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Agosto 25, 2013 alle 9:10 pm #1776295mntsvnPartecipante
Approfitto del thread per non creare cloni. Qualcuno conosce ed a provato Enfuse? Io ho fatto qualche prova ma rispetto ha Photomatix vedo delle grosse perdite di nitidezza in alcune regioni della foto.
Agosto 25, 2013 alle 8:52 pm #1776290mntsvnPartecipantePer chi ha seguito questo thread e per futura memoria ai posteri (o) … ho risolto con alcool isopropilico (alcool bianco) e il microfibra della scotch bride… come nuovo aloni spariti del tutto. Ciao
Agosto 1, 2013 alle 1:29 am #1774237mntsvnPartecipanteLeggendo in giro ho scoperto alcune cose: i filtri Hoya sono ostici da pulire molto ostici. Il metodo che va per la maggiore prevede l’uso di qualche goccia di Liquido Eclipse o in alternativa Alcool Isopropilico (Alcool Bianco) e poi passare delicatamente le PecPad oppure il panno a microfibra Scotch-Brite 3M Multiuso Power (costruito con un unico filo di nylon piatto senza cuciture o saldature). Che ne pensate? Io credo che proverò con il panno in microfibra 3M e l’alcool bianco. Franco io ho una bimba di due anni e mezzo ho preso il suo shampoo della chicco…. ed ha una lista di incredienti che mette un po paura. E pensa che io fin ora ho usato il sapone liqudo di marsiglia… mai un problema. 🙂 Ciao
Luglio 30, 2013 alle 4:26 pm #1774113mntsvnPartecipanteOriginariamente inviato da fra65: Sulla barra orizzontale dell’utente c’è il tastino con la freccia verde, è il quote. Lo sò è una scoperta dell’acqua calda, ma l’acqua calda, ok, precisiamolo, non troppo calda (per essere precisi anche sotto i 40°, insomma l’acqua su cui sono tarate di default certe caldaie oppure i dispositivi termostatici: 38°) per evitare i remoti rischi che un filtro cinese di scarsa qualità che possiede una superficie difettosa oppure danneggiata (scollamento dello strato superficiale dei filtri di scarsa qualità, oppure della resina che unisce i due vetri collati dei polarizzatori) dall’eccessiva esposizione al sole “senza paraluce” (che è la peggiore cosa che si possa fare ad un filtro scadente, quelli di qualità vengono costruiti per sopportare anche queste sollecitazioni), dicevo, l’acqua calda è fondamentale per pulire bene la superficie e togliere tutte le gocce di acqua, ieri ho lavato 2 filtri usati in modo pesante in questo weekend, tra questi c’era uno dei pochi UV hoya pro-1 rimasti, in acqua si lava abbastanza bene e nel risciacquo con acqua moderatamente calda, le goccie d’acqua scivolano tutte via senza lasciare nessun residuo, si ferma un residuo di acqua nella filettatura nella parte bassa che provvedo a togliere con un pezzo di scottex, senza toccare la superficie del filtro (che altrimenti potrebbe rigarsi, non mi fido dei panni di pulizia eccetto quelli nuovi sigillati poichè nell’aria sono contenuti microscopici pulviscoli di quarzo (la polvere contiene sempre una piccola quantità di quarzo) e se trascinati sul vetro lo rigano. Per facilitarti il compito ti dico che durante lo sciacquo il filtro và tenuto verticale ma un pò inclinato, sui 30° circa in modo da consentire l’espulsione dell’acqua grazie alla forza di gravità del getto del rubinetto (non forte), senza lasciare residui. E’ un’operazione che richiede pratica (su entrambi le superfici) ma se ben eseguita ma è il metodo migliore, insieme al lavaggio a secco che applico solo in casi estremi, un pò come avviene nel lavaggio degli indumenti esistono due filosofie di pensiero, a secco e in acqua, in alcuni casi è preferibile un metodo piuttosto che l’altro, ma la conoscenza di entrambi è la soluzione ideale. Un’indumento se lavato in acqua fredda non verrà mai pulito bene, dopotutto anche con i capi delicati quali la lana senza trattamento IWS e la seta poco ritorta, è preferibile utilizzare l’acqua riscaldata almeno a 30-32°, te lo dico per esperienza lavorativa poichè da oltre 20 anni, tra le altre cose seguo un reparto di follaggio e trattamento industriale di materie prime, e questo è un principio base, trovare la giusta temperatura di trattamento del capo è la preoccupazione principale. Utilizzando l’acqua fredda ad esempio su un prodotto che non necessità di follaggio (seta) oppure di un follaggio minimo (lana pettinata ritorta Z a bassi giri) rimangono sempre dei residui di lavorazione, paraffine e vapori oleosi, residui di scarico di una tintura frettolosa, ecc…. esiste una temperatura ideale per cui diversamente dovremmo intervenire con un lavaggio molto accurato e lungo che potrebbe deteriorare il capo senza peraltro raggiungere il risultato sperato. Insomma, l’acqua calda è fondamentale ed è sufficiente fare una prova per comprendere il significato di quello che scrivo…. Io uso uno shampo della terax di tipo delicato, per lavaggi frequenti, è uno shampo poco comune di produzione statunitense, molto neutro, quindi non saprei consigliarti uno shampo diverso, ma presumo che uno shampo delicato, per bambini sia adatto allo scopo, comunque fare una prova non costa nulla, alla prossima ditata…… [lo]
Io credo che il tuo filtro abbia una superficie più idrorepellente dell’Hoya HD. Sul mio rimangono decine e decine di microscopiche goccioline. Nello Shampoo ci sono, oltre al detergente, anche additivi vari coloranti, profumi emolienti ecc ecc, bho poi si sciacqua tutto è vero… ma nel mio caso ho proprio problemi nello sciacquare. Sentito parlare del’alcool isopropilico?
