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Il formato RAW, il “negativo digitale”

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  • #1265900
    eosmac
    Partecipante

    Originariamente inviato da lazzaro: Io non sono un grafico o un esperto quanto voi ma di elettronica e informatica ne conosco… La differenza la vedi nella definizione (nitidezza anche) nella resa dei colori e poi ogni volta che lavori il raw non perdi dati a differenza del jpg Federico

    Esatto Lazzaro, infatti il jpeg è un formato “distruttivo” e gran parte delle informazioni vengono letteralmente eliminate nella compressione del file.

    #1265914
    paolorush
    Partecipante

    Originariamente inviato da EosMac: La grafica pubblicitaria è una disciplina ben diversa dalla elaborazione del RAW. Anche noi ci occupiamo di grafica vettoriale ma quando elaboriamo una immagine usiamo unicamente programmi specifici (Aperture). Infatti i grafici dello studio sono due: il primo si occupa appunto della vettoriale e/o bitmap il secondo unicamente delle immagini essendo anch’esso un fotografo. In ogni caso la differenza la vedi in stampa. Ciao

    Io lavoro quotidianamente sia su vettori, sia appunto su immagini raster. Eseguo anche fotoritocchi professionali ma, ripeto, ho sempre lavorato con i Tiff, mai con i raw. Perciò non li conosco. Per questo se tu mi dici che le differenze tra il raw e il jpeg fine si vedono in stampa ci credo e scatto in raw (ripeto, a video nn si vedono IMHO). Immagino che il raw nativo abbia però bisogno di un maggior ritocco, o sbaglio? Paolo

    #1265915
    flx2000
    Partecipante

    Originariamente inviato da paolorush: Io lavoro quotidianamente sia su vettori, sia appunto su immagini raster. Eseguo anche fotoritocchi professionali ma, ripeto, ho sempre lavorato con i Tiff, mai con i raw. Perciò non li conosco. Per questo se tu mi dici che le differenze tra il raw e il jpeg fine si vedono in stampa ci credo e scatto in raw (ripeto, a video nn si vedono IMHO). Immagino che il raw nativo abbia però bisogno di un maggior ritocco, o sbaglio? Paolo

    Attenzione, tenete sempre a mente che il RAW non è un formato immagine. E’ solo un contenitore di informazioni di carattere fotografico e non semplicemente grafico, quindi comprende dati sulla latitudine di posa e bilanciamento del bianco, non presenti nei formati tradizionali. Per ottenere un’immagine da un file RAW è quindi necessario processarlo così come prima di ottenere una stampa va sviluppata la pellicola.

    #1265925
    eosmac
    Partecipante

    Come puntualizzato da FLX il Raw è praticamente il negativo digitale a tutti gli effetti e come il negativo della pellicola più che ritoccato viene sviluppato iniziando con il bilanciamento del bianco fino al grado di nitidezza dell’immagine finale passando attraverso i vari stadi della elaborazione. Naturalmente la stampa finale è un’altro “paio di maniche” perchè richiede tutto un lungo processo di calibrazione dei monitors prestampa.

    #1266131
    GBIANCO
    Partecipante

    Sono un felice proprietario di una 350D dal Settembre 2005, per i primi mesi ho scattato sempre in jepg, cercando di migliorare le foto in post produzione, a volte con risultati non confacenti alle mie aspettative. Da quando ho iniziato a scattare in RAW tutti i problemi si sono risolti d’incanto, a volte non è necessario neanche modificare le foto in postproduzione basta solo trasformale in jepg, i migliori cambiamenti li ho ottenuti con le foto scattate con il flash in ambienti poco illuminati, il Raw Canon è favoloso per come tratta queste foto. Per i motivi di cui sopra io scatterò sempre in RAW. gbianco

    #1266134
    eosmac
    Partecipante

    Ciao GBIANCO, cosa serve scattare in RAW se poi mi converti tutto in jpeg? Tanto vale…. Invece ti consiglio in caso di stampa di convertire in tiff che essendo un formato non compresso ti consente di lasciare i preziosi dati d’immagine al loro posto.

