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nixray – Questo file è morbido, l’obiettivo va in front / back focus, l’obiettivo è morbido …. e altri miti

Nixray

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Introduzione
Queste frasi sono ricorrenti sul web e sul nostro sito Canoniani.
Per questo ho fatto una ricerca ed ho trovato questo interessantissimo articolo da parte di Roger Cicala della azienda canadese http://www.lensrentals.com
si tratta di un fotografo e professionista che vende e noleggia fotocamere ed obiettivi, e l’azienda lensrentals fornisce il materiale ad alcuni siti che eseguono e pubblicano test di materiale fotografico.
Io ho tradotto in italiano il suo pensiero, che è suddiviso in due articoli scritti il primo nel 2008 ed il secondo nel 2010. Potete consultare la fonte direttamente qui:
http://www.lensrentals.com/blog/2008/12/this-lens-is-soft-and-other-myths

Ho scritto direttamente all’autore e sono stato autorizzato a tradurre ed a postare il suo articolo.
Ho scritto anche a Fireblade, che pure mi ha autorizzato a pubblicare la traduzione qui su Canoniani.

Per quelli pigri che non vogliono leggere il tutto, ecco una breve sintesi:
1) Ogni fotocamera ha dei margini di errore sul fuoco che rientrano nella tolleranza accettata dal progetto e dal produttore.
2) Ogni obiettivo ha dei margini di errore sul fuoco che rientrano nella tolleranza accettati dal progetto e dal produttore.
3) Con le moderne fotocamere (ad esempio Canon 1DMkIII, 1DsMkIII, 50D, 7D, 5DmkII -Nikon D3, D3x, D300, D700 – Pentax K20D – Olympus E-30 e E-620 – Sony A900 …) c’è la possibilità di correggere la microregolazione del fuoco obiettivo per obiettivo, possibilità introdotta dai fabbricanti appunto per risolvere da soli il problema, quindi prima di affliggere tutti i forum con il vostro problema provate a sistemarvelo da soli.
4) Gli obiettivi più costosi ed a più ampia apertura sono quelli che maggiormente mettono alla luce il problema.
5) Ciò nonostante c’è circa un 3% – 7% di obiettivi che arriva difettato all’acquirente.
6) Se pensate di mandare solo l’obiettivo in assistenza vi sbagliate, dovete mandare l’intero corredo di fotocamere ed obiettivi, altrimenti potreste non risolvere il problema o ritrovarvi con gli altri vostri obiettivi non più allineati.
7) Considerazione personale: dal punto 6 si deduce che il problema al Camera Service si risolve facilmente se fotocamera ed obiettivi sono tutti della stessa marca.
8) Considerazione personale: (ma letta decenni fa su riviste specializzate che parlavano di fotocamere analogiche) sicuramente le fotocamere delle serie superiori, che sono più costose, escono dalla fabbrica con margini di errore minori! Produrre con margini di errore minimi ha dei costi notevoli. Quindi sicuramente la serie 1 ha margini di errore minori della serie 5. E sicuramente, sebbene sulla carta ci possano essere delle serie xxD con caratteristiche del tutto simili alle corrispondenti xxxD, queste ultime avranno sicuramente delle tolleranze sui margini di errore costruttivi maggiori.

Prima Parte – Scritta nel 2008

Uno degli esempi più comuni di illogicità che vediamo a LensRentals è la dichiarazione: “questa lente è morbida / va in frontfocus / va in backfocus”. Ora non fraintendetemi, esistono obiettivi mal riusciti là fuori, e probabilmente la quantità va dal 3% al 7% di quelli venduti. E sappiamo, nonostante le nostre procedure di controllo, che 1 obiettivo su 400 finirà danneggiato dalla spedizione e arriverà non funzionante. A volte c’è un danno reale o cattivo allineamento di un elemento dell’obiettivo, anche se la maggior parte delle volte il problema non è questo. Di solito il soggetto della fotografia è morbido, perché l’obiettivo non ha messo a fuoco con precisione.

Da tre a quattro volte la settimana, ci capita la seguente conversazione:

“L’obiettivo che mi hai mandato va in frontfocus, non è buono”.

“OK, lo sostituiremo all’istante”.

Poi il primo obiettivo torna indietro ed è perfettissimo quando lo controlliamo. Ma il cliente è contentissimo del secondo obiettivo di ricambio, gli funziona perfettamente bene anche se il primo non lo faceva. Allora cosa è successo? La risposta è semplice in realtà, e come la maggior parte degli esempi illogici nasce da un presupposto sbagliato: il cliente sa che la sua macchina fotografica “funziona bene” perché funziona bene con i suoi altri obiettivi, con quelli non avviene nessuno front focus o back focus .

