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Marzo 29, 2012 alle 5:14 am #1701942FrancoPartecipante
si chiama “punto centrale” ma le attuali fotocamere hanno la possibilità di selezionare il punto desiderato senza che questo debba per forza coincidere con quello centrale, “singolo punto di AF” è forse la definizione più’ corretta .. Attenzione nel “ricomporre” una scena dove il soggetto e/o il fotografo possono muoversi e la ridotta profondità di campo risulta talmente limitata, qualche centimetro, da portare fuori fuoco il soggetto, quando lasciamo passare un’attimo di troppo. In questi casi se lavoriamo in “one shot” a volte è preferibile non ricomporre ma piuttosto premere a fondo il pulsante di scatto immediatamente dopo il “beep” dell’avvenuta MaF, possibilmente spostando il punto di fuoco sul soggetto (se la fotocamera possiede un buon numero di punti). Alcune fotocamere consentono di personalizzare un tasto della fotocamera (ad esempio il joystick) in modo da spostare velocemente il punto di fuoco in fase di ripresa (guardando nel mirino), questa possibilità risulta molto utile per posizionare il punto di fuoco nell’area in cui si prevede che il soggetto si posizioni, oppure in corrispondenza dello spazio del fotogramma dove la “corretta composizione” prevede si debba collocare, ad esempio in prossimità di un terzo alto del fotogramma se il soggetto è l’occhio in un ritratto, in questo modo anche quando si ricompone leggermente l’immagine, i tempi d’intervento piuttosto brevi permettono una sostanziale riduzione del rischio di errore sul fuoco. Utile, se la fotocamera lo consente, l’illuminazione di tutti i punti di fuoco in fase di selezione e l’illuminazione dei punti o della griglia in fase scatto (tasto a metà corsa) in modo da permettere in fase di ripresa, una più’ rapida e intuitiva allocazione dei punti. ovviamente, se il soggetto non si presta per lavorare in “one shot” (elevato rischio di mosso) conviene passare in modalità “AI servo”. Faccio questa precisazione perchè qualcuno potrebbe chiedersi il perchè di un sistema “ibrido” come quello sopra descritto, in realtà non và visto come un metodo che sostituisce la modalità “servo”, ma piuttosto un perfezionamento, un’affinamento della tecnica “one shot”.
Marzo 29, 2012 alle 5:41 pm #1702013lowprofilePartecipanteUtile, se la fotocamera lo consente, l’illuminazione di tutti i punti di fuoco in fase di selezione e l’illuminazione dei punti o della griglia in fase scatto (tasto a metà corsa) in modo da permettere in fase di ripresa, una più’ rapida e intuitiva allocazione dei punti. questo non comporterà che il MAF lo decida in automatico la macchina? se invece io volessi selezionare manualmente un punto AF mediante joistick, magari come dici tu un occhio in un terzo alto, correrei il rischio di mosso ugualmente?
Marzo 29, 2012 alle 6:18 pm #1702021lidiapoePartecipanteIl rischio di mosso lo corri soprattutto se si tratta di soggetti in movimento durante i quali tu cerchi di mettere a fuoco e questi si spostano modificando la distanza precedentemente valutata dalla macchina. E’ un pò il caso ad esempio di un uccello in volo: Mettiamo che tu decida di fotografarlo e lo metti a fuoco usando un punto del joistick qualunque e la messa a fuoco pesata al centro. Nel frattempo è trascorso del tempo pur breve che sia, e l’uccello si è spostato. Lo scatto restituisce un fuoco diverso rispetto a quello precalcolato e tu devi ricominciare da capo altrimenti non è a fuoco. Per cui spesso è meglio scegliere un punto di messa a fuoco, mettere a fuoco e poi ricomporre l’immagine tenendo trattenuto il tasto a metà, in modo da non perdere la precedente impostazione calcolata dalla macchina, per poi scattare, solo se si tratta di immagini statiche. Questo se usi il sistema one shot. Nel caso di al servo invece la macchina che fa? ti permette di mettere a fuoco con il punto prescelto, ti mantiene la messa a fuoco anche se il soggetto si sposta, ma solo se tieni premuto a metà, consentendoti di seguirlo e tu scatti. L’immagine sarà a fuoco. Poi, riguardo alla griglia dei punti di messa a fuoco possiamo fare un inciso: Si possono usare tutti, ma il più sensibile è quello centrale, la differenza la si vede soprattutto in condizioni critiche di illuminazione o di pluralità di elementi che possono confondere la maf. PS. C’è un’impostazione nella macchina che ti consente di selezionare in modo manuale la messa a fuoco. A mio parere è la scelta migliore.
