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Novembre 29, 2007 alle 6:05 pm #1308052giessePartecipante
Dici che il 17-70 è pesante? Questo non l’avevo messo in conto.
Non è pesante in assoluto, ma relativamente alla “leggerezza” della 400D, in particolare la sbilancia in avanti per cui al collo sta sempre “in giù” e, quando la afferri con la sola mano destra (prima di fotografare), risulta un po’ pesante e scomoda a causa del non perfetto connubio tra massa/impugnabilità del corpo e obiettivo. Ti consiglio comunque di provare, quantomeno per il fatto che certe sensazioni sono spesso molto soggettive. Il mio giudizio sul Sigma 17-70 è comunque molto positivo sia per la qualità ottica che per quella meccanica: se prescindi dalle mie “paranoie” sulla distribuzione dei pesi… credo che ti troverai molto bene.
Novembre 29, 2007 alle 2:57 pm #1308031giessePartecipanteTi fornisco il mio parere un po’… strano. Il plasticotto non è certo ai livelli delle ottiche coi quali lo vorresti sostituire e, quindi, ne varrebbe la pena, ma… Avevo acquistato una 350D (che ho ancora) e, immediatamente dopo, un Sigma 17-70: per la resa ottica non c’è paragone tuttavia il Sigma mi faceva “cadere” in avanti la macchina (è sproporzionato rispetto al corpo) e l’insieme (a meno di usare l’impugnatura aggiuntiva) è scomodo da impugnare; in sintesi avevo cominciato a “odiare” la 350D. Recentemente ho preso la 40D su cui ho montato il Sigma e, conseguentemente, ho rimesso il plasticotto sulla 350D, riscoprendo le doti di maneggevolezza dell’insieme e il fatto che ti porti dietro una quasi compatta con le prestazioni di una reflex. In sintesi il mio parere è il seguente: – se hai una 350D o 400D non conviene utilizzare ottiche che siano “sproporzionate”, ma sfruttarne la maneggevolezza – se vuoi un’ottica di buone prestazioni per la 400D, perché non prendere una focale fissa, vedi Canon 28/2,8 o Sigma 30/1,4 e lavorare “all’antica”? Maneggevolezza, ottime prestazioni con l’ottica fissa, plasticotto quando necessario. In tal caso i limiti del plasticotto li vedresti, probabilmente, solo alla focale minima e a diaframmi aperti. … e non cominceresti a “detestare” la 400D per le dimensioni.
Ottobre 10, 2007 alle 7:59 pm #1297337giessePartecipanteNell’ipotesi che tu (andre83) non conosca il funzionamento degli otturatori, mi permetto di aggiungere qualche precisazione. Poiché l’otturatore non ha la capacità/velocità di aprire tutta la finestra per, ad esempio, 1/1000 di secondo, i costruttori lo hanno dotato di 2 tendine, la prima comincia ad aprirsi (scorrere) e, prima che arrivi in fondo, la seconda la insegue, per cui la luce arriva sul sensore sotto forma di “striscia scorrevole” (la fessura tra le 2 tendine che si inseguono). Pensa, ad esempio, a come funzionano uno scanner o una fotocopiatrice. Se la macchina ha un sincro flash di 1/250 di secondo, significa che fino a 1/250 l’otturatore ce la fa ad aprirsi tutto (senza necessità di striscia) e poi a richiudersi, per tempi più brevi ci vuole la soluzione “striscia”. Il flash ha un lampo che dura molto poco (es. 1/10000 di secondo) quindi, se ci fosse la striscia, illuminerebbe solo quella: è questo il motivo per cui, tranne rari casi, lo puoi usare solo coi tempi che permettono all’otturatore di aprirsi del tutto. Immagina ora di fotografare un’auto in movimento da sinistra verso destra coi fari accesi. Caso 1: sincro sulla prima tendina 1) la prima tendina si apre 2) il flash emette il lampo = tu vedi l’auto nella foto (a sinistra) 3) passa un po’ di tempo = tu vedi le scie dei fari nella foto (l’auto no perché la luce naturale non basta) 4) la seconda tendina richiude l’otturatore in sintesi la foto mostra l’auto a sinistra che va verso destra e le scie davanti ad essa. Caso 2: sincro sulla seconda tendina 1) la prima tendina si apre 2) passa un po’ di tempo = tu vedi le scie dei fari nella foto (l’auto no perché la luce naturale non basta) 3) il flash emette il lampo = tu vedi l’auto nella foto (a destra perché si è già mossa) 4) la seconda tendina richiude l’otturatore in sintesi la foto mostra l’auto a destra (che proviene da sinistra) e le scie luminose dietro di essa. Per concludere: – se vedi la cosa dal punto di vista della realtà la seconda situazione è vera mentre la prima no (se ci pensi bene, nel primo caso tu vedi l’auto ancora a sinistra e le strisce luminose dei fari da sinistra a destra, come se le luci si fossero già mosse verso destra) – se vedi la cosa dal punto di vista estetico, può essere meglio avere le scie luminose davanti all’auto anziché dietro (perché può essere brutto vedere, anche se è la realtà fisica, l’auto già a destra con le scie dei fari anteriori verso il retro) E’ questo il motivo per cui vengono fornite le due possibilità.
