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Giugno 4, 2014 alle 12:54 pm #1805316ViridisDracoPartecipante
disclaimer: questo thread non si propone di portare la verità assoluta, ma solo le opinioni di colui che lo scrive e di sviluppare una discussione, se ciò piace ai lettori.
una riflessione maieutica, come direbbe Clanon 😉
____________________quali sono i metodi di giudizio di una foto?
- esecuzione tecnica
- soggetto ritratto
- impatto emotivo
quale di questi parametri ha più importanza?
la valutazione è del tutto soggettiva e dipende non solo dall’emotività dell’osservatore ma anche dalla sua conoscenza della tecnica fotografica, provo ora a portare alcuni esempi:
una foto eseguita sommariamente ed emotivamente piatta di una donna bellissima (o un uomo) può venire considerata una bella foto?
una foto tecnicamente perfetta di un soggetto raccapricciante (quindi a forte impatto emotivo) può essere considerata brutta?un esempio visivo:
una famosissima foto di Capa del D-day.
i soggetti sono difficilmente leggibili
la linea dell’orizzonte è inclinata
non rispetta la regola dei terzieppure è una foto che è passata alla storia, nonostante lo sviluppo frettoloso che ha rovinato tutti i negativi (pare) e nonostante non segua quelli che ormai sono i comandamenti della fotografia.
questo perchè il peso dei valori di giudizio non è statico, spesso è la foto stessa a determinare nello spettatore quale sia il metodo migliore di giudizio.
solitamente però vedo che la foto viene sempre considerata scattata in condizioni ideali, altrimenti ci si dovrebbe astenere, l’estremo opposto degli amanti della condivisione social perfino degli antipasti in trattoria.
cosa ne pensate?
ps
un piccolo mantra personale: la foto perfetta è come il cucchiaio, non esiste.Giugno 4, 2014 alle 1:02 pm #1805317MassimoPartecipanteSecondo me, l’unico fattore che conta è il risultato
Giugno 4, 2014 alle 3:38 pm #1805330fotograficamentePartecipanteIo non uso lo stesso peso e misura nel giudicare una foto.
Mi aspetto risultati tecnicamente eccellenti solo per le foto in studio o a volte paesaggistiche,ma comunque posate.
Nel reportage e nella streetinvece, l’aspetto che conta di più è quello di testimonianza e l’evocatività dello scatto.
L’esempio che hai postato è come il cacio sui maccheroni.Tecnicamente,lo vede un bambino, è una schifezza, ma i soggetti ripresi,in quel particolare ambito,con un’alta dose di drammatica testimonianza,fanno passare in secondo piano qualsiasi errore,giustificandolo forse con l’alto
coefficente di difficoltà nell’esecuzione.Quindi giusto dire che l’unica cosa che conta è il risultato,ma come diceva giustamente Clanon dobbiamo sapere che risultato o almeno che generi di scatto vogliamo ottenere.
Certo che se si riuscisse a prendere scatti di guerra o come quello postato, con assoluta perfezione tecnica,sarebbe il Top,ma io ho difficoltà ad inquadrare da un nave nell’oceano in burrasca e credo che l’avrei anche nel mezzo a bombe e pallottole.
Da dire anche che mi basta molto meno per sbagliare una foto.Giugno 4, 2014 alle 5:29 pm #1805347lovis1PartecipanteSi giudica sempre secondo parametri personali, non oggettivi…..quello che ne esce è un giudizio soggettivo. Le cose cambiano quando dal “giudicare” dipende un’approvazione….ma rimane pur sempre una cosa troppo soggettiva legata all’individuo che la esprime. Il valore del giudizio forse può essere associato all’individuo stesso ed alle sue competenze…..ma comunque ancora troppo soggettivo. La cosa fondamentale è che la fotografia piaccia al fotografo, un saluto.
Giugno 4, 2014 alle 5:52 pm #1805351FrancoPartecipanteQuando si giudica una foto come quella di Capa sullo sbarco in Normandia, non possiamo valutare la tecnica o l’estetica senza aver prima valutato la Storia, intesa come documento di un’evento oppure di un fatto importante che ha cambiato, modificato la storia dell’umanità.
Questa foto è stata una delle immagini icona della seconda guerra mondiale e nel giudicarla non possiamo non tenerne conto, anzi, questo è il più importante, per non dire l’unico fattore di valutazione in grado di determinare il -valore- di questa foto.Giugno 4, 2014 alle 6:27 pm #1805354tigercrisPartecipanteCiao!
