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flash per 350d

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  • #1238752
    Pietro Paolo
    Partecipante

    Buongiorno stò meditando l’acquisto del flash per la mia 350 D che potrò utilizzare anche sulla 300x le mie esigenze, oltre che al normale utilizzo, sono l’uso staccato dalla macchina, magari senza fili. Per lo still life mi servirebbe di poter scattare con diversi flash, magari uno con diffusore e l’altro per creare le ombre. Ho un pò di confusione in merito. Come si deve impostare la macchina per abilitare lo scatto wireless, una volta impostato il flash? Ho cercato fra i quesiti precedenti, ma non ho trovato risposte a questo quesito, forso ho cercato poco. Per la macrofotografia mi serve disassare il flash per non avere la sparata frontale. Premetto che non ho ancora acquistato l’obiettivo macro, indeciso fra le focali 105, 150, 180 e questo può incidere sulla scelta del flash come potenza. Da quello che ho potuto vedere mi sembra che il Sigma possegga le caratteristiche necessarie, mi blocca un pò il fatto che probabilmente il Canon (o i Canon) dobvrebbe essere stato costruito proprio per le EOS, però leggendo il manuale non ho bene capito la funzione wireless che mi sembra meno versatile di quella del Sigma. Ho già un Metz per la Nikon E-TTL e mi dispiace molto di non poterlo utilizzare sulle Canon. Sono inoltre perplesso per la copertura dell’area nel caso di utilizzo di grandangolo, ho infatti il Tokina 12-24 e mi sembra di capire che se non si utilizza riflesso l’angolo non copre. C’è qualche anima buona che mi chiarisce il pensiero? Grazie PPM

    #1238754
    Pietro Paolo
    Partecipante

    Acc. Credo di averla imbucata negli accessori sbagliati. Questi sono gli accessori degli obiettivi. Mi ha ingannato il fatto che ci sono altri messaggi imbucati male. Devo spostare il messaggio ? PPM

    #1238755
    longdream
    Partecipante

    Originariamente inviato da pietro350: Acc. Credo di averla imbucata negli accessori sbagliati. Questi sono gli accessori degli obiettivi. Mi ha ingannato il fatto che ci sono altri messaggi imbucati male. Devo spostare il messaggio ? PPM

    il messaggio lo sposterà l’amministratore 😉

    #1238757
    Pietro Paolo
    Partecipante

    grazie non sono molto esperto sul forum e sulle sue regole. Ciao PPM

    #1238758
    longdream
    Partecipante

    Dunque, spero di non darti delle informazioni errate. Il sistema di misurazione E-TTL II è comune sia alla 350d che alla 300x quindi, penso, che il flash che acquisterai compatibile per l’una lo sarà anche per l’altra. Se intendi effettuare scatti con due flash la Canon propone il 580ex che puoi utilizzare come master per pilotare altri speedlite ed il 430ex che può essere usato come slave. Per le foto macro sarebbe meglio disassare il flash utilizzando le apposite staffe guida che si trovano in commercio (vedi per esempio nel catalogo Manfrotto) ma la scelta migliore sarebbe quella di un flash anulare da applicare alla fine dell’ottica (io mi trovo benissimo con il Macro Sigma EM-140 DG). Per le altre risposte ai tuoi quesiti e per eventuali smentite alle mie considerazioni aspetta anche i post degli altri canonisti.

    #1238759
    Pietro Paolo
    Partecipante

    Bene, debbo dire che ho già un vecchio anulare della sunpac risale agli anni 60′ quando facevo le macro con la exakta e tubi oltre che a soffietto montati. Il problema è il diametro delle ottiche che è aumentato notevolmente da quegli anni. Anche se la luminosità non è parimenti aumentata. Il mio 50 Zais Jena della Exakta era non molto grande e il diaframma di max apertura era 2. Potenza delle lenti in vetro. Debbo dire però che sugli occhi degli insetti si vedeva sempre il cerchiolino dell’anulare che dava l’impressione di satanismo, ma non corrispondeva correttamente alla rappresentazione dell’animale. Se poi comprerò l’obiettivo macro 180 probabilmente sarò almeno mezzo metro dal soggetto e quindi l’anulare mi sembra un pò deboluccio. ciao PPM

    #1238761
    longdream
    Partecipante

    Ho sempre saputo che il numero guida si calcola così: Diaframma = Numero Guida diviso Distanza (in metri). Per esempio: con un soggetto da fotografare posto a due metri avendo un flash con n.g. = 14 (nel caso il Macro Sigma EM140) il diaframma sarà 14 diviso 2 = 7 (f/7 ). Questa formula vale per i 100 ISO. Mi semra che tutto sommato non è così deboluccio sopratutto se poi passi a 200 o 400 ISO. Il macro 180 della canon ha un valore f/3,5 che ti dovrebbe portare, a logica, addirittura a fleshare da 4 metri (anche se a naso questo mi pare eccessivo con un macro).