Marzo 30, 2012 alle 1:10 pm #1702108lowprofilePartecipantebn giorno a tutti. se capisco bene è come diceva fra65 gestire manualmente il punto AF in modo da prevedere in anticipo dove il soggetto si posizionerà, a questo punto dovremmo imparare ad utilizzare la MAF a priori? scusata se non utilizzo termini tecnici ma spero che mi capiate. [lo]
Marzo 30, 2012 alle 1:34 pm #1702114lidiapoePartecipanteNon ti preoccupare, meglio parole semplici che termini complicati o usati in modo errato 😉 Beh.. il concetto è questo. One shot è una funzione che ti permette di seguire il soggetto anche se si muove: Tu inquadri l’occhio del soggetto, per seguire l’esempio di Franco, il soggetto intanto è lì che si muove.. con one shot premendo il tasto a metà uno dei qualsiasi punti di messa a fuoco scelti metterà a fuoco. Tu hai il tasto premuto fino a metà corsa. Aspetterai il momento giusto per scattare.. intanto la presona continua a chiaccherare e muoversi. Ma tu scatti e la messa a fuoco è mantenuta. Invece con Al servo non ha questa memoria che è legata a quel punto di messa a fuoco. In questo caso tu inquadri l’occhio del soggetto che se ne stà lì buono sennò gli spari… eh, già è complicato ricordare tutto, poi gli fai la fotina, almeno se ne stia un pò buono. Poi siccome non ti piace come viene l’inquadratura, mantenendo il tasto premuto a metà ricomponi l’immagine e poi premi fino in fondo. Questa volta il soggetto è ben inquadrato nella scena e bene a fuoco. Franco giustamente ti diceva poi che se usi Al servo è preferibile prevedere quali punti di messa a fuoco scegliere, per scongiurare il mosso, perchè se passa troppo tempo tra la messa a fuoco e lo scatto, intanto il soggetto può aver variato la sua distanza dal calcolo di messa a fuoco della macchina, e non sempre si puù sparare, a volte dispiace o c’è gente 🙂 (o)
Marzo 30, 2012 alle 2:18 pm #1702120fotoitPartecipanteOriginariamente inviato da lidiapoe: One shot è una funzione che ti permette di seguire il soggetto anche se si muove: Tu inquadri l’occhio del soggetto, per seguire l’esempio di Franco, il soggetto intanto è lì che si muove.. con one shot premendo il tasto a metà uno dei qualsiasi punti di messa a fuoco scelti metterà a fuoco. Tu hai il tasto premuto fino a metà corsa. Aspetterai il momento giusto per scattare.. intanto la presona continua a chiaccherare e muoversi. Ma tu scatti e la messa a fuoco è mantenuta.
Ma questa non è la funzione di AiFocus? Oneshot serve per soggetti fermi.
Marzo 30, 2012 alle 2:33 pm #1702125Lorenzo CanonianiAmministratore del forumOriginariamente inviato da fotoit: Ma questa non è la funzione di AiFocus? Oneshot serve per soggetti fermi.
La funzione AiFocus consente alla macchina di scegliere la modalita’ di fuoco a lei piu’ congeniale in base alla scena catturata. In definitiva sceglie autonomamente se utilizzare la ‘OneShot’ per soggetti fermi o la ‘AiServo’ per quelli in movimento. Essendo un automatismo con modalita’ di esecuzione a noi sconosciute personalmente preferisco non utilizzarlo. [lo]
Marzo 30, 2012 alle 2:40 pm #1702127fotoitPartecipanteInfatti OneShot è per soggetti fermi non in movimento.
Marzo 30, 2012 alle 3:01 pm #1702132FrancoPartecipantedallo scritto di Lidia si comprende che si tratta di un lapsus, voleva scrivere AI servo
Marzo 30, 2012 alle 3:10 pm #1702134fotoitPartecipanteOriginariamente inviato da fra65: dallo scritto di Lidia si comprende che si tratta di un lapsus, voleva scrivere AI servo
Infatti era quello che volevo far notare io per non dare informazioni errate.