La chiave del problema è la definizione di “funziona bene”. La maggior parte della gente suppone che “funziona bene” equivale a “perfettamente calibrata”. Nella realtà le fotocamere sono come qualsiasi altro prodotto fabbricato, la taratura ha un intervallo di tolleranza ben preciso. Non abbiamo dati di quanto sia l’intervallo di tolleranza reale che Canon, Nikon, o gli altri produttori (ad eccezione di Zeiss e Leica) considerino accettabile, quindi supponiamo arbitrariamente che il costruttore consideri una fotocamera oppure un obiettivo rientrare nelle specifiche costruttive quando la sua capacità di mettere a fuoco rimane all’interno di + o – 3 unità di messa a fuoco dal fuoco perfetto. Possiamo supporre che abbiano stabilito questo valore, perché ogni cosa in questo intervallo di + o – 3 unità rientrerà all’interno della profondità di campo di un obiettivo dalla apertura ampia (probabilmente f/2.8).

Adesso prendiamo in considerazione il caso che io abbia un corpo macchina che è -2 unità fuoco dall’essere perfetto, e un obiettivo che è +2 unità fuoco dall’essere perfetto. Entrambi sono considerati “ben funzionanti” secondo la definizione del costruttore, anche se certamente non sono perfetti. Tuttavia, la combinazione di un obiettivo +2 sulla mia macchina fotografica -2 darà un risultato di messa a fuoco assolutamente perfetto, io amerò questo obiettivo sulla mia macchina fotografica. Dopo la mia esperienza con questo unico obiettivo sulla mia unica macchina fotografica, scriverò sonetti in vari forum online su quanto sia grande quell’obiettivo, e dirò a chiunque non piaccia che questi devono essere dei pessimi fotografi. Io mi trasformerei nella più temuta forma di vita virtuale, un FLAO (Fanboy with Loss of All Objectivity = Fanboy con perdita di ogni oggettività).

Ma cosa succederebbe se l’obiettivo fosse -2 unità focus dal perfetto teorico e io lo montassi sulla mia fotocamera -2 unità focus dal perfetto? Beh, dipende. Se l’obiettivo fosse diciamo di apertura massima f/4, probabilmente non molto: la profondità di campo di un obiettivo di apertura f/4 potrebbe nascondere un po’ di front o back focus. Si potrebbe notare che l’obiettivo mette a fuoco 1 metro anteriormente rispetto ad un soggetto a 7 metri di distanza se si andasse ad ingrandire al 100%, ma dal momento che la profondità di campo sarebbe di 3 metri il soggetto sarebbe ancora a fuoco e l’obiettivo sembrerebbe ancora buono. Io probabilmente descriverei l’obiettivo come molto buono, ma non scenderei al livello di diventare un completo FLAO.

Ma se si trattasse di un obiettivo f/1,4 con una profondità di campo molto ristretta, la messa a fuoco anteriore sarebbe evidente: il soggetto sarà fuori fuoco e morbido. Se io sapessi come fare un test di front / back focus forse capirei il problema, ma ecco il bello: se inviasi solo l’obiettivo al costruttore per risolvere il problema, questi verificherebbe l’obiettivo e direbbe che sta bene (perché va bene, rientra nelle specifiche) e me lo rinvierebbe. Solamente se io inviassi la fotocamera e l’obiettivo insieme per essere calibrati, si constaterebbe il fatto che i due insieme vanno fuori fuoco, e quindi il produttore sarebbe in grado di correggere la calibrazione.

Ah, ma i problemi non sarebbero tutti risolti. Se nella calibrazione fosse stata coinvolta la taratura della fotocamera, come parte della correzione, potrei scoprire che qualche altro obiettivo nel mio corredo che ha sempre funzionato alla grande, adesso all’improvviso ha cominciato a soffrire di un leggero backfocus. Nel passato, molti professionisti a tempo pieno che erano a conoscenza di questi problemi, inviavano il loro intero corredo di macchine fotografiche ed obiettivi al costruttore da calibrare insieme. Questo è stato uno dei motivi alla base della quale Canon e Nikon hanno formato il loro servizio di supporto per professionisti (esempio CPS = Canon Professional Service). La maggior parte del resto di noi lasciava andare, o inviava esemplare dopo esemplare l’obiettivo indietro al negozio fino a che non riusciva ad ottenere quello più tagliente SULLA PROPRIA MACCHINA FOTOGRAFICA.

La cosa brutta è che tantissime persone che hanno fatto così si sono poi messi nei loro forum di fotografia on-line e hanno fatto dichiarazioni a tappeto tipo “ho dovuto provare 3 esemplari prima di trovarne uno che fosse calibrato correttamente”. In realtà quello che avrebbero dovuto dire era “ho dovuto provare 3 esemplari prima di trovarne uno che fosse calibrato correttamente PER LA MIA FOTOCAMERA”. Quegli altri due esemplari avrebbero potuto essere perfetti per la fotocamera di qualcun altro.

Quando si ha a disposizione alcune decine di copie di ogni obiettivo e di ogni macchina fotografica come abbiamo noi, si scopre rapidamente che questo è un dato di fatto della realtà del mondo fotografico. E la parte più divertente di tutta la storia è che gli obiettivi più costosi ed a più ampia apertura sono quelli che più probabilmente finiranno per mostrare il problema, perché la loro profondità di campo è tremendamente ristretta e la porzione dell’immagine messa a fuoco è tremendamente netta rispetto a tutto il resto fuori fuoco. Quell’obiettivo zoom da € 200 f/5.6 non mostrerà affatto il piccolo problema di messa a fuoco anteriore perché la sua profondità di campo è di circa mezzo chilometro. Invece l’altro obiettivo fisso da € 2.000 f/1.4 ha una profondità di campo di pochi centimetri e gli eventuali problemi saranno immediatamente evidenti (ed il proprietario ha investito un capitale 10 volte superiore perché desiderava un obiettivo perfetto).

