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Cos’è l’arte.

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  • #1256245
    rpolonio
    Partecipante

    Originariamente inviato da DaViDillo: Alcuni strumenti ed alcuni generi musicali, sono stati concepiti per aggiungere sonorità non riproducibili in natura, ad esempio un sintetizzatore produce suoni che non troverai mai nella realtà . Ti faccio un esempio banale: il pianoforte e la chitarra, due strumenti molto comuni e diversi tra loro, secondo te che cosa cercano di imitare se non loro stessi ?

    ehehehe, il risultato che tu specifichi non sono altro che “senzazioni”. [lo] :nt

    #1256246
    DaViDillo
    Partecipante

    Mi sa che abbiamo due pareri discordanti…buona notte anche a te renzo ! 😀

    #1256248
    Franco
    Partecipante

    Originariamente inviato da rpolonio: Chiudo questa mia parentesi dicendovi cos’è l’arte. “L’Arte è l’imitazione della realtà”. Un caro saluto a tutti gli artisti. Renzo

    Ciao Renzo, permettimi di dissentire totalmente su quanto hai scritto, non sul senso della frase ma sull’attributo d’importanza che questa dovrebbe avere nel definire il significato di arte. Dire in due parole cos’è l’arte si può, ma usare queste parole è sbagliato…….senz’altro possiamo dire che l’arte è imitazione della realtà, però questa visione è limitata, e forse limitante per volere speculativo di chi l’ha dedotta. Dalla deduzione che tutto il percepito è la “nostra” realtà, possiamo dire che tutto è la realtà, quindi l’arte può solo essere una sua imitazione……….. è un Sofismo! Dire che l’arte, ovvero un prodotto della creatività umana debba essere un’imitazione della realtà è un’affermazione ovvia perché tutto ciò che facciamo può essere ricondotto alla realtà (interiore o esteriore che sia), ma non tutto ciò che l’uomo fa nel tentativo di riprodurre la realtà è arte……. mi sembra ovvio, altrimenti entriamo in discussioni di relativismo etico e cancelliamo il concetto di arte dal nostro vocabolario attribuendolo ad ogni manifestazione dell’intelletto umano….. Il concetto e il significato di arte và espresso meglio……. rimanendo nel discorso della fotografia, altrimenti scampaniamo in altre materie, l’arte non può essere definita imitazione della realtà, altrimenti potremmo anche dire che tutte le fotografie sono arte, perché tutte sono la perfezione dell’imitazione della realtà, altresì potremmo dire che la fotografia è un modello di arte nettamente superiore alla pittura, perché perfezione assoluta nel riprodurre la realtà….. un discorso del genere non starebbe in piedi anche se ad esprimerlo fosse Protagora in persona. L’arte nella fotografia (quella che potremmo definire fotografia artistica, vedi un mio precedente post sull’argomento) è il raggiungimento di uno stato espressivo per cui tramite mezzi piu’ o meno tecnologici riusciamo ad esprimere la nostra creatività, pur rimanendo in uno stretto ambito fotografico, ovvero senza prescindere dalla foto, ovvero dall’immagine realistica, altrimenti dovremmo parlare di arte fotografica dove la foto è solo un pretesto e non il mezzo principale per esprimere la propria creatività artistica. Il termine che ho usato prima “immagine realistica” è forse l’idea presa in pretesto per cercare di attribuire un valore assoluto e oggettivo ad un qualcosa (l’arte) che per definizione è soggettiva e relativa, diversamente l’arte sarebbe omologata e ristretta ad alcune pratiche e discipline che potremmo definire artigianato……… ma il discorso si fa complesso……. Voglio dire solo una cosa, che dovrebbe esprimere bene il concetto di arte…….. quando noi creiamo non cerchiamo di imitare ciò che il creatore ha fatto, noi ci mettiamo al suo posto, cerchiamo di creare qualcosa di nuovo, qualcosa di nostro, ecco questa è arte! diversamente è artigianato!……..senza nulla togliere all’artigiano, anzi.

    #1256253
    picar68
    Partecipante

    forse mi ripeto (anzi sono sicuro che lo sto facendo) ma io credo che questo passaggio che riporto sia molto significativo: “Protagora afferma che “intorno ad ogni oggetto ci sono due ragionamenti contrapposti”. Questa contrapposizione non sta a significare che uno di essi sia vero e l’altro falso, in quanto ogni discorso non è che la formulazione dell’esperienza personale di ciascuno, la quale (per il relativismo assoluto) è sempre vera… Proprio sulla nozione di relatività era incentrata la più famosa delle tesi di Protagora, trasmessaci da Platone nel “Teeteto” (dialogo dedicato a cosa significhi conoscere) : l’uomo è misura di tutte le cose, di quelle che sono in quanto sono e di quelle che non sono in quanto non sono“. Per questo motivo, concludo io, cio che per me è arte non è detto che lo sia per te e… viceversa 🙂

