nicolone

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  • #1573959
    nicolone
    Partecipante

    Sì certo, il 50mm è ottimo come luce, ma l’ottica fissa penalizza un po’ in contesti in cui ci si può muovere poco… La foto da fondo chiesa falla con diaframma “non tutto aperto”, ma non direi che ti serve sia tutto chiuso in quanto la lungh. focale è corta, quindi la profondità di campo dovrebbe essere sufficientemente elevata, fai tre o quattro scatti con diversi diaframmi, io proverei intorno al 5.6, ma poi dipende da tante cose.Suggerisco che appoggi proprio la macchina per terra perchè chiudendo il diaframma devi ricorrere magari a un tempo un po’ + lungo (magari 1/15 o +). Nicola Ciao Nicola

    #1573600
    nicolone
    Partecipante

    Anzitutto un paio di consigli “comportamentali”: la discrezione nelle cerimonie è d’obbligo (quindi evita scarpe coi tacchi ad es. e muoviti a colpo sicuro evita di camminare sempre in giro, oppure dividiti le zone con gli altri fotografi), ma non deve impedirti di “catturare” i momenti salienti…se perdi quelli potevi restare a casa. E non temere di chiedere una foto di gruppo, la gente ha piacere di farla (ovviamente fuori dalla chiesa). Se la chiede un altro, magari con cui se d’accordo, tanto meglio, intanto tu a quelli che guardano la macchina fotografica dell’altro scatti di lato a manetta…sono + spontanei. Inoltre, consiglio molto personale, cerca di cogliere la gente e i ragazzi nella loro spontaneità, quindi, quando sei fuori, usa il tuo bel 70-300 e fai “migliaia” di scatti. Veniamo agli aspetti tecnici: la chiesa è dal punto di vista fotografico un pessimo ambiente: normalmente scura, con pareti lontane sulle quali è difficile fare rimbalzare la luce del flash. Hai comunque un buon obiettivo corto da f 1.8 che aiuta parecchio. Non scendere sotto il 1/60 come tempo, massimo massimo vai a 1/30. Sì, fatti prestare il monopiede soprattutto se è necessario stare lontano e hai dunque bisogno di ricorrere al 70-300 in interno, lì è obbligatorio (e avrei detto anche un treppiede) e anche i tempi a cui dovrai ricorrere sono necessariamente più lunghi, con obbligo di salire con gli ISO (che altrimenti consiglio di tenere a 100, max 200). Il flash se metti su il 17-50…e, luce permettendo, (bisognerebbe vedere la chiesa per capire) usalo poco, prediligi sempre la foto senza flash, sempre che questo non comporti il ricorso a tempi troppo lunghi (appunto > 1/60) o a ISO troppo alti (>400). Ovviamente scatta tutto in RAW (è molto + facile correggere la gamma) quindi assicurati di avere una schedina sufficientemente capiente, non ricordo quanti Mp faccia la 40d, ma direi che se un RAW è, mettiamo, 8 Mb, la schedina deve contenerne almeno almeno 200 ergo 2 Gb ci vogliono. Il Flash se decidi di (o se necessario ) usarlo può dare fastidio, tienine conto, cioè usalo con moderazione. Spunti per scatti che possono fare la differenza: 1. dettaglio su volti parenti, magari con una lacrimuccia 2. dettaglio su un fiore, magari con poca prof campo e sfondo sfocato che mostri però i ragazzi, o la tunica…o che comunque mostri il contesto 3. da in fondo la chiesa e magari appoggiando la macchina per terra sul tappeto (di solito rosso) fotografa verso l’altare con focale minima (tipo usando il 17) in modo che il tappeto guidi l’occhio verso l’altare con la sua prospettiva. 4. Non dimenticare una foto per ogni parente che andrà a leggere sull’altare…a loro piacciono molto, magari con un fiore in primo piano sfocato. 5. dettaglio su volto del ragazzino magari a mani giunte vicino al viso 6. dettaglio su mani ragazzino (meglio se con diaframma aperto) 7. foto dall’alto, tenendo alta la macchina, quando sei fuori, sui capannelli di gente attorno al ragazzino (con grandangolo) 8… poi scatena la tua creatività e fantasia Batterie di ricambio, mi raccomando. Buona cerimonia Nicola

    #1375432
    nicolone
    Partecipante

    Grazie mille, Josepix. Finalmente mi hai dato risposta a questo dubbio che mi attanagliava da un paio di mesi…e a cui fotografi che si definivano esperti non sapevano rispondere… Certo che SIGMA e chiunque altro commercializzi un obiettivo IF dovrebbe fornire una specie di tabella che spieghi, alle diverse distanze di messa a fuoco, come cambia la lunghezza focale. Ho notato che NIKON mette nelle diciture dei suoi obiettivi l-indicazione IF. Canon fa qualcosa di simile per i suoi obiettivi_ E poi il 70/200 che ho preso è IF oppure no? Dove lo capisco? Grazie Nicola

