il canon), ed esercitati tanto, le altre risposte verranno da sole man mano che supererai i tuoi limiti.

[andria]

Didatticamente parlando ti consiglierei un medio fisso. In questo modo saresti costretto ad aumentare l’attenzione nella composizione. Economicamente parlando un bel 18-55, da usare però come se fosse una serie di fissi. Mi spiego meglio: sei tu che decidi a priori la lunghezza focale che usi, ed effettui la scelta in base a quello che vuoi ottenere, e non ti metti a zummare “incosapevolmente” per cercare l’inquadratura migliore. Accompagna l’acquisto a libri sulla fotografia e magari segui un bel corso.

[andria]

Stranissima la visuale dall’alto. La serie è molto interessante, e il mosso calza a pennello. Complimenti

[andria]

Bellissima la tua gattina. In attesa del desiderato obbiettivo, non ti resta che allenarti bene con l’attrezzatura che possiedi. Curando bene le inquadrature (ricordati che i gatti “parlano” sia con le orecchie che con la coda e le vibrisse) e studiando bene i tipi di illuminazione. La gattina potrebbe non gradire le flashate.

[andria]

Un altro consiglio, se riesci ad arrivare a bordo quadrato non infastidire gli arbitri e i giudici di gara con la frenesia di scattare. Non fare foto “splatter”, ossia se vedi che qualcuno finisce a tappetto o peggio ancora sanguina non scattare. E’ un atto di cortesia nei confronti dell’atleta. A me è capitato di dover allontanare un “fotografo” dai pressi del quadrato di gara perchè si è messo a scattare cercando di fare primi piani di un atleta con il naso rotto.

[andria]

Il rivelatore lo dovresti scegliere in base al risultato che vuoi ottenere e al tipo di pellicola che utilizzi. Ti posto una tabella con i rivelatori della Ilford con le combinazioni per la resa cercata. In più i tempi di sviluppo col variare della temperatura. Ricordati che lo sviluppo ottimale si ottiene entro un certo intervallo di temperatura. Se vai oltre i limiti potresti avere degli effetti imprevisti (anche se prevedibili) sulla pellicola. Un’altra cosa, si può aumentare la durata del rivelatore aggiungendo allo sviluppo vecchio della soluzione fresca. Le tabelle di seguito sono un po’ datate, ma ho visto che alcuni rivelatori e pellicole sono ancora in commercio. Tabelle: Fronte [IMG]public/imgsforum/2010/3/Scan10001.JPG[/IMG] retro [IMG]public/imgsforum/2010/3/Senza_titolo-1.jpg[/IMG]

[andria]

rumblebeat

1) L’altro giorno il mio barbiere, uno dei pochi fotoamatori in Italia ancora non convertito al digitale, mi ha raccontato che lui per anni ha sviluppato i negativi B&W come suggeritogli una volta da un fotoreporter di un quotidiano che andava sempre di corsa. nella tank sviluppo per carta in diluizione appunto da carta; agitazione trenta secondi, fermo per altri trenta, altra agitazione da trenta, risciacquo e fissaggio. il mio barbiere giura che vengono benissimo. possibile?

A suo tempo avevo provato a sviluppare con questo metodo e i risultati erano buoni. Purtroppo non mi ritrovo più gli appunti per il procedimento esatto. In ogni caso puoi fare delle prove con pochi cm di pellicola. Per avere una rapidità di sviluppo puoi giocare oltre che con i liquidi di sviluppo anche con la temperatura. Facendo attenzione alla retinatura (temperature troppo elevate) In quel periodo, parlo più di 18 anni fa, avevo messo a punto un procedimento di stampa che utilizzava l’acqua di mare per fare i lavaggi. L’acqua potabile scarseggiava e se volevo stampare mi dovevo arrangiare

[andria]

In genere il luogo dove si svolge la gara ha un’illuminazione,che con la tua macchina, dovrebbe consentirti di scattare senza usare il flash, e ottenere delle foto ottime. Per quanto riguarda la focale da utilizzare, dipenderà dalla distanza. Se hai la possibilità di girare tra i quadrati o il ring puoi usare una focale media intorno ai 50mm. L’importante è conoscere bene il combattimento, questo ti aiuterà a scegliere il momento migliore per scattare senza dover scattare a raffica sperando di azzeccare lo scatto giusto. Sotto il link di alcune foto scattate in diversi ambienti con diverse illuminazioni. Son scattate con la 350D e il 28-135. http://www.flickr.com/photos/13013912@N03/sets/72157603622998295/ Se non puoi stare a bordo ring o nei pressi del quadrato, ti consiglio di usare il 100-400 a mano libera. Utilizza pure iso alti, e prova anche il mosso. Allenati a prevedere le mosse, guardando diversi incontri.

[andria]

Trasmette un senso di serenità. Bravo [lo]

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