- Questo topic ha 39 risposte, 13 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 17 anni, 5 mesi fa da rpolonio.
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Maggio 30, 2007 alle 11:29 pm #1268975rpolonioPartecipante
Secondo me si parla poco di come dovrebbe o piacere una fotografia. Nel nostro caso scattio io parlavo di nitidezza, la luminosità è un’altra cosa. Per farti un esempio sulla nitidezza, guarda la manica della maglia che ho postato io e guarda quella di maxxx…, dovrai dedurre che i particolari della lavorazione sono evidenziati. Ora guarda la pelle sulle mani e sul viso, nella mia prova ci puoi vedere anche i pori, su quella di maxxx si vede come ha detto longdream un bel fondotinta. Se viene usato una buona ottica il risultato che si vuole ottenere e la più reale uguaglianza alla realtà, pertanto ci puoi vedere anche i pori, se usi un’ottica scarsa questi particolari non gli puoi ottenere, ma puoi sempre dire per me va benissimo. Ciao scattio. 😉
Maggio 31, 2007 alle 12:02 am #1268986lazzaroPartecipanteRenzo, tu hai ragione per molti versi… ma un ritratto non può mostrare i difetti della pelle ma deve mascherarli… altrimenti neanche la più bella delle modelle potrebbe posare. Se poi parliamo di quei ritratti di persone anziane in cui le rughe sono parte principale dell’espressività e della bella riuscita delle foto allora ti quoto in pieno. Quoto anche il discorso che fate sulla maturità che dobbiamo acquisire tutti insieme grazie alle critiche degli altri. Federico
Maggio 31, 2007 alle 12:20 am #1268988andriaPartecipanteUn tempo per i ritratti si utilizzava il filtro “duto” o sistemi simili, proprio per rendere più “morbida” la foto, e penso che si utilizzino ancora, almeno in post. Sono d’accordo che l’incisività nei ritratti serva solo in casi molto particolari.
Maggio 31, 2007 alle 12:39 am #1268994rpolonioPartecipanteMettevo in campo la nitidezza perchè è meglio sempre averla, e secondo me la si può ottenere solo con delle ottiche molto buone. Non è logico acquistare un’ottica L se poi mi si dice a me mi sta bene così soffusa, in quel caso basta anche il “plasticotto”. E’ sempre bene avere a disposizione un buon scatto, perchè poi uno se lo può modificare a piacimento, e quì entra in campo come giustamente fatto osservare da qualcuno, il tipo e i casi particolari di ritratti.
Maggio 31, 2007 alle 11:18 am #1269046gloster1974Partecipantenon sono un intenditore di ritratti ma se lo scopo di una foto e’ quello di attrarre l’attenzione di chi la guarda bhe la seconda mi fa impazzire e’ veramente bella. questo pero’ e’ il giudizio da profano sul genere. bravo (o)
Maggio 31, 2007 alle 12:26 pm #1269059frabruniPartecipanteNon per alimentare le polemiche ma voglio aggiungere un elemento di riflessione al discorso ritratti e nitidezza: secondo voi perchè canon ha creato quel gioiellino di obiettivo che ho la fortuna di possedere che si chiama 135 f2.8 SOFT FOCUS ?
Maggio 31, 2007 alle 12:48 pm #1269063lazzaroPartecipanteQuoto in pieno Fra… ero venuto qui proprio per scrivere questo.. Federico
Maggio 31, 2007 alle 1:12 pm #1269071maxxxmatPartecipanteCominciamo col dire che un ritratto specialmente se è di una donna deve essere morbido e non inciso, sia per attenuare i suoi difetti sia per rendere piu’ dolci i lineamenti, ed è per questo che sia Canon che Nikon hanno a catalogo ottiche specifiche come il famosissimo 135mm f/2.8 SOFT FOCUS…. che ha la caratteristica di poer variare la precisione del fuoco. Il mio back-graund di fotografo comprende varie esperienze nel campo di servizi fotografici matrimoniali e di foto in studio per un negozio molto ricercato nella zona per la sua professionalita’, e dai miei, chiamiamoli maestri mi sono sempre sentito dire “i ritratti facciamoli con una luce che renda morbidi i tratti”. Leggendo varie riviste e vari manuali di foto, e in 15 anni ne ho letti, non ho mai e dico mai trovato un articolo che trattasse di ritratti di giovani donne che dasse inportanza allo scatto nitido…. I due ritratti in questione sono molto diversi tra loro, uno è una donna acqua e sapone in una situazione difficile di controluce, e l’altro è una donna molto truccata in una situazione di luce piu’ giusta per fare un buon ritratto dove è stato aggiunto un colpetto di flash sottoespoto volutamente di uno stop per non snaturare l’ottima luce che c’era….. Le due foto non sono assolutamente perfette, ma volevano solo far notare come vanno realizzati dei buoni ritratti….
Maggio 31, 2007 alle 1:29 pm #1269078agnellenPartecipanteOriginariamente inviato da maxxxmat: Cominciamo col dire che un ritratto specialmente se è di una donna deve essere morbido e non inciso….