    #1374700
    nicolone
    Partecipante

    Il sigma 18-200 avendo la messa a fuoco interna, varia la focale al variare della messa a fuoco. Alla massima focale all’infinito è un 200mm, mentre a 2m può risultare un 135mm. Alcuni pensavano di aver ricevuto il 18-125 invece del 18-200. E’ del tutto normale. Saluti Scusa per te sarà tutto normale ma io, probabilmente per ignoranza, non so di cosa parli: Posso capire che la messa a fuoco, modificando la posizione delle lenti, possa determinare un cambiamento della focale, però la lunghezza focale determina l’ingrandimento ed io variando la messa a fuoco – passando da 1 m a infinito – non vedo a mirino un cambiamento dell’ingrandimento (sono io quello cieco?), quindi sono portato a pensare che anche la focale resti costante. Mi puoi illuminare? Ad ogni modo ieri pomeriggio ho acquistato il 70-200 f/4 IS Canon ed ora tutte le prove comparative le potrò fare da solo…certo che la differenza d’ingrandimento, per quanto tecnicamente giustificabile, è davvero enorme. Nicola

    #1374589
    nicolone
    Partecipante

    Dunque io possiedo il sigma 18-200 non stabilizzato. Direi che sono abbastanza contento, o meglio lo sono stato per un anno e mezzo. Poi è successo un fattaccio: un amico mi ha prestato il 70-200 f/4 della Canon e ho provato a usarlo. Qualità a parte (un abisso la differenza) con mia somma sorpresa ho riscontrato alla massima focale una differenza di ingrandimento PAUROSA!. Ma scusate, se sono tutti e due 200, se tutti e due devono essere moltiplicati per il crop factor di 1.6, allora l’ingrandimento dev’essere identico. Allora sono andato al negozio dove l’ho comprato e lì il negoziante (che millanta di essere un grande della fotografia) mi ha detto: 1. che ci possono essere delle lievi variazioni attorno al valore nominale dichiarato 2. che la prova dev’essere scientifica e non approssimativa Ora al punto 2 rispondo subito: ho preso la macchina, lasciata sul cavalletto, sostituito il solo obiettivo, fotograto un righello: uno mostra circa una volta e mezzo i cm che vengono mostrati con l’altra. Al punto 1 non posso credere: la differenza (se riesco a allegare le foto sarà evidente) è abissale e non giustificabile sulla base delle tolleranze che sono disposto a giustificare. Mi sono chiesto se per caso i 200mm di focale dichiarati da SIGMA non siano già moltiplicati per il crop factor…ma allora lo sarebbe anche la focale minima cioè 18…impossibile. Ho scritto a SIGMA Italia, nessuna risposta, a SIGMA USA, nessuna risposta. Sono direi incazzato e deluso. -se riesco allego le foto per far risultare la differenza eclatante tra questi due obiettivi- Nicola

    #1374575
    nicolone
    Partecipante

    Salve a tutti, sono nuovo di questo forum ma siccome cercavo risposte alla stessa domanda dò il mio umile contributo. Oggi pomeriggio stesso andrò ad acquistare l’f/4 stabilizzato perchè ho fatto le seguenti considerazioni: a.in esterni, o comunque quando c’è un po’ di luce, come avete detto tutti la differenza, non è sensibile b.il peso del 2.8 lo rende non trasportabile se non si ha uno sherpa con sè L’unico vero limite dell’f/4 rispetto al 2.8 è quando il soggetto, e non la nostra mano è in movimento. Se ad esempio in interni dove c’è poca luce vogliamo fotografare la manina di nostra figlia con il “cannone” (esempio a caso visto che ne ho una di 2 mesi), è chiaro che se lei muove la manina usare tempi più lunghi è limitante: meglio sarebbe avere il 2.8 che consente magari 1/125 dove altrimenti il f/4 richiede 1/30. Questo è comunque un caso limite perchè è un uso molto raro, credo.Un altro simile esempio limite che mi può venire in mente è se usiamo l’f/4 durante un matrimonio per congelare lo scambio degli anelli da vicino. Chiaro che se la luce è scarsa il tempo lungo che viene richiesto non aiuta: la stabilizzazione evita il mosso della nostra mano ma non può “sistemare” il movimento del soggetto. Questi però, ripeto, a mio avviso, sono casi limite. Nell’uso non professionale/specialistico ma di amatori evoluti sono probabilmente più importanti le ottiche molto luminose sulle focali più brevi, per cui a mio avviso un ottimo corredo (portafogli permettendo) è abbinare il 70-200 f/4 IS al 24-70 f/2.8. Nicola

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