Ottobre 5, 2007 alle 6:13 pm #1295941giessePartecipantePerò il 24-105 costa più di 1000 EUR e, forse, l’amico ne vuole spendere circa 1000 in tutto. Non credo che si possa pensare di aver “buttato” meno di 100 EUR per il 18-55. Col 24-105 poi, credo, gli verrebbe voglia di prendere una 30D o 40D e il 18-55 gli servirebbe per non lasciare la 400D senza obiettivo. Non dimentichiamo, infine, che avrebe coperto anche il range 18-24, non con una gran qualità, ma… meglio di niente.
Ottobre 5, 2007 alle 4:20 pm #1295898giessePartecipanteA questo punto, se non fosse disposto a spendere subito i soldi del 24-105, potrebbe prendere il kit col 18-55 (che va più che bene) e, successivamente, acquistare il 24-105. Oltretutto, se in futuro dovesse decidere di cambiare la macchina con una superiore, potrebbe vendere la 400D con l’obiettivo anziché senza (più difficilmente vendibile). P.S.: Se non lo hai già fatto, ti consiglio di scaricare i file 4 e 5 dell’EF Lens Workbook. Sono molto belli, utili e li trovi in questo stesso forum.
Ottobre 5, 2007 alle 4:10 pm #1295894giessePartecipanteLa focale ideale per ritratti è 80 mm su 24×36 (pellicola) o 50 mm su digitale APS-C (come la 400D). Con questa focale ci puoi fare i tipici ritratti (sia mezzobusto che figura intera). Un 17-70 o 18-55 o simile permetterebbe quindi di fare: – ritratti – foto “normali” come gruppi di persone, panorami, ecc. – foto in cui serve un grandangolare: es. piazza o monumento in città dove non ti puoi allontanare per “farcelo stare” Il 18-55 in kit (costo inferiore ai 100 EUR) va molto bene per i ritratti, un po’ meno se lo usi come grandangolare (distorce ai lati, per chi se ne accorge). Un 17-70 o equivalente non in kit costa circa 300 EUR e va molto bene in tutto. Il 75-300 costa anche circa 300 EUR e va molto bene per foto di animali (non troppo piccoli come gli uccelli) o comunque per particolari (es. l’orologio sul campanile…). Io consiglierei di scegliere tra: 1) il 18-55 in kit + il 75-300 2) un buon 17-70 o simile entrambe le soluzioni hanno più o meno il costo del 28-135.
Ottobre 5, 2007 alle 3:45 pm #1295885giessePartecipanteChe cosa intendi per “da vicino”?. Se intendi macro (es. foto di un francobollo tenendo la macchina molto vicina al soggetto), la soluzione 17-70 o equivalenti va bene, se intendi “da lontano” ovvero fotografare qualcosa di lontano vedendolo grande (come se fosse vicino), andrebbe molto meglio il 75-300 (oltre al 18-55 per i casi “normali”), che arriva a 300 anziché 135.
Ottobre 5, 2007 alle 3:34 pm #1295873giessePartecipanteIo ti consiglierei un obiettivo più centrato sulle focali normali, da 17-18 a 70-85 mm. Col 28-135 in pratica non avresti focali grandangolari. Oppure, se non t’interessano più di tanto i grandangolari, potresti prendere il kit col 18-55 (meno di 100 EUR in più rispetto al solo corpo) e un 75-300: in tutto spenderesti gli stessi soldi e avresti 2 obiettivi, con molta più escursione focale.
