Grazie dei consigli ma io ero(e lo sono sempre stato) dell’idea che se vuoi imparare a fare una cosa e farla bene devi sbatterci il muso tante volte fino a farla effettivamente bene! sono stato ad una festa dell’antincendio boschivo con la Croce Rossa(di cui faccio parte come VDS) ed ho fatto 387 foto, molte l’ho ripetute 3-4 volte con impostazioni diverse di ISO e di esposizione.Solo quando le ho riversate nel PC guardandole mi sono accorto degli arrosti che avevo fatto,… del tipo “tutto il pubblico fermo ed il soggetto che stringe la mano dannatamente mosso”… da li ho capito che in tutte quelle occasioni simili è inutile usare l’iso a 100 e tempi di esposizione lunghi per avere più luce ma meglio impostare un tempo per il quale sicuramente ciò che si fotografa resti fermo(dato che l’obiettivo principale era quello) e variare l’ISO per avere lo stesso livello d’illuminazione! Ho fatto una foto ad una bimba con un cane… Tagliato una parte della testa alla bimba e le zampe al cane… da li ho imparato che a volte, oltre al soggetto, va vocalizzata l’attenzione anche su ciò che lo circonda 🙂 Io resto dell’idea che sbagliando s’impara e penso(da principiante, non so se sbaglio) bisognerebbe trattare la digitale come se dentro ci fosse la pellicola, cercare di prevedere quello che potrà essere la foto che si sta per scattare, riuscire a pensare il risultato in base alle impostazioni della macchina. La comodità della digitale è che se viene male la cancelli e la rifai quindi si ha meno paura di sbagliare e non si pensa al possibile risultato finale. Con questa sono proprio O.T. alla grande, scusate se siamo partiti dalle impressioni su un obiettivo per arrivare a parlare di tutt’altro! Ho scritto un monte di parole, spero servino per ricevere buoni consigli (o)