    #1266140
    GBIANCO
    Partecipante

    In merito a quanto sopra, il file tiff è troppo corposo, pertanto io converto in jepg,ma!!!!! il file Raw lo conservo sempre per future necessità. Comununque grazie del consiglio, proverò per le foto da stampare a convertire in tiff. gbianco

    #1266182
    paolorush
    Partecipante

    Sembra decisamente meglio il raw, mi avete convinto. Quindi, per arrivare alla foto da portare al negozio di stampa: 1 scatto in raw; 2 ritocco in Lightroom 3 esporto un tiff da Lightroom 4 importo il tiff in Photoshop per gli ultimi ritocchi 5 converto i 16 bit in 8 bit (o no?) 6 converto da RGB a CMYK (o no?) 7 salvo in tiff 8 porto allo stampatore giusto? Paolo

    #1266184
    eosmac
    Partecipante

    Il problema è proprio lo stampatore che molto probabilmente ti guarderà storto per via delle dimensioni del file e successiva messa in stampa che richiederà del tempo che di solito i laboratori non perdono. Poi tutto dipende dal rapporto che hai con il laboratorio di stampa. Ciao

    #1266185
    mabriola
    Partecipante

    Scattare in raw? Dipende dalle esigenze personali ovviamente, se si ha bisogno di scatti privi di sbavature particolari in fase di stampa, di recuperi pesanti sulla qualità tipo esposizione in primis, bilanciamento del bianco è OK convertendo in TIFF. Se non si ha bisogno di una estrema qualità di stampa e non si hanno pesanti problemi di esposizione e/o bilanciamento del bianco lo scatto in jpeg va più che bene. Oggi giorno anche il jpeg è pesantemente modificabile grazie all’ausilio di tremendi plugins in grado di risuscitare file morti donando incredibili qualità di stampa finale anche al jpeg, inoltre, lo introducevo prima, per lavori particolari quali può essere il lavoro di un matrimonialista per esempio, scattare tutta la sessione esclusivamente in raw e lavorare tutti i file da raw risulta in un immane fatica, immaginate poi dover mandare centinaia di kilometrici files TIFF per la pubblicazione di un fotolibro…per la singola o poche immagini forse ma per centinaia tutti i fornitori sconsigliano il TIFF. Io vado sempre in jpeg per questo genere di lavori con risultati ottimi ed uso il raw solo per particolari condizioni tipo l’utilizzo di luci a 3200°K dove è più difficoltoso per la macchina azzecare bene il bianco anche usando l’impostazione lampadina. Il discorso ovviamente cambia per lavori tipo quelli svolti da EOSMAC dove si ha a che fare con commesse ben più corpose complesse e professionali quali un matrimonio possa essere e dove la massima qualità assoluta è richiesta.

    #1266187
    paolorush
    Partecipante

    È esatto! Voglio provare a mandare in stampa 2 files scattati con RAW+JPEG, applicando le stesse modifiche software ad entrambi i files per vedere le reali differenze sulla stampa. Vediamo quindi le differenze reali su una stampa (non mi riferisco a scatti di lavoro ma vacanze stampate su dei 13×18) e deciderò di conseguenza. Non ho uno stampatore di fiducia, spero nn mi mandi a quel paese ricevendo tiff da 30Mb l’uno… Paolo

    #1266191
    flx2000
    Partecipante

    Originariamente inviato da paolorush: Sembra decisamente meglio il raw, mi avete convinto. Quindi, per arrivare alla foto da portare al negozio di stampa: 1 scatto in raw; 2 ritocco in Lightroom 3 esporto un tiff da Lightroom 4 importo il tiff in Photoshop per gli ultimi ritocchi 5 converto i 16 bit in 8 bit (o no?) 6 converto da RGB a CMYK (o no?) 7 salvo in tiff 8 porto allo stampatore giusto? Paolo

    Il passaggio RAW -> Lightroom va bene, ma se vuoi lavorare con un’immagine a 16 bit devi ricordarti di dire a Lightroom di importare il RAW a 16 bit e non 8. Il TIFF che generi da Lightroom lo puoi salvare compresso in LZW perché a differenza del JPEG non ha alcuna perdita di informazioni. Carica questa TIFF su Photoshop e facci i ritocchi finali. Non serve che la passi a 16bit perché se hai seguito il giusto procedimento la TIFF che hai fatto con Lightroom deve avere già 16 bit. La conversione RGB -> CMYK va fatta solo se richiesta dalla stampante del laboratorio, perché alcune stampanti progettate appositamente per le digitali lavorano di base col profilo RGB. Come prima, anche il file TIFF finale puoi farlo compresso LZW tanto in questo modo guadagni spazio e tempo senza nessuna perdita di qualità.

    #1266197
    paolorush
    Partecipante

    Originariamente inviato da flx2000: Il passaggio RAW -> Lightroom va bene, ma se vuoi lavorare con un’immagine a 16 bit devi ricordarti di dire a Lightroom di importare il RAW a 16 bit e non 8. Il TIFF che generi da Lightroom lo puoi salvare compresso in LZW perché a differenza del JPEG non ha alcuna perdita di informazioni. Carica questa TIFF su Photoshop e facci i ritocchi finali. Non serve che la passi a 16bit perché se hai seguito il giusto procedimento la TIFF che hai fatto con Lightroom deve avere già 16 bit. La conversione RGB -> CMYK va fatta solo se richiesta dalla stampante del laboratorio, perché alcune stampanti progettate appositamente per le digitali lavorano di base col profilo RGB. Come prima, anche il file TIFF finale puoi farlo compresso LZW tanto in questo modo guadagni spazio e tempo senza nessuna perdita di qualità.