Luglio 29, 2013 alle 1:23 pm #1774024mntsvnPartecipante@valeriobry No, no non sei il solo! 🙂
Luglio 29, 2013 alle 1:15 pm #1774023mntsvnPartecipanteNon riesco a citate il messaggio di un altro utente, di solito c’è il tasto “Quota” che qui non trovo. Pazienza. @fra65 Sull’acqua calda se parliamo di 40° non credo ci siano problemi, ma se parliamo di acqua molto calda, tipo 55°, allora il discorso cambia. Comunque a titolo informativo se sono in un ambiaete a 25° ed esco all’esterno a -10° la variazione termica che subisce la lente è sicuramente inferiore, ad uno sbalzo del tipo lavo la lente a 55°. In un caso il vettore termico è l’aria nell’altro è lacqua, e ci sono almeno un paio di ordini di grandezza di differenza nei coefficienti di conducibilità termica. Io comunque non ho mai provato per cui prendo per buona la tua esperienza con l’acqua tiepida. La prova con lo shampoo non la posso fare se non so che shampoo hai utilizzato, possono esserci grosse differenze tra una marca e un’altra. Mi sto documentando su questa faccenda della pulizia, problema che a quanto pare è piuttosto diffuso e su cui esistono pareri molto molto diversi… vi farò sapere. Saluti
Luglio 27, 2013 alle 8:38 pm #1773944mntsvnPartecipanteStamane ho rilavato il filtro, ho usato vetril e il solito panno di cotone per asciugare. Gli aloni si sono ridotti parecchio rimanendo visibili come sottili strisce ad arco vicino ai bordi, seguono i movimenti che ho fatto per asciugare il filtro. Evidentemente il Vetril, cosi come il Lens Cleaner che ho usato in precedenza contengono degli additivi che si depositano sul filtro. Il Vetril per esempio contiene profumo. Per rimuovere queste striscie ho usato la penna a grafite, come mi ha consigliato un mio amico. La grafite toglie le strisce, alla fine ho ottenuto una pulizia buona, non perfetta ma buona, non ho insistito troppo. Morale della favola: urge cercare un prodotto adatto che non lasci residui. Si accettano consigli. Non ho fatto foto con il filtro con gli aloni perchè ho aspettato di capire se riuscivo a pulirlo prima di rimontarlo. Invece ho fatto qualche foto con o senza filtro quando era pulito e la differenza non si vede. Del resto i filtri Hoya HD, saranno delicati, ma in quanto a qualità ottica sono eccellenti. Li tieni in mano e ti domandi se il vetro c’è o è caduto da qualche parte. 🙂 Saluti e grazie.
Luglio 27, 2013 alle 3:30 am #1773923mntsvnPartecipanteIl consiglio di non utilizzare acqua calda l’ho letto diversi anni fa su una rivista specializzata, è un consiglio e tale rimane. Non so come tu abbia calcolato le sollecitazioni massime che può sopportare un filtro, io ho solo scoperto che le tecniche di pulizia che uso da 20 anni su lenti, obiettivi e filtri nel caso dell’Hoya HD non hanno avuto l’effetto sperato. L’alito umano porta con se una miriade di composti organici che è meglio stiano lontano da filtri lenti e tutto il resto. Anche questo è solo un consiglio, o se vogliamo la mia semplice opinione.
Luglio 26, 2013 alle 3:14 pm #1773853mntsvnPartecipanteMai alitare, anche l’uso dell’acqua calda è sconsigliato perchè il multistrato è formato da ossidi di metallo che per lo sbalzo termico potrebbero sfaldarsi. Ho aperto questo thread prima di fare le prove fotografiche per sapere se altri canoniani hanno avuto lo stesso problema e possibilmente come lo hanno risolto. Questo fine settimana proverò di nuovo a pulirlo, c’è la possibilità remota che siano aloni lasciati dal lens cleaner (strano!), ma se cosi non è provero a chiedere la sostituzione perchè il difetto c’è, viene reso visibile con luce incidente ma le caretteristiche del filtro non sono piu’ quelle di targa. Non vedo perchè spendo 56 e mi devo tenere un filtro degradato anche se magari non si vede il difetto. Certo se non lo sostituiscono lo continuo ad usare cosi com’è. Se riesco voglio provare anche a fotografare il difetto.
Luglio 26, 2013 alle 1:07 am #1773821mntsvnPartecipanteIl filtro non è graffiato e non presenta nessuna escoriazione visibile dello strato anti-riflesso. Circa l’utilità dei filtri protettivi dico la mia: sono assolutamente necessari, specialmente se di ottima qualità come Hoya HD. Non producono nessun degrado significativo dell’immagine prodotta dall’obiettivo, ma lo difendono da polvere, salsedine, acqua, idrocarburi, resine e sporco in genere. Tornando al mio quesito, mi sembra di capire che i filtri Hoya sono effettivamente delicatissimi, allora mi domando se posso chiederne la sostituzione, non so poi fino a quando duro quello nuovo perchè è chiaro che non lo pulirò mai piu’. A chi chiedeva cosa è successo alla lente frontale dell’obiettivo rispondo che l’ho pulita con il medesimo criterio, che adotto da anni ormai, e non ho avuto nessun problema, e uscita perfettamente pulita e nitida. Non ho ancora provato a scattare foto non so quindi che effetto ha sull’immagine, ma l’alone è visibile solo con luce incidente, questo in genere è dovuto a difetti dello strato antiriflesso.
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