Filippo

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  • #1845142
    Filippo
    Partecipante

    Concordo con marco66 quasi su tutto. Primo: nel non apprezzare granché il taglio delle gambe. A mio modo di vedere amplifica l’impressione di un fotomontaggio. E concordo anche sulle distorsioni che, in una foto così in maniera evidente posprodotta, andrebbero corrette. C’è poi quella specie di effetto notte che ottieni col blu in trasparenza, solo che applicandolo anche sui colori chiari e sui bianchi l’impressione che me ne deriva è quella di una nebbia blu, di una specie di fumogeno soft diffuso un po’ ovunque, cosa che dubito volessi ottenere. Infine se il soggetto è piazza Missori difficile fare caso più di tanto alla piazza se c’è un uomo messo proprio lì al centro in primo piano… ma questa sarebbe la cosa più semplice da risolvere: basterebbe aggiungere un punto interrogativo al titolo e la dinamica immagine-titolo ritroverebbe un senso compiuto.

    #1845141
    Filippo
    Partecipante

    A me piace. Abiti e location, ma anche espressione del soggetto, stagione e tempo atmosferico contribuiscono senza dissonanze a ricreare un’atmosfera coerente. Che poi l’atmosfera, il mood, piaccia o no questo riguarda solo il gusto personale di chi osserva e su quello non porta a nulla disquisire più di tanto.
    Poi, ma ti sto dando un’impressione guardando dallo schermo del portatile che non è granché, in alcune zone del fotogramma mi sembra di percepire qualche colpo di pennello bianco un po’ troppo visibile.

    #1844621
    Filippo
    Partecipante

    E non puoi impostare il valore dei bordi pari a zero con qualcuno almeno di questi software? Altro non mi viene in mente, se non, come già hai fatto, di trovare qualcuno, magari anche in un negozio fisico se non hai comprato online, che ti possa prestare un altro CD per farne una copia. Ad ogni modo un sistema per contattare Canon ci dev’essere. Al limite prova a rivolgerti ad un Camera Service giusto per sentire se ti sanno dire a chi telefonare. E poi magari quelli dell’assistenza che hai contattato (soprattutto se via e-mail) non rispondono per via del periodo natalizio. Buona fortuna

    #1844614
    Filippo
    Partecipante

    Non ho questa stampante. Coi driver quantomeno dovresti stampare. Del software, che tu giustamente vorresti avere, se ne può comunque fare a meno. Com’è il nome del software che cerchi? Magari lo trovi su qualche sito non ufficiale con un ricerca in rete.

    #1844577
    Filippo
    Partecipante

    [quote=”valeriobry” post=666961]gli occhi di tutti sono tristi e dolenti, consapevoli di una imminente estinzione.[/quote]

    …dato che “Non contano il passare del tempo” dubito che abbiano questa consapevolezza 😉

    #1844576
    Filippo
    Partecipante

    La quasi totale assenza di vecchi nelle foto corrisponde ad una effettiva mancanza di questa categoria nella popolazione o è semplicemente casuale? Grazie per la condivisione delle foto e, non da meno, per l’accompagnamento con le schede introduttive.

