Premessa. Dopo aver sbattuto e aver buttato soldi (pochi per fortuna) su vari flash utilizzabili sulla 300D, sono giunto alla conclusione che conviene “comprarne” uno dedicato una volta per tutte, della serie “chi più spende meno spande”… e non fa danni, aggiungerei io. Tuttavia qualche esperienza me la sono fatta. Importante è scoprire la tensione “d’esercizio” del flash, che è diversa da quella d’alimentazione. Questa deve essere non più di 10-12 Vcc, ed è misurabile tra il polo caldo del contatto a slitta e la massa, o negativo, laterale. Esistono vecchi flash che presentano una tensione ben SUPERIORE che, se collegati alla fotocamera “digitale”, questi la rovinerebbero in poco tempo (la mia va in protezione per fortuna). Questo perche il circuito del contatto di comando flash nelle fotocamere ormai è elettronico (BJT, IGBT, e forse SCR), mentre una volta era meccanico o fisico che dir si voglia. Appurato ciò, se la tensione rientra in valori inferiori ai 12 Vcc, il flash si può collegare ed il funzionamento sarà certo, nel senso che scatterà, e rigorosamente in MANUALE, cioè non “dosi” nulla. Sempre che il flash contempli regolazioni, potrai intervenire per correggere l’intensità del lampo. Spero che dal profondo della mia ignoranza ti sia stato utile. Invito coloro i quali dovessere notare delle “castronerie” su quanto affermato sopra, di farmele tempestivamente notare, al fine di salvare altrettanto tempestivamente, la faccia. 🙂 [can]