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Appena iscritta, mi presento

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  • #1865493
    Debora
    Partecipante

    Ciao a tutti [lo] sono Debora e ho 32 anni. Mi sono iscritta perché sono appassionata di fotografia, ma non sono una professionista, tutt’altro. Ho tantissime cose da imparare e spero mi potrete aiutare e consigliare. Mi piacciono molto le foto di paesaggi, tramonti, animali, fiori, anche se vorrei imparare a fare delle buone macro. Ho una Canon eos 4000D e al momento vado in automatico. Spero piano piano di riuscire ad utilizzare il manuale.
    Buona serata a tutti 🙂

    #1865496
    Angor
    Partecipante

    benvenuta Debora,
    ti posso dare subito un paio di consigli.
    Lascia stare sia l’Automatico, sia il Manuale. Il primo non ti permette di imparare nulla, il secondo è una inutile complicazione che non serve praticamente a nulla se non in pochissime situazioni (qualche ex fotografo a pellicola sicuramente avrà da ridire, ma oggi è così).

    Comincia invece ad utilizzare la modalità Av: intanto ti permette di utilizzare anche il RAW, cosa che l’automatico (immagino tu intenda il famigerato quadratino verde) non fa.
    Inoltre ti lascia il controllo di quel parametro fondamentale per le foto che è l’apertura di diaframma. Importante nelle foto ordinarie perchè stabilisce come stacchi i piani della scena, ma fondamentale per le macro perchè in queste foto la profondità di campo è veramente minima.

    In Av, tu scegli il diaframma e la macchina definisce i tempi per l’esposizione.

    Inoltre, se ti piace la paesaggistica, inizia a studiare qualcosa di HDR. C’è un libro molto bello, in inglese e italiano, che illustra come sfruttare a dovere le possibilità del digitale, svincolandosi dalle limitazioni ereditate dalla fotografia a pellicola.
    Questo articolo è ben fatto

    Fotografia HDR: come e quando utilizzare questa tecnica!

    Questo il libro
    https://www.libraccio.it/ebook/9788865182802/sheppard-rob/fotografare-i-paesaggi-da-semplici-istantanee-a-grandi-scatti.html?tipo=nuovo&lgw_code=1115-B9788865182802&gclid=Cj0KCQjwvb75BRD1ARIsAP6LcqtSvY5N6wcX2VeWZ1fnsM_cNpcgi68Z46yjWz9O80gTvZXAiFDgWxUaAg0xEALw_wcB

    C’è poi anche tutta la parte che spiega il modo più efficace di calcolare l’esposizione in digitale, usando il metodo ettr, anche in questo caso importante nella paesaggistica.
    Anche in questo caso, cercando esposizione ettr trovi il mondo, ad esempio

    Dal sistema zonale all’ETTR – Guida definitiva al controllo dell’esposizione

    Visto che sei all’inizio, è importante che inizi fin da subito a ragionare in termini di digitale, senza farti limitare da quelli che erano i limiti delle pellicole e che, oggi, non hanno più senso di esistere.
    Un esempio? Se sei incerta sull’esposizione, non farti problemi a fare un braketing e poi scegliere la migliore a casa.
    Non sei sicura di riuscire a prendere l’espressione migliore in un ritratto? Facci una raffica di 4-10 scatti, vedrai che uno che ti soddisfa lo trovi.
    Non ti ci sta tutto il panorama nell’angolo inquadrato? Fai una panoramica, poi la unirai nella foto che ti interessa.

    #1865497
    Debora
    Partecipante

    Ciao Angor,
    grazie mille per i preziosi consigli, mi metterò al lavoro e li seguirò 🙂

    #1865500
    Angor
    Partecipante

    prima che qualcuno possa, giustamente, ribattere che tirare a indovinare le esposizioni non sia il modo migliore per imparare, meglio specificare che mi riferisco ad una indecisione che arrivi DOPO aver fatto tutte le valutazioni di cui si sia capaci.

    Ma bisogna fare attenzione a non rinunciare ad uno strumento che può facilitarti il lavoro nell’illusione che, prendendo la strada più difficile, si impari meglio.
    A volte, forse, è così…altre volte, invece, semplicemente fai una inutile fatica.

    Il senso era che la macchina fotografica è uno strumento, meglio si impara ad usarlo e a sfruttarlo, migliori risultati si avranno a parità di altre condizioni.