    #1844574
    Filippo
    Partecipante

    Quindi riassumendo… la compensazione in macchina muove i parametri lasciati liberi della terna ISO-t-f, con priorità che dipendono o dalla macchina o da ulteriori impostazioni che regoliamo noi. Mentre quando si corregge l’esposizione del RAW in postproduzione si muove qualcos’altro, che al limite possiamo ipotizzare come qualcosa di simile agli ISO o qualcosa di piuttosto specialistico e prettamente “digitale”… e per saperne di più, come dice marco66, non ci restano che i tecnici Canon.
    Quello che trovavo interessante in questo discorso, non è tanto come funziona la compensazione in macchina, ma quello a cui le considerazioni iniziali di Leoninone mi avevano fatto pensare. Ovvero: come funzionano le variazioni dell’esposizione in postproduzione e se in macchina ci sono delle funzioni che permettono lo stesso tipo di correzione. Tipo di correzione che di fatto è una forma di compensazione. E in sede di postproduzione quel qualcosa che varia di sicuro non può essere il parametro del diaframma né quello del tempo per ovvie ragioni. Stando così le cose mi pare si possa dire che il RAW è vero che ci consente tanti ritocchi e che contiene tante informazioni, ma allora l’analogia spesso sentita secondo cui il RAW è come se contenesse tanti scatti in uno non è del tutto esatta. Tante informazioni in più sì, tanti scatti in un solo file… non proprio: soprattutto nella misura in cui uno scatto dipende, come dipende, dalla terna ISO-t-f.

    #1844528
    Filippo
    Partecipante

    Sto al gioco marco66. Anche se non mi è chiaro se io non capisco bene a cosa alludi tu oppure se semplicemente tu pensi di non esser stato capito quando invece io ora (e prima di me Leonione) si stava ponendo l’accento su un altro aspetto. Ma come dicevo sto al gioco [pen]
    Con esposimetro. In Av e Tv la macchina recepisce i punti fermi (f oppure t ed eventualmente ISO) che io impongo alla terna ISO-t-f e regola i restanti parametri esponendo in base all’indicazione dell’esposimetro. Poi io fotografo posso dire alla macchina di compensare sovraesponendo o sottoesponendo.
    Senza esposimetro con la macchina del tuo avatar. Mancando le indicazioni dell’esposimetro sta a me far tutto regolando la terna ISO-t-f. Quindi opero in quella modalità che tu hai chiamato sopra “manuale”… “nel vero termine”.
    Se non c’è altro, ci eravamo già capiti prima. E se invece c’è dell’altro… dimmelo per favore!

    Quanto alle mie domande, al momento, restano.
    Cosa fa il programma, ad esempio Camera Raw, quando io sovraespongo in postproduzione? Di sicuro non varia il diaframma, né il tempo. Quindi o varia gli ISO (ma allora perché si parla di generica esposizione e non di ISO?) oppure sovraespone in base ad un algoritmo particolare del software o di Canon.
    Tu marco66 lo sai con certezza cosa succede quando si varia l’esposizione in postproduzione? E quando si varia l’esposizione tramite compensazione direttamente sulla macchina sai se succede la stessa cosa di quello che si fa al computer oppure se invece avviene qualcos’altro? Se avviene quacos’altro: cosa?

    #1844524
    Filippo
    Partecipante

    Domanda interessante quella su quali parametri va a variare la compensazione: una valore della terna ISO-t-f o altro? Riflettendoci mi vien da dire che la macchina sovra/sottoespone con le stesse modalità con cui lo si fa regolando il RAW in postproduzione (a proposito quali sono queste modalità?). Parlando in termini tutt’altro che tecnici quindi lo farebbe in base ad un algoritmo del software. Vi risulta? C’è qualcuno che lo sappia con certezza?

    Ammesso per buono quanto ho ipotizzato sopra, a livello pratico sono d’accordo con marco66 che metter l’opzione della compensazione anche con la modalità manuale sarebbe per così dire paradossale, tuttavia, a livello prettamente teorico, non sbaglia Leoninone quando, se ho ben capito dove vuole andare a parare, allude implicitamente al fatto che tra un terna ISO-t-f a esposizione X (ed è indifferente se ottenuta in M o altra modalità) e una esposizione analoga ottenuta con una terna diversa + compensazione, si possono ottenere due foto sì ugualmente esposte ma teoricamente diverse. Questo (sempre e solo a livello teorico, molto meno a livello pratico per via di differenze che, se ci sono, sono perlopiù minime) giustificherebbe la presenza della compensazione anche nella modalità M. Sarebbe come se ai tre parametri della terna, ciascuno dei quali sappiamo che può connotare in maniera diversa l’immagine, se ne aggiungesse un quarto, quello che ho ipotizzato essere analogo alla sovra/sottoesposizione che normalmente possiamo applicare al RAW in postproduzione.

