- Questo topic ha 10 risposte, 6 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 14 anni, 6 mesi fa da fireblade.
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Maggio 25, 2010 alle 3:12 pm #1575903goodlensPartecipante
Senz’altro è una domanda idiota, ma a parità di apertura di diaframma obiettivi diversi possono comportarsi diversamente? Cioè, ad esempio, può essere che due obiettivi diversi, entrambi a 2.8, catturino la luce uno più e uno meno? Grazie
Maggio 25, 2010 alle 3:15 pm #1575905Luca LupiPartecipanteCiao goodlens, La luce dovrebbe essere catturata in pari misura, nel senso che la dimensione del foro da cui passa per raggiungere il sensore è uguale. Ovviamente però il comportamento dell’obiettivo può differire notevolmente, pensa ad esempio ad un 16-32 a 16mm aperto a 2,8 e a un 300 f2,8. Entrambi consentono l’ingresso della medesima quantità di luce, ma tutto il resto sarà completamente diverso, angolo di campo inquadrato, profondità di campo nitido, ecc… [lo]
Maggio 25, 2010 alle 3:27 pm #1575914emmeti71PartecipanteOriginariamente inviato da Lookaloopy: Ciao goodlens, La luce dovrebbe essere catturata in pari misura, nel senso che la dimensione del foro da cui passa per raggiungere il sensore è uguale. [lo]
Oddio, sicuro che il 50ino aperto a f2,8 e il 400 aperto a 2,8 abbiano la stessa pupilla?? Diciamo, per correttezza che il numero F è definito comeil rapporto fra la lunghezza focale dell’obiettivo e la pupilla (diametro dell’apertura del diaframma). Teoricamente, a parità di F, due obiettivi dovrebbero far passare la stessa quantità di luce. Per questioni costruttive (piu o meno lamelle, approssimazione al cerchio piu o meno esatta) questo è “più” vero man mano che si chiude il diaframma. A diaframma aperto, pur con le compensazioni del caso, un diaframma a 5 lamelle come quello del 50ino potrà comportarsi in maniera leggermente diversa di un 50 mm che di lamelle magari ne ha 8 o più. Ma comunque si tratta di differenze che credo siano inferiori al 1/3 di stop
Maggio 25, 2010 alle 3:28 pm #1575915Luca LupiPartecipantePrecisazione impeccabile, e assolutamente opportuna! Ho scritto male la prima frase, facevo riferimento alla quantità di luce, come ho scritto più correttamente in seguito, giustamente le dimensioni del foro sono altra cosa 😉
Maggio 25, 2010 alle 4:08 pm #1575940goodlensPartecipanteGrazie per le risposte. In soldoni, è possibile che a parità di apertura un obiettivo riesca a farmi fotografare a ISO 400 mentre un altro necessiti di ISO più alti?
Maggio 25, 2010 alle 6:38 pm #1575983alfeelPartecipantenon proprio, a parte leggere variazioni di produzione, se hai f2.8 hai f2.8! la luce che entra è la stessa a parita di scena rispresa…per esempio se usi il 70-200/2.8 @85/2.8 e l’85/1.2 @2.8 avrai gli stessi tempi a parita di altri parametri, quello che cambia è a resa dello sfocato.. mi sembra un po senza senso confrontare lunghezze focali diverse..perche la scena fotografata è diversa quindi la luce acquisita è diversa!
Maggio 25, 2010 alle 7:11 pm #1575987lastshotPartecipanteposso fare una domanda che probabilmente risultera idiotissima a tutti? ,,,ma dove è il diaframa negli obiettivi “moderni”? io ho un vecchio pentacon e si l’iride si vede ranto bello in primo piano…però quando prendo il cinquantino lo rivolto di sopra e di sotto…ma dove stà il diaframa????
Maggio 25, 2010 alle 7:19 pm #1575988firebladePartecipanteIl diaframma è sempre al solito posto, in linea di massima nel punto nodale dell’obiettivo. Solo che non lo vedi, perché resta sempre aperto (per consentire la misura della luce in modo più agevole) e si chiude al valore impostato solo al momento dello scatto. Se però premi il pulsante di previsualizzazione della profondità di campo e regoli il diaframma su un valore chiuso, lo vedrai effettivamente chiudersi.
Maggio 25, 2010 alle 7:31 pm #1575991lastshotPartecipantegrazie fire! sapevo che tu mi avresti dato una pronta e lucida spiegazione anche se la domanda era da nabbone!! (o)
Maggio 25, 2010 alle 7:47 pm #1575995goodlensPartecipanteOriginariamente inviato da fireblade: Il diaframma è sempre al solito posto, in linea di massima nel punto nodale dell’obiettivo. Solo che non lo vedi, perché resta sempre aperto (per consentire la misura della luce in modo più agevole) e si chiude al valore impostato solo al momento dello scatto. Se però premi il pulsante di previsualizzazione della profondità di campo e regoli il diaframma su un valore chiuso, lo vedrai effettivamente chiudersi.
Vado OT, tanto il thread è mio 🙂 Mi spieghi esattamente l’utilità del pulsante della PDC, visto che non ho mai capito cosa dovrei vedere? Io quando lo premo vedo solo diventare tutto più scuro!
Maggio 25, 2010 alle 7:55 pm #1575997firebladePartecipanteQuello è l’effetto più vistoso. Ma se aguzzi la vista, noterai che gli oggetti più lontani diventano più nitidi, ed è questo lo scopo, valutare il grado di sfocatura dello sfondo (e del primo piano) che deriva dalla scelta di un diaframma. Disgraziatamente gli attuali schermi di messa a fuoco sono molto più lucidi di un tempo, per ovviare al calo di luminosità degli attuali mirini, di conseguenza non vi è congruenza tra il grado di sfocatura che vedi nel mirino e quanto apparirà in foto. In pratica nel mirino vedi meno sfocato di quanto apparirà in foto. Tempi moderni, Chaplin docet.
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