BRAVO !!! Non solo, aggiungerei che per fare un ottimo ritratto non si dovrebbe mai utilizzare il flash. Se proprio non se ne può fare a meno la luce deve essere molto morbida, magari utilizzandolo con un diffusore. Per quanto riguarda la nitidezza non sempre è un pregio, come già qualcuno ha evidenziato: tutti i difetti, pori compresi vengono messi in primo piano e non credo che la modella resterebbe contenta. La nitidezza, così come il contrasto può essere un pregio quando si vogliono mettere in risalto le rughe, come nei ritratti di persone anziane, ecc… E non faccio alcun accenno sulla posa e se il soggetto debba guardare chi fotografa, oppure no perchè questo è un altro tema che potrebbe valere la pena di trattare… Comunque è giusto che ci siano diversi pareri, ma prima di intraprendere nuove esperienze con la ritrattistica o altro, sarebbe opportuno conoscere la teoria, così come l’attrezzatura che abbiamo nelle mani… [lo] [lo] [lo]
Maggio 31, 2007 alle 1:32 pm #1269080flx2000PartecipanteMi piace il verso che ha preso questo thread, che è virato dal “guardate il ritratto” ai più complessi e filosofici concetti di fotografia 🙂 Ecco quindi anche la mia idea: io credo che il ritratto non abbia alcuna linea guida assoluta ma tanti modi e tutti relativi. In certi casi è meglio lavorare sui dettagli, in altri sulla morbidezza. Questo per dire che la scelta non dipende dal tipo di inquadratura (cioè dal fatto che sia un ritratto) ma dal sottoinsieme di tipoligie di ritratti. In una foto di una donna anziana perdere le rughe è generalmente un errore, ma nel caso opposto di una ragazza sui 35 anni lo sarebbe accentuarle, e così via. Ci sono diversi ritrattisti che tendono a fare di questa scelta uno stile, e quindi utilizzano lo stesso sistema in ogni circostanza, mentre ci sono altri che scelgono di ammorbidire o accentuare i dettagli a seconda del singolo scatto. Non c’è dunque una scelta giusta. ma solo il gusto personale. Per questo credo che una foto venga bene quando è esattamente uguale all’idea che voleva ottenere il fotografo, e poco importa se non corrisponde ai rigidi dettami dei libri di teoria fotografica. Ottenere esattamente la nostra idea è veramente difficile, spesso impossibile, ma è anche un ottimo stimolo perché ci fa rendere conto che abbiamo sempre qualcosa da migliorare.
Maggio 31, 2007 alle 1:44 pm #1269084mauromo69PartecipanteOriginariamente inviato da flx2000: Ecco quindi anche la mia idea: io credo che il ritratto non abbia alcuna linea guida assoluta ma tanti modi e tutti relativi. In certi casi è meglio lavorare sui dettagli, in altri sulla morbidezza. Questo per dire che la scelta non dipende dal tipo di inquadratura (cioè dal fatto che sia un ritratto) ma dal sottoinsieme di tipoligie di ritratti. In una foto di una donna anziana perdere le rughe è generalmente un errore, ma nel caso opposto di una ragazza sui 35 anni lo sarebbe accentuarle, e così via. Ci sono diversi ritrattisti che tendono a fare di questa scelta uno stile, e quindi utilizzano lo stesso sistema in ogni circostanza, mentre ci sono altri che scelgono di ammorbidire o accentuare i dettagli a seconda del singolo scatto. Non c’è dunque una scelta giusta. ma solo il gusto personale. Per questo credo che una foto venga bene quando è esattamente uguale all’idea che voleva ottenere il fotografo, e poco importa se non corrisponde ai rigidi dettami dei libri di teoria fotografica. Ottenere esattamente la nostra idea è veramente difficile, spesso impossibile, ma è anche un ottimo stimolo perché ci fa rendere conto che abbiamo sempre qualcosa da migliorare.
Quoto in toto sia sulla “non regola ferrea” che sull’ottenimento della foto come l’abbiamo in testa veramente mooooolto difficile di solito si arriva ad un compromesso tra il pensato e l’ottenuto 🙂 [lo]
Maggio 31, 2007 alle 1:49 pm #1269086scattioPartecipanteCaro Renzo, se volevi esaltare la nitidezza ci sei riuscito solo in parte. Per utilizzare lo strumento luci/ombre o lo si fa con estrema accuratezza oppure e meglio lasciar perdere per evitare di impastare i colori. Come quasi tutti fanno notare, non è nei ritratti che va cercata l’incisività dell’ottica al fine di ottenere un’immagine molto nitida, io al massimo aumenterei la nitidezza degli occhi.Per cui sostengo ancora una volta che la foto postata da max mi sembra molto più naturale di quella fatta da te.
Maggio 31, 2007 alle 1:53 pm #1269087agnellenPartecipantePer questo credo che una foto venga bene quando è esattamente uguale all’idea che voleva ottenere il fotografo, e poco importa se non corrisponde ai rigidi dettami dei libri di teoria fotografica. Ottenere esattamente la nostra idea è veramente difficile, spesso impossibile, ma è anche un ottimo stimolo perché ci fa rendere conto che abbiamo sempre qualcosa da migliorare. Il punto è proprio questo… Un bravo fotografo (padrone della tecnica) sa già cosa vuole da quella foto e cercherà di ottenerla mettendo in opera la sua esperienza che non si acquisisce certamente con l’acquisto del migliore obiettivo della serie “L” o dalla migliore reflex… Possiamo avere delle foto con la “giusta” esposizione e nitidissime perchè lo stabilizzatore ha funzionato perfettamente… e poi? (?) [lo] [lo] [lo]
Maggio 31, 2007 alle 2:04 pm #1269091agnellenPartecipanteDimenticavo… E’ ovvio che non ci sono regole ferree, ma è necessario che queste siano conosciute. Allora sì, che possiamo intraprendere nuove vie. Troppo comodo parlare di interpretazione anche perchè saremmo noi stessi, i primi, a non crederci… [lo]
Maggio 31, 2007 alle 2:11 pm #1269095Diego72PartecipanteMax straquoto Frabruni il secondo ritratto 5+ C dà un senso di famigliarità notevole
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