    Se aziono l’opzione 16bit in Lightroom nelle preferenze, disabilita la possibilità di comprimere il tiff in LZW ma solo in zip. Con 8 bit selezionati abilita anche LZW… Paolo

    #1266221
    iggam
    Partecipante

    Quindi, per arrivare alla foto da portare al negozio di stampa: 1 scatto in raw; 2 ritocco in Lightroom 3 esporto un tiff da Lightroom 4 importo il tiff in Photoshop per gli ultimi ritocchi 5 converto i 16 bit in 8 bit (o no?)

    V. risposta al punto 7.

    6 converto da RGB a CMYK (o no?)

    No, salvo casi eccezionali (es. stampa offset; ma in quel caso io la conversione la lascerei fare al tipografo).

    7 salvo in tiff

    Salvare in tiff ti garantisce la massima qualità, ma può generare dei file molto scomodi da gestire. Se sei arrivato fino a questo passo usando sempre formati lossless com il tiff, non prevedi ulteriori elaborazioni all’immagine prima della stampa e non intendi fare stampe che richiedano un forte ingrandimento, puoi anche convertire in jpeg salvando con la qualità massima. In questo modo ottieni un file molto più maneggevole. La differenza tra salvare in tiff e jpeg alla qualità massima è davvero minima nella quasi totalità dei casi (ma attenzione: solo al primo salvataggio!). Fanno eccezione foto molto particolari in cui i dettagli da preservare hanno dimensioni vicine a quelle dei blocchetti su cui avviene la compressione jpeg (8×8 pixel). Per quanto riguarda i bit per colore, Se decidi di salvare in jpeg, devi per forza convertire a 8 bit. Questo non costituisce normalmente un problema, visto che ad oggi quasi tutte le stampanti funzionano internamente a 8bit, e anche quelle che funzionano a più di 8 bit danno risultati praticamente identici nelle modalità di stampa a 8bit o più di 8bit.

    8 porto allo stampatore giusto? Paolo

    Giusto! Il concetto fondamentale, comunque, è che tutte questi (giusti) accorgimenti che si possono mettere nella preparazione del file contano molto meno, sul risultato finale, della cura messa nella stampa. In altre parole, anche file perfetti diventano stampe mediocri se l’ultima fase del flusso di lavoro, la stampa, non è effettuata al meglio. Ciao, Stefano

    #1266225
    paolorush
    Partecipante

    Originariamente inviato da iggam: V. risposta al punto 7. [quote] 6 converto da RGB a CMYK (o no?)

    No, salvo casi eccezionali (es. stampa offset; ma in quel caso io la conversione la lascerei fare al tipografo).

    7 salvo in tiff

    Salvare in tiff ti garantisce la massima qualità, ma può generare dei file molto scomodi da gestire. Se sei arrivato fino a questo passo usando sempre formati lossless com il tiff, non prevedi ulteriori elaborazioni all’immagine prima della stampa e non intendi fare stampe che richiedano un forte ingrandimento, puoi anche convertire in jpeg salvando con la qualità massima. In questo modo ottieni un file molto più maneggevole. La differenza tra salvare in tiff e jpeg alla qualità massima è davvero minima nella quasi totalità dei casi (ma attenzione: solo al primo salvataggio!). Fanno eccezione foto molto particolari in cui i dettagli da preservare hanno dimensioni vicine a quelle dei blocchetti su cui avviene la compressione jpeg (8×8 pixel). Per quanto riguarda i bit per colore, Se decidi di salvare in jpeg, devi per forza convertire a 8 bit. Questo non costituisce normalmente un problema, visto che ad oggi quasi tutte le stampanti funzionano internamente a 8bit, e anche quelle che funzionano a più di 8 bit danno risultati praticamente identici nelle modalità di stampa a 8bit o più di 8bit.

    8 porto allo stampatore giusto? Paolo

    Giusto! Il concetto fondamentale, comunque, è che tutte questi (giusti) accorgimenti che si possono mettere nella preparazione del file contano molto meno, sul risultato finale, della cura messa nella stampa. In altre parole, anche file perfetti diventano stampe mediocri se l’ultima fase del flusso di lavoro, la stampa, non è effettuata al meglio. Ciao, Stefano [/quote] Quindi se ho capito bene, mi consigli di scattare in raw, modificare il file, salvarlo in jpg e stamparlo (affermi che non c’è praticamente quasi nesssuna perdita di dettagli). A questo punto mi chiedo: ma se lo scatto direttamente in Jpg fine e ci salvo sopra dopo le correzioni cosa cambia? Paolo

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