    #1256263
    rpolonio
    Partecipante

    Un grazie a tutti per le vostre riflessioni, vorrei continuare il dialogo su queste vostre tesi, più avanti magari. Un Ciao a Tutti Renzo

    #1256291
    doctor68
    Partecipante

    Una mia amichetta del passato, detta “la benefattrice”, studiava al Conservatorio: la tipa era abbastanza abile con l’arpa e con il violino; quando divenne più grande cominciò a prendere sempre più dimestichezza con un altro strumento……..da allora divenne davvero un’artista !!!!!!!! 😉 😉 😉 😉

    #1257495
    Franco
    Partecipante

    Visto che la discussione sembra chiusa, vorrei esprimere ancora alcune considerazioni sul concetto di arte, perché noto che da questo punto partono altre domande su cui ci eravamo interrogati in precedenti thread. Vorrei lasciare da parte il discorso dell’arte intesa come circuito di vendita, commercio e produzione di foto, quindi le varie gallerie di promozione e commercio, i cataloghi e il collezionismo e le aste in cui si vendono la singola foto autografata dai piu’ famosi fotografi, lasciamo stare quest’argomento perché riguarda l’aspetto economico dell’arte, a me interessa di piu’ l’aspetto profondo del concetto arte, del perché l’uomo ha avuto bisogno di separare l’artigianato dall’arte. Su questo punto ho un timore, che qualcuno possa pensare che il concetto di foto artistica debba venire inteso come qualcosa che appartiene al dna del fotografo (o della fotografia) a prescindere da alcuni fattori che adesso porto in discussione…… Per prendere un paio di esempi quotidiani……. Primo esempio: Esco con una fotocamera compatta e leggera perché l’intenzione è di prendere foto di famiglia, amici, manifestazioni, luoghi , nel far questo non esercito uno sforzo artistico perché il mio scopo è quello di prendere delle foto ricordo. Secondo esempio: Esco e prendo la mia reflex e tutte le armi del mestiere per una battuta fotografica, l’intento è di scattare delle foto che almeno nell’aspirazione devono avere quello che mi ha spinto ad affrontare il viaggio, cerco di creare qualcosa dando la mia interpretazione fotografica sulla realtà, faccio di una foto un esempio della mia visione/interpretazione della realtà, esercito l’arte di creare. Tutti noi, almeno in questo sito di fotoamatori, possiamo riconoscerci in questi due esempi, e su questo vorrei rimarcare questo concetto…… TUTTI NOI ESERCITIAMO L’ARTE DELLA FOTOGRAFIA perché TUTTI NOI ASPIRIAMO A FARE FOTO ARTISTICHE, perfino chi è alle prime armi e deve ancora trovare la sua via, la tecnica, le idee, le attrezzature adatte per potersi esprimere come vorrebbe. Quello che cambia è il grado di qualità espressiva che il fotografo riesce ad esprimere, sarà poi la conoscenza tecnica dei mezzi a sua disposizione ad elevare il prodotto.. Però non è finita qui…… Questo concetto di arte esige da parte dello spettatore una consapevolezza, un sapere inconscio, e una comprensione dello sforzo artistico esercitato dall’autore. Vediamo l’aspetto per gradi…… Innanzi tutto il fotografo esegue la sua opera senza tenere in considerazione il possibile spettatore, perchè nel farlo si trova spinto dall’istinto creativo che prescinde da tutto e tutti, il suo intento è creare e nulla piu’, almeno così avviene nell’artista “puro”. A questo punto la foto può finire in un cassetto e dimenticata, in questo caso l’arte è fine a se stessa, muore nel momento dello scatto o della stampa. Oppure può venire esposta, e in questo caso viene divulgata e può essere ammirata. Se lo spettatore guarda una foto e percepisce l’oggetto come opera d’arte, e perché….. A) ha idee e conoscenze simili a quelle dell’artista, ovvero percepisce l’oggetto come opera d’arte perché lo comprende come tale. B) Lo spettatore che contempla una foto comprendere lo sforzo artistico esercitato dall’autore (altrimenti si limita a valutare solo l’aspetto tecnico) ed è consapevole del cammino che l’umanità ha svolto nel mondo dell’arte e della fotografia e ancor meglio conosce il pensiero e le idee di colui che l’ha scattata, in questo modo potrà “leggere” l’immagine e gustarsela nel migliore dei modi. L’arte è quindi composta da artista, oggetto artistico e spettatore consapevole. L’artista è colui che crea l’oggetto artistico Lo spettatore è colui che è in grado di contemplare e giudicare l’oggetto artistico. L’oggetto artistico, nel caso della fotografia, e l’immagine di un soggetto che rispecchia l’arte di chi l’ha scattata, all’interno di canoni prestabiliti o da stabilirsi. All

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