Marzo 30, 2012 alle 3:20 pm #1702136lidiapoePartecipanteOriginariamente inviato da lidiapoe: Non ti preoccupare, meglio parole semplici che termini complicati o usati in modo errato 😉 Beh.. il concetto è questo. One shot è una funzione che ti permette di seguire il soggetto anche se si muove: Tu inquadri l’occhio del soggetto, per seguire l’esempio di Franco, il soggetto intanto è lì che si muove.. con one shot premendo il tasto a metà uno dei qualsiasi punti di messa a fuoco scelti metterà a fuoco. Tu hai il tasto premuto fino a metà corsa. Aspetterai il momento giusto per scattare.. intanto la presona continua a chiaccherare e muoversi. Ma tu scatti e la messa a fuoco è mantenuta. Invece con Al servo non ha questa memoria che è legata a quel punto di messa a fuoco. In questo caso tu inquadri l’occhio del soggetto che se ne stà lì buono sennò gli spari… eh, già è complicato ricordare tutto, poi gli fai la fotina, almeno se ne stia un pò buono. Poi siccome non ti piace come viene l’inquadratura, mantenendo il tasto premuto a metà ricomponi l’immagine e poi premi fino in fondo. Questa volta il soggetto è ben inquadrato nella scena e bene a fuoco. Franco giustamente ti diceva poi che se usi Al servo è preferibile prevedere quali punti di messa a fuoco scegliere, per scongiurare il mosso, perchè se passa troppo tempo tra la messa a fuoco e lo scatto, intanto il soggetto può aver variato la sua distanza dal calcolo di messa a fuoco della macchina, e non sempre si puù sparare, a volte dispiace o c’è gente 🙂 (o)
Oh, cavolo ho invertito le funzioni :im Si, in sostanza con one shot mi preoccupo di mettere a fuoco un soggetto generalmente fermo. Al servo lo userò se è un soggetto che si stà muovendo ex un’auto e poi esiste anche Al focus, che a dire il vero avevo dimenticato di menzionare perchè non usandola mai in quanto, come dice anche Lorenzo è un automatismo molto pericoloso, decide in modo automatico non il fotografo ma la macchina quali delle due modalità sopra descritte usare. (?) [scu]
Marzo 30, 2012 alle 3:21 pm #1702137FrancoPartecipanteOriginariamente inviato da lowprofile: questo non comporterà che il MAF lo decida in automatico la macchina? se invece io volessi selezionare manualmente un punto AF mediante joistick, magari come dici tu un occhio in un terzo alto, correrei il rischio di mosso ugualmente?
penso che ti riferisci ad una modalità di lavoro con più’ punti attivi, oppure la “selezione manuale zone af” io invece mi riferivo in particolare alla possibilità di illuminare il display VF (cfnIII n°8, sulla 7D) che consente di avere un pratico riferimento per impostare i punti durante l’azione di ripresa, ed evitare, ad esempio, di perdere tempo spostando il punto in aree dove non ci sono punti .. però devi controllare se la tua macchina possiede questa opzione .. il rischio non è il mosso ma che il soggetto o il fotografo si possa/possano muovere uscendo dall’area di fuoco, in questo caso avremo il soggetto leggermente fuori fuoco, tanto per farti un esempio, mettiamo a fuoco l’occhio di una persona ma riguardando la foto notiamo che è a fuoco il naso, l’errore in questi casi solitamente non è dovuto dal mezzo, ma dalla tecnica adottata dal fotografo. Il metodo di lavoro che ti ho descritto risulta a mio parere fondamentale quando l’area di PdC è ristretta, quando lavoriamo con il diaframma aperto, con focali tele, ma anche quando le parti in gioco si muovono, a volte basta poco, non siamo mai fermi, anche quando pensiamo di esserlo in realtà “oscilliamo” tutto questo, con l’impostazione OneShot, se invece decidiamo di adottare AiServo non avremo questi inconvenienti. ora tu mi chiederai, a questo punto uso AiServo e risolvo il problema. personalmente nel 90% dei casi utilizzo OneShot per avere il completo controllo dell’area di fuoco, poi capita dei momenti in cui imposto AiServo, altri momenti in cui l’azione è molto rapida e non puoi farlo, in questi casi devi per forza adottare tutte le strategie per scongiurare l’errore . quella che ti ho descritto è una tecnica (non ricomporre, o al limite ricomporre molto velocemente) ma c’è ne sono molte altre, che si imparano con l’esperienza ..
Marzo 30, 2012 alle 3:22 pm #1702138lidiapoePartecipantemi cospargo la testa di cenere [dan]
Marzo 30, 2012 alle 3:33 pm #1702140FrancoPartecipanteOriginariamente inviato da fotoit: Infatti era quello che volevo far notare io per non dare informazioni errate.
hai fatto bene, io poco fà ho evitato un’errore simile, avevo scritto “selez.manuale punti af” e invece erano “zone af”…… corretto
Originariamente inviato da lidiapoe: mi cospargo la testa di cenere [dan]
tipo fanghi Guam? 🙂
Marzo 30, 2012 alle 4:06 pm #1702147GIOCAPPEPartecipanteSecondo la mia modesta esperienza, mi pare che ci sia un pochino di confusione a riguardo del “one shot”. Per quello che ne so io esula dal discorso autofocus infatti one shot significa “un colpo” che si distingue dalla raffica cioè scatto singolo invece di multiplo. Lo scatto singolo è utilizzabile sempre, sia con soggetti fermi che in movimento (per esempio il panning). Spero di essere stato utile a chiarire un pò le idee.
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