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Maggio 5, 2016 alle 8:33 am #1849441renzodelrossoPartecipante
Mercurio sarà piccolo sul disco solare, circa un duecentesimo o poco più.
Con il tuo sistema di ripresa avrai il disco solare di poco più di un migliaio di pixel di diametro mentre Marcurio sarà ovviamente di meno di dieci pixel.
Sarà un puntino ma un puntino ben visibile.
Se usi una camera planetaria con la stessa focale non avrai alcun vantaggio se non un campo più piccolo inquadrato.
Se vuoi migliorare qualcosa al limite usa una duplicatore di focale.
Anche se l’immagine degrada un po’ considera che stai riprendendo una grossa fonte di calore per ci il degrado ce lo avrai sempre.
Un link del passaggio precedente ripreso con una pellicola http://www.renzodelrosso.com/sistemasolare/altro/sszoom02.htm
E’ vero che la ripresa è stata fatta a 2 metri di focale ma fai il raffronto del disco solare. Prova a portarlo intorno ai 1000 pixel di diametro e avrai un’idea di come sarà Mercurio in foto.Gennaio 21, 2015 alle 9:46 am #1823193renzodelrossoPartecipanteCon uno scatto ti togli il pensiero.
Imposti il bilanciamento del bianco in automatico
Fai uno scatto in esterni
Se la foto viene con una forte dominante rossa è modificata altrimenti no.
E comunque una canon modificata si usa tranquillamente anche per foto normali.
Basta impostare un bilanciamento del bianco personalizzato realizzato fotografando un cartoncino grigio chiaro di giorno e impostando quella foto come bilanciamento del bianco personalizzato.
Io ho fatto così con varie eos sin dal 2005 e le ho usate senza problemi.Ottobre 7, 2013 alle 12:44 am #1781362renzodelrossoPartecipante[IMG]public/imgsforum/2013/10/perseideb.jpg[/IMG] Questa è una vecchia foto di una perseide fatta con la pellicola La foto postata è comunque una meteora in quanto se fosse stato un iridium flare si sarebbe notata (visto il tempo di esposizione) un minimo di traccia prima e/o dopo in quanto gli iridium sono comunque satelliti abbastanza grossi e visibili anche quando non fanno i flare. Nella foto, che ho scaricato e stretchato si vede nettamente la partenza e l’estinzione, fra l’altro asimmetrica come tutte le meteore.
Settembre 23, 2013 alle 11:12 am #1779290renzodelrossoPartecipanteOgni foto è un po’ una storia a sé ma comunque puoi vedere la procedura in http://www.renzodelrosso.com/articoli/elaborazione_completa.htm
Settembre 22, 2013 alle 2:56 pm #1779240renzodelrossoPartecipanteHo cercato di mixare le due immagini http://www.renzodelrosso.com/profondocielo/foto/deep/digitale/nebulose_estive/m8_2013_old.htm – La prima versione morbida http://www.renzodelrosso.com/profondocielo/foto/deep/digitale/nebulose_estive/m8_2013_um.htm – La seconda molto contrastata http://www.renzodelrosso.com/profondocielo/foto/deep/digitale/nebulose_estive/m8_2013.htm – La versione finale Io preferisco quest’ultima nella quale ho preso la parte centrale più contrastata mentre ho usato le zone meno luminose e il fondo cielo della prima versione [IMG]public/imgsforum/2013/9/m8_forum.jpg[/IMG]
Settembre 15, 2013 alle 2:23 am #1778480renzodelrossoPartecipanteGrazie mille Ho visto che la foto aveva ulteriori potenzialità per cui ho provato a rielaborarla, togliendo un po’ di filtro passa basso e aumentando il dettaglio in alcune zone della nebulosa. Spero che la nuova elaborazione possa piacervi. Il link: http://www.renzodelrosso.com/profondocielo/foto/deep/digitale/nebulose_estive/m8_2013_old.htm
Settembre 15, 2013 alle 12:58 am #1778471renzodelrossoPartecipanteCome ha detto Marco gran merito ce l’ha l’ottica. Se uno strumento costa dieci volte uno di pari diametro ma di scarsa qualità ovviamente un motivo ci deve essere. Ho avuto un colpo di fortuna a prenderlo d’occasione e non me ne sono pentito. Avendo già il TSA 102 sapevo cosa aspettarmi. Non sono invece d’accordo totalmente sul paragone con la fluorite. Il TSA 102 non ha niente che faccia rimpiangere l’FS102 (almeno da quanto mi hanno riferito amici che hanno o hanno avuto ambedue). Fra il TOA 130 e l’FS128 invece vince il primo complice un progetto molto più moderno nato apposta per il digitale (mentre l’FS102 era stato progettato ai tempi della pellicola per cui la risoluzione richiesta era inferiore) e il suo tripletto è progettato e realizzato in modo perfetto. Forse l’unica pecca è nella meccanica del focheggiatore. La sostanziale differenza fra un’ottica in FPL-53 e una al CaFl si vede nell’ultravioletto dove il CaFl è perfettamente trasparente mentre il vetro come il FPL-53 a bassa dispersione non lo è. Ma nel range ottico i vetri ED di ultima generazione hanno le medesime caratteristiche della fluorite. Voglio comunque ringraziare tutti per i commenti.
