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Cerchio di confusione e iperfocale

Stai visualizzando 15 post - dal 1 a 15 (di 33 totali)
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  • #1371187
    kissingyou
    Partecipante

    Non so se questa è la sezione opportuna per parlare di quest’argomento.. da un pò cerco di capire il concetto di iperfocale.. e diciamo che mi è abbastanza chiaro, leggendo varie discussioni e testi su internet.. volevo riassumere ciò che ho capito per discuterne magari con voi e vedere se ho davvero appreso l’argomento.. l’iperfocale insomma è la distanza minima in cui si regola l’obiettivo in modo che la pdc venga estesa all’infinito, e per fare ciò si prendono in considerazione lunghezza focale dell’obiettivo e diaframma usato. quindi si calcola il numero guida moltiplicando la lunghezza focale dell’obiettivo per se stessa e dividendo il tutto per 30 (ma cos’è questo 30?!) di seguito si calcola l’iperfocale dividendo il numero guida calcolato per il diaframma prescelto.. tutto sarebbe semplice se non comparisse questo circolo di confusione.. ovviamente l’immagine deve stare sul piano focale e quindi in quel punto dove viene messa a fuoco e quindi i raggi rifratti si intersecano.. quindi se l’immagine è in un punto diverso provoca una luce diffusa che viene detto circolo di confusione.. quindi la distanza iperfocale verrà calcolata focale al quadrato diviso apertura per il circolo di confusione..? scusate se ho scritto tutto questo.. ma volevo assicurarmi che quanto ho capito sia giusto.. e poi un’altra cosa non ho capito.. la distanza iperfocale posteriore è infinita ok.. ma quella anteriore ci è praticamente data da quel calcolo.. o bisogna fare diviso 2 ( :~( :~( sto impazzendo.. e per quali genere di situazioni conviene adattare questa tecnica? Ringrazio per le risposte 🙁 scusate se vi scervello :~( ma poi come misurare effettivamente le distanze.. mi porto un metro dietro? scusate per l’inesperienza 😀 😀

    #1371256
    robyc69
    Partecipante

    Se metti a fuoco all’iperfocale verso di te la zona di fuoco accettabile si estende per metà della distanza. io non mi sono mai perso troppo in formule, tanto il calcolo contiene comunque delle approssimazioni. se non lo conosci, può esserti utile questo link: http://www.dofmaster.com/dofjs.html io mi sono preparato qualche tabella che mi porto sempre dietro. ciao

    #1371291
    KekkoY
    Partecipante

    Originariamente inviato da kissingyou: Non so se questa è la sezione opportuna per parlare di quest’argomento.. da un pò cerco di capire il concetto di iperfocale.. e diciamo che mi è abbastanza chiaro, leggendo varie discussioni e testi su internet.. volevo riassumere ciò che ho capito per discuterne magari con voi e vedere se ho davvero appreso l’argomento.. l’iperfocale insomma è la distanza minima in cui si regola l’obiettivo in modo che la pdc venga estesa all’infinito, e per fare ciò si prendono in considerazione lunghezza focale dell’obiettivo e diaframma usato. quindi si calcola il numero guida moltiplicando la lunghezza focale dell’obiettivo per se stessa e dividendo il tutto per 30 (ma cos’è questo 30?!) di seguito si calcola l’iperfocale dividendo il numero guida calcolato per il diaframma prescelto.. tutto sarebbe semplice se non comparisse questo circolo di confusione.. ovviamente l’immagine deve stare sul piano focale e quindi in quel punto dove viene messa a fuoco e quindi i raggi rifratti si intersecano.. quindi se l’immagine è in un punto diverso provoca una luce diffusa che viene detto circolo di confusione.. quindi la distanza iperfocale verrà calcolata focale al quadrato diviso apertura per il circolo di confusione..? scusate se ho scritto tutto questo.. ma volevo assicurarmi che quanto ho capito sia giusto.. e poi un’altra cosa non ho capito.. la distanza iperfocale posteriore è infinita ok.. ma quella anteriore ci è praticamente data da quel calcolo.. o bisogna fare diviso 2 ( :~( :~( sto impazzendo.. e per quali genere di situazioni conviene adattare questa tecnica? Ringrazio per le risposte 🙁 scusate se vi scervello :~( ma poi come misurare effettivamente le distanze.. mi porto un metro dietro? scusate per l’inesperienza 😀 😀