    #1844504
    Filippo
    Partecipante

    Non esiste tramonto davvero calabrese senza…

    100_0441copia_pepper.jpg

    #1844498
    Filippo
    Partecipante

    Quando un negozio ti offre qualcosa a un prezzo troppo stracciato rispetto alla concorrenza può quasi sempre voler dire tre cose. Che è una truffa. Che il venditore ordinerà il prodotto solo dopo aver ricevuto il tuo pagamento. Che per qualche ragione sua, come ad esempio una razionalizzazione del magazzino o il passaggio a fuori catalogo del prodotto in questione, cerca di vendere in fretta il prodotto anche guadagnandoci poco. Chiedere delucidazioni al commerciante aiuta. Sempre se non si tratta di una truffa ovviamente. A volte la semi-truffa sta proprio nel non dichiarare che chi vende non è ancora in possesso del prodotto e in questo caso il problema per chi compra sono tempi di consegna molto più lunghi di quelli dichiarati.
    Io ti consiglio di cercare un buon usato. Ovviamente anche lì, oltre alle occasioni, ci sono le fregature. La prima regola è comprare con scambio a mano e controllare tutto il controllabile. Se non ti senti in grado, meglio guardare al nuovo o andare accompagnato da qualcuno più competente.

    #1844496
    Filippo
    Partecipante

    Preferisco anche io la profondità di campo estesa su tutto il cavolo. Però è anche la modalità di ripresa che si vede di solito nelle foto con questo soggetto. Queste foto invece sono originali. In entrambi i casi tuttavia quel difettuccio in punta di cavolo, difetto trascurabile se lo fai bollire, l’avrei corretto in postproduzione o avrei fotografato un esemplare da passerella.

    #1844492
    Filippo
    Partecipante

    Il paraluce aiuta. A volte non basta, ma sicuramente aiuta. Ogni tanto il flare può essere anche consapevolmente ricercato, ma si tratta di eccezioni. In certi casi la luce troppo intensa non permette di evitarlo. In questi casi puoi magari cercare di farlo comparire in una zona facile da modificare in postproduzione.

    #1844489
    Filippo
    Partecipante

    Se il problema è davvero perdere qualche scatto, posso assicurarti che continuerai a pardene, anche se non gli stessi. Perderai, rispetto ad ora, quelli tra 136mm e 250mm. Trascurando poi, per non ridurre proprio tutto solo ai mm, le mancanze a 16-17mm, che pur contando poco sono più rilevanti dell’intervallo 51-54mm che vai ad acquistare, spero tu non dimenticherai di considerare che col Tokina hai un f/2.8 fisso e che il 18-135 è un f/3.5-5.6.
    Non ho mai fotografato gare di rally, ma di ciclismo, podismo e altri sport sì. Suppongo dall’attrezzatura che usi e dalla domanda che hai posto, che tu non sia un fotografo ufficiale o professionista e che quindi uno scatto perso ogni tanto sia anche accettabile. E poi se le foto le scatti da un posto preciso, ad esempio appostandoti dopo una curva, in pratica lo scatto lo pensi e costruisci già prima che passi il corridore o l’auto. E quindi sei già lì pronto con un’idea precisa di tempi, diaframma, ISO e mm. E mm, appunto.
    Dei tre obiettivi citati, per delle gare podistiche, non avrei dubbi: sceglierei il 55-250. Un grandangolo semmai solo alla partenza per contenere tutti gli atleti nell’inquadratura.

    #1844486
    Filippo
    Partecipante

    La visione direi che è solo discreta, disturbata dai flare: hai fatto tre su tre. La rinuncia alla messa a fuoco all’infinito ha invece piacevolmente diffuso la luce dello sfondo.

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