    #1865538
    Massimo
    Partecipante

    Angor scusami ma non sono per nulla d’accordo con te…… L’unico modo per imparare è scattare in manuale in modo da apprendere per bene tutti i vari parametri….. Tempo… Diaframma e iso

    Dopo che uno avrà capito per bene questi 3 parametri, e avrà capito per bene come cambia una foto anche in base alla lunghezza focale usata, continuerà a scattare quasi solo in manuale tralasciando, tranne casi particolari, tutti gli inutili automatismi, autofocus escluso, della macchina fotografica

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    #1865541
    Angor
    Partecipante

    scusa, ma cosa impari scattando in manuale in condizioni in cui non serve?
    se imposti la terna usando l’esposimetro della macchina fotografica, non fai altro che fare lo stesso lavoro del semiautomatico.

    se vai a “occhio”, impari forse a prevedere un’esposizone non troppo sbagliata in alcune situazioni, ma nella migliore delle ipotesi riesci a non sbagliare troppo.
    E’ molto meglio imparare a usare lo strumento di misura fornito dalla macchina (esposimetro per le foto veloci, istogramma per quelle più elaborate), che è estremamente più preciso del più preciso occhio.

    Il modo migliore di scattare oggi è imparare ad usare la tecnologia, non a rifiutarla.
    Tempi, diaframmi e ISO è importantissimo sapere cosa sono, serve imparare a impostare al meglio ciascuno di essi quando ci si accorge che sarà determinante per la scena.
    Ma il fatto di impostarli a mano tutti e tre non aiuta ad impararne meglio le caratteristiche,

    Oltre che essere, appunto, una inutile complicazione e una enorme perdita di tempo nel 99,99% dei casi, dove l’esposimetro della macchina fa già un’eccellente lavoro.

    PS: non mi risulta comunque che i possessori di reflex scattino sempre in manuale…anzi, anche a livello professionista le foto in campo ben difficilmente sono fatte in manuale. Tranne determinate situazioni (esempio con rischio di luci o colori strani che potrebbero ingannare l’esposimetro in alcuni scatti) dove la scelta del manuale è fatta per bloccare determinate condizioni di esposizione, solitamente ricavate da prove o misurazioni.
    Ma non certo perchè pensano di essere più bravi a misurare la luce rispetto alla macchina.

    #1865542
    Massimo
    Partecipante

    Scusami ma non ho mica detto di non usare l’esposimetro della macchina e di tirare a indovinare l’esposizione……
    Tutte le mie macchine hanno la rotella che seleziona la modalità ben saldata su M….. L’unico automatismo che uso, ma solo quando ho fretta, sono gli iso automatici

    Inviato dal mio VIE-L09 utilizzando Tapatalk

    #1865543
    Angor
    Partecipante

    immaginavo, ma quale sarebbe il vantaggio di impostare l’apertura e poi regolare, a mano, i tempi fino a farli combaciare con l’esposizone 0, -1, +1 o quello che voglio? La macchina lo fa ugualmente in un tempo molto più veloce.

    Solo per vedere che spostando i tempi cambia l’esposizione? Ok, va bene come esercizio didattico giusto le prime volte, poi non serve più.

    Non metto in dubbio che tu voglia operare in questo modo “estremo”, ma non è il modo più efficace ne’ per imparare e nemmeno per scattare fotografie.

    La capacità di “leggere” la luce della scena nasce dall’esperienza, non da come questa è fatta.
    Da un punto di vista meramente didattico, imparare a “leggere” l’istogramma è molto più istruttivo che non appunto semplicemente rincorrere l’esposimetro regolando a mano tempi e diaframmi, perchè ci si abitua a guardare attraverso l’occhio della macchina, il suo sensore, e si impara a capire quanto incidono, sulla gamma dinamica dispoinibile, luci e ombre.