    La distanza iperfocale è quella distanza di messa a fuoco che permette di avere, dato un certo cerchio di confusione (definito dal tipo di sensore) lunghezza focale e diaframma, la massima profondità di campo in assoluto. Questo si ottiene portando la fine della zona a fuoco all’infinito e l’inizio di tale zona il più vicino possibile al fotografo; solo il primo punto non basta. Infatti per avere pdc all’infinito basta mettere a fuoco all’infinito, ma poi la zona a fuoco comincerebbe più in là (rispetto alla fotocamera). Il cerchio di confusione dipende direttamente dal formato del sensore; qui http://www.dofmaster.com/digital_coc.html

    #1371336
    kissingyou
    Partecipante

    vi ringrazio davvero.. vorrei fare qualche prova.. ma non so proprio da dove iniziare.. [ner] [ner] uffi

    #1371543
    KekkoY
    Partecipante

    Semplice: cerca una scena in cui vuoi moltissima pdc, e prova con varie distanze di messa a fuoco (iperfocale compresa), vari diaframmi…il confronto degli scatti parlerà da solo. Il tutto secondo me viene meglio se usi un cavalletto, così la scena inquadrata resterà esattamente la medesima in tutte le foto. [lo]

    #1371720
    kissingyou
    Partecipante

    grazie gentilissimo :im

    #1371732
    emmeti71
    Partecipante

    Originariamente inviato da perbo: sta cosa non l’ho mai mandata giù.. ok, l’autore del sito ragiona solo in termini di formato del sensore. Ma è corretto? secondo me no.. va bene se uno stampa senza croppare, non si dovrebbero notare differenze significative. Ma croppando è come se si disponesse di un sensore più piccolo, e il ragionamento va un po’ a farsi benedire. Secondo me la cosa migliore sarebbe calcolare anche in base alle dimensioni dei fotoelementi, e avere un doppio valore: quello accettabile per stampe senza crop, e quello “assoluto” per il maggior dettaglio possibile in 1:1. ciao perbo

    Forse allora bisognerebbe aggiungere anche la dimensione di stampa, la qualità di stampa, la distanza di visualizzazione… sono tutte variabili che si basano sul concetto di circolo di confusione…quello che appare a fuoco in una stampa 10×15 vista da 50 cm non sarà a fuoco in una stampa 100×150 vista dalla stessa distanza… però si introducono troppi parametri.. e la confusione sul circolo di confusione aumenta… [ver] [ver]

    #1371948
    robyc69
    Partecipante

    ma infatti il circolo di confusione e’ legato anche alla distanza di visione, basta pensare ai megaposter pubblicitari, se ti avvicini molto vedi i pallini che li compongono… di sicuro tutti questi calcolatori sono approssimati. io pero’ mi sono sempre trovato benefacendo riferimento a questi.

    #1374855
    fireblade
    Partecipante

    C’era una discussione su cui si era parlato tempo fa della cosa, ma non la trovo piu’. Vi faccio un esempio pratico, forse più esplicativo di tanta teoria: La distanza iperfocale è la distanza minima su cui puo’ essere regolato un obiettivo in modo che la profondita’ di campo si estenda all’infinito, per valori determinati di diaframma (scelto) e lunghezza focale fissata. Con l’obiettivo regolato sull’iperfocale la profondita’ di campo va da meta’ della distanza iperfocale sino ad infinito . La si usava molto un tempo quando gli obiettivi erano manuali, per garantirsi una distanza di sicurezza entro cui avere tutto a fuoco, specie con soggetti in movimento, come per esempio bambini. L’iperfocale ha ovviamente senso su obiettivi grandangolari e normali che hanno una maggiore estensione della profondita’ di campo rispetto a teleobiettivi. Come si regola l’iperfocale? Anzitutto è necessario avere un obiettivo che riporti la scala dell’iperfocale sul barilotto. I moderni obiettivi canon non hanno piu’ questa scala, evidentemente ritengono tanto perfetto l’autofocus da poterne fare a meno. Per regolare la distanza si sceglie anzitutto un diaframma, poi si porta il contrassegno di infinito sul numero del diaframma scelto sulla destra, leggendo sulla tacca centrale la distanza iperfocale e sul contrassegno del diaframma scelto a sinistra, il limite inferiore della profondità di campo. E’ piu’ facile spiegarlo con un esempio: P.S.: sposto la discussione nella sezione obiettivi. 😉