La buona notizia è che per le fotocamere più recenti i costruttori hanno preso il problema in considerazione e che la correzione è a portata di mano. Le seguenti fotocamere (al 2008) hanno tutti una opzione di “microcalibrazione della messa a fuoco dell’obiettivo”: Canon 1DMkIII, 1DsMkIII, 5DMkII, 50D, 7D, Nikon D3, D3x, D300, D700, la Pentax K20D, la Olympus E-30 e E-620, e la Sony A900. Sono sorpreso di come molte persone non approfittano di questa caratteristica – ci vuole un po’ di tempo per svolgere questa calibrazione, ma una volta fatto, ciascuno dei tuoi obiettivi è caricato nella memoria della fotocamera che compensa automaticamente in modo che ogni singolo obiettivo mette quasi perfettamente a fuoco ogni volta che lo si monta sulla propria fotocamera. Io trovo che questa caratteristica faccia una tale enorme differenza per la maggior parte dei miei obiettivi migliori che per me questa funzione da sola è già sufficiente a giustificare l’acquisto di una fotocamera della serie successiva.

Sia chiaro che esisteranno sempre degli obiettivi (e delle fotocamere) mal riusciti, ma la stragrande maggioranza dei problemi di back focus e di front focus diventerà un ricordo del passato. E per quelli di voi che non hanno questa caratteristica nella propria fotocamera, noi continueremo, come abbiamo sempre fatto, a fare del nostro meglio per darvi un obiettivo che funzioni grandiosamente sulla vostra fotocamera, anche quando questo significa sostituirvelo.

Addendum: recentemente ho visto il più grande esempio di questo tipo di comportamento, in un forum online in cui l’utente ha aperto un tread intitolato “La nuova macchina fotografica di Canon XX fa schifo” (sto eliminando i nomi in modo che i motori di ricerca non raccolgano queste parole.) L’autore del post scrive che ha posseduto un corpo macchina per diversi anni, ed ha una una collezione di obiettivi che sa essere perfetti perché ha cambiato varie copie di ciascuno obiettivo per ottenere quello più nitido. Ora ha comprato un nuovo corpo macchina e tutti i suoi obiettivi fanno schifo, e lui ha cambiato il corpo macchina due volte e fanno sempre schifo. Ecco qui l’esempio perfetto di una persona che è partito con una fotocamera al limite della tolleranza, lui si è selezionato una serie di obiettivi tutti allo stesso limite di tolleranza della fotocamera, ed ora generalizza che tutti i nuovi corpi macchina fanno schifo. La parte triste della storia è che la nuova fotocamera ha la microregolazione dell’autofocus e questo utente non ha nemmeno provato ad usarla. Si è semplicemente limitato a mandare indietro al negozio le fotocamere esemplare dopo esemplare.

Seconda Parte – Scritta nel 2010

Allora che cosa è cambiato dal 2008?
I sensori delle fotocamera, come succede costantemente, sono aumentati in risoluzione, ingrandendo eventuali imperfezioni degli obiettivi. Ciò che forse non si notava su un sensore da 8 Mpxl può essere spaventosamente evidente su una fotocamera full frame da 21 Mpxl.

Inoltre, dal 2008 una serie di obiettivi grandangolari ed ultra-grandangolari di fama mondiale sono diventati disponibili: tanto per nominarne alcuni il 21mm Zeiss, il Canon 14mm f/2.8, il Canon TS-E 17mm, ed il Nikon 14-24mm f/2.8. Un teleobiettivo ha un angolo di vista stretto, forse 5 o 10 gradi, il che significa che i raggi luminosi non devono essere piegati molto prima di arrivare al sensore. L’angolo di vista di un obiettivo grandangolare può essere di 80 gradi o più ed i raggi di luce, in particolare dai lati e dagli angoli estremi devono essere piegati molto prima di arrivare al sensore. Una lieve differenza nel modo in cui la luce viene rifratta da un lato rispetto all’altro è molto più evidente quando l’angolo è ampio rispetto a come si comporta un teleobiettivo. Con un sensore full-frame i problemi sono ancora più evidenti.

Non sto cercando di dire che gli obiettivi grandangolari sono più soggetti a problemi di altri. È semplicemente che alcune recenti osservazioni sono state fatte con obiettivi grandangolari, perché erano più evidenti con questi. Fino a poco tempo fa gli obiettivi grandangolari tendevano ad essere morbidi ai bordi e la gente lo sempre ha accettato. Gli attuali obiettivi sono talmente migliorati che le differenze da un lato all’altro sono diventate evidenti (sembra che la differenza tra tagliente e morbido sia molto più evidente rispetto alla differenza tra morbide e più morbido).

 

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