- Questo topic ha 4 risposte, 4 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 15 anni, 5 mesi fa da bepoc.
-
AutorePost
-
Giugno 10, 2009 alle 12:18 am #1477997lucifermePartecipante
Che su aps-c avviene un peggioramento della risoluzione delle ottiche, rispetto alle stesse montate su formato pieno mi pare siamo tutti d’accordo, e credo di aver capito che ciò succede perchè diminuisce la risoluzione all’aumentare delle frequenze spaziali, che in sostanza sono le lunghezze d’onda della luce alle distanze più elevate. Ora io mi chiedo, se in linea di massima, soprattutto con i supergrandangolari il decadimento delle immagini sia minore poichè si lavora in entrambi i formati con frequenze spaziali molto elevate, messe a fuoco che sfiorano la tacca di infinito. Non so se sono riuscito a spiegarmi oppure ho detto una serie di ” bip” in sequenza 🙂 🙂 Saluti.
Giugno 10, 2009 alle 1:05 am #1478008Lorenzo CanonianiAmministratore del forumHo fatto una ricerca nel forum ed ho trovato discussioni molto interessanti. In questa si parla della risoluzione delle ottiche e delle frequenze spaziali. forum_forum.asp?forum=3§ion=3&post=50484
Giugno 10, 2009 alle 1:58 am #1478028anthropic_principlePartecipanteOriginariamente inviato da luciferme: Che su aps-c avviene un peggioramento della risoluzione delle ottiche, rispetto alle stesse montate su formato pieno mi pare siamo tutti d’accordo, […]
Non direi proprio in termini assoluti. Quanto hai esposto vale solo a parità di risoluzione dei sensori (APS-C e FF) ma appunto non in termini assoluti.
Ora io mi chiedo, se in linea di massima, soprattutto con i supergrandangolari il decadimento delle immagini sia minore poichè si lavora in entrambi i formati con frequenze spaziali molto elevate, messe a fuoco che sfiorano la tacca di infinito. Non so se sono riuscito a spiegarmi oppure ho detto una serie di ” bip” in sequenza 🙂 🙂
Le massime frequenze spaziali registrabili dal sensore dipendono unicamente dalla dimensione dei fotositi del sensore stesso: non c’entrano quindi ne la focale dell’obiettivo e nemmeno la messa a fuoco all’infinito o meno.
Giugno 10, 2009 alle 7:28 pm #1478272lucifermePartecipanteQuindi in linea di massima, con i formati pieni, a parità di ottica si avranno sempre e comunque maggiori risoluzioni??? Mi chiedo allora come fanno certe compatte di alta qualità, con sensori piccolissimi a confronto con quelli delle reflex a sfornare risoluzioni vicine alle aps-c? Infatti la rivista tutti fotografi che testa anche delle compatte mostra come anche queste arrivino a sfornare oltre 1500 linee, come circa appunto le aps-c. Vuol dire che nelle compatte montano obiettivi con risoluzioni intrinseche nemmeno lontanamente paragonabili a quelle delle reflex?? Già a dire il vero, ricordo come agli obiettivi delle 6×6 non era richiesta la risoluzione di quelli per le 35 mm.
Giugno 12, 2009 alle 4:38 am #1478911bepocPartecipanteCitazione da: luciferme Quindi in linea di massima, con i formati pieni, a parità di ottica si avranno sempre e comunque maggiori risoluzioni???
Vediamo cosa succede generalmente. Il generalmente lo ho sottolineato perche` quanto diro` di seguito ha lo stesso valore di: “Gli uomini sono piu` alti delle donne”. generalmente e` vero, ma esistono molte donne piu` alte di molti uomini. Una volta sono stato cazziato su una cosa simile quindi lo evidenzio. Per prima cosa e` necessario sapere cosa intendi con il termine risoluzione. Se con il termine risoluzione intendi le linee x mm e` sbagliato. Gli obiettivi per piccolo formato hanno una risoluzione migliore di quelli per il grande formato. Il perche` e` semplice. Alcune aberrazioni, ossia quelle cose, che fanno si che un punto circolare microscopico sul soggetto diventi un punto non piu` microscopico e con forme strane sul sensore sono proporzionali alla distanza dall’asse ottico. Chiamiamo ‘Y’ la distanza dall’asse ottico e vediamone alcune. Coma. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Aumenta con: Y Astigmatismo. . . . . . . . . . . . . . . Aumenta con: Y² Curvatura di campo. . . . . . . . . . Aumenta con: Y² Distortione (%) . . . . . . . . . . . . . Aumenta con: Y² Aberrazione cromatica laterale . Aumenta con: Y E` quindi piu` difficile fare un obiettivo per coprire i formati grandi. Di conseguenza questi obiettivi avranno in genere una qualita` peggiore. Se invece con il termine risoluzione intendi quante linee ci stanno in una immagine e` giusto. La maggior dimensione del sensore supera la diminuzione di risoluzione dovuta al maggior campo coperto. Nell’immagine ci stanno quindi piu` linee.
Citazione da: luciferme Mi chiedo allora come fanno certe compatte di alta qualità, con sensori piccolissimi a confronto con quelli delle reflex a sfornare risoluzioni vicine alle aps-c? Infatti la rivista tutti fotografi che testa anche delle compatte mostra come anche queste arrivino a sfornare oltre 1500 linee, come circa appunto le aps-c. Vuol dire che nelle compatte montano obiettivi con risoluzioni intrinseche nemmeno lontanamente paragonabili a quelle delle reflex?? Già a dire il vero, ricordo come agli obiettivi delle 6×6 non era richiesta la risoluzione di quelli per le 35 mm.
La dimensione dei sensori delle compatte di fascia alta e` in genere 8.80×6.60 o 7.18×5.32 Proviamo alcune valutazioni. Per prima cosa consideriamo che con il termine linee la rivista intendesse sia le bianche sia le nere quidi 750 coppie. Obiettivo. Prendendo la dimensione maggiore abbiamo 750/8.8 = 85 coppie di Linee per mm. Parametro buono, ma non incredibile per il formato. Sensore. Ormai i 10MPixel, valore vicino a quello della 5D, sono standard. Come sensore quindi ci stiamo larghi. Sulle reflex la risoluzione del sensore e dell’obiettivo sono paragonabili. Sulle compatte la risoluzione del sensore e` nettamente predominante. Con la supposizione fatta il parametro mi sembra credibile. Se invece intendeva coppie lo trovo un po` troppo alto. A parte naturalmente sapere come e` stato misurato.
-
AutorePost
- Devi essere connesso per rispondere a questo topic.