    #1865547
    valeriobry
    Partecipante

    Antica questione, che divide ancora due scuole. Io penso di essere di scuola antica, ho pure seguito un corso biennale di fotografia della Regione Lombardia, ho scattato pure col banco ottico. Ho studiato sui libri e durante le esercitazioni cosa è la profondità di campo e il controllo delle luci. Dopodiché, da molti (sigh!) decenni, scatto in priorità di diaframmi, correggendo l’esposizione se necessario come l’esperienza mi suggerisce, badando ai tempi di sicurezza, e violandoli se così preferisco.
    Al mio Alessandro ho messo in mano la Canon 400D, bloccata in automatico, quando ancora aveva cinque anni, ed ha così sviluppato il senso dell’inquadratura. Adesso che ne ha 11, gli ho messo in mano durante le vacanze la FTb QL con ottiche manuali. Ha capito anche lui cosa é un diaframma, come incide su tempi e profondità di campo, come la famosa triade va gestita nel mirino allineando le lancette. Ovviamente, la sua macchina rimane sempre la gloriosa 400D, usata a priorità di diaframmi e con l’uso eventuale della correzione di esposizione e tenendo d’occhio i tempi di sicurezza.
    Insomma: studiamo un pochino (non sono necessari due anni di corso), su un manuale o su video tutorial, che ormai non mancano, ma lasciamo fare anche alla macchina il lavoro per cui è stata (spesso caramente) pagata, concentrandoci su quello che lei non è in grado di fare.

    #1865548
    Angor
    Partecipante

    è quello che volevo dire, solo detto più elegantemente

    #1865552
    GianMauro
    Partecipante

    Angor, permettimi di non essere d’accordo, quando scrivi:

    “scusa, ma cosa impari scattando in manuale in condizioni in cui non serve?
    se imposti la terna usando l’esposimetro della macchina fotografica, non fai altro che fare lo stesso lavoro del semiautomatico.”

    Serve… perchè se è vero che le terne di aperture, tempi e ISO sono innumerevoli per esporre una scena, è altrettanto vero che dipendono dal mezzo fotografico e dall’obbiettivo usato. Credo che l’idea di Max fosse quella di far comprendere alla nostra giovane appassionata come il variare di uno porti irrimediabilmente al cambiamento di uno degli altri due. Ma è importante capire che l’esposizione, intanto non è unica e che dipende dal potenziale offerto dal mezzo a disposizione. Quindi per scopi didattici, anche solo per impare i meccanismi… si ha senso il manuale. Poi sul fatto di lavorare sempre in manuale… non so, io lavoro principalmente in Av e uso molto la ghiera degli EV, ma uso anche la priorità di tempi e qualche volta in M… insomma dipende da cosa sto facendo e cosa voglio ottenere.

    poi..

    “E’ molto meglio imparare a usare lo strumento di misura fornito dalla macchina (esposimetro per le foto veloci, istogramma per quelle più elaborate), che è estremamente più preciso del più preciso occhio.”

    si potrebbe aprire un capitolo immenso sull’esposimetro della macchina fotografica che funziona per luce riflessa e ha diverse modalità di funzionamento, ognuna delle quali darà una sua corretta esposizione ma un risultato finale differente… e qui mi collego all’istogramma, ma soprattutto, cosa intendi quando scrivi per quelle più elaborate?
    Sembra, che tu suggerisca di utilizzarlo per esporre… certo da informazioni sull’esposizione, sul clipping delle luci ed altro, ma non è uno strumento secondo me adatto, ad esporre. Mi aspetto un chiarimento.

    non si può non essere d’accordo quando scrivi:

    “Il modo migliore di scattare oggi è imparare ad usare la tecnologia, non a rifiutarla.
    Tempi, diaframmi e ISO è importantissimo sapere cosa sono, serve imparare a impostare al meglio ciascuno di essi quando ci si accorge che sarà determinante per la scena”

    un po’ meno qui..

    “Ma il fatto di impostarli a mano tutti e tre non aiuta ad impararne meglio le caratteristiche”

    chiaramente dipende..

    “Oltre che essere, appunto, una inutile complicazione e una enorme perdita di tempo nel 99,99% dei casi, dove l’esposimetro della macchina fa già un’eccellente lavoro.”