    #1238767
    Pietro Paolo
    Partecipante

    In effetti non mi ricordo il numero guida del vecchio anulare, dovrò fare delle prove. Mi sembrava molto basso dovendo essere utilizzato molto da vicino e non esistendo a quei tempi il TTL. L’esposizione si calcolava tutto manualmente con le tabelle dei tubi e del soffietto. A volte si usava l’obiettivo invertito con apposito anello in modo da avere un rapporto di ingrandimento alto. Riuscivo a occupare il fotogramma con una formica un quarto in larghezza del 24X36, usavo solo dia. Per sapere se tutto era corretto si doveva sviluppare il rullino, quanti patemi d’animo. Eppure ho delle foto stupende di quel periodo. Ma torniamo a noi, ed al nostro tempo ultratecnologico. Oggi chiunque può fare ottime macro con gli obiettivi che sono a disposizione, per cui si valutano maggiormente profondità di campo, messa a fuoco, inquadratura e originalità del soggetto, oltre che lo sfondo che non disturbi. Debbo dire che a volte lo sfondo in una macro potrebbe anche essere creativo e far parte dell’atmosfera della macro stessa. Mi sembra un pò semplicistico che si consigli sempre di sfuocare lo sfondo al massimo e di cercare di schiarirlo. La postproduzione poi oggi permette correzioni impensabili negli anni 60′. Per cui si può tranquillamente far sparire con Photoshop il famigerato particolare o schiarire lo sfondo come se fosse perfettamente illuminato. E qui si apre la diatriba. E’ meglio fare poca postelaborazione e curare al meglio la ripresa o scattare senza preoccuparsi. Probabilmente il meglio stà nel mezzo. A risentirci PPM

    #1238771
    longdream
    Partecipante

    Oggi la postproduzione digitale offre dei risultati quasi incredibili ma personalmente la trovo una pratica poco “corretta” se applicata pesantemente alla modifica di una foto. L’immagine scattata deve essere già in partenza la più perfetta possibile e la postproduzione digitale dovrebbe limitarsi solo alla correzione di minime imperfezioni (come in parte si faceva una volta in camera oscura). La fotografia è una cosa e l’elaborazione digitale un’altra … io mi sento fotografo. Come una bella donna è tale sempre, senza bisogno di chili di fard e fondotinta sulla faccia anche la foto deve uscire dalla fotocamera come una bella donna.

    #1238776
    Pietro Paolo
    Partecipante

    Sono contento che sei del mio parere. Il mio prof del corso di fotografia livello avanzato si è spolmonato per convincerci che le foto nascono prima nel cervello che nella macchina fotografica. Lui è del parere che la fotografia chimica (pellicola) e la fotografia digitale sono due strumenti completamente differenti come risultati. Per cui si dovrebbe avere tutte e due le tecnologie e usarle di volta in volta consci del risultato finale. certi colori del digitale sono infatti elettronici, e non rispondenti alla realtà (colori freddi o elettronici), mentre i colori chimici sono più caldi e tutto sommato più reali. Questo non vuol dire che con le macchine digitali non si possano fare ottime foto. Anzi in certi casi certi tipi di foto possono essere fatti solamebte con il digitale. Sicuramente è la comodità operativa che sposta sul digitale, poi oggi con il RAW in pratica non ci si preoccupa poi tanto se si stà fotografando in controluce e quindi che l’esposimetro impazzisce, o se si fotografa con la luce impostata in modo errato. Con le pellicole si doveva sapere all’origine quale luce avevamo a disposizione e quindi adottare la pellicola giusta o compensare con i filtri ottici. Ma non mi voglio dilungare, stò divagando e questo può essere argomento di eventuale altra discussione. In effetti sento molto l’argomento poichè nei circoli fotografici non si sente altro che le discussioni fra chi preferisce la pellicola e chi il digitale, senza rendersi conto che sono due cose completamente differenti da utilizzare per assecondare la creatività del fotografo. Ciao PPM

    #1238777
    vcereghi
    Partecipante

    Io ti consiglio un sigma Ef-500 DG Super: se non sbaglio può lavorare sia come master che come slave (..però io non ho mai provato).

    #1238780
    Pietro Paolo
    Partecipante

    a viceregi sono allineato con il Tuo parere, volevo solo capire se i Canon avevano qualche differenza funzionale in più ma anche in meno. Credo di aver capito che il Sigma sia perfettamente compatibile con la EOS e che possegga il miglior Wireless. Però la mia domanda iniziale era : Come si settano macchina e flash per far funzionare il Wireless? Se si scatta con il flash abbassato e senza qualche cosa sulla slitta avviene il consenso? Sono domande ingenue ma non conosco per niente il funzionamento dei flash. ciao PPM

    #1238781
    vcereghi
    Partecipante

    Dunque…tieni presente che non ho ancora avuto tempo per leggermi il manuale da capo a pied, nè tanto meno fare varie prove; però, quello che so per ora è: 1. Su alcune macchine dovrebbe funzionare come slave comandato direttamente dal flash del corpo macchina (…sulla eos 350d a quanto pare no; quindi serve comunque un flash per comandarlo). 2. per farlo scattare…credo proprio che ci voglia un flash montato sulla slitta. 3. Per fare la funzione wirless, devi impostare i canali di comunicazione tra il flash master e quello slave…in modo tale che il flash scatti solo ed esclusivamente quando scatta la tua macchina (..e non quella del vicino). Se vuoi il manuale in pdf per poter vedere prima dell’acquisto le varie funzioni, lo puoi scaricare dal sito sigma oppure mandami un messaggio privato con la tua email che se lo trovo sul pc te lo mando. ciao

    #1238782
    Pietro Paolo
    Partecipante

    Grazie ma credo che si possa far funzionare anche senza il master sulla slitta. Sul manuale della Sigma, che devo leggere più attentamente non ho ben capito, ma me lo ha riferito il negoziante che vende i flash. Probabilmente qualcuno che ha fatto la prova lo troviamo fra i Canoniani. Il flash canon lo vendono già con la slitta artificiale per poterlo posare su qualunque superficie perchè è possibile pilotarlo in E-ttl via wireless, anche se non so come si deve impostare. Ciao PPM

    #1238783
    vcereghi
    Partecipante

    già.. la slitta da posizionare sul treppiede c’è nella confezione anche con il sigma. Ciao

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