Approfitto per esprimere qui il mio parere generale sull’argomento.
Ovviamente mi ricollego anche al commento alle POLW che penso abbia portato l’amico Marzio a fare questo post dedicato.
Deve essere chiaro a tutti che se qualcuno posta una foto su un forum di fotografia, vuole che la stessa sia oggetto di Critica Fotografica.
Come dice Claudio (fotograficamente) “non uso lo stesso peso e misura nel giudicare una foto”.
E’ assolutamente richiesto che vengano estrapolati i punti di forza e quelli di debolezza dell’immagine. Quello che non condivido, è la ricerca di quel “significato” che deve per forza avere un’immagine. Un fiore che significato ha? Un tramonto che significato ha? le foto di still life a…. un piatto o un bicchiere…. o una street fatta ad un volto particolarmente espressivo…. sono belle immagini o brutte immagini, realizzate bene o no… che hanno punti di forza e punti di debolezza.
Lovis dice “La cosa fondamentale è che la fotografia piaccia al fotografo”
e Max “Secondo me, l’unico fattore che conta è il risultato”
si, per carità ma magari lo stesso autore non ha le capacità tecniche di valutare oggettivamente un errore. e qui, sul forum intendo, bisogna esprimere la propria personale opinione a supporto.
In conclusione dico che nel “giudicare” una foto diciamo sempre mi piace perchè… o non mi piace perchè… o io avrei fatto così perchè… troppo banale? forse.Giugno 4, 2014 alle 7:17 pm #1805361albo49PartecipanteIo sono solito distinguere le categorie dei commentatori proprio per non cadere nella banale e risoluta affermazione: la valutazione è soggettiva.
E’ ovvio che è soggettiva, ma se a commentare è un fotoamatore mi aspetto una analisi che valuti tutti gli aspetti, tecnico/compositivi/creativi tralasciando e andando oltre i commenti sentimental-emotivi che invece comprendo se fatti da un non appassionato.
Per quanto suddetto e considerandomi un fotoamatore, cerco sempre di commentare una foto limitandomi agli aspetti oggettivi che eventualmente riscontro indipendentemente dal fatto che la foto possa più o meno piacermi, allo stesso modo vorrei che fossero commentate le mie foto.
Normalmente il giudizio si esprime sull’immagine finale, non abbiamo altri elementi, non ne conosciamo la storia, l’idea e la motivazione, molto spesso sono foto isolate di autori che, per tante ragioni, non conosciamo realmente e psicologicamente, quasi sempre solo virtualmente. Diventa pertanto difficile associare al giudizio tecnico anche quello storico/sentimentale. E’ anche vero, ed è confermato, che quando una foto è corredata da un titolo e/o descrizione, il giudizio ne viene influenzato fino a stravolgere l’idea iniziale. Il titolo, la descrizione sono spesso usati per guidare l’osservatore dentro la storia (dell’idea o della tecnica).
Sono sempre più convinto che dietro ogni immagine o racconto c’è una storia, è compito dell’autore trovare i modi per raccontarla.Giugno 4, 2014 alle 7:32 pm #1805362ClaudioPartecipanteA voi piace il tetrapollo?! Dare un giudizio ad una foto senza che o l’osservatore abbia delle aspettative sue personali oppure senza che l’autore abbia dichiarato delle finalità, equivale (in termini di utilità) a chiedere se un tetrapollo è bello oppure no. Dite dite: a voi piace il tetrapollo?!
Nessun parametro ha sempre più importanza degli altri. Dipende dal tipo di foto, dunque dal fine della foto stessa. E un genere definisce implicitamente anche il fine che le foto ad esso ascrivibili hanno. Il contesto può implicitamente definire il fine di una foto: è implicito che le foto partecipanti ad un concorso debbano innanzitutto aderire perfettamente al tema. Eccetera.
Esiste una foto perfetta? Ovviamente no. Ma esistono foto che perfettamente raggiungono determinati scopi (commerciali, privati, artistici, ecc.). Tali foto, fatte le dovute premesse (ovvero una volta circoscritto il loro ambito, ovvero l’orizzonte di attesa), possono considerarsi foto perfettamente adeguate a un certo tipo di comunicazione visuale, nello specifico fotografica.