    … poi però…

    “PS: non mi risulta comunque che i possessori di reflex scattino sempre in manuale…anzi, anche a livello professionista le foto in campo ben difficilmente sono fatte in manuale. Tranne determinate situazioni (esempio con rischio di luci o colori strani che potrebbero ingannare l’esposimetro in alcuni scatti) dove la scelta del manuale è fatta per bloccare determinate condizioni di esposizione, solitamente ricavate da prove o misurazioni.
    Ma non certo perchè pensano di essere più bravi a misurare la luce rispetto alla macchina”

    chi lo dice che il professionista non scatta in manuale?
    prima di tutto dipende dal tipo di professione fotografica… un fotogiornalista probabilmente userà tutti gli automatismi possibili (non si può permettere di perdersi il fatto)… un fotografo sportivo sicuramente lavorerà a priorità di tempi, ma chi lavora in studio con luci e set, stai tranquillo che dell’esposimetro della macchina fotografica ne fa un utilizzo assolutamente relativo ed ovviamente usa gli esposimetri esterni…. e non potrebbe fare diversamente con le luci a meno che non utilizzi quelle continue… ma di professionisti che illuminano la scena con luci continue… o sono cineasti o hanno risorse limitate o non sono professionisti. Chi lavora in studio con luci flash lavora con esposimetri esterni e lavora in M.
    In un post precedente avevi anche scritto del braketing… ok è sicuramente un surplus… ma proprio all’inizio… io direi, so che esiste chissà se mai lo utilizzerò, come l’hdr (va di moda…) ma gusti.

    Riservo queste parole per la fine. Sia chiaro, il mio intento non è quello di demolirti ma di confrontarmi, anzi hai risposto con dedizione e passione portando tanti suggerimenti alla giovane appassionata, fornendo anche spunti di riflessione e consigliato libri, ma sei partito in maniera… come dire, un po’ troppo assoluta?

    “lascia stare sia l’Automatico, sia il Manuale. Il primo non ti permette di imparare nulla, il secondo è una inutile complicazione che non serve praticamente a nulla se non in pochissime situazioni (qualche ex fotografo a pellicola sicuramente avrà da ridire, ma oggi è così).

    l’automatico può servire ad imparare e il manuale che non serve a nulla… ne abbiamo già “parlato”… e si, uso anche la pellicola è non sono affatto EX

    #1865556
    albo49
    Partecipante

    Mi inserisco, anche se è già stato detto praticamente tutto.
    Trovo complicato usare l’imperativo su questi argomenti, troppe sono le variabili. Mi limiterei a spiegare le nostre metodiche senza la volontà di dare loro una valenza universale.
    Chi inizia dovrebbe dedicasi alla sperimentazione per completare la conoscenza del mezzo; provare e riprovare sperando di fare tanti errori.
    Le certezze lasciamole ai professorini.

    #1865567
    sara
    Partecipante

    Ciao Debora , benvenuta. Da appassionata di fotografia posso solo dirti che qui ho imparato molto, a volte grazie al consiglio pratico ed immediato a volte grazie a critiche comprese con il senno di poi. 😉
    p.s. io scatto in manuale semplicemente perché ho iniziato così a gestire tempi diaframmi e iso.. e quelle poche volte che ho provato in priorità di diaframma non mi sono trovata bene, ma temo sia un mio limite!

    #1865573
    Angor
    Partecipante

    Io uso manuale solo quando l’esposizione automatica so che fallisce o per ottenere un risultato ben preciso ed è poi comodo fissare direttamente i valori che non mettere la macchina nelle condizioni di sceglierli lei.
    Esempi del primo caso sono la presenza di soggetti di coloro diversi ma condizioni di luce fissa. Ad esempio rally, dove inquadrati ripetutamente la stessa scena, ma cambiano le auto, una volta bianche una volta scure. Allora con l’esposimetro o scattando delle prove scelgo i parametri che poi fisso in manuale.
    Esempio del secondo caso è ad esempio l’esposizione in ettr: piuttosto che fare 10 misure spot, molto meglio lavorare in manuale per centrare a dovere istogramma.
    Oppure ancora per fare hdr: niente di meglio che scattare in manuale variando i tempi o gli iso anche in questo caso fino ad ottenere gli istogrammi cercati.
    Per cui, in realtà anche io uso il manuale, ma non perché penso porta farmi imparare meglio degli automatismi, ma solo perché mi permette di fare cose che gli attuali automatismi non fanno

    #1865575
    Debora
    Partecipante

    Scusate ma non ero a casa e non ho potuto rispondere subito ai vostri messaggi.
    Vi ringrazio per aver dedicato del tempo a dare i vostri punti di vista e sicuramente, quando avrò un dubbio, chiederò 🙂

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