Ottobre 5, 2007 alle 1:22 pm #1295818giessePartecipanteGrazie per la spiegazione: non sapevo di questa differenza dovuta al digitale. Ero indeciso se prendere la 40D o la 5D (che mi sarebbe venuta utile per i grandangoli); ho preso la 40D per ragioni essenzialmente economiche e, alla luce della tua spiegazione, si è rivelata (per me) la scelta migliore anche dal punto di vista tecnico. In effetti non credo che, IO, saprei distinguere una foto fatta con la 40D da una fatta con la 5D, ma vedo molto bene la vignettatura evidente (che non sopporto). Mi sembra comunque poco serio da parte di Canon non segnalare questo problema, che per alcuni può essere rilevante.
Ottobre 3, 2007 alle 2:49 pm #1295306giessePartecipantePer semplificare, ritengo che, se uno di noi avesse mostrato una foto come quella della stanza (la prima del thread) dicendo di averla scattata con un obiettivo non blasonato da pochi euro, tutti avremmo risposto “certo: la qualità si paga! se avessi preso un Canon …”
Ottobre 2, 2007 alle 1:59 pm #1294963giessePartecipantePur senza cognizione di causa (non possiedo il 24-105), mi sono permesso di esprimere un parere poiché mi sembrava INVEROSIMILE che un’azienda come Canon, che ho sempre stimato molto, producesse un obiettivo con una simile “vignettatura”, oltretutto un serie L!!! Se, come clienti, accettiamo una simile… merce, a questo punto farebbero bene a rifilarci un 10-2000-f/1 con 8 stop di vignettaura correggibili in RAW o un flash numero guida 1000 a 64000 ISO con parabola adattata a lunghezza focale 500 …
Ottobre 2, 2007 alle 1:34 pm #1294958giessePartecipanteTrovo strano che un’ottica dichiaratamente per il formato 24×36 non abbia un cerchio di copertura adeguato, oltretutto non riesco a capire come la 5D possa avere una “geometria” diversa del corpo rispetto ad altre Canon, magari a pellicola. La vignettatura è talmente evidente che sembrerebbe addirittura prodotta da un filtro troppo “spesso” o da un paraluce… non è che l’obiettivo in questione abbia un difetto di costruzione meccanica? Personalmente interpellerei il supporto tecnico Canon per chiarimenti.
Ottobre 1, 2007 alle 7:36 pm #1294773giessePartecipanteCome si può vedere dalla mia unica C, sono sul forum da poco tempo e, conseguentemente, lo conosco poco, tuttavia, se posso permettermi una considerazione, mi sembrava migliore la classificazione precedente (che suppongo fosse basata su delle quantomeno presunte capacità personali) rispetto a quella attuale, per la quale un messaggio “benvenuto tra noi” conta come una spiegazione dettagliata e precisa della legge di Scheimpflug. Infine, con la nuova classificazione le C forniscono un’informazione ridondante (desumibile da “n Discussioni”).
Settembre 26, 2007 alle 8:14 pm #1293577giessePartecipanteRispetto le tue opinioni ma purtroppo non sono daccordo. Poi ripeto non esistono soltanto canon e nikon, si dovrebbe avere una visione più ampia del panorama fotografico perchè le sorprese non mancano di certo. A volte non ce ne accorgiamo ma è così.
Nikon, penso che abbiate ragione in parte tu e in parte i tuoi interlocutori, anche perché ritengo che, preferenze personali a parte, Nikon e Canon si equivalgano. Non devi, peraltro, pensare che noi siamo arroganti, semplicemente il problema è che tu qui sei come un interista nella curva del Milan o un milanista nella curva dell’Inter. L’unica sarebbe fare un gemellaggio 🙂
Settembre 26, 2007 alle 7:46 pm #1293569giessePartecipantePer quanto mi riguarda ho iniziato nell’81 a costruirmi un corredo Olympus OM (OM1, OM10 e varie ottiche) che ritenevo notevole per vari aspetti, ma la Olympus ha cessato la produzione…, nel 93 ho venduto Olympus e sono passato a Contax (167 e Yashica FX3) rifacendomi poco a poco il corredo, ma la Contax ha cessato la produzione… Dopo aver dubitato di essere io che “porto sfiga”, sono arrivato alla conclusione che, onde evitare il rischio di cambiare una terza volta, mi sarei dovuto indirizzare a Canon o Nikon. La scelta finale è stata dettata da tre considerazioni: – Canon mi permetteva di montare, con anello adattatore, due ottiche Zeiss che volevo mantenere (le altre le ho vendute) – Canon mi sembrava più adatta ad un “amatore evoluto”, come mi piace definirmi, rispetto a Nikon (i cui corpi mi sembrano un po’… massicci) – Canon aveva il full frame e… non si sa mai
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