(A) E’ in base a queste premesse che potremo costruire un giudizio che rimarrà certamente soggettivo, ma che, se scaturirà da aspettative oggettive e se si servirà, collegandoli tra loro, di elementi oggettivi (ovvero quelli che tutti possiamo vedere in una foto), allora ci permetterà un dialogo e un confronto.
(B) Se un giudizio invece si fonda su impressioni o sensazioni immotivate o immotivabili, sarà ugualmente soggettivo, ma non permetterà alcun tipo di dialogo perché, di fatto, si basa su qualcosa che non si conosce e non si può conoscere. Sarebbero dialoghi sull’aria fritta.
Tutti i dialoghi che possono aspirare ad insegnare qualcosa a chi vi partecipa sono composti da giudizi del primo tipo (A). Gli altri giudizi (B), al massimo, nel momento in cui sono positivi, posso appagare l’ego di chi cerca consensi e di questi ultimi si accontenta.PS: …e il cucchiaio perfetto, esiste? Quello sì che esiste!
Giugno 4, 2014 alle 7:57 pm #1805365lovis1Partecipante[quote=”Albo49″ post=633946] la valutazione è soggettiva….
…ovvio che è soggettiva, ma se a commentare ……[/quote]Allargherei la platea di chi guarderà un’immagine. Molte volte si pensa di aver fatto un buon lavoro…..ma non sai da chi sarà visto (alcune volte le competenze c’è chi se le attribuisce), e la “soggettività dell’interlocutore” ti posso assicurare che in molti casi è il “parametro” più comune con cui si ha a che fare. Mi è pure capitato di avere a che fare con persone molto competenti….anche se non sapevano che cosa fosse il diaframma, ciao.
Giugno 4, 2014 alle 8:18 pm #1805366albo49Partecipante[quote=”lovis1″ post=633949][quote=”Albo49″ post=633946] la valutazione è soggettiva….
…ovvio che è soggettiva, ma se a commentare ……[/quote]Allargherei la platea di chi guarderà un’immagine. Molte volte si pensa di aver fatto un buon lavoro…..ma non sai da chi sarà visto (alcune volte le competenze c’è chi se le attribuisce), e la “soggettività dell’interlocutore” ti posso assicurare che in molti casi è il “parametro” più comune con cui si ha a che fare. Mi è pure capitato di avere a che fare con persone molto competenti….anche se non sapevano che cosa fosse il diaframma, ciao.[/quote]
Infatti, non posso che darti ragione e non a caso ho premesso che sono solito distinguere le categorie dei commentatori e, nello specifico, mi sono limitato ai fotoamatori.
CiaoGiugno 4, 2014 alle 11:51 pm #1805387singentaPartecipanteSe la valutazione può essere soggettiva, e lo è sicuramente, la bellezza invece è oggettiva.
Dovendo però valutare una foto di una bella modella fotografata mediocramente, dirò che la foto non rende giustizia al soggetto e rimane una foto mediocre.
Un soggetto invece raccapricciante ma ripreso nel migliore dei modi e facendo esaltare i suoi lati migliori, farà emergere le capacità di un fotografo che potrà ugualmente competere con soggetti oggettivamente più belli.
Insomma non basta essere belli.Giugno 5, 2014 alle 1:35 am #1805393FrancoPartecipanteEcco alcuni parametri utili per poter analizzare e giudicare in modo critico gli elementi di una foto :
– Struttura della composizione (terzi, punti forti, linee, curve, quinte….)
– Scelte artistiche (BN/colore, accostamento ad un contesto particolare, postproduzione, taglio della scena, racconto associazioni di natura concettuale ………)
– Scelte tecniche (MaF, esposizione, diaframma, focale, contrasto, nitidezza, resa cromatica….)
– Estetica e natura del soggetto (finalità, contesto sociale e politico, periodo storico, contesto culturale……)Giugno 5, 2014 alle 11:17 am #1805404ViridisDracoPartecipanteattezione per raccapricciante non intendo esteticamente brutto ma qualcosa che susciti disgusto nello spettatore, di crudo e cruento
Giugno 5, 2014 alle 11:17 am #1805405ViridisDracoPartecipante– doppio post, dannato browser –
Giugno 5, 2014 alle 11:25 am #1805408ClaudioPartecipante[quote=”ViridisDraco” post=633980]attezione per raccapricciante non intendo esteticamente brutto ma qualcosa che susciti disgusto nello spettatore, di crudo e cruento[/quote]
…può andare? -
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