Settembre 14, 2013 alle 7:26 pm #1778447renzodelrossoPartecipanteGrazia Max del commento ma se hai qualche dubbio sono felice di cercare di spiegartelo. Per quanto riguarda la foto messa direttamente sul forum devo dire che mi trovo di fronte a un problema. Sono iscritto a vari forum fotografici e di astronomia. Ognuno di essi ha caratteristiche diverse sulle immagini postate. Uno le vuole da 800 pixel, l’altro da 1500, un altro ancora non ha limiti di dimensioni ma di “peso” e così via. Se scelgo di uniformarmi a quello più restrittivo arrivano svariati che mi dicono di postarla a maggiore risoluzione e così via. Per accontentare tutti dovrei preparare n immagine per n forum, oltre a quella che va direttamente nel mio sito. Ci fosse uno standard sinceramente non mi dispiacerebbe ma in una giungla così diventa veramente un po’ una rottura. Comunque in futuro cercherò di fare un’anteprima che vada bene un po’ a tutti e se qualcuno vuole vederla a migliore risoluzione saprà come fare.
Settembre 1, 2013 alle 12:09 pm #1776957renzodelrossoPartecipanteSai meglio di me che ogni settore della fotografia richiede strumentazioni e conoscenze diverse. Le tecniche e le ottiche usate nella fotografia sportiva sono ben diverse da quelle per i paesaggi o per i ritratti. Stesso discorso vale per la fotografia astronomica dove la specializzazione tocca livelli esasperanti. Riprendere i dettagli di un cratere lunare è molto diverso sia come strumento sia come tecnica dal riprendere una galassia o una nebulosa. E le tecniche post produttive sono a loro volta molto complesse e richiedono un notevole studio se si vogliono padroneggiare così come avviene in qualsiasi altro settore fotografico. Se sei interessato a capirne di più su queste tecniche, nei limiti delle mie conoscenze limitate, ovviamente, sono certamente disposto a spiegarle o a linkarti tutorial in materia. Sul forum ci sono già molte mie riprese fatte in passato anche se era circa un anno che non facevo più niente. Comunque nel mio sito http://www.renzodelrosso.com ci sono molte immagini riprese con tecniche diverse, strumenti diversi e in tempi diversi, anche per vedere le’voluzione che si ha con il tempo. Grazie del commento.
Settembre 1, 2013 alle 11:50 am #1776954renzodelrossoPartecipanteBello il paragone al foglio di carta vetrata ma ti posso assicurare che moltissimi altri oggetti sono anch’essi incollati sulla carta vetrata, a volte anche con gradazioni diverse. E’ la varietà del cielo. Ogni cosa che si osserva o fotografa è sempre diversa da un’altra e a seconda di quali strumenti scegliamo ci apparirà sempre diversa. Grazie del commento.
Agosto 29, 2013 alle 12:59 am #1776675renzodelrossoPartecipanteSoprattutto stelle!! (?) Grazie del commento
Agosto 28, 2013 alle 3:23 am #1776591renzodelrossoPartecipanteGrazie mille
Agosto 27, 2013 alle 7:31 pm #1776530renzodelrossoPartecipanteGrazie mille, Paolo
Aprile 26, 2013 alle 10:50 am #1763169renzodelrossoPartecipanteIl problema lo ha già accennato Reynolds E’ comune a tutti gli obbiettivi (anche i più blasonati) e riguarda l’iperfocale (oltre ovviamente alla differente profondità di campo) Con focali molto corte la profondità di campo è più ampia per cui mettendo la ghiera dell’obbiettivo a fine corsa abbiamo stelle puntiformi in ogni caso. Se però aumentiamo la focale diminuisce la profondità di campo e di conseguenza la regolazione deve essere molto più precisa. Inoltre gli obbiettivi presentano una zona di messa a fuoco che oltepassa quella canonica in cui si mette a fuoco all’infinito. Questo perché permettono anche di riprendere in IR (soprattutto gli obbiettivi che nascevano per la pellicola in quanto le moderne digitali sono un po’ restie a cogliere il segnale IR). Ciò significa che per mettere a fuoco su queste lunghezze d’onda all’infinito la ghiera deve oltrepassare la tacca dell’infinito. Se si fa in luce visibile con obbiettivi di fociale più lunga non avremo una perfetta messa a fuoco in luce normale. Per cui si deve sempre controllare la messa a fuoco ingrandendo al massimo quanto si vede in uno scatto di prova o nel live view
Marzo 16, 2013 alle 7:08 pm #1757750renzodelrossoPartecipanteE’ sicuramente un mosso Da altre foto viste in rete fatte con strumentazione adeguata la seconda coda è molto debole e verticale rispetto all’orizzonte e non orizzontale. Resta comunque la validità della foto.
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