    #1399879
    AlexCap
    Partecipante

    riprendo questa interessantissima discussione perchè domani sarò al 90% possessore del canon 10-22 e vorrei capire al meglio il discorso di questa iperfocale.. fin’ora mi è sempre stata sconosciuta,non ne ho mai avuto reale bisogno,ma è il momento per imparare,provo a dirvi cosa ho capito e cosa no: allora,io devo fotografare un paesaggio,a 10mm…. decido per un F8….. dal link dove c’è la pagina per il calcolo,mi dice 1m…. quindi anche se non ho nulla ad un metro da me,io metto a fuoco a 1m per garantirmi la massima pdf? ho capito bene?

    #1399903
    alcarin
    Partecipante

    Ciao! se hai un cellulare che supporta il java, puoi usaer questi due programmini che ho trovato in rete per il calcolo della PdC e della distanza iperfocale. Allego i link… 1) DoF Calc è il più semplice ma al tempo stesso il più rapido da usare. Secondo me il migliore, in questi casi anche un solo screen in meno può essere utile. Da notare che il Sensor crop impostato rimane fisso, quindi non bisogna neanche prendersi la briga di cambiarlo. Nel report dà anche la percentuale di campo a fuoco davanti e dietro il soggetto. Potevano risparmirsela, tanto c’è il valore di lunghezza a fuoco, e avrebbero messo un report più compatto. http://www.jibble.org/dofcalc/ 2) Quest’altro invece ha un paio di opzioni in più, che penso che però per il 90% delle persone siano quasi inutili. Il report però è più stringato e comodo rispetto all’altro. http://www.curved-light.net/software/ Ho controllato i risultati con questo calolatore on line http://www.dofmaster.com/dofjs.html e mi sembrano del tutto allineati… poi ci sono magari differenze minime ma dipendono dalle approssimazioni scelte.

    #1399984
    KekkoY
    Partecipante

    Originariamente inviato da AlexCap: riprendo questa interessantissima discussione perchè domani sarò al 90% possessore del canon 10-22 e vorrei capire al meglio il discorso di questa iperfocale.. fin’ora mi è sempre stata sconosciuta,non ne ho mai avuto reale bisogno,ma è il momento per imparare,provo a dirvi cosa ho capito e cosa no: allora,io devo fotografare un paesaggio,a 10mm…. decido per un F8….. dal link dove c’è la pagina per il calcolo,mi dice 1m…. quindi anche se non ho nulla ad un metro da me,io metto a fuoco a 1m per garantirmi la massima pdf? ho capito bene?

    Esatto, quasi: a 10m e f/8 mettendo a fuoco alla distanza di 0.67m (su APSC, cdc di 0.019mm) hai la max pdc, che orientativamente comincia a metà dell’iperfocale, quindi circa 0.35m.

    #1399988
    AndreaOiser
    Partecipante

    Ma sul 10-22, non c’è la scala sul barilotto?? Non costa neanche pochino…

    #1400006
    KekkoY
    Partecipante

    Originariamente inviato da AndreaOiser: Ma sul 10-22, non c’è la scala sul barilotto?? Non costa neanche pochino…

    Non può esserci: la scala è funzione della focale; la scala la trovi solo sulle ottiche fisse. [lo]

    #1400060
    titus27
    Partecipante

    bellissima questa discussione! ringrazio vivamente fireblade che mi ha finalmente chiarito a cosa servono quei numeretti che hanno